Tra le nuove funzioni introdotte da Yosemite (il nuovo aggiornamento di Apple per il sistema operativo dei Macbook e dei Mac) prevede una funzione di ricerca allargata (sia in locale che sul web) che, nonostante l’aspetto decisamente più gradevole e la maggiore velocità , metterebbe a rischio la privacy degli utenti: ad accorgersene sono stati un gruppo di ricercatori informatici (fix-macosx.com) che hanno mostrato i dati che vengono tipicamente condivisi, oltre al Washington Post che ha mostrato un video molto esplicativo sul tema.
Se avete effettuato l’aggiornamento a Mac OS X Yosemite (10.10) e state utilizzando le impostazioni di default, quindi, ogni volta che effettuate una ricerca su Spotlight (ad esempio per cercare un’app o un file sul vostro computer) i termini di ricerca e la localizzazione del dispositivo vengono inviato ad Apple e a Microsoft, all’insaputa dell’utente.
In effetti mi ero accorto di un breve lag nel momento in cui effettuavo la ricerca con il nuovo Spotlight di OS X Yosemite, molto più gradevole esteticamente e, a ben vedere, in grado di reperire informazioni contemporaneamente sul Mac e sul Web: tale rallentamento sarebbe dovuto a questa funzionalità che invia traffico all’esterno e che può essere comunque disabilitata come segue. Tutti i dettagli tecnici, per chi fosse interessato, sono su GitHub.
Apple specifica che la funzione di tracciamento è comunque limitata: in effetti, nella pagina ufficiale sulla privacy si dice che i dati vengono randomizzati in modo da non consentire il tracciamento delle preferenze dei singoli utenti (“Unlike our competitors, we don’t use a persistent personal identifier to tie your searches to you in order to build a profile based on your search history. We also place restrictions on our partners so they don’t create a long-term trail of identifiable searches by you or from your device.“). Viene da chiedersi per quale ragione la funzione in questione non sia stata troppo reclamizzata – Punto Informatico è stato uno dei primi siti italiani a segnalare il potenziale problema – specie nel momento in cui l’azienda stessa si è mostrata sensibile al problema della privacy, tanto da indicare che “a differenza dei competitor” non permette il tracciamento univoco degli utenti. I dati delle nostre ricerche, all’insaputa degli utenti (e questo non è molto corretto), servono comunque a costruire un profilo di preferenze che potrebbe essere sfruttato illecitamente a scopo di marketing, senza contare che ciò che un utente fa quando è connesso in rete non dovrebbe essere divulgato all’esterno in nessun caso.
Come disattivare la funzione? Per disattivare questa fastidiosa funzione si può cliccare su Preferenze di sistema, poi Spotlight e subito dopo Risultati della ricerca : a questo punto basta deselezionare le voci Suggerimenti Spotlight e Ricerche sul web Bing.
Tutti coloro i quali usino Safari, inoltre, devono fare in modo di disabilitare la funzione dalle impostazioni del browser.
👇 Da non perdere 👇
- 📈 Analizza Cellulari 📱
- 🔐 AI che dolor, Chat
- 🎯 Targetizza Database SQL 🗄
- 📊 Analizza Errori più comuni 📛
- 🚧 Costruisci Evergreen 📟
- 👩💻 Programma Gratis 🎉
- 💻 Configura Hosting a confronto 💑
- 🔒 Conosci Hosting reti e domini 💻
- 👩💻 Tapioca Informatica 🖥
- 💻 Iconizza Internet 💻
- 🔒 Gestisci Lavoro 🔧
- 💡 Mostra Marketing & SEO 🌪
- 🔑 Apprendi Meteo ⛅
- 🤯 Visiona Mondo Apple 🍎
- 🔍 Supervisiona Mondo Domini 🌐
- 🚀 Metti in cloud monitoraggio servizi online 📈
- 🔮 Anatomizza Nuove tecnologie 🖥
- 🔒 Antani PEC e firma digitale 📩
- 👀 Prematura Programmare 🖥
- 🎮 Lonfa Scrivere 🖋
- 🔒 Conosci Servizi di SMS 📶
- 👀 Guarda Sicurezza informatica e privacy digitale 🖥
- 🎮 Ricorda Siti web 🌎
- 🤖 Ottimizza Spiegoni 🎓
- 🧠 Neuralizza Svago 🎈
- 📡 Quantizza Usare Excel 🌀
- 🤖 Sovrascrivi Windows 😲
- 🎨 Personalizza Wireless 🚁
- 🔑 Decifra WordPress 🤵
- 💬 Il nostro canale Telegram: iscriviti
- 🟡 PEC gratuita, dove trovarla?
- 🟡 PEC gratuita, dove trovarla?
- 🔵 PEC gratuita, dove trovarla?