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Perchè WordPress è gratuito (e dovrebbe rimanerlo per sempre)

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L’importanza del software open source è ben nota: offrendo a volte dei prototipi semi-funzionanti di software, in molti altri casi soluzioni già  pronte all’uso e soltanto da personalizzare, gli sviluppatori hanno la possibilità  di offrire supporto sulle installazioni di WP che fanno, facendo in modo di diffondere eventuali personalizzazioni a proprio piacere e a seconda delle esigenze dei clienti. Se vogliamo capire Perchè WordPress è gratuito dobbiamo seguire un filo logico e fare un certo tipo di ragionamento: subito dopo capiremo bene il perchè!

La prima versione di WordPress risale al lontano 27 maggio 2003: venne messa in piedi da Matt Mullenweg e Mike Little come fork, cioè “variante”, di b2/cafelog, concepita come piattaforma di personal publishing e, per estensione, CMS. Per la verità  le prime versioni di WP (da sempre in PHP / MySQL, un’accoppiata vincente in moltissimi altri contesti analoghi) non permettevano la gamma di opzioni che attualmente sono permesse, per quanto fosse chiaro fin dall’inizio che il codice del CMS era stato rilasciato con licenza GPLv2. Senza entrare nel dettaglio, si tratta di un tipo di licenza che cerca di superare le restrinzioni del software commerciale, facendo molta attenzione a non fare confusione sul termine “free” relativo a free software (Quando si  parla di software  libero (free software), ci  si riferiscealla libertà ,  non al prezzo).

Lo sviluppo di applicazioni web nell’ambito delle consulenze online, di fatto, passa spesso per WordPress (e sue modifiche) e questo avviene in circostanze singolari, ovvero nonostante una sostanziale avversità  da parte di alcuni operatori ed esperti del settore web e marketing, che lo ritengono poco più che un discreto strumento di pubblicazione. Eppure la sua struttura software è decisamente evoluta: è facile estenderlo mediante plugin, ma per modificarlo nel dettaglio bisogna essere esperti, a meno che non si vada “a naso” trovandosi in difficoltà  in seguito. Nelle ultime versioni le sue caratteristiche sono evolute di parecchio, e la sua struttura organizzata ad hook – che permettono di innestare porzioni di codice personalizzato in qualsiasi parte dello stesso – permettono di modificare il funzionamento del core e fare di WP un vero e proprio gestore generico di contenuti per il web. Questo appare perfettamente in linea con lo sviluppo di codice open source che, mediante internet, trova uno sfogo ed una diffusione davvero enorme, permettendo a più persone di partecipare a vario titolo allo sviluppo.

WordPress è molto più che un semplice blog proprio perchè è nato e si è diffuso in ambito open: la sua struttura si trova ad essere molto flessibile ed adatta alle esigenze più varie: mediante un plugin come Magic Fields 2 (che trovate anche su GitHub), ad esempio, potete introdurre tipi di dato personalizzati che siano differenti da articoli e pagine. WordPress può diventare, alla peggio mediante plugin ed alla meglio mediante personalizzazioni ad hoc, una directory di contenuti, un repository, un sito di annunci oppure un sito di e-commerce, per quanto in molti casi per usi specifici sia meglio usare CMS dedicati (Magento per l’e-commerce, Questions2Answers per i siti di domande e risposte, PHPbb per i forum e cosଠvia).

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