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Hosting a confronto per uptime

Per proseguire una tradizione di questo sito, propongo una nuova analisi di un campione di hosting che ho avuto modo, variamente, di utilizzare in passato (e che in molti casi uso ancora per alcuni siti), per i quali ho proposto un’analisi quantitativa basata su rilevazioni e, sostanzialmente, numeri che ne indichino le prestazioni. Mi ero riservato da qualche tempo di riproporre sul sito un’analisi del genere, come dicevo all’inizio, cosa che non ho potuto fare perchè attendevo di finire di raccogliere un po’ di dati realistici in merito. Ho analizzato i tempi di uptime di vari siti di hosting, ipotizzando che siano indicativi della qualità  del servizio che offrono, ed in modo da aiutarvi ad orientarvi nella scelta del servizio migliore.

Come è stato fatto il test

Criteri adottati per il test sono stati i seguenti:

  1. ho cercato di basarmi su un campione di dati per l’uptime che fosse abbastanza significativo, oltre che relativo all’anno 2019 (ci sono poco meno di 4 mesi di rilevazioni, all’interno; in pratica lo script prova ad accedere ed annota in un log se il server fosse raggiungibile o meno, in quel momento);
  2. gli IP sono stati rilevati dall’host, dove necessario, mediante IP finder;
  3. ho considerato un campione di 10 hosting tra i più popolari su questo sito negli ultimi 4 mesi.

Risultati del test

I risultati del mio nuovo test sono riassunti nella seguente tabella, e saranno di seguito commentati nel dettaglio. Il test è stato effettuato con il software di monitoraggio open source PHPWatch.

HostingUptime rilevato (giugno/settembre 2019)
MisterDomain99.89%
DigitalOcean99.94%
HostMonster99.81%
Supporthost96.69%
Xlogic98.78%
Noamweb99.94%
Netsons99.91%
Aruba99.95%
Tophost99.87%
Siteground99.93%
HostingSolutions99.57%
GoDaddy99.82%
Keliweb 99.87%
Artera99.89%
Hualma99.86%

Vediamo le singole caratteristiche (cioè le colonne della tabella) nel dettaglio: cliccando sulla prima riga avrete la possibilità  di ordinare le offerte in base all’uptime (che più è vicino al 100%, meglio è). Questa volta non ho potuto considerare altri parametri come il TTFB per via di un problema tecnico, ma l’uptime rimane molto indicativo della qualità  del servizio offerto, almeno in parte, senza contare che HTTP/2 attualmente viene supportato dalla maggiorparte dei servizi e non sembra avere molto senso, ad oggi, un confronto basato su di esso.

Alla luce della tabella qui riportata, i migliori uptime sono stati rilevati dai seguenti 10 servizi (cliccando su ogni link troverete maggiori informazioni su ogni offerta):

Cosa indica l’uptime

L’uptime rappresenta (come spiegato qui) indica il tempo di attività , o di funzionamento, calcolato in un intervallo di tempo predefinito (ad esempio un anno) e misura il tempo di funzionamento medio, a regime, di un sistema informatico o di un host web, nello specifico. Ovviamente si tratta di una semplice analisi a campione, realizzata a scopo divulgativo e priva di attendibilità  al 100%; un sito può tranquillamente caricare bene da un host e rilevare un problema di connessione dall’altro, nello stesso momento.

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