Cosa sono gli inode?

Aggiornato il: 26-06-2022 22:03
Nel gergo informatico e degli hosting web un inode è un record nella tabella di un hard disk, che contiene informazioni sul file o sulla directory tra cui dimensioni, proprietari, socket, pipe, device node e cosଠvia. Si tratta in sostanza di meta-informazioni il cui numero corrisponde, nella pratica, con il numero di file e directory contenuti nell’hard disk del sistema.





A cosa servono gli inode?

Quando consultate le varie offerte di hosting sul web o su questo sito scoprirete che alcuni provider (anche italiani a volte, ma il più delle volte lo osserverete su hosting più in generale europei o americani) riportano un riferimento al numero di inode massimi ammissibili su un account: di fatto, si tratta di un limite sul numero massimo di file memorizzabili imposti da Linux, più in generale sui sistemi Unix (quindi anche Mac). Parlando in maniera semplice per capirci, più file e directory memorizzate nell’hard disk del computer Linux o del server del vostro sito, più inode andrete ad occupare.

Gli inode sono spesso un limite sostanziale nella memorizzazione dei file su un server o su un Mac o PC Linux: ad esempio, nel caso delle numerose offerte di hosting gratuito “illimitato”, dimostrano che lo stesso sia irrealizzabile nella pratica. Di seguito un esempio di hosting gratuito (schermata cPanel) che si trova a non accettare più file via FTP, proprio per via del limite di inode massimi appena raggiunto.

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Tutto ciò il più delle volte non è un problema per il webmaster, ma può diventarlo se ad esempio state migrando un sito con molti file nella cartella, ad esempio molte foto in WordPress, potreste non riuscire a caricarli tutti. In queste situazioni può essere opportuno ricorrere a hosting senza limiti di inode, o meglio con un limite particolarmente permissivo, oppure ricorrere a server dedicati per ovviare al problema e farsi limitare esclusivamente dalle caratteristiche fisiche dell’hard disk in questione. Di norma, inoltre, ed anche un po’ volutamente, gli hosting a pagamento hanno limiti sugli inode decisamente più permissivi delle varie offerte gratuite.

Dove trovare informazioni sugli inode del nostro hosting?

Sugli hosting che supportano cPanel, in molti casi il “consumo” di inode in tempo reale viene riportato nella colonna Statistiche -> Inodes usage sulla sinistra della pagina. Esempi di limite imposti sugli inode sono ad esempio 100,000 file per singolo account sugli hosting condivisi, e 1 milione di file sui VPS; tali limiti tendono ad essere ancora più larghi sui server dedicati, come accennato prima.

Come ottimizzare l’uso di inode?

Semplicemente, per fare questo, bisogna cancellare i file di troppo o che non servono, considerando ad esempio che anche le email personalizzate occupano spazio in tal senso. Alcune strategie possono quindi essere cancellare file e directory che non servono, ad esempio usate solo in fase di sviluppo del sito, backup inutilizzati o vecchi (meglio salvarli sempre a parte, quelli), file di cache (che tendono ad usare parecchi inode per ovvie ragioni).

In molti casi pratici, inoltre, è possibile aumentare il numero massimo di inode disponibili passando ad un piano di hosting superiore rispetto a quello attuale.


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Per chi usa SSH, si può vedere lo status attuale degli inode mediante il comando:

quota -s username_cpanel

sostituendo a username_cpanel la propria username di cPanel.


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