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Avevo un sito lento, ora non più: la mia esperienza col piano Topweb+


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Mi è capitato di dover recentemente trasferire un sito web da un hosting ad un’altro, il tutto per via di varie  problematiche che ho evidenziato in un precedente post (Ottimizzare WordPress: tabella wp_options, dimensioni delle immagini ed altro ancora): i rallentamenti erano legati ad un tempo di caricamento iniziale decisamente troppo lungo (anche 20 secondi, in certi test!).


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Perchè il sito era lento (lato plugin di cache)

Ovviamente (è il caso di specificarlo) non era solo colpa del vecchio hosting, perchè comunque alcune sezioni del sito andavano ottimizzate meglio, ed andava scelto un migliore plugin di cache. Di sicuro, e questo l’ho testato sulla mia pelle per giorni, il mio vecchio hosting aveva iniziato a fare le bizze, non mi forniva più una connettività  con il database MySQL adeguata, generava di conseguenza molti errori 500 e, insomma, mi aveva messo in seria difficoltà . Resta anche vero che il sito nello specifico andava certamente migliorato, cosa che sono riuscito a fare soprattutto a livello di codice (troppo difficile riassumerlo in un post, ma proverò a darvi qualche spunto) e a livello di cache (ho trovato finalmente una configurazione ottimale per Super Cache).

Perchè il sito era lento (lato codice)

A livello di codice, ho scoperto dopo qualche test on/off (per intenderci: provare a disabilitare le varie componenti del sito un po’ per volta) che il problema era legato ad un eccessivo numero di chiamate a funzioni di inclusione JS / CSS quali wp_enqueue(): inevitabile, per molti versi, ma ottimizzabile facilmente mediante plugin come WP Super Minify, JCH Optimize e Better WordPress Minify che compattano e riducono il numero di chiamate HTTP(S) necessarie, ognuno con modi e tempi diversi.

Topweb+: il piano condiviso più “pompato”

Cambiare hosting non è stato facile – per me è un piccolo “dramma”, ogni volta: le problematiche possono essere tante, e ogni volta a passare ore su FTP a trasferire file, senza contare il database di dimensioni enormi che ho trasferito con BigDump – e, per la natura del progetto su cui lavoravo, ho preferito optare per una soluzione di hosting molto economica come Tophost: un piano di hosting come Topweb+ (con 30 GB di spazio su disco a circa 20 euro/anno) mi sembrava l’ideale per un sito destinato a contenere un gran numero di fotogallery.

Il piano è molto interessante e contraddice, se vogliamo, la fama di Tophost come servizio esclusivamente di hosting ultra economico: in realtà , infatti, i piani che offre sono tanto semplici quanto efficaci nel loro concepimento, tant’è che troviamo da qualche tempo anche le VPS di Tophost (come avrò modo di testarle, credo prossimamente, saprò dirvi). Topweb+ è proprio quello che faceva al caso mio, e questo per una ragione precisa: distingue lo spazio web tra database, email e spazio, cosa che molti altri non fanno, e permette come primo aspetto di stabilire quanto spazio web tu voglia semplicemente impostandolo da un’apposita casella.

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Questo aspetto di mantenere separati i vari spazi e non ricorrere cosଠad assurde o poco intuitive condivisioni, alla fine, mi ha portato a optare per Tophost proprio perchè il tipo di progetto web che stavo per trasferire richiedeva molto spazio soprattutto per le foto, scattate da molti fotografi diversi, tra cui non tutti molto pratici con l’utilizzo della compressione dei file JPG (purtroppo per tutti).

In questa immagine possiamo apprezzare la suddivisione dello spazio sul mio piano di hosting (ci arrivate da Informazioni -> Stato dei servizi):

Schermata 2017 05 17 alle 11.30.00mentre in quest’altra ho evidenziato la sezione (ci si arriva da Spazio e password FTP/CPANEL) da cui è possibile modificare lo spazio web a disposizione (con il limite massimo non esattamente di 30 GB, ma poco meno: ricordatevi di esprimerlo in KB!):

Schermata 2017 05 17 alle 11.27.38

e successivamente (in basso a destra, qui ho impostato giusto 9GB a titolo di esempio):

Schermata 2017 05 17 alle 11.28.23

Insomma, tutto molto semplice, veloce ed efficace: ho attivato il servizio domenica sera (pure io, devo ammettere, ho trovato un momentaccio… ma era una giornata difficile per vari motivi, diciamo), ma lunedଠmattina era già  tutto attivo, e con il codice AUTH che gli ho mandato subito via interfaccia l’attivazione ed il trasferimento del dominio è stato davvero questione di poche ore.

Importare database di grosse dimensioni

L’unico problema che ho riscontrato è stato legato al formato del dump MySQL che dovevo importare: si trattava di un file .gz di circa 45 MB (scompattati 360 MB di file .sql), un file effettivamente molto grosso e impossibile da importare mediante il classico sistema con PHPMyAdmin. Per questo ho fatto ricorso all’ottimo script di supporto bigdump.php, uno script davvero ottimale per queste situazioni e davvero una salvezza per la sua velocità  e comodità  di uso. Unico appunto ulteriore, c’era un ulteriore errore sul database: Tophost ad oggi, infatti, non accetta dump con valori di default per le date pari a ‘0000-00-00’ oppure ‘0000-00-00’. Un aspetto legato alla configurazione del file MySQL.ini non modificabile per gli utenti, per cui ho dovuto sostituire le stringhe problematiche default differenti (una data a caso, nello specifico, oppure per certe tabelle inutilizzate derivanti da vecchi plugin dismessi addirittura nessun valore di default: tanto non cambiava nulla per il sito web). Per chi fosse in una situazione simile l’errore di riferimento è Invalid default value for ed è dovuto al mode MySQL NO_ZERO_DATE: è possibile risolverlo sostituendo nelle righe problematiche la dichiarazione della tabella con una equivalente o simile. Ovviamente l’operazione, ammesso che sia il caso, non deve stravolgere il significato della tabella stessa e non vanno alterati i nomi o i tipi delle colonne.

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Importazione dei vecchi dati

Poi ho trasferito tutti i file (tre/quattro ore di tempo per circa 3 GB di sito, con la mia attuale connessione internet), trasferito finalmente il mio db, configurato il file wp-config.php e perso qualche minuto a riconfigurare la cache: non ho capito ancora appieno perchè, ma questo genere di configurazioni cambiano di parecchio passando da hosting ad hosting. Il sito attualmente è vivo e vegeto, e funziona finalmente come dovrebbe, senza avere avuto la necessità  neanche di passare ad un hosting ultrasonico come un dedicato o un cloud.

Consigliato un po’ per tutti, soprattutto per l’assistenza davvero squisita, che mi ha indicato i passi da compiere per importare il database e che ringrazio ancora adesso.

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