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Guida pratica a Google News, come entrarci e come gestirlo

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Entrare in Google News è una delle principali ambizioni di molte redazioni di giornali online, blogger, giornalisti e capo-redattori; da qualche tempo anche molte aziende che lavorano con il web vorrebbero farne parte col proprio sito. Entrarci è una procedura complessa che richiede competenze ed esperienza, ma con un po’ di attenzione ci possiamo riuscire anche noi. Vediamo come sia possibile farlo, che ne dite?

Che cos’è Google News?

Google News raccoglie e cataloga le notizie dei principali siti di news mondiali, ed è raggiungibile dall’indirizzo:

news.google.it

Google News è, in altri termini, un aggregatore di notizie dal web, nello specifico per le notizie di ogni genere, dal gossip alla tecnologia passando per satira, sport e via dicendo. In pratica è un motore di ricerca “verticale”, cioè incentrato su un singolo argomento e nello specifico si tratta di notizie. All’interno del portale trovate le varie sezioni di news anche su base local: Italia, Dal Mondo, Locali, Affari e via dicendo.

In alcuni paesi come la Francia, la creazione degli snippet di news per alcuni siti potrebbe essere limitata per motivi di copyright.

Quali siti entrano in Google News?

In genere riescono ad entrarvi, su richiesta, due tipi di siti:

  1. i portali dei quotidiani come Corriere della sera, Libero, ecc.;
  2. i blog di notizie che siano frequentamente aggiornati e ben curati tecnicamente.

In alcuni casi, inoltre, ci riescono ad entrare pure i blog aziendali. La procedura di inclusione è complessa per due motivi:

il sito deve essere ben realizzato tecnicamente;

il sito deve avere abbastanza contenuti di un certo tipo (i siti con 10 post in tutto, per intenderci, non entreranno mai su G News).

Un sito in WordPress può entrare su Google News?

Certamente potrebbe, ma non è detto che ci riesci: l’uso di WordPress non da’ diritto in automatico alla conquista di un posto su Google News. Pero’ è comunque possibile provarci: in genere i requisiti sono complicati da soddisfare e riguardano il feed RSS, il formato delle immagini e la frequenza di aggiornamento delle news.

L’inclusione in Google News si paga?

No, l’inclusione è gratuita.

L’inclusione in Google News è garantita

No, Google News può rifiutare l’inclusione di un qualsiasi sito senza per forza dare motivazioni nella scelta.

Le news di Google News sono affidabili?

Non è detto: la qualità  delle news è altalenante e Google non riesce ancora a controllare, ad esempio, la presenza di fake news su alcuni siti di notizie anche autorevoli. Su Google News trovate anche siti poco affidabili che hanno semplicemente i requisiti tecnici giusti per poterci stare, e ci sono anche in risalto (in genere) siti di news più credibili.

In genere i siti più visitati sono anche quelli che tendono a ricevere più visite da G News; per un sito ordinario è considerato comunque qualificante stare all’interno di G News, ed è per questo che la cosa è molto ambita.

Se entro su Google News mi arriveranno più visite?

In genere sà¬, anche se ci sono dei casi di mia conoscenza che smentiscono questa possibilità . Molto dipende, in genere, dalla frequenza di pubblicazione, dalla keyword research che avrete fatto sulle news da scrivere e, in definitiva, dalla qualità  insita in quello che pubblicate.

Se entro su Google News sarò posizionato in prima pagina?

In genere no: esiste una vera e propria attività  SEO, se vogliamo, da svolgersi in modo specifico per Google News, e può richiedere del tempo per essere attuata. Un conto infatti, come al solito, è essere indicizzati su Google news, decisamente un altro è posizionarsi su Google News – cosଠcome accade per la SEO normale, del resto: indicizzazione è diverso da posizionamento, sempre.

Come faccio a fare richiesta per Google News?

Puoi farlo attraverso due strumenti di Google: il Centro Editori (partnerdash) e/o mediante il tool Google Producer.

Step by step devi fare come descritto di seguito. Se vuoi sottoporre il sito a Google News direttamente, cosଠcom’è, assicurati prima che rispetti i requisiti indicati in basso, e poi sottoponilo sul Centro Editori (partnerdash) seguendo le istruzioni indicate. Per farlo devi avere un account Gmail che sia lo stesso usato per la Search Console del tuo sito oppure per Google Analytics.

La schermata iniziale per l’inclusione in Google News si presenterà  cosà¬:

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ed in basso riporterà  la lista dei siti per cui potrai richiede l’inclusione.

Per richiedere l’inclusione di un sito in Google News, deve apparire listato in basso: poi devi selezionarlo e cliccare su Richiedi l’inclusione nell’indice di News. Se non c’è, devi registrarlo con lo stesso indirizzo email sulla Search Console ed attendere qualche giorno prima di fare l’inclusione.

I dati richiesti in fase di inserimento sono i seguenti:

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  • Informazioni generali: scrivi una descrizione di un paio di frasi sul tuo sito, che cos’è e di che cosa tratta. Non devi scrivere una marketta pubblicitaria, ma cercare di descrivere in modo accurato che cosa sia il tuo sito. Se hai difficoltà  a compilare questa sezione, ispirati a qualche sito della concorrenza; diversamente, potrebbe essere necessario rivedere il tuo piano editoriale e cambiare rotta a livello di contenuti.
  • URL di origine: questo campo contiene il nome del tuo sito, assicurati di averlo inserito in modo corretto. nel dubbio tra versione con www. davanti o senza, scegli la versione che è registrata sulla Search Console.
  • Nome fonte: è il nome del sito cosଠcome apparirà  su GNews una volta approvato; metti il nome del sito senza nient’altro.
  • Città : inserisci la tua città , molto importante nel caso di siti di news a base locale (ad es. Milano).
  • Stato/Provincia: in questo caso puoi inserire la provincia della città  indicata in precedenza.
  • Lingua del sito: qui devi inserire la lingua dei tuoi articoli, ad esempio italiano.
  • Regione: indica la regione della città  indicata in precedenza, ad esempio Lombardia.

Nella seconda parte del form, devi specificare le categorie delle tue news:

Schermata 2019 10 13 alle 14.20.14

Seleziona solo quelle che effettivamente usi, e nel dubbio non inserirne mai in più. Se hai categorie con poche news, difficilmente saranno accettate, da quello che ho visto. Compila questa sezione con molta attenzione, il rischio di sbagliare qui è abbastanza alto.

La prossima sezione è quella che ti permette di specificare l’URL della categoria di ogni news: devi indicare l’URL specifico, e poi selezionare l’etichetta della categoria che più si avvicina a quel tipo di news, ad esempio Gossip, Editoriale e cosଠvia. Anche in questo caso non inserire cose in più: meglio segnalare solo le sezioni che sono effettivamente news e abbiano un buono storico di notizie, altrimenti l’inclusione non sarà  accettata. Le sezioni con poche news, lo ripeto, difficilmente vengono accettate.

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Sei pronto a segnalare il sito? Spunta la casella in corrispondenza di “Selezionando questa casella dichiari e certifichi che (i)…”, e clicca sul tasto blu Invia per confermare: abbiamo finito!

Ti faranno sapere entro qualche giorno se il tuo sito è stato accettato, oppure no: assicurati che nel mentre le news continuino ad essere prodotte regolarmente e che il sito funzioni senza down o pagine di errore. La verifica di Google è molto puntigliosa e basta poco per non essere accettati, e soprattutto è frutto di un mix di valutazione della struttura del sito, della qualità  dei contenuti, della regolarità  di pubblicazione e di adesione agli standard tecnici specificati.

Quante richieste di inclusione posso fare, per un sito?

Non c’è un limite, puoi farne quante volte vuoi: ricordati pero’ che tra ogni tentata richiesta devono passare almeno due mesi: per cui se oggi non ti accettano il sito, se ne riparla per forza tra 60 giorni.

Centro Editori: requisiti tecnici del sito

I requisiti per essere ammessi in Google News sono quelli descritti nella documentazione ufficiale di Google: avere un sito con almeno una sezione di news (può essere anche un blog aziendale, non è detto che si debba trattare per forza di un sito di notizie e basta), strutturato in modo corretto (è bene, ad esempio, evitare di usare le multi-categorie nel sito, e bisogna inserire una sezione Chi siamo, Contatti, Redazione e Pagina privacy e cookie) e conforme dal punto di vista tecnico.

In sintesi (fonte) è necessario:

  1. che il sito sia dotato di URL univoci, permanenti e che non cambiano nel tempo;
  2. che le pagine contengano link interni in HTML ovvero <a href=”…”></a> (Javascript, link in immagini o iframe non sembrano essere supportati da Google News attuale, a differenza del Google ordinario che legge un po’ di tutto, ormai);
  3. che le notizie siano post standard di WordPress (PDF e altri formati non sono supportati nè visibili al crawler di Google News);
  4. che il sito sia scansionabile completamente in ogni sua parte utile, e non ci siano meta-tag noindex, nofollow oppure direttive del robots.txt che possano bloccarlo;
  5. che sia presenta una sitemap.XML corretta e, opzionalmente, una distinta solo per le news (ammesso che il sito abbia più sezioni ed alcune di esse non siano news);
  6. che siano presenti contenuti video, eventualmente, in alcuni articoli, che potrebbero essere scansionati con l’abilitazione del tag Schema.org per i video (almeno questo è quello che si capisce dalla documentazione ufficiale).

Non è più necessario, per la cronaca, che gli URL del sito per poter stare in Google News abbiano il formato giorno/mese/anno dentro gli URL:

miosito.news/2019/08/19/lamianews.html

per cui può andare bene anche un permalink del tipo:

miosito.news/lamianews.html

purchè sia riportata dentro l’articolo la data ed ora di pubblicazione, unita a quella di eventuale aggiornamento (opzionale). Non è richiesta alcuna estensione particolare come .html, e di fatto anche un sito in WordPress fatto da noi potrebbe entrare in Google News. L’adesione del sito alle good practices del web, in sostanza, unito al fatto che le notizie siano frequenti e di qualità , sono requisiti necessari per farsi accettare il sito, anche se nessuno potrà  mai dare garanzie in tal senso. Si suggerisce inoltre di adottare lo Schema.org per le news (NewsPosting), cosa possibile mediante svariati plugin, e di evitare di cambiare i permalink del sito, ripubblicare vecchie news senza che ve ne sia necessità  – o ricorrere a redirect di qualsiasi genere se non strettamente necessario.

Se il sito presenta molti down o è molto lento / disordinato / disorganizzato (caso tipico: troppe voci nel menà¹, ad esempio) è improbabile che venga accettato da Google News.

Google Producer: requisiti tecnici del sito

In questo caso ciò significherà  fare una richiesta tecnica di inclusione segnalando il proprio sito a Google News, quindi per entrare in Google Edicola ed essere indicizzati all’interno di Google News in modo “meno prioritario”; si noti che questo tipo di indicizzazione apparentemente non fornisce la stessa visibilità  di un sito dentro Google News, ma si tratta di una semplice indicizzazione che nulla garantisce in fatto di posizionamento. Con il tempo, ovviamente, il ranking del vostro sito potrebbe migliorare anche su Google News, che per quello che ne sappiamo si basa su una SEO a parte, diversa da quella utilizzata per posizionare i siti su Google ordinario.

Ii requisiti per poterlo fare sono gli stessi che abbiamo visto in precedenza: avere un sito con almeno una sezione di news (può essere anche un blog aziendale, non è detto che si debba trattare per forza di un sito di notizie e basta), strutturato in modo corretto (è bene, ad esempio, evitare di usare le multi-categorie nel sito, e bisogna inserire una sezione Chi siamo, Contatti, Redazione e Pagina privacy e cookie) e conforme dal punto di vista tecnico.

In questo caso, inoltre, ci sono dei requisiti tecnici molto precisi da rispettare, e per un sito in WordPress è possibile adeguarli cosà¬. Come prima cosa, installare WordPress Default Featured Image per evitare che ci siano post del sito senza immagine di copertina annessa, cosa utile nel caso in cui i redattori tendano a dimenticare di mettere l’immagine. Poi il plugin va attivato e va controllato che tutti gli articoli abbiano un’immagine di copertina, se non c’è è considerato un indice di sito di bassa qualità .

Poi è fortemente consigliato installare Featured Images in RSS for Mailchimp & Other Email, un plugin gratuito per inserire le immagini dentro al feed RSS del sito. Nello specifico, attivare il plugin, cliccare la prima volta su Consenti & Continua, selezionare Medium in corrispondenza del campo Set the size of feed images, e poi lasciare le altre opzioni invariate. Aggiornamento: il plugin precedente è diventato a pagamento dopo un periodo di prova free: per rimanere su un prodotto gratuito basta installare in alternativa Add Featured Image to RSS Feed.

Poi da WordPress bisogna andare su Impostazioni, Lettura e selezionare Tutto il testo anzichè Riassunto come opzione del feed (che Google Producer preferisce avere completo, non parziale). L’indirizzo del vostro feed è tipicamente in una delle seguenti forme:

tuosito.it/feed

tuosito.it/rss

Adesso viene il bello, o il difficile se preferite: il feed deve essere validato da un feed validator che ne assicuri la coerenza ed il corretto funzionamento. Un tool per validare il feed potrebbe essere ad esempio questo, e vi permetterà  di vedere come si vede il feed dall’esterno. Finchè non viene dato l’ok dal tool, bisogna aggiustare il feed e adeguarlo al formato richiesto. Può essere utile ricorrere ad un plugin gratuito come Fix My Feed per risolvere eventuali problemi sul feed, che in alcune versioni di WP è buggato.

Se dovesse dare errori, bisogna sistemare le immagini dei singoli articoli, oppure seguire la diagnostica e farsi aiutare da un programmatore skillato su PHP o WP. Alcuni plugin potrebbero in teoria creare conflitti con Google producer, ed è quindi necessario toglierli di mezzo o sostituirli. I feed RSS del vostro blog devono essere funzionanti ed abilitati, altrimenti sarà  impossibile entrare in G Producer.

Adesso siamo pronti a segnalare il sito sul producer, cosa che faremo necessariamente con Google Chrome: andiamo su

https://www.google.com/producer/home

e registriamo il sito nell’interfaccia, se non l’avessimo mai fatto. Per farlo, cliccare in alto a destra su Create new edition, inserire il nome del sito al posto di My Edition, e poi mettere come indirizzo RSS https://tuosito.it/feed che abbiamo trovato prima. Per confermare, bisogna cliccare su Create ed attendere qualche secondo.

Una volta dentro il producer di Google, bisognerà  compilare i campi richiesti:

  • Edition name: il nome del sito
  • Basic Information: selezionare una categoria ampia e pertinente al sito ed inserire una descrizione breve del sito
  • Domain URL: inserire l’URL del sito senza HTTP(S)
  • cliccare su UPDATE per confermare.

Un aspetto un po’ più complesso riguarda la scelta della Cover Image: qui è importante inserire un’immagine del logo del sito
di almeno 800px di dimensione laterale, che sia di forma rettangolare. Se non ne avete una, dovrete crearla o farla fare al vostro grafico. Inoltre

  • Logo for dark backgrounds: deve essere un’ immagine NON QUADRATA quindi rettangolare in alta risoluzione, con trasparenza
  • Logo for light backgrounds: deve essere un’immagine NON QUADRATA quindi rettangolare in alta risoluzione, con trasparenza

Sezione Contact Information: inserire almeno un contatto email del sito, anche piu di uno se necessario

Nella sezione Distribute, cliccate su verify content ownership e collegate l’account del producer alla proprietà  della Search Console di Google del vostro sito. Ricordatevi infine di selezionare la lingua del sito, ad esempio italiano. A lato del producer dovreste vedere l’anteprima di come il sito si vedrà .

Una volta compilati tutti i campi, un dipendente di Google News vi guiderà  via email nella corretta procedura di inclusione, suggerendovi cosa cambiare, come intervenire nel sito e via dicendo. In bocca al lupo!

Aggiornamento: ad oggi il nuovo servizio si chiama Publisher Center e tutti gli account Google, apparentemente, saranno migrati sulla nuova piattaforma. La sostanza non cambia, è cambiata solo un po’ l’interfaccia.

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