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Cosa sono gli inode?

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Nel gergo informatico e degli hosting web un inode è un record nella tabella di un hard disk, che contiene informazioni sul file o sulla directory tra cui dimensioni, proprietari, socket, pipe, device node e cosଠvia. Si tratta in sostanza di meta-informazioni il cui numero corrisponde, nella pratica, con il numero di file e directory contenuti nell’hard disk del sistema.

A cosa servono gli inode?

Quando consultate le varie offerte di hosting sul web o su questo sito scoprirete che alcuni provider (anche italiani a volte, ma il più delle volte lo osserverete su hosting più in generale europei o americani) riportano un riferimento al numero di inode massimi ammissibili su un account: di fatto, si tratta di un limite sul numero massimo di file memorizzabili imposti da Linux, più in generale sui sistemi Unix (quindi anche Mac). Parlando in maniera semplice per capirci, più file e directory memorizzate nell’hard disk del computer Linux o del server del vostro sito, più inode andrete ad occupare.

Gli inode sono spesso un limite sostanziale nella memorizzazione dei file su un server o su un Mac o PC Linux: ad esempio, nel caso delle numerose offerte di hosting gratuito “illimitato”, dimostrano che lo stesso sia irrealizzabile nella pratica. Di seguito un esempio di hosting gratuito (schermata cPanel) che si trova a non accettare più file via FTP, proprio per via del limite di inode massimi appena raggiunto.

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Tutto ciò il più delle volte non è un problema per il webmaster, ma può diventarlo se ad esempio state migrando un sito con molti file nella cartella, ad esempio molte foto in WordPress, potreste non riuscire a caricarli tutti. In queste situazioni può essere opportuno ricorrere a hosting senza limiti di inode, o meglio con un limite particolarmente permissivo, oppure ricorrere a server dedicati per ovviare al problema e farsi limitare esclusivamente dalle caratteristiche fisiche dell’hard disk in questione. Di norma, inoltre, ed anche un po’ volutamente, gli hosting a pagamento hanno limiti sugli inode decisamente più permissivi delle varie offerte gratuite.

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Dove trovare informazioni sugli inode del nostro hosting?

Sugli hosting che supportano cPanel, in molti casi il “consumo” di inode in tempo reale viene riportato nella colonna Statistiche -> Inodes usage sulla sinistra della pagina. Esempi di limite imposti sugli inode sono ad esempio 100,000 file per singolo account sugli hosting condivisi, e 1 milione di file sui VPS; tali limiti tendono ad essere ancora più larghi sui server dedicati, come accennato prima.

Come ottimizzare l’uso di inode?

Semplicemente, per fare questo, bisogna cancellare i file di troppo o che non servono, considerando ad esempio che anche le email personalizzate occupano spazio in tal senso. Alcune strategie possono quindi essere cancellare file e directory che non servono, ad esempio usate solo in fase di sviluppo del sito, backup inutilizzati o vecchi (meglio salvarli sempre a parte, quelli), file di cache (che tendono ad usare parecchi inode per ovvie ragioni).

In molti casi pratici, inoltre, è possibile aumentare il numero massimo di inode disponibili passando ad un piano di hosting superiore rispetto a quello attuale.

Per chi usa SSH, si può vedere lo status attuale degli inode mediante il comando:

quota -s username_cpanel

sostituendo a username_cpanel la propria username di cPanel.


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