Introduzione
Queste due quantità sono una metrica qualitativa per l’hosting (ma non solo) molto comune, ed altrettanto utilizzata: bisogna pero’ fare attenzione al come viene calcolata, se sia reale oppure semplicemente dichiarata dai provider (che tendono a volte a gonfiare questo dato), e soprattutto dobbiamo tenere conto che rappresentano una stima in media, ovvero in termini statistici (soggetta ad errori per natura), che non tiene conto del perchè il sito è stato down (problemi di rete, di DBMS, di implementazione del sito e così via).
Che cos’è l’uptime ?
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Rappresenta il “tempo in attività” di un server, e denota l’intervallo di tempo in cui esso è o è stato ininterrottamente funzionante ed attivo. Si tratta di un parametro che, da solo, non basta a definire la qualità di un hosting ma che, di fatto, è uno dei più utilizzati nella pratica dai webmaster. Percentuali ottimali di uptime su base annua, per capirci, vanno dal 99% a salire. Misura complementare rispetto al downtime, non è detto che faccia riferimento a X giorni consecutivi, ma potrebbe anche riferirsi a quantità temporali frammentati su più ore nell’anno.
Che cos’è il downtime ?
Indica il periodo di inattività di un server nell’unità di tempo, ad esempio 2 giorni/anno di uptime in cui il sito o il server o il servizio non funzionano. Misura complementare rispetto all’uptime, non è detto che faccia riferimento a 2 giorni consecutivi, ma potrebbe anche riferirsi a quantità temporali frammentati su più ore nell’anno.