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Come creare il tuo sito gratuitamente

Ti piacerebbe creare un sito di poche pagine, semplice ed essenziale, in modo da poterlo modificare in autonomia (e senza dover ricorrere all’aiuto di un esperto)? Se stai cercando un modo per creare il tuo sito web gratuitamente, devi sapere che ci sono moltissime piattaforme per farlo, ed in questo articolo le vedremo tutte. Parlerò di questo argomento indicandoti i principali riferimenti che potrete seguire, e pregi e difetti di ogni possibile soluzione.

Nota: se vuoi registrare solo un dominio gratis (senza hosting), leggi qui

Cosa offrono questi servizi?

Creare un sito e gestirlo non è uno scherzo, e si trattava di un’attività  destinata quasi esclusivamente alla cura di un professionista del settore; questo, almeno, fino a qualche anno, fino all’esplosione del fenomeno dei site builder, ovvero degli strumenti software di base, normalmente, gratuiti (o secondo una formula molto simile allo shareware: si prova gratis il servizio per intero o quasi, e poi si decide eventualmente se pagarlo nel lungo periodo), in grado di fornire:

  1. un hosting web (incluso, e già  configurato);
  2. un dominio internet gratuito (usualmente di terzo livello gratis, oppure di secondo livello al prezzo di un dominio .it, .com, .org ecc., rispettivamente);
  3. un editor visuale per definire il layout del sito, cioè la posizione di ogni elemento della pagina;
  4. un editor integrato per definire, editare, cancellare o creare da zero i contenuti, cioè i nostri articoli, le FAQ, delle pagine di presentazione, una serie di prodotti o servizi e-commerce e cosଠvia;
  5. una serie di ulteriori strumenti accessibili via web, che possano essere interessanti per i gestori dei siti, ovvero voi che state leggendo in questo momento, e che riguardano SEO, log o “diario” delle attività  del sito, e cosଠvia.

Chi potrebbe essere interessato al servizio?

In generale chiunque non voglia ricorrere ad un consulente per la realizzazione del proprio sito, oppure chiunque non abbia tempo, modo o voglia di imparare da solo a configurare WordPress o Joomla!, a programmare in PHP e ad effettuare altri generi di attività  prettamente tecniche.

Profili tipici di utenza interessata a questi servizi sono, ad esempio:

  • liberi professionisti (avvocati, ingegneri, architetti, attori… per i quali sono disponibili anche estensioni di dominio dedicate appositamente a loro: ad esempio .domini .engineering per gli ingegneri, .archi per gli architetti, .actor per gli attori e cosଠvia);
  • commercianti in genere che abbiano voglia di aprire un proprio sito di e-commerce, almeno in versione molto di base e non troppo complessa; se i requisiti salgono, per questi ultimi potrebbe essere interessante leggere le soluzioni proposte nell’articolo sui Migliori hosting per siti di e-commerce);
  • imprenditori che vogliano estendere la conoscenza della propria attività  o azienda sul web;
  • giornalisti o blogger che desiderino aprire il proprio sito personale, per i quali può essere valutabile anche un’ulteriore strada, che potrebbe passare per Blogger o per WordPress;
  • semplici appassionati che vogliano aprirsi un sito per le motivazioni personali, commerciali o di altro genere più svariate!

Dove aprire un sito gratis?

Prima di procedere oltre, ricordo che il costo di un eventuale dominio personalizzato di secondo livello, come ad esempio tuonome.it oppure altronome.com, sono un costo solitamente non gratuito, da corrispondere a parte; i prezzi in questi casi vanno su poche decine di euro all’anno, ma ci sono dei casi in cui potresti trovare dei domini cosiddetti premium che costano qualcosa in più. Per tutti i servizi di seguito elencati, il costo del dominio è quindi da pagare a parte, ma i servizi base sono tutti gratuiti; ci sono servizi extra come SSL, ad esempio, che potrebbero richiedere in certi casi il pagamento di una quota aggiuntiva.

Parliamo ora delle principali soluzioni per crearsi il proprio sito da soli.

Wix

Esistono sul mercato possibilità  ancora più semplici ed immediate per creare un sito web, ed una di queste è certamente Wix: mediante esso potete creare facilmente il vostro portale, personalizzarlo graficamente e ricorrere ad una soluzione che vi risparmia di dover ricorrere ad un webmaster.

Si tratta di una soluzione tra le più popolari ed utilizzate per chi volesse realizzare un sito vetrina, con numerose caratteristiche disponibili:

  1. template (cioè la grafica del sito) già  pronti all’uso;
  2. sito ottimizzato per mobile;
  3. contenuti personalizzabili mediante un apposito editor, con possibilità  di inserire video, testo, immagini;
  4. widget (cioè riquadri con funzionalità  per il tuo sito) di vario genere tra cui: ricerca, bottoni dei tuoi social network, invio di fatture, moduli di contatto, countdown per eventi futuri, modulo prenotazione per eventi per i tuoi visitatori, ecc.)
  5. possibilità  di accedere ai parametri di ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO);
  6. dominio di secondo livello (ad esempio tuonome.it);
  7. assistenza tecnica di base, guide online e tutorial gratis per effettuare le più comuni operazioni.
Ti potrebbe interessare:  Inserire un articolo in più categorie penalizza lato SEO?

Webnode

Una seconda, possibile soluzione è webnode che, previa registrazione gratuita, permette di creare un portale personalizzato, adatto a promuovere – almeno in modo basilare – la vostra attività  e far sapere al mondo del web che ci siete anche voi. Il servizio offre gratis la possibiltà  di crearsi il sito da soli, poter gestire, editare, rimuovere e creare nuove pagine web, sfruttare le grafiche personalizzabili e soprattutto, anche qui, hosting web incluso nel prezzo senza necessità  di doverlo configurare come usualmente avviene (FTP, MySQL, ecc.). Anche in questo caso è possibile fare uso sia di un proprio dominio eventualmente acquistato in precedenza, oppure si può procedere all’acquisto a parte di un nuovo nome. Anche in questo caso, inoltre, è possibile caricare una grafica delle pagine web che sia responsive, ovvero compatibile e scalabile con la maggiorparte delle risoluzioni dei più comuni dispositivi (tablet, cellulari, desktop).

Webnode scrive chiaramente che non impone, tra l’altro, pubblicità  esterna sui siti web dell’utente.

Jimdo

Tra le possibilità  che reputo personalmente più interessanti, troviamo anche Jimdo, che permette di creare delle pagine web anche piuttosto carine graficamente: le funzionalità  anche qui, non mancano. Jimdo è orientato prettamente ai non-programmatori, per cui può essere un servizio interessante per tutti coloro i quali non mastichino (nè abbiano intenzione di masticare!) PHP e MySQL.

Questa soluzione offre design completi e personalizzabili secondo uno stile a scelta, e possiede anch’esso un’interfaccia semplice ed immediata per l’utilizzo. Tra i vari design disponibili troviamo grafiche moderne e funzionali, che vanno bene su qualsiasi risoluzione anche qui (responsive), oltre a 500 MB di spazio web, 2 GB di larghezza di banda, ed un sottodominio gratuito tipo tuonome.jimdo.com.

Pregi e difetti delle soluzioni di site building in generale

Questi tool semi-automatici di site-building, in genere, facilitano sotto ogni punto di vista il lavoro del webmaster (che sarebbe più corretto chiamare “gestore del sito”, visto che il webmaster di solito possiede competenze tecniche di un certo livello), poichè:

  1. eliminano completamente la parte legata alla scrittura di codice o markup (HTML, JS, CSS, PHP, ecc.);
  2. tendono ad automatizzare e rendere intuitive, oltre che “visuali”, tutte le procedure di composizione grafica;
  3. permettono di concentrarsi sui contenuti del sito, senza pensare alla parte tecnica o farsi distrarre da altri “impedimenti tecnologici”;
  4. non necessitano normalmente di backup, in quanto le strutture di hosting che gestiscono questi servizi li prevedono, normalmente, in automatico (controllate bene con il gestore di servizio che avete scelto, comunque, e fate sempre almeno delle copie dei testi statici del vostro sito).

Di contro, pero’, possono esserci delle controindicazioni:

  1. sono difficili o impossibili da personalizzare oltre un certo livello, ad esempio se voleste inserire un modulo gestione eventi, un calendario ecc.;
  2. costringono, per implementare funzionalità  avanzate, a fare uso di API specifiche, cosa non sempre fattibile facilmente per i meno esperti;
  3. nonostante siano gratis tendono a rendere a pagamento le estensioni ed i moduli avanzati, vendendoli separatamente (è un po’ questo il loro modello di business, di fatto);
  4. limitano le possibilità  di espansione del sito, favorendo cosଠla tendenza (un po’ insana, a mio modo di vedere) a creare siti “modello white label“, cioè pressappoco tutti molto simili tra loro;
  5. per quanto siano comode lato amministrazione per l’utente meno esperto, queste soluzioni di hosting con editor integrati di siti non sono, di solito, necessariamente ideali per la SEO.
  6. creano un’idea di sito web semplicistica che, se dovesse succedere un malfunzionamento o impresto, l’utente alle prime armi si troverebbe completamente spiazzato.

Riassumendo…

La scelta è vostra, quindi: le possibilità  a disposizione sono quelle elencate nell’articolo, e molto dipende dal vostro livello di compentenze e di esperienza.

Se siete a livello molto base o andate di fretta, usate un hosting per principianti tipo Wix, Jimdo, Webnode: se invece siete temerari o a livello più avanzato e volete cimentarvi con PHP MySQL, usate un qualsiasi hosting PHP (gratis o commerciale), che vi darà  la libertà  di installare quello che preferite (WordPress, Joomla! ecc.)

Per creare il vostro sito esistono anche vari piani e hosting gratuiti, che permettono a chiunque sappia utilizzare FTP e sia pratico – almeno un minimo – di configurazioni di database e file system di metterlo in piedi. Il livello di semplicità  di queste soluzioni, recentemente, è stato potenziato da applicazioni one-click tipo Softaculous, che permette di installare ad esempio Drupal, Joomla o WordPress in pochi click senza troppi fronzoli. Il problema di queste soluzioni, per quanto risolvano le limitazioni dei punti precedenti (in particolare punto 1 e punto 2, e se usate CMS open source molte estensioni sono anch’esse gratuite), sta nel fatto che ci vogliono un minimo di competenze per tenerli in piedi.

Questi strumenti, presenti su numerosi hosting PHP / MySQL gratuiti o molto economici (meno di 20 euro l’anno) permettono tra l’altro di mettere in piedi facilmente il proprio e-commerce o negozio online. Per “sito” qui intendiamo prevalentemente un sito vetrina, cioè un portale che sarà  aggiornato poco o nulla: se volete creare un blog, ad esempio, c’è un articolo a parte.

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Fate attenzione  a non confondere, infine, i servizi di site-building come quelli proposti in questa pagina – e vale per tutti gli altri analoghi, ovviamente – con i semplici hosting gratuiti, che invece forniscono solo l’infrastruttura necessaria al sito, ma richiedono spesso che il CMS (cioè la “base” di gestione che utilizzerete per le fondamenta software del vostro sito) sia installato da voi. In realtà , comunque, negli ultimi anni si sono diffusi i site-builder integrati all’interno dei servizi di hosting condiviso, per cui si può considerare questo servizio come una vera e propria alternativa ai servizi visti sopra.

Domande e risposte comuni sui servizi di hosting gratuito

  1. Qualcosa non quadra: cosa ci guadagnano gli hosting gratuiti? Il guadagno per loro è solo a livello promozionale: in certi casi, comunque, se crei un sito che non viene visitato da nessuno potrebbe essere eliminato dopo un certo periodo, quindi nessuna garanzia sui tuoi dati (per i servizi free, ovviamente).
  2. Cosa potrò usare per costruire il mio sito? Esistono numerose opzioni (SiteBuilder è una delle più diffuse), in generale si tratta di editor visuali (cioè che non ti richiedono di conoscere markup come HTML o linguaggi come PHP) utilizzabili direttamente da un browser, che ti permettono di mettere insieme i “pezzi” del tuo sito e vedere direttamente che aspetto avrà  (quando leggi WYSISYG si intende esattamente questo, ovvero What You See Is What You Get). Per creare un sito, inoltre, puoi anche utilizzare FTP e PHPMyAdmin allo scopo di caricare i dati del tuo sito in wordpress, per esempio, e fare in modo di renderlo visualizzabile in rete.
  3. Sugli hosting gratuiti, tuttavia, l’indirizzo è di secondo livello, ovvero sarà  del tipo nomeatuascelta.nomechenonpuoicambiare.org (ad esempio mionome.altervista.org). In altri termini il tuo sito free non permette solitamente di disporre di un nome come nomeatuascelta.est, e se ne vuoi uno devi obbligatoriamente pagarlo a parte. E probabilmente in certi casi potresti pagarlo anche più del dovuto…
  4. Sugli hosting gratuiti, inoltre, è molto comune che ti impongano pubblicità  (con banner o testuale) obbligatoria: il bello è che non potrai inserire i tuoi banner (ad esempio di Google Adsense), bensଠsarai obbligato a promuovere quelli dell’hosting. Una buona eccezione è costituita dagli hosting gratuiti di questa lista, che sono pero’ quasi tutti in inglese.

Infine molte caratteristiche per creare siti potrebbero non essere disponibili sul tuo account; in generale, comunque, basta aprire un account su un hosting gratuitoqui trovi la lista – attendere la conferma via email ed iniziare ad utilizzare questi servizi per creare il tuo sito, con due ulteriori precisazioni:

  1. dovrai utilizzare servizi base come il Website Builder (editor visuale per le pagine) o anche più avanzati come FTP, cPanel, PHPMyAdmin, spesso disponibili sono in lingua inglese;
  2. il dominio di primo livello si paga a parte: se non disponi di un nome personalizzato potrai anche avere dei contenuti davvero unici (che si “promuovono” da soli, come ha sempre giustamente rimarcato Google), ma continuerai a portare avanti il nome del sito web che ti ospita gratuitamente (vedi l’esempio del mio primo portale realizzato su Altervista).

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