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Plugin di WordPress: come funzionano e a cosa servono


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Con questo articolo cercherò di riassumere tutto quello che c’è da sapere sui plugin per WordPress, anche per i non esperti, in modo che possiate orientarvi alla meglio nella loro scelta. Lo scenario considerato è il seguito: avete aperto il vostro blog, ed ora desiderate personalizzarlo o estenderlo con funzionalità  specifiche.


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A cosa servono i plugin WordPress?

Si tratta di moduli software aggiuntivi per estendere le funzionalità  del vostro blog, che possono essere gratuiti (come quelli scaricabili del sito ufficiale di WP) oppure a pagamento (ad esempio quelli professionali per le newsletter, oppure per costruire un sito di ecommerce). In genere abilitano sezioni e funzionalità  aggiuntive non disponibili sulla versione standard di WordPress.

I plugin per WP servono ad estendere le funzionalità  del sito in termini di:

  • grafica;
  • funzionalità  aggiuntive;
  • caratteristiche di WordPress;
  • estensioni di ricerca, di moduli, di selezione front-end;
  • tanto altro :-)

Leggi anche: come installare WordPress su un hosting e come installarlo in locale

Come si installano i plugin?

Per installarli è molto semplice: dal men๠di amministrazione bisogna andare su Plugin->Aggiungi nuovo, e da lଠdigitare il nome di quello che stiamo cercando (ad esempio SEO o cache), oppure si cercano sul database ufficiale, si scaricano e si effettua l’upload sempre dalla stessa pagina del menà¹. Leggi anche: i migliori plugin per WordPress

Quali sono i plugin più installati?

Esiste una classifica ufficiale stilata in automatico dal blog di WordPress, che potete consultare, volendo, per saperne di più.

Quali sono i plugin più utili?

In genere dipende dai casi, cioè dal sito e dalla configurazione del server: io ho anche redatto una lista dei migliori plugin per WordPress, ma in rete ne trovate molte altre, più o meno egualmente valide. Ad esempio, WP Super Cache velocizza il vostro blog abilitando la cache, SEO Yoast vi aiuta a settare la SEO e Magic Fields 2 permette di gestire autonomamente tipi personalizzati diversi da post e pagine. Senza perdità  di generalità , in molti casi i plugin di WP non fanno altro che risparmiarvi di modificare i theme, inserendo in automatico, tanto per dirne un’altra, la possibilità  di editare il foglio di stile CSS senza impazzire. Ci sono altri plugin che, ad esempio, servono a risolvere casi particolari, ed un esempio significativo è quello per mettere in nofollow tutti i link in uscita dal vostro blog. Esistono anche plugin per effettuare in automatico ottimizzazioni SEO – ad esempio il juggernaut di SEO Ultimate, oppure SEO Auto Links o WP Autolink – che pero’, in molti casi, sono troppo dispendiosi in termini di risorse, e tendono a rallentare la visualizzazione delle vostre pagine. Per evitare problemi in questi casi spesso è bene sopprimere i plugin che rallentano o bloccano il sito, e ricorrere ad ottimizzazioni manuali.

Quando devo installare i plugin?

Sulla carta i plugin sono utili per estendere le funzionalità  di WordPress, scopo certamente nobile ma da non fraintendere: è facile imbattersi in webmaster principianti che tendono ad installarne a valanga / in maniera compulsiva (molto più del necessario). Approccio sbagliato sotto vari punti di vista, perchè comporre siti web “montando” pluguin a manetta (anche per funzionalità  che potreste realizzare mediante theme child, tanto per dire) è davvero sbagliato e fuorviante. Al di là  del fatto che esistono plugin civetta (che vi infettano il sito) e plugin fallati (vengono rilevati periodicamente, fa parte del “gioco” e per quello vanno tenuti sempre aggiornati”, ogni volta che ne aggiungete uno state rallentando potenzialmente il vostro blog, tenetelo sempre presente e trovate sempre una buona ragione per farlo. Se la funzionalità  che cercate non è inclusa in WP o non si trova facilmente un plugin adatto, è molto probabile che WordPress non faccia per voi, e dovrete ricorrere ad un’alternativa (in ambito open source non ne mancano, ad esempio Joomla! o Drupal). Da non trascurare, in questo contesto, i plugin per aumentare la sicurezza del vostro sito in WP.

I plugin si possono estendere/modificare?

Diffusissimo, errato nonchè scellerato luogo comune sul tema: i plugin di WordPress si possono modificare! Basta mettere mano al codice, cambiare le funzionalità  e, “come per magia“, stiamo “personalizzando il sito” per il cliente. A parte il fatto che ogni personalizzazione va effettuando senza stravolgere le regole del CMS (leggasi rispettando la sintassi che gli sviluppatori hanno faticosamente elaborato), questo approccio “easy” è da evitare per una serie di ragioni. Prima di tutto perchè modificare i plugin esistenti richiede una buona base di conoscenza informatica (non è da tutti), cioè dovreste essere developer esperti da capire quello che è stato fatto, come è stato e se il codice vi metta davvero nelle condizioni di farlo. Ma la cosa più importante che depone contro questa idea un po’ balorda di modificare i plugin “a manina” è la seguente: se fate una modifica ad un plugin al prossimo update dello stesso (che presto o tardi arriverà ) perderete tutte le modifiche fatte. In genere, quindi, non è assolutamente il giusto approccio alla personalizzazione, anzi denota un dilettantismo di fondo, ed è davvero incredibile che esistano siti di web developer che spiegano “come modificare i plugin di WordPress“. ovviamente ognuno fa quello che gli pare, e ci mancherebbe altro: io mi limito solo a parlare di una cattiva abitudine che mina la sicurezza dei blog WP, in molti casi.

Quali sono le controindicazioni dei plugin di WordPress?

Ci sono un paio di presupposti che ognuno dovrebbe tenere a mente prima di farne uso: è sbagliato, come fanno alcuni, installare plugin a dire basta, anche per le cose più semplici o che potremmo aggirare diversamente. Installare “infiniti” plugin può esporvi a rischi di sicurezza, ed in genere – ma non è una regola generale – potreste rallentare parecchio il vostro sito. Fate attenzione inoltre che sui blog gratuiti (esempio.wordpress.org) i plugin non sono installabili, e che girano parecchi plugin molto vecchi o periodicamente fallati, che fanno più danni che altro, e che possono aprire backdoor per accedere indebitamente o defacciare il vostro sito.

Come faccio a sapere se un plugin di WordPress è fallato?

Ci sono dei metodi per verificarlo manualmente: i siti di riferimento più famosi per checkare il vostro plugin prima di installarlo sono

  1. exploit-db, uno dei tantissimi database di hack (non solo di WP), cosଠcome quest’altro indirizzo che rileva i siti fallati mediante Google;
  2. la mailing list di exploit hackers, a cui potrete iscrivervi per ricevere periodicamente notifiche in merito;
  3. il sito zone-h.org, che posta le segnalazioni dei siti più vulnerabili (per capirci, oltre 200.000 sono con estensione .it)
  4. una ricerca su Google del tipo “nome plugin hacked”, “nome plugin security”, “nome plugin exploit” e cosଠvia.
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In genere, comunque, non c’è modo di saperlo con certezza: ogni giorno vengono scoperte nuove falle, per cui può darsi che un plugin che oggi è sicuro non lo sia più domani. Quantomeno sui plugin open source, come la filosofia di fondo di WP prevede da sempre, c’è modo di saperlo subito e di prendere provvedimenti.Photo by Debs (ò‿à³)♪

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