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Ottimizzare per la SEO un file PDF: come e perchè farlo

L’ottimizzazione del proprio sito per i motori di ricerca non passa necessariamente per pagine HTML; in molti casi, infatti, potrebbe essere necessario dover ottimizzare un file PDF lato SEO. Poniamo, quindi, di aver caricato un file PDF all’interno del nostro sito web, e di volerlo ottimizzare per i motori: cosa bisogna fare?

Come ottimizzare un PDF per la SEO

Per ottimizzare un file PDF per la SEO ci sono alcuni semplici accorgimenti che potete eseguire prima di crearlo.

  • inserire un titolo del documento unico, in modo che sia facile da rilevare per Google;
  • inserire un abstract o una breve descrizione del documento;
  • creare un nome del file PDF che contenga le parole chiave più rilevanti, e che ne spieghino il contenuto per chi potrebbe essere interessato;
  • infine è consigliabile compilare anche i meta-campi annessi alle proprietà  interne del documento (se disponibili), quindi principalmente autore e titolo del documento.

In genere tutti i contenuti di testo sono visibili a Google in modo automatico (è in grado di estrarli da solo), mentre se inserire immagini con del testo normalmente non sarà  visibile.

Come rendere visibile un file PDF su Google

Come prima cosa bisogna assicurarsi che il file sia linkato da almeno una pagina web del nostro sito: ad esempio, poniamo di aver caricato il file PDF all’interno di una cartella del nostro sito web. Se abbiamo effettuato l’operazione caricando il file PDF via FTP, dobbiamo determinare il suo percorso assoluto:

[nome sito] / [path in cui abbiamo caricato il file PDF] / [nome del file caricato.pdf]

Nel fare questo, ricordatevi che il path viene calcolato a partire dalla cartella WWW o htdocs del vostro server. Potete anche caricare il file PDF anche con il backend amministrativo del vostro sito – ad esempio in WordPress da Media->Aggiungi media. Ovviamente il path in entrambi i casi andrà  determinato nello stesso modo.

Ad esempio se abbiamo caricato il file prova.pdf via FTP all’interno della cartella htdocs/wp-content/uploads/, ed il sito si chiama miosito.it, avremo un path assoluto:

https://miosito.it/wp-content/uploads/prova.pdf

Per essere sicuri di aver determinato il percorso corretto, proviamo a cliccare sul nome del file e dovremmo visualizzare il file PDF. Il file in questo modo sarà  pubblico – e, a proposito, dovremo accertarci che la cartella che contiene il file, ad esempio /uploads/ sia leggibile in scrittura pubblicamente, quindi abbia un permesso CHMOD 644 minimo, ma anche 744, 755 oppure 775. Quindi le cose da controllare fino a qui sono:

  1. il path del file (https://…)
  2. i permessi della cartella e sui file nella cartella (CHMOD almeno 644)
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Tuttavia non tutti i file pubblici sono automaticamente noti a Google: per renderli visibili, e quindi indicizzabili, è necessario fare un passo ulteriore. In pratica quello che dovremo fare è prendere il percorso che abbiamo determinato, ed inserire in una pagina HTML con attributo INDEX, FOLLOW un link al nostro file, ad esempio:

<html>
...
<meta name="robots" value="INDEX, FOLLOW">
...
<a href="https://miosito.it/wp-content/uploads/prova.pdf">Scarica il PDF prova.pdf</a>
....
</html>

Questo nella pratica può essere fatto creando un post nel vostro sito, oppure creando una nuova pagina che contenga il link formattato in modo adeguato. Inserire un link al file PDF che si vuole ottimizzare è pertanto un ulteriore requisito fondamentale perchè venga indicizzato, tenendo conto che (se presente) l’attributo del meta tag robots deve essere impostato su INDEX, FOLLOW oppure al limite su NOINDEX, FOLLOW.

Quindi per fare indicizzare un file PDF caricato nel vostro sito web:

  1. caricatelo nel sito
  2. determinate il path del file PDF
  3. verificate i permessi della cartella e sui file nella cartella
  4. accertatevi che non ci siano limitazioni del server per accedere alla cartella
  5. create una pagina web in cui esista un link al path calcolato al punto 2, e fate in modo che nella pagina web sia presente un attributo robots con valore INDEX, FOLLOW (o al limite non ci sia nulla)

Alcune piattaforme gratuite in cloud per caricare file PDF

In alternativa al caricamento dentro al vostro sito web, le principali piattaforme gratuite di upload e condivisione di questo tipo di file sono le seguenti. Valgono le stesse considerazioni fatte in precedenza, ed in generale perchè il crawler di Google passi sul file in questione, all’atto pratco sarà  comunque necessario creare almeno una pagina web che linki il percorso assoluto del file (che in questo caso sarà  generato in automatico dal sito che utilizzate).

  • Calameo: permette di condividere online i vostri documenti, quindi anche file PDF. Tuttavia ho notato che gli URL dei vari utenti registrati non sono ancora ottimizzati (quindi i vostri file saranno reperibili da URL tipo calameo.com/accounts/12345)
  • SkyDrive: condivisore ed editor di documenti gratuito di casa Microsoft. Richiede un account Live (tipo quello di MSN) per funzionare, offre moltissimo spazio ma accetta esclusivamente formati creati da Office.
  • Google Drive: oltre ad offrire una piattaforma di editing per documenti di testo formattati, da’ la possibilità  di caricare e condividere (mediante un’ apposita opzione) tutti i file che si desidera. Come sempre è possibile mettere in rete il documento sia con tutti che solo con alcuni: questo allo scopo di poterlo modificare (e non solo condividere), in modo da facilitare enormente il lavoro in team anche quando i collaboratori non sono fisicamente nello stesso luogo. In ottica SEO è uno strumento davvero potente per diffondere guide, manuali, report e quant’altro. Non tutti sanno, inoltre, che registrando una Google App (al prezzo di un semplice dominio con estensione a scelta) è possibile ricreare un sottodominio apposito che contenga una propria versione personalizzata di Google Docs.
  • SlideShare: certamente la più nota e tra le più utilizzate, permette principalmente di caricare presentazioni. Lato social è possibile per gli utenti iscritti diffondere il proprio file preferito su Twitter e Facebook, cercare i contenuti desiderati con un motore di ricerca interno ed aggiungere ai propri preferiti quello che si desidera.
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Photo by espertoseo

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