Quarta puntata del ciclo di articoli dedicati a smantellare un po’ di luoghi comuni sull’argomento (trattato in modo un po’ superficiale da tanti webmaster) del tipo: “cambio hosting perchè il mio fa schifo“. Come abbiamo visto, non sempre le motivazioni sono realistiche ed effettive, e non sempre conviene affidarsi alla prima sensazione o a pareri “di pancia”, specie se non si possiede molta esperienza in merito.
In questa puntata, vediamo se sia il caso di prendersela per un hoster che si rifiuta di installare un’estensione software.
Uno dei casi più clamorosi per quanto riguarda la necessità di fare un cambio di hosting è legata, almeno in prima istanza, al fatto che vi serve un modulo aggiuntivo e l’hoster si rifiuti di pagarlo se non sotto ulteriore pagamento o cambio di piano.
Facciamo un esempio concreto: supponiamo che vogliate seguire le direttive di Google per velocizzare le pagine del vostro sito in Apache mediante il loro modulo mod_pagespeed: nella buona maggioranza dei casi (anche se questa tendenza potrebbe essere smentita al momento in cui leggete), gli hosting condivisi non permettono di installare questa tipologia di servizio se non passando ad un piano di hosting superiore o pagando di più.
Per molti questo potrebbe essere considerato un “abuso”, ma in realtà l’installazione di un modulo aggiuntivo avanzato gratis, dato che si tratta sostanzialmente di un lavoro da sistemista neanche troppo banale, non è gratuita affatto.
Se avete accesso alla vostra VPS, diversamente, potete effettuare questa operazione (ed altre su questa falsariga) senza alcun problema ed in piena autonomia, sobbarcandovi dell’impresa (o del brivido, se preferite) di fare l’operazione via terminale SSH.
Al tempo stesso, ricordo che gli hoster che offrono assistenza sui più diffusi CMS come Joomla! o wordpress tendono a darla soltanto per la prima installazione, e difficilmente vi daranno retta se avete un componente o un modulo specifico che non vi funziona. Per quello esistono forum specializzati, meglio se quello ufficiale del plugin stesso o del CMS ufficiale, e l’hoster in questi casi non è davvero tenuto aiutarvi. Diverso è il caso in cui abbiate un servizio managed, ma nel caso dei condivisi trovo questa opzione superflua: ovviamente se il servizio specificava “di targa” un’opzione di questo genere, fatevi valere nei vostri diritti.
A tale riguardo ricordo che avevo già espresso le mie perplessità sull’argomento, all’uscita del modulo, nell’ apposito articolo mod_pagespeed: dalla teoria alla pratica che vi invito a riguardare. In generale considerate che un hosting condiviso non è affatto tenuto a modificare su vostra richiesta versione di PHP o fare modifiche hard-coded similari.
(Foto: Alcuni diritti riservati a brionv)
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