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Come migliorare il posizionamento di un sito su Google

Come si fa a fare SEO sul nostro sito web? Le tecniche sono tante, e cambiano in base al tipo di sito considerato. Il più delle volte, comunque, quello che si riesce ad ottenere in termini di SEO è un miglioramento relativo del posizionamento: non assoluto, come molti hanno portato a credere in questi anni con il mito della “prima pagina garantita“. Un mito duro a morire, ma che si rivela falso nella sua sostanza e fuorviante nella pratica.

Come posizionare un sito su Google al meglio

Ma allora cosa permette ad un sito di posizionarsi meglio su Google? I punti chiave per posizionarsi al meglio sono in genere legati ad un mix variabile di fattori, tra cui possiamo annoverare:

  • focalizzarsi su uno stile di scrittura e di comunicazione che sia efficace per la nicchia in questione;
  • assicurarsi che title e meta description siano ben strutturate, comprensibili, veritiere ed originali; in questo un buon plugin SEO può dare una mano sostanziale allo scopo;
  • differenziare, se possibile, il contenuto dei title da quello dei tag di H1;
  • strutturare bene il contenuto dell’articolo o della landing page, in modo da fornire i contenuti essenziali che corrispondano al meglio al search intent;
  • valorizzare i contenuti in modo che siano ben scritti per la nicchia di riferimento, effettivamente utili e non scopiazzati da altri siti concorrenti;
  • collegare al meglio i link del sito, sia a livello di architettura del sito che mediante anchor text mirate che mediante link interni correlati;
  • farsi linkare al meglio da siti esterni, mediante attività di link buildinglink earning;
  • usare un theme leggero e veloce a caricare (ottimizzando così il PageSpeed Insights);
  • evitare di sovraccaricare il sito con plugin non utili  o non funzionali allo scopo.

C’è poi da specificare che alcuni interventi portano, direttamente o indirettamente (e con tempistiche variabili) vantaggi in ambito SEO, e questo può avvenire:

  1. risolvendo problemi di webspam e negative SEO;
  2. collegando in modo user-friendly le varie sezioni del nostro sito (buon interlinking);
  3. configurando correttamente hosting e/o CMS;
  4. aggiornando o rimuovando contenuti obsoleti o di scarso valore/interesse;
  5. aumentando il numero di backlink pertinenti e di qualità  al nostro sito.

Nel fare questo genere di operazioni va tenuto conto che:

  • non tutti i siti sono meritevoli della prima pagina;
  • non sempre chi merita ci arriva, in modo complementare al punto precedente;
  • in molti casi i problemi SEO derivano dalla promozione di domini che hanno ereditato penalizzazioni, errori di indicizzazione sui risultati e contenuti scadenti distribuiti mediante automatismi;
  • la valutazione di merito in prima pagina è dettata quasi sempre, nella mia esperienza, da logiche puramente promozionali, e non dal “merito” oggettivo (qualsiasi cosa ciò possa significare per ognuno: quindi è inutile strillare al complotto se le cose vanno male);
  • la richiesta di arrivare in prima pagina potrebbe tranquillamente essere irrealizzabile (ad esempio se il competitor è troppo forte / ha più risorse di noi);
  • il più delle volte i siti che arrivano ultimi su Google soffrono di problemi di scarso trust e di contenuti a livello eccessivamente scadente.
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Garantire la prima pagina su Google (cosa impossibile perchè nessuno ha i mezzi per farlo) equivarrebbe per assurdo a dire al nostro cliente:

sono in contatto con Google, mi lasciano pure le chiavi dell’azienda e ci vado quando voglio!

per cui i SEO (anche i più abili) non possono fare altro che lavorare per “miglioramenti successivi“: più tempo passa, più aumentano le possibilità  di migliorare il ranking, ed ovviamente i costi di consulenza si incrementeranno col trascorrere dei mesi.

Questo, ad esempio, è l’andamento del posizionamento per una chiave molto concorrenziale su un sito tematico, in cui è visibile l”effetto migliorativo dopo circa 4 mesi di aggiustamenti (come quelli elencati all’inizio) di vario tipo (chiave di ricerca: corsi seo):

Schermata 2015-03-30 alle 14.30.33

In quest’altro caso, una parola chiave della “coda lunga” è stata progressivamente ottimizzata (3 mesi, (chiave di ricerca: server italiani):

Schermata 2015-03-30 alle 14.32.41

Non è raro, ad esempio, che capitino situazioni di stallo del genere, specie su settori molto concorrenziali ed altrettanto spammati (sempre nell’arco di 3 mesi, chiave di ricerca: giochi online):

Schermata 2015-03-30 alle 14.34.59

In questo ultimo caso, invece, si è verificato un miglioramento progressivo dall’andatura leggermente più irregolare (chiave di ricerca: hosting dedicati).

Schermata 2015-03-30 alle 14.34.02

Ma quali possono essere le cause del miglioramento del posizionamento di una pagina web?

Conoscerle ci può aiutare a replicare questi meccanismi anche sul nostro sito: la spiegazione che proverò a dare è solo in parte speculativa (è impossibile avere la certezza di una cosa del genere), e per altri molti versi si basa sull’analisi dei dati che sto raccogliendo con SEOPanel, il pannello di controllo SEO free & open source che utilizzo da anni.

Se siamo posizionati ad esempio in centesima posizione, un miglioramento relativo (ad esempio in posizione 80) può derivare da:

  1. pagine del nostro sito che sono diventate più pertinenti per la ricerca;
  2. inserimento di backlink esterni che valorizzino i contenuti del sito;
  3. penalizzazione dei nostri concorrenti;
  4. rimozione di risultati obsoleti dalle SERP.

Il primo caso è quello più direttamente controllabile: si agisce su title, descrizioni, testo della pagina, interlinking del sito al fine di “far rispondere meglio” una certa pagina alla query di ricerca per cui ci vogliamo posizionare. Non è raro che Google in questi casi punti/indicizzi la pagina sbagliata, costringendoci cosଠa direzionare il traffico mediante un opportuno (da valutare caso per caso) redirect 301 su una pagina che possa rispondere meglio alla query in esame.

Il secondo caso è leggermente più complesso, perchè rientrano in questa valutazione sia i siti da cui arrivano i backlink che il loro livello di trust (Wikipedia è uno dei più usati, ma è difficile mantenere quei link). Il terzo caso (ed il quarto, indirettamente) non sono controllabili da noi, ma è molto frequente che possano capitare incrementi di ranking SEO, in questi casi, anche di 30/40 posizioni in un giorno per via della rimozione di molte pagine spam o inserite nei risultati con tecniche black hat. Se la concorrenza gioca slealmente, comunque, i tempi ed i costi della consulenza possono spesso incrementarsi di conseguenza.

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Agire in questo settore significa conoscere bene il mercato del nostro sito, e saper comportarsi di conseguenza in base ai profili dei clienti, alle loro preferenze ed al comportamento dei competitor.

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