Seguici su Telegram, ne vale la pena ❤️ ➡ @trovalost
Vai al contenuto

Hosting Linux: come e quale scegliere

5/5 (1)

L’hosting con sistema operativo Linux è uno dei più utilizzati a livello di servizi e siti web: anche se molti non lo sanno, la maggioranza dei servizi web che usiamo, leggiamo e sfruttiamo a vari livelli sono basati su una soluzione server con questo celebre sistema operativo, free e open.

Che cos’è l’hosting Linux?

Un servizio di hosting, in generale, è un servizio online, che può essere gratuito o a pagamento, che permette di pubblicare (ovvero ospitare, letteralmente “host“) le pagine di un sito web; nello specifico, esso fornisce sia software che hardware necessario per il funzionamento delle pagine web. Un hosting Linux, in particolare, è un servizio di hosting in cui è installato il sistema operativo Linux, quindi ad esempio Debian, Ubuntu o Red Hat.

L’uso di Linux garantisce una serie di vantaggi al cliente, che passano soprattutto per la possibilità  di disporre di software di qualità  libero e open source (ed in molti casi pure gratuito, per cui nessun costo aggiuntivo). Il fatto che un hosting sia con Linux non implica, di fatto, che il cliente debba installare Linux sulla propria macchina: si tratta infatti di un servizio a cui è possibile accedere via web, cioè in modo indipendente dalla piattaforma (cioè da un qualsiasi PC Windows, Linux, Android o Apple).

Perchè si usa l’hosting Linux?

Le regioni di questa specifica scelta rispetto ad altre (su tutti, l’hosting con sistema operativo Windows Server) sono squisitamente tecnologiche oltre che pratiche. La maggioranza dei prodotti software che utilizziamo per i nostri siti quotidiani, per i blog, per i siti web aziendali e cosଠvia, sono basati su soluzioni software open source: per rimanere nel banale pensiamo a PHP, MySQL, Apache formano una triade preferenziale rispetto a qualsiasi altra combinazione.

Sono supportati nativamente dal sistema operativo, per cui il loro utilizzo in ambito Linux è da preferirsi rispetto a qualsiasi altra possibilità  che la tecnologia possa offrire ad oggi. Inoltre, c’è da considerare che Linux supporto anche Perl, Python, Java e numerosi altri linguaggi utili per la più grande varietà  possibile di applicazioni web, in ambito di dedicati, integrazioni software, cloud e via dicendo.

Essendo la scelta più comune per un sito web generico, ma anche per moltissime soluzioni di altro genere (quindi ci sono anche siti di e-commerce che girano ottimamente sotto Linux, ecc.), Linux ha il vantaggio di supportare nativamente, a differenza di Windows, la maggioranza dei linguaggi, dei framework e delle soluzioni custom utilizzabili.

Quali distro sono più diffuse?

Sistemi operativi Linux (detti in gergo “distro“) utilizzati comunemente per l’hosting sono, ad esempio, Debian, Ubuntu e CentOS; in alcuni casi, ci sono aziende del settore che utilizzano distribuzioni (cioè versioni del sistema operativo) appositamente dedicate quali, ad esempio, Red Hat Enterprice Linux (RHEL) e SUSE Linux Enterprise Server.

A livello customer ed utilizzatore quotidiano, comunque, non serve davvero conoscere troppi fronzoli lato tecnico: basterà  accertarsi che l’hosting sia Linux in una qualsiasi distribuzione e, almeno per i servizi web di base, tutto funzionerà  nel migliore dei modi. Del resto Linux segue la filosofia dell’open source ed è molto spesso addirittura gratuito, per cui non grava sulle tasche dei servizi che basano il proprio business su di esso se non per i casi di personalizzazione, sistemistici e di programmazione nello specifico. Per questo, non graveranno neanche sui clienti finali dei servizi di hosting: quelli, come voi (probabilmente), interessati a trovare un buon servizio di hosting per il proprio sito web.

Andiamo ora a vedere i principali hosting Linux che sono disponibili sul mercato nostrano ed estero, ovviamente ai prezzi più vantaggiosi: questo post sarà  quindi adatto a chi stia cercando un hosting Linux di buona qualità , che possa servire quindi ad una molteplicità  di scopi, dai semplici siti in Joomla! fino ai web service REST.

Cosa significa hosting Linux? Ecco i principali vantaggi

Usare un hosting con Linux è una cosa più comune di quella che potrebbe sembrare: ogni sito web che utilizziamo, in due casi su tre in media, utilizza un hosting con questo sistema operativo. Il sistema operativo utilizzato qui si intende quello del server, non il vostro, per cui un hosting Linux è funzionante anche se avete un computer con Windows oppure un Mac. Questo tipo di hosting è un servizio che è richiesto per far funzionare un sito o un servizio web di molti tipi diversi, e possiede un sistema operativo come Ubuntu, Debian e cosଠvia alla sua base.

L’hosting con sistema operativo Linux è uno dei più utilizzati a livello di servizi e siti web: anche se molti non lo sanno, la maggioranza dei servizi web che tutti usiamo, leggiamo e sfruttiamo sono basati su una soluzione server con questo celebre sistema operativo open. Le regioni di questa specifica scelta rispetto ad altre (su tutti, l’hosting con sistema operativo Windows Server) sono squisitamente tecnologiche oltre che pratiche.

La maggioranza dei prodotti software che utilizziamo per i nostri siti quotidiani, per i blog, per i siti web aziendali e cosଠvia, sono basati su soluzioni software open source: per rimanere nel banale pensiamo a PHP, MySQL, Apache formano una triade preferenziale rispetto a qualsiasi altra combinazione. Sono supportati nativamente dal sistema operativo, per cui il loro utilizzo in ambito Linux è da preferirsi rispetto a qualsiasi altra possibilità  che la tecnologia possa offrire ad oggi. Inoltre, c’è da considerare che Linux supporto anche Perl, Python, Java e numerosi altri linguaggi utili per la più grande varietà  possibile di applicazioni web, in ambito di dedicati, integrazioni software, cloud e via dicendo. Essendo la scelta più comune per un sito web generico, ma anche per moltissime soluzioni di altro genere (quindi ci sono anche siti di e-commerce che girano ottimamente sotto Linux, ecc.), Linux ha il vantaggio di supportare nativamente, a differenza di Windows, la maggioranza dei linguaggi, dei framework e delle soluzioni custom utilizzabili.

L’hosting con sistema operativo Linux va bene, quindi, per WordPress, Joomla!, Drupal, e molti altri; cosa che peraltro vale anche per i sistemi Windows, visto che sia Linux che Windows supportano Apache, MySQL e PHP (che sono i reali requisiti per questo genere di siti web). Stesso discorso vale quindi anche per altre tipologie di siti e portali, forum e blog, tenendo conto che ovviamente se un CMS richiede un modulo specifico che c’è solo in Windows o Linux allora saremo obbligati, in tal senso, ad utilizzare l’uno oppure l’altro.

Sistemi operativi Linux utilizzati comunemente per l’hosting sono, ad esempio, Debian, Ubuntu e CentOS; in alcuni casi, ci sono aziende del settore che utilizzano distribuzioni (cioè versioni del sistema operativo) appositamente dedicate quali, ad esempio, Red Hat Enterprice Linux (RHEL) e SUSE Linux Enterprise Server. A livello customer ed utilizzatore quotidiano, comunque, non serve davvero conoscere troppi fronzoli lato tecnico: basterà  accertarsi che l’hosting sia Linux in una qualsiasi distribuzione e, almeno per i servizi web di base, tutto funzionerà  nel migliore dei modi. Del resto Linux segue la filosofia dell’open source ed è molto spesso addirittura gratuito, per cui non grava sulle tasche dei servizi che basano il proprio business su di esso se non per i casi di personalizzazione, sistemistici e di programmazione nello specifico. Per questo, non graveranno neanche sui clienti finali dei servizi di hosting: quelli, come voi (probabilmente), interessati a trovare un buon servizio di hosting per il proprio sito web.

Principali offerte di questo tipo

Serverplan (spendi circa 32 euro all’anno)

serverplan whitebg e1496763764867

ServerPlan è un piano di hosting italiano che fornisce sia hosting per pagine ASP .NET che classico hosting Linux per PHP/WordPress con disco SSD già incluso (i dischi SSD forniscono maggiori prestazioni di quelli ordinari, e dovrebbero consentire un caricamento più veloce dei file del sito). L’offerta di ServerPlan è interessante perchè fornisce backup automatici e sfrutta la soluzione gratuita Let’s Encrypt per SSL, ideale per siti web di piccole dimensione ed espandibile su richiesta, se necessario.

Tophost (spendi circa 20 euro all’anno)

Screenshot 2023 10 05 alle 12.09.13

A livello di hosting Linux Tophost è una delle scelte più economiche, se non addirittura la più economica in assoluto nel nostro paese; spendendo da 10 a 20 euro all’anno, rispettivamente per piani Topweb e Topweb+, vi ritroverete il vostro simpatico hosting Linux pronto all’uso. Tophost offre la possibilità  di accedere a tutti i principali servizi tipici di un hosting di questo tipo, ovvero: FTP (con più account che si possono utilizzare separatamente), PHPMyAdmin, gestione dei log e degli errori del server, gestione del dominio – il tutto mediante un pannello cPanel classico, al momento in versione semplificata per facilitare il compito ai meno esperti. Se siete dei principianti e state cercando un hosting Linux facile da usare, Tophost può essere quindi la scelta per voi. Diversamente, se avete necessità  di hostare sotto Linux servizi più complessi del classico sito in WordPress, il mio suggerimento resta quello di sfruttare le VPS di TopHost, che trovate qui e che sono un servizio più avanzato e completamente personalizzabile da voi.

Acquista hosting Tophost

Noamweb (spendi da 19 a 90 euro l’anno)

noamweb logo

Come seconda alternativa i siciliani di NoamWeb potrebbero rivelarsi davvero interessanti, visto che offrono hosting Linux a prezzo davvero competitivo; il servizio è piuttosto indicato per i principianti, andando un po’ più nel dettaglio, dato che consente di collegare facilmente il dominio all’hosting, effettuare trasferimenti molto velocemente ed evitare eccessive complicazioni. Come assistenza siamo anche ad un buon livello a mio avviso, per quanto le problematiche trattate saranno comunque inerenti non il codice del sito bensଠproblemi che riguardano prettamente l’hosting, ovvero uptime e simili.

Acquista hosting Noamweb

Siteground (spendi in media meno di 100 euro l’anno)

siteground

Una terza possibilità  in termini di hosting Linux è certamente offerta da Siteground, una delle soluzioni che mi piacciono di più in questo periodo e che uso per molti dei miei clienti: con il piano di hosting GoGeek, ad esempio, avrete a vostra disposizione il massimo dei servizi, con tanto di cron job utili per eseguire in automatico operazioni di ogni genere. Il piano costa circa 12 euro al mese, costa un po’ di più della media ma vi offre la possibilità  di installare sotto hosting Linux fino a 30 siti web diversi, fino a 100.000 visitatori unici giornalieri, disporre inoltre di supporto tecnico specializzato in caso di necessità  da parte del personale di Siteground e tanto altro ancora (SSL gratuito incluso, un singolo certificato). Se preferite invece una soluzione di hosting Linux che sia più abbordabile in termini di prezzi, potreste optare per un piano di hosting base (StartUp) oppure per uno intermedio (GrowBig), con la differenza che ovviamente in questi casi i servizi a vostra disposizione saranno di meno.

In generale ritengo che a livello di hosting avanzato, a scopo di sviluppo e di realizzazione di servizi web avanzati, SiteGround sia considerabile tra i più evoluti servizi di web hosting con Linux.

Acquista hosting SiteGround

V-Hosting (spendi fino a 96 euro all’anno)

vhosting solution1

Una ulteriore opportunità  in termini di hosting Linux è quella di V-Hosting, che a parte i piani di hosting condiviso tradizionali (che sono anche stavolta Linux-based), offre la possibilità  di disporre di un VPS: un Virtual Private Server, ovvero un server privato virtuale configurabile all’occorrenza. All’interno del sito, una volta cliccato qui, dovrete andare su “Server VPS” e poi su “Server VPS Linux SATA“, che offrono (nella soluzione di base, che all’inizio va quasi sempre bene) 30 GiB di spazio su disco, 1 GB di RAM DDR3 ECC, traffico illimitato ed IP dedicato. Con un VPS potrete fare quello che vorrete del vostro servizio, configurando liberamente anche servizi web che siano diversi dal classico Joomla! o WordPress, ed installando quello che preferite ottenendo cosଠil vostro Linux server su misura per le vostre esigenze. Per maggiori informazioni è necessario sapere (almeno!) qualcosina in più su SSH, il terminale remoto tipicamente usato per configurare a distanza il server VPS.

In generale ritengo che a livello di hosting avanzato, a scopo di sviluppo e di realizzazione di servizi web avanzati, V-Hosting offra una VPS di buon livello e paragonabile alla precedente.

Acquista hosting V-Hosting Solution

Keliweb

KELIWEB

Con supporto professionale in italiano, i piani di hosting Linux di Keliweb sono tra le possibilità  più interessanti che ci siano al momento in circolazione. A 19.90 € all’anno il piano base offre il minimo necessario per far funzionare il proprio sito sotto Linux, anche se – in questo caso – non sono utilizzabili servizi specifici di Linux come i cron-job, le operazioni attivabili a tempo o a cadenza periodica.

Per avere questi ultimi bisogna invece scegliere per un piano almeno KeliPro o superiori.

Acquista hosting Keliweb

(fonte)

Photo by ketmonkey

👇 Da non perdere 👇



Trovalost esiste da 4454 giorni (12 anni), e contiene ad oggi 5699 articoli (circa 4.559.200 parole in tutto) e 13 servizi online gratuiti. – Leggi un altro articolo a caso

Ti sembra utile o interessante? Vota e fammelo sapere.

Questo sito contribuisce alla audience di sè stesso.
Il nostro network informativo: Lipercubo.it - Pagare.online - Trovalost.it.