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Come fare backup dei contenuti su server dedicati: le principali opportunità 


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L’importanza dei backup su servizi web e siti hostati in dedicato dovrebbe essere ovvia: esiste infatti una grossa quantità  di file e di informazioni sul database che viene aggiornata a ritmi molto alti, ad esempio in dipendenza del numero di visite. In questo genere di scenari i backup sono indispensabili (per non dire vitali) al fine di ripristinare uno status consistente del sistema, e non rischiare di perdere per sempre i nostri preziosi dati.

Che tipi di backup esistono

Un qualsiasi backup può essere di tre tipi:

  1. completo: la copia fedele di tutti i nostri file e directory, in un certo istante di tempo (ad esempio il 20 giugno alle 12:30). Può richiedere molto tempo, non include le meta-informazioni su disco come ad esempio le partizioni;
  2. incrementale: tipo di backup che include i file cambiati e quelli aggiunti rispetto all’ultimo backup che abbiamo effettuato (non per forza da quello completo, per quello);
  3. differenziale: tipo di backup che include i file cambiati e quelli aggiunti rispetto all’ultimo backup completo.

Come si fanno i backup di un sito

Potete fare in tre modi:

  1. sfruttare i backup che gli hosting stessi vi offrono, ad esempio rivolgetevi a SiteGround oppure a Tophost che dispongono di backup del sito da programmare a piacere; a volte si pagano a parte, altre sono inclusi nel prezzo.
  2. fare voi stessi i backup seguendo la procedura per fare un backup di un sito web;
  3. affidarvi ad un plugin per WordPress per fare i backup.

Premesso ciò, sui server dedicati ci sono soluzioni open source e a pagamento specifiche per il caso.

Diamo uno sguardo ai principali prodotti che possiamo utilizzare, soprattutto in termini di hosting dedicati (vedi quali sono i migliori) con Linux (quindi con Fedora, RedHat, Ubuntu e cosଠvia). Per quanto riguarda i server Windows, le soluzioni sono proprietarie e si rimanda alla documentazione in merito per maggiori informazioni, in particolare sui Windows Server Backup Tools.

Parleremo quindi di due soluzioni da gestire in proprio, poichè in molti casi pratici si tende a delocalizzare i backup su server di terze parti, come RackSpace, Amazon e via dicendo.

Qualsiasi soluzione di backup in Linux è quasi sempre basata su rsynch, un software free per i backup incrementali diffuso in ambiente GNU. Le due soluzioni presentate sono probabilmente tra le migliori per effettuare copie di sicurezza dei vostri siti in ambienti dedicati, cloud o VPS.

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Duplicity

Duplicity è una delle soluzioni più popolari, poichè fondata su rsynch e per via delle potenzialità  che essa prevede. Permette di effettuare backup in chiaro o criptati mediante linea di comando, ad esempio:

duplicity /usr scp://host.net/target_dir

Supporta attualmente sia file storage locale che via scp/ssh, ftp, rsync, HSI, WebDAV, Tahoe-LAFS, e Amazon S3.

Bacula

Bacula è un’altra soluzione open source ulteriore per i backup, compatibile con l’ambiente enterprise e con tutti i sistemi operativi (Windows, Linux, Unix, Mac). àˆ possibile impostare uno script in Bacula che effettui un backup periodico, ad esempio, cosଠcome il dump del database in un file SQL. Permette di effettuare backup differenziali, incrementali e anche sintetici, ovvero assemblando un backup completo e quelli successivi.

(fonti: Microsoft, Acronis, rsynch, symantec, bacula, Duplicity)

Photo Credit: Markus Tacker – CC

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