Alita: il nuovo mondo cibernetico firmato Robert Rodriguez

Ambientato circa 600 anni nel futuro, Alita immedesima lo spettatore in uno scenario puramente cyberpunk, nel quale la cybord donna Alita viene riattivata senza ricordare nulla del proprio passato. La società  distopica dipinta da Rodriguez, noto ad oggi più che altro per i suoi film “tarantiniani”, sfrutta ampiamente  e mette in mostra tecnologie molto avanzate: questo per esplicità  volontà  del produttore James Cameron (regista dell’amatissimo, dal pubblico, e sulla medesima falsariga film di qualche anno fa Avatar), che ha spinto per ancorare al meglio le tecnologie al mondo reale.

Giusto per fare due esempi: nel film è presente un ascensore spaziale (space elevator), noto ai fan della fantascienza fin dai tempi del romanzo di Arthur C. Clarke La fontana del paradiso. La storia all’epoca si incentrava su un’ingegneria visionaria ed avvenieristica in cui, nel 22mo secondo, sarebbe possibile costruire ascensori per orbitare nello spazio grazie ad un satellite geostazionario. In ambito di ricerca ed innovazione aerospaziale questo dispositivo è molto seguito e fonte di vivo interesse anche oggi, ma non è l’unico punto di contatto con la realtà  dei giorni nostri: dentro Alita vengono recuperati vecchi dispositivi molto usati oggi, come ad esempio auto, aeroplani, bici elettriche, dispositivi medicali e cosଠvia.

Molto altro, poi, potrà  essere scoperto all’interno del film, in programmazione già  da oggi nelle sale italiane, e fonte di ulteriore vivida curiosità  derivante anche dal manga originale da cui è tratto (Alita l’angelo della battaglia di Yukito Kishiro, uscito nel 1990), e che Rodriguez sembra aver rispettato alla perfezione.

👇 Contenuti da non perdere 👇



Trovalost.it esiste da 4800 giorni (13 anni), e contiene ad oggi 4922 articoli (circa 3.937.600 parole in tutto) e 31 servizi online gratuiti. – Leggi un altro articolo a caso