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Come rinnovare un dominio scaduto [guida]

Ti è scaduto un dominio internet e non puoi più utilizzarlo? Se non è trascorso molto tempo puoi risolvere facilmente.

Come recuperare un dominio una volta che abbiamo dimenticato di rinnovarlo? La questione non è complessa come potrebbe sembrare, ma bisogna sapere un po’ di informazioni a riguardo.


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Quando un dominio scade, infatti, ad esempio perchè dimentichiamo di rinnovarlo (il caso pratico più comune è proprio questo), sarà  immediatamente scollegato dall’hosting, per cui il nostro sito smetterà  di funzionare. Quello che vedremo, a questo punto, è una pagina pubblicitaria di tipo generico, in cui solitamente viene inserito un link per il rinnovo che spiega (di solito) cosa fare.

Chi è il tuo registrar?

Se avete un dominio scaduto, ovvero avete dimenticato di rinnovare e vi trovate in una situazione del genere, la prima cosa da capire è individuare il vostro registrar, cioè l’azienda con cui avete registrato il vostro dominio la prima volta; spesso non è facile ricordarlo, perchè magari è passato un po’ di tempo e perchè, in certi casi, non coincide con il fornitore di hosting. Una volta individuato a chi rivolgervi per il rinnovo, avrete il tempo di farlo secondo le dinamiche qui descritte: il più delle volte, salvo casi particolari, se rinnovate (pagando il corrispettivo) entro pochi giorni dalla scadenza, non ci sono rischi e riavrete facilmente il vostro dominio.

Ciclo di vita di un dominio

Ogni dominio ha comunque, in genere, un proprio ciclo di vita prefissato: ad esempio per quello che riguarda i gTLD (domini di tipo generico, quindi .com, .net ecc.) l’ICANN spiega che un dominio, non appena scade, attraversa varie fasi successive. àˆ come se, in pratica, ci fossero delle zone “cuscinetto” che permettono di evitare che il dominio scada immediatamente e sia rimesso sul mercato all’improvviso. Questo serve essenzialmente a tutelare i proprietari dall’evitare, almeno con buona probabilità , che il controllo del vostro dominio venga sottratto troppo facilmente da terzi, ad esempio da vostri concorrenti. Ovviamente questo meccanismo (a parte non essere standard nè uniforme per tutte le estensioni, come vedremo) non è infallibile e, se non fate attenzione, potreste comunque perdere il controllo del vostro dominio.

Il life-cycle di un dominio generico è il seguente (lo schema è solo orientativo, e non è neanche recentissimo). Quello che serve capire in questa fase è che, di norma, è possibile effettuare il recupero entro la fase di redemption (mostrata con le frecce nere che puntano a sinistra); sappiate da subito, pero’, che ad esempio i ccTLD (estensioni nazionali) non hanno, ad esempio, periodi di tolleranza molto lunghi, e tendono quindi a scadere molto più velocemente degli altri (è relativamente più facile perderli, insomma).

gtld-lifecycle

Esempio di ciclo vitale di un dominio

Poniamo quindi di avere tuodominio.com (mi riferisco ai .com come caso più comune) registrato il 1 gennaio 2016, che scadrà  in condizioni ordinarie il 1 gennaio 2017 (a meno che non abbiate registrato per più anni di fila, ovviamente). Se il 1 gennaio 2017 dimenticate di rinnovare, il dominio scade ed entra nel cosiddetto Renewal Grace Period, un periodo che dura 40 giorni (per i .com, secondo Dynadot) nel quale è possibile ancora rinnovare il dominio a condizioni ordinarie, facendo login nell’interfaccia di registrazione del dominio o, se è il caso, dal vostro hosting direttamten.

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Grace-period di un dominio

La prima fase che attraversa un dominio alla scadenza è il cosiddetto Grace Period, noto anche come Auto-Renew Grace Period, che può arrivare (a seconda dell’estensione) fino a 45 giorni dalla scadenza stessa; questo significa, in altri termini, che se il vostro dominio scade oggi avrete fino a 45 giorni di tempo per rinnovarlo senza sovrapprezzi e a condizioni ordinarie. Secondo l’ICANN infatti l’Auto-Renew Grace Period (ARGP) rappresenta un numero predeterminato di giorni che seguono una procedura di rinnovo automatico, circostanza che (la traduzione è mia, ndr) avviene nel momento in cui un dominio non viene rinnovato alla propria data di scadenza, e tale procedura avviene in automatico da parte del sistema di gestione dei domini. Attualmente (secondo una pagina datata 2002, in realtà  non è sempre cosà¬) l’ARGP è solitamente di 45 giorni, ma come abbiamo visto già  i .com si prendono 5 giorni in meno.

Ci interessa conoscere questa prima fase perchè, dal nostro punto di vista, abbiamo fino ad un mese e mezzo di tempo a partire dalla scadenza per rinnovare il dominio, e per farlo basterà  (come detto) aprire il pannello di controllo dell’hosting (oppure il register di dominio, a seconda dei casi), pagare per un altro anno e riprendersi cosଠil controllo del dominio che, una volta rinnovato, riprenderà  a funzionare normalmente (quindi il vostro sito si vedrà  normalmente, per intenderci, una volta rinnovato il tutto).

“Tolleranza” nel ritardo sulla registrazione

Questo per quello che riguarda i rinnovi in “leggero” ritardo che, di fatto, avvengono entro l’ARGP predeterminato dell’estensione: se si passa ancora oltre e non fate nulla entro quei 40-45 giorni al massimo di tolleranza, si entra in una nuova fase che l’ICANN ha definito come Redemption Grace Period. In questa seconda fase il vostro dominio entra in pending-delete – restorable, una fase in cui ci si prepara alla cancellazione definitiva del dominio ovvero perderete il controllo dello stesso (ufficialmente è qui che sito ed email smetteranno di essere funzionanti). Tale seconda fase (in cui il vostro dominio è ancora recuperabile, di fatto, ma spesso costa di più) prelude alla terza, ultima fase, che è il cosiddetto Pending Delete, che dura normalmente altri 5 giorni: superati questi ultimi, il dominio diventa nuovamente disponibile sul mercato.

In molti casi pratici, se non riuscite a rinnovare entro le fasi qui descritte rischiate di perdere il controllo del vostro dominio, spesso in maniera definitiva – perchè alcuni broker comprano alla scadenza i domini scaduti (ad es. se hanno buone caratteristiche lato SEO), e ve li rivenderanno a prezzi molti elevati (anche migliaia di euro). Niente panico, quindi, perchè il tempo c’è per quanto la vera difficoltà  che ho riscontrato in questi casi sia, più che altro, legata a procedure specifiche imposte dal registar, a sovrapprezzi arbitrari per il recupero e a dinamiche di rinnovo spesso poco chiare / agevoli.

Rinnovi nella pratica

Rinnovare mediante Google Apps, oggi Google Cloud, ad esempio, impone di registrarsi sul loro sito e fornire una carta di credito non prepagata preventivamente oppure, se preferite, un IBAN da cui effettuare i pagamenti mediante pre-autorizzazione. Per aggirare questa difficoltà  mi sono fatto fornire da Google, via email, il codice di trasferimento (EPP) del dominio che avevo dimenticato di rinnovare, e l’ho trasferito presso un nuovo hosting per mia comodità .

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Credo sia necessario, a questo punto, integrare le informazioni di questa pagina con qualche extra.

  • la procedura di recupero può richiedere del tempo tra l’avvenuto pagamento e l’effettivo rinnovo del dominio; ad esempio, una volta avviato il trasferimento via EPP, possono volerci fino a 5 giorni di tempo perchè il vostro dominio sia nuovamente sotto il vostro controllo;
  • alcune estensioni di dominio (e tra queste molti ccTLD, domini come .uk, .it e relativi alle nazioni in genere) non hanno normalmente grace period; questo significa che, una volta che il dominio è scaduto, potrebbe essere necessario pagare un extra per il recupero (fonte);
  • alcuni register non sono troppo chiari per quanto riguarda le dinamiche di rinnovo; la cosa migliore per evitare queste situazioni è avere sia dominio che hosting dallo stesso provider e scegliere accuratamente il register;
  • tenete conto che qualche giorno prima della scadenza definitiva dei domini sarete preavvisati via email (i preavvisi sono più di uno, di norma, ed iniziano uno o due mesi prima della data di scadenza), per cui rinnovate non appena avete occasione;
  • tenete conto che l’assistenza dei servizi di hosting è solitamente ben informata su queste dinamiche di recupero domini, per cui la cosa più semplice è spesso quella di rivolgersi a loro direttamente per chiedere come e cosa fare;
  • ricordatevi che i domini si possono rinnovare anche molto tempo prima della data di scadenza, preservandovi cosଠda eventuali rischi ed incrementando di 365 giorni il tempo di attività  del vostro dominio.

Leggi anche, a riguardo, e per concludere, cosa succede quando un dominio scade.

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