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Servizi di hosting per blog: guida alla scelta

Blog, che passione! Chissà  quanti ce ne sono in Italia: qualcuno si sarà  preso la briga di contarli? Non è semplice trovare statistiche aggiornate e credibili sul numero di blog in Italia: certo ce ne sono tantissimi, e sicuramente solo alcuni di loro riescono a sfondare ed a farsi conoscere sul mercato. Farsi leggere è affascinante quanto complicato, a volte, e bisogna saper unire la capacità  di scrivere bene (che si allena col tempo) con quella di farsi supportare da un servizio di hosting degno di questo nome. A questo riguardo, ho preparato una selezione di soluzioni di hosting pensate per i blogger.

L’hosting è alla base di un qualsiasi blog che si voglia diffondere e far conoscere sul web, ed è in quest’ottica che soprattutto dovrebbe essere visto.

Hosting per blog: quale scegliere?

Lavoro da molti anni sul web, ed ho avuto modo di sperimentare (per commesse e progetti miei) numerosi piani di hosting, di ogni tipo e nazionalità : le mie esperienze, da allora, sono periodicamente raccontate su questo sito. Sul web le opportunità  gratuite e a pagamento per un hosting specifico per blogger sicuramente non mancano: i clienti potenziali e reali sono molto numerosi, e le aziende del settore sono ormai da tempo molto sensibili al problema. In generale, comprare un hosting per un blog equivale a sceglierne uno che abbia supporto per il CMS WordPress.

Perchè usare WordPress

A livello di hosting e blog, è molto comune che i blogger si rivolgano agli hosting per un sito in WordPress: altre scelte come Joomla! o Drupal, sebbene abbiano anch’esse un blog a disposizione, sono meno popolari (e personalmente non rientrano nelle mie preferenze personali, per inciso). Devo dire che gli hosting lavorano abbastanza bene in questo ambito e – anche nei casi di piani low cost – puntano quasi sempre su un rapporto stabile e professionale col cliente: questo va nell’interesse di entrambi, per cui è opportuno che l’hosting per il nostro blog sia di buon livello ed abbia un’assistenza seria e professionale.

In breve: si sceglie WordPress perchè è l’alternativa più versatile, perchè è estendibile facilmente e perchè è sicuro, free e open source.

Vedremo in questo articolo una significativa rassegna di servizi di hosting specifici per il vostro blog, quindi soluzioni non troppo costose ed alla portata di tutti.

Quante risorse sfrutta WordPress

Di norma, un blog non consuma molte risorse e – salvo esigenze molto specifiche, dovute in genere a framework o plugin che ne richiedono più del solito – non richiede hosting dedicati o cloud: basta scegliere dei buoni piani condivisi e, di solito, si lavora tranquillamente (vedi anche: migliori hosting condivisi).

Non parlo per il gusto di farlo o per qualche “marketta” mascherata: a differenza di altri colleghi del settore (che parlano a volte per sentito dire e, in certi casi, solo con lo scopo di guadagnare qualche commissione sugli acquisti) sono un informatico, lavoro con gli hosting ogni giorno ed ho avuto l’occasione di lavorare a stretto contatto con diverse realtà  di hosting nostrane. Inoltre, per esperienza lavorativa diretta, conosco abbastanza le politiche di queste aziende: sono stato anche consulente per servizi di hosting, so come funziona questo mondo e quale sia la logica di mercato che lo spinge. In genere all’hosting, posso dire, interessa avere un cliente che sappia dove mettere le mani – motivo per cui da un lato il mercato del settore non si espande come dovrebbe, dall’altro le aziende offrono ai clienti versioni “modificate” dei pannelli di controllo alla cPanel / Plesk per evitare che il blogger possa fare danni (anche involontariamente).

Hosting su piattaforme managed

Se volete evitare di dover gestire l’hosting del vostro sito e volete solo pensare ai contenuti del blog, ci sono varie piattaforme managed ovvero gestite a vostra disposizione. C’è da dire che costano un po’ di più, ma c’è anche da sottolineare che possano fornire un ampio supporto e ridurre il numero di potenziali grattacapi a cui andrete incontro. Vediamo subito di che si tratta!

Devi aprire oggi stesso il tuo blog, non vuoi spendere nulla e desideri una piattaforma facile da gestire e possibilmente in italiano? In questo articolo ti darò un po’ di suggerimenti utili per trovare rapidamente quello che ti serve, passando in rassegna le principali opzioni che il web attualmente offre ai blogger.

Vediamo quindi la lista dei principali servizi che potete provare, con le caratteristiche di ognuno.

Usare wordpress.com

Si tratta della scelta probabilmente più diffusa in assoluto, e anche una delle più pratiche, comode ed efficaci che possano esistere.

Andando sulla pagina di WP in italiano (all’indirizzo it.wordpress.com) troverete quello di cui avete bisogno: inserite anzitutto il nome che volete dare al blog e cliccate su “crea sito web” per cominciare. Successivamente vi verrà  richiesta la registrazione con un indirizzo di posta elettronica (potete anche usarne uno appositamente per questo, se preferite) e in questo modo avrete a disposizione un’interfaccia web adatta a creare non uno, ma tutti i blog che vorrete.

L’indirizzo di terzo livello su cui poi potrete lavorare sarà  del tipo mioblog.wordpress.com, ma potrete sempre passare ad un dominio di secondo livello acquistando a pochi euro all’anno mioblog.estensione a vostra scelta. Con circa 200/300 € all’anno avrete definitivamente risolto il problema dell’hosting, anche se il  vostro sito fa moltissime visite, perchè in caso sarà  direttamente lo staff di WordPress ad occuparsene e a farvi delle proposte adeguate (ho avuto modo di parlarci in chat, a riguardo, qualche settimana fa).

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All’interno delle opzioni troverete modo di scrivere post in cui poter caricare immagini, inserire video in embed (da Youtube ad esempio), e poi categorizzare i contenuti, associare dei tag, localizzare il post ed inserire un riassunto dello stesso. I theme grafici sono personalizzabili a vostra scelta, scegliendo dall’immenso archivio gratuito di template di WordPress, mentre come unica, sostanziale limitazione, non vi sarà  concesso di installare plugin: se avete bisogno di plugin specifici wordpress.com non fa per voi, e dovrete ricorrere ad una soluzioni hosted, nel senso che acquisterete un pacchetto di hosting per WordPress (ad esempio su SupportHost e tanti altri), ci andrete ad installare WP ed avrete la possibilità  di personalizzarlo come vorrete. Gli hosting adatti al vostro blog sono tutti quelli che trovate in giro che siano condivisi, a meno che non abbiate un grosso carico di visite da subito (ad esempio se siete fashion blogger o blogger di cucina), per cui avrete bisogno di un webmaster abbastanza esperto e potete valutare un hosting cloud o un dedicato.

Usare blogger.com (la piattaforma di Google)

Blogger è la piattaforma di blogging di Google: ogni volta che vi capita di leggere un blog con indirizzi blogspot.com, per intenderci, siete capitati in un sito di questo tipo.

Si tratta di una scelta molto interessante e, anche qui, comoda da usare, visto che per ogni account Gmail viene associata la possibilità  di fare blogging direttamente: basta andare su blogger.com, fare login con le credenziali di accesso alla casella di posta e sarete pronti a cominciare.

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Anche qui, come nel caso di WordPress.com, potrete aprire tutti i blog che vorrete, e vedrete da un pannello unificato tutte le statistiche ed i dati di interesse di ognuno dei vostri siti. Cliccate in particolare su “Nuovo blog” per aprire rapidamente un nuovo indirizzo da cui poter scrivere. Gli indirizzi risultanti saranno del tipo mioblog.blogspot.com, ma anche qui potrete facilmente passare ad un dominio di secondo livello (mioblog.est).

Anche qui, come nel caso precedente, non potrete installare plugin aggiuntivi, per quanto i theme grafici siano un po’ di flessibili da gestire: molte opzioni, come quelle sui post più visitati oppure i rating sui post, non sono banalissime da mostrare di default ma si riesce comunque a farlo cercando un po’ su Google.

Vedi anche: come aprire un blog su Blogger

Per aprire blog un po’ più semplici (con meno opzioni), potete optare per moltissime altre soluzioni tra cui:

  • blogfree.net
  • typepad.com
  • weebly.com
  • storify.com
  • blog.libero.it
  • blog.tiscali.it
  •  blog.com

Come alternativa, potete sempre affidare la realizzazione del vostro blog ad un professionista, ovvero farvelo configurare da qualcuno (tipicamente in WordPress) e poi gestirlo mediante un hosting.

Cosa cambia tra Blogger.com e WordPress.com

Entrambi sono ottime piattaforme per fare blogging, pubblicare gli articoli ed avere a disposizione una discreta gamma di opzioni funzionali e grafiche. Ma ci sono dei limiti: Blogger, ad esempio, è un po’ più complicato se vogliamo per esempio aggiungere funzionalità  che non ci sono (i post correlati), mentre WordPress ha una gamma di plugin spesso gratis che permettono di aggiungere quello che volete. Ovviamente ciò non vuol dire che WordPress sia per forza migliore per voi: se volete solo pensare a scrivere, per intenderci, Blogger è l’ideale purchè non abbiate pretese di farlo funzionare come il sito di Repubblica o di Vice.com. In blogger le funzionalità  da Blogger ci sono già : ad esempio potete aggiungere i banner di Google Adsense sfruttando i cosiddetti widget, cioè dei piccoli blocchi integrati all’interno della grafica. Sia WordPress che Blogger dispongono di molti theme grafici alternativi (gratuiti) da poter scegliere, anche se quelli di Blogger sono circa una decina e quelli di WordPress, invece, sono migliaia differenti.

C’è pure una differenza ulteriore in ballo, ed è importante saperlo prima: WordPress.com versione gratuita non permette di fare tutto nella parte free, alcuni plugin non si possono installare e per averlo free ed utilizzarlo come piattaforma open source di blog dovete installarlo su un hosting. Quindi avrete in definitiva il costo dell’hosting, cosa che su Blogger non è prevista in nessun caso. Se volete passare sulle piattaforme gestite come queste due ad un dominio di secondo livello come tuosito.com, in questo caso si paga il dominio che avrete scelto per tutto il periodo di utilizzo (di anno in anno).

Esistono anche hosting gratuiti per WordPress, ma in genere funzionano senza troppe garanzie.

Come trovare l’offerta giusta per l’hosting per il tuo blog?

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Che hosting dovresti scegliere, quindi? In genere, al cliente credo convenga sempre il piano di hosting con l’assistenza più disponibile (almeno per quello che mi sento di consigliare), e non sempre conviene prendere i piani che sembrano più “pompati”.

Visto che un blog non richiede una quantità  eccessiva di risorse (si tratta solo di visualizzare delle pagine in sola lettura, permettere i commenti ed abilitare funzioni minimali), in linea di massima l’idea di base può essere quella di contattare direttamente l’assistenza di un hosting e capire con hi abbiamo a che fare: ad esempio con Tophost, che offre piani di hosting per blog davvero molto economici, oppure con SiteGround, Keliweb e V-Hosting.

Come contattare l’hosting? Cercate la sezioni contatti, spiegate il vostro problema all’interno dello spazio apposito e valutate le risposte: se vi risponderanno, sarà  un primo modo per rendersi conto con chi abbiamo a che fare. Soprattutto se avete un minimo di conoscenze tecniche e se sapete porre la fatidica seconda domanda: quella che rivela davvero, secondo me, con quale hosting abbiamo a che fare.

Hosting & blog: cosa serve davvero

Proverò in questa sede a proporre una configurazione modello molto essenziale, che sia in un certo senso minimale rispetto alle esigenze in gioco: nessun piano di hosting “pompato” senza motivo, giusto guardare l’essenziale delle cose e cercare di capirci.

Anzitutto, quando comprate un hosting per un blog dovrete fare caso al numero di visitatori:

potete stimare i dati di Analytics del vostro blog, se già  venite da un’esperienza del genere e vorreste ad esempio passare ad un hosting differente;

potete provare ad immaginare quanti visitatori contate di avere, ma questa è una stima molto soggettiva (facile sbagliarsi) per cui tanto vale ragionare su una scelta economica per lhosting, per poi pensare di estenderlo in seguito.

Per poter funzionare, gli unici veri requisiti di hosting per WordPress sono, ad oggi, i seguenti due:

  1. PHP almeno versione 7.4;
  2. MySQL versione 5.6 o superiore (oppure il meno diffuso MariaDB version 10.0 o superiore);

Attenzione, quindi, che l’ultima versione di WP non supporta più PHP 4 o PHP 5.1, 5.2, 5.3, 5.4 come qualche tempo fa, cosଠcome è indispensabile prendere un hosting che supporti almeno la 5.6 di MySQL. WordPress può funzionare indifferentemente su hosting Windows e Linux, ma essendo sviluppato nativamente nel secondo è più opportuno, in generale, optare per un hosting Linux. In generale, inoltre, il web server supporta tecnologia Apache 2.2, ma può funzionare in modo eccellente anche con l’emergente (e molto più veloce, a quanto pare) NGINX: qualsiasi server che supporti bene PHP + MySQL va benissimo allo scopo, senza limitazione reale a questi due. Il suggerimento è quello di trovare un hosting che disponga, quindi, di PHP 5.6 (o magari PHP 7), MySQL 5.6 (e su questo grossi problemi in genere non ce ne sono) e di usare Apache in modo da poter sfruttare la tecnologia delle direttive htaccess (cosa che su NGINX non c’è, anche se esiste altra tecnologia perfettamente equivalente).

Adesso sapete tutto quello che c’è da sapere sulla configurazione del web hosting per il vostro blog: contenti :-) ?

Hosting & blog: una storia infinita

Problema certamente molto discusso, quello annesso all’hosting ideale; personalmente sono convinto – anche se ormai è quasi banale scriverlo – che dipenda tutto quasi esclusivamente dal tipo di webmaster e, in parte, dalla tipologia di sito che si vuole utilizzare. Di seguito propongo una lista “ideale” di hosting di qualità  che potrete consultare o, se volete, salvare nei vostri bookmark.

Per tutte le offerte presentate valgono i seguenti principi orientativi.

  • Budget annuale: circa 60 euro / anno
  • Target: blog con decine di migliaia di unici mensili
  • Utilizzo valido per la maggioranza blog in circolazione (WordPress, Drupal, Joomla!)

#1. SupportHost (Italia). Indubbiamente tra le migliori offerte di hosting italiane in termini di qualità /prezzo; la uso da circa un anno e sono praticamente sicuro di rinnovare con loro, dato che vendono servizi eccellenti semi-dedicati al prezzo di un condiviso (o quasi). SupportHost, neanche a dirlo, supporta un po’ di tutto (Perl, PHP 4, PHP 5.2, cron-job per PHP, Python, autoresponder, ecc.), Principali pregi: è molto efficente il servizio semi-dedicato, è tutto in italiano, possiede un’ assistenza cordiale, competente e velocissima, offre dei server ultra- responsivi e con ottimo uptime. Principali difetti: spazio disco/db limitato in alcuni piani di hosting (comunque estendibile a prezzo maggiorato). Nel mio caso è stata la scelta ottimale per ovviare al problema dell’incremento di traffico del mio sito che il vecchio hosting non supportava più. Se cercate una soluzione low-cost per un sito adult, potrebbe essere la scelta giusta, visto che l’assistenza mi ha detto che è ammesso. Costo medio annuale: 42 euro / anno per un pacchetto di hosting funzionale, completo e con ogni funzionalità  desiderabile, senza costi nascosti e “sorprese”.

  • Acquista SupportHost, coupon per sconto esclusivo di 10 € su un account Platinum: platinum1off)

#2 NoamWEB (Italia). Una graditissima sorpresa, da me rilevata di recente, all’interno dello spesso bistrattato panorama di offerte italiane. Supportano PHP/Mysql, email e cronjob, propongono un utilizzo piuttosto razionale delle risorse all’interno dei piani di hosting e vantano anche buoni uptime.

  • Acquista NoamWEB (piani base Windows e Linux rispettivamente a 49€ e 19€ / anno)

#3 SecureSignup (USA). L’ho suggerito con entusiasmo a molti amici per via dei costi bassissimi, del gran numero di servizi offerti da cPanel e della possibilità  di pagare in soluzioni rateali a scelta, è efficente e dall’attivazione instantanea, offre molti servizi mediante il consueto cPanel e risponde anche piuttosto bene. Principali pregi: economico e molto funzionale, offre un sacco di servizi aggiuntivi, i siti che ci installiamo funzionano bene e caricano velocemente. Principali difetti: l’interfaccia di comunicazione con l’assistenza, che è piuttosto complessa da utilizzare, e l’utilizzo di alcune funzioni di amministrazione sito come il recupero password. Anche in questo caso, soluzione di hosting low-cost con tutti i tipi di contenuti ammessi, adult incluso. Costo medio annuale: circa 35 € /anno.

 


MisterDomain.EU#4 MisterDomain (Italia). Se non vi piacciono le soluzioni anglofone e ne preferite una italiana semplice e veloce, Mister Domain è un compromesso davvero eccellente. La gestione del pannello di amministrazione è leggermente semplificata e meno ricca, ma va bene per chi cerca soluzioni efficenti e facili da usare. Attualmente mdrseo (un altro blog su cui scrivo) ed il sito di Unical Ponteradio girano in modo eccellente su queste macchine, anche a fronte di picchi di visite molto frequenti su entrambi. Admin panel molto facile da usare. Principali pregi: in italiano, assistenza professionale e veloce, server molto responsivi (veloci), buon uptime. Principali difetti: alcuni servizi come i cron-job non sono disponibili. Costo medio annuale: circa 30 € /anno.


#5 Bluehost (USA). Al secondo posto solo perchè non è in italiano, ma sono convinto che un servizio del genere farebbe davvero “strage” a livello commerciale se fosse da queste parti. Supporta MySQL, PHP, Perl, Python e Ruby + Ruby On Rails, ed offre servizi come FTP, sottodomini e spazio/banda sostanzialmente senza limiti (che difficilmente andrete a saturare). Principali pregi: varietà  dei servizi, funzionalità  del server, elevatissimo uptime anche se all’estero. Principali difetti: è in inglese, sia interfaccia che supporto. Costo medio annuale: 53 € / anno (aumenta dopo il primo anno a circa 60 euro)

  • Acquista Bluehost

#6 HostMonster (USA). Secondo me è di buon livello, finora si è rivelato all’altezza delle aspettative, offrendo servizi di livello, FTP veloce e responsivo, alta reperibilità  dei siti. L’assistenza è anche piuttosto disponibile ma le condizioni d’uso pongono alcune limitazioni specifiche sui contenuti e vanno quindi lette con grande attenzione (questa è una regola generale, ovviamente). Principali pregi: varietà  dei servizi, funzionalità  del server, elevatissimo uptime anche se all’estero. Principali difetti: è in inglese, sia interfaccia che supporto. Attenzione alle condizioni d’uso che non permettono l’adult ed i contenuti non adatti a tutti (non necessariamente pornografici, come i film dell’orrore, e parlo per esperienza personale dopo aver chiesto se un sito horror fosse ok: mi hanno intimato di rimuoverlo all’istante). Costo medio annuale: 53 € /anno (aumenta dopo il primo anno a circa 60 euro)

  • Acquista HostMonster

#7 Keliweb (Italia). Questa azienda, da me recentemente scoperta, offre servizi all’avanguardia con assistenza di livello, e dispone di un piano di hosting specificatamente per blog e CMS (basta cliccare sul piano di hosting KeliCMS). A brevissimo disporrà  inoltre di un servizio di Content Distribution Network, che permetterà  di velocizzare ulteriormente le prestazioni dei siti ospitati. Costo medio annuale: circa 70 € /anno

Blog e hosting è un’accoppiata interessante sotto numerosi punti di vista, e non è difficile capire cosa si nasconda dietro esso: servizi di hosting web per far funzionare Drupal, Joomla! e naturalmente WordPress, ad oggi la piattaforma più usata dai blogger sia privati che aziendali. Ora mi piacerebbe fare un po’ il punto della situazione sui migliori hosting del momento per blog, ovviamente ad esclusione delle soluzioni ovvie come ad es. Blogger e WordPress hosted.

  1. Tophost – Da quest’anno lavoro a contatto con questa realtà  di hosting italiano, nota soprattutto per i piani low cost ed adatta ai casi in cui si voglia risparmiare qualcosina. Topweb permette di registrare un dominio ed avere un servizio di hosting PHP per WordPress ad un prezzo davvero bassissimo: da provare soprattutto se siete alle prime armi, ma fate attenzione a non sovraccaricarlo (piano suggerito, da me recentemente testato con successo: TopWeb+).
  2. SiteGround
  3. GoDaddy – Ad essere onesti inizialmente diffidavo un po’ di questa realtà  ma – soprattutto da quando possiede supporto in italiano, anche telefonico – è diventato uno degli hosting che preferisco, ad oggi. Questo per una varietà  di ragioni: è forse uno dei marketplace di domini scaduti più completi a livello mondiale, potete comprare qui il vostro dominio preferito e spesso si trovano occasioni a prezzi davvero concorrenziali. In secondo luogo, possiede l’interfaccia web collegata direttamente a WordPress, una cosa davvero molto comoda e che considero eccezionale per installare facilmente il vostro sito: come acquistate il servizio e ve lo attivano, avrete a disposizione un WordPress personalizzabile con theme e plugin già  predisposto (questo piano qui, il managed).
  4. Supporthost / Bluehost – Queste due offerte rientrano negli hosting che lavorano a livello mondiale, con moltissimi clienti da ogni parte e che spesso costano meno per almeno due ragioni: il cambio dollaro / euro favorevole (cosa peraltro non più cosଠevidente, almeno da qualche anno) e prezzi decisamente più contenuti delle soluzioni italiane. In genere questi servizi sono all’altezza della situazione, per cui mi sento di consigliarli ai blogger: per chi sa scrivere o parlare l’inglese c’è Bluehost, altrimenti Supporthost fornisce pure supporto in italiano.
  5. V-Hosting – Un servizio di hosting italiano con numerose opzioni disponibili (posta certificata, hosting per WordPress, dedicati e multi-dominio economici) secondo me molto interessante, al momento in cui scrivo tutti i blog che curo girano su un loro piano (il multidominio, mentre la procedura per registrare il vostro blog è qui) per cui anche qui siamo di fronte ad un’alternativa molto interessante come hosting per blog. L’assistenza è davvero preparata ed è pronta a risolvere qualsiasi problema che potrebbe presentarsi sul vostro blog.

Il personale di questi servizi è di solito molto competente, cosa importante se pensiamo al blogger non necessariamente come ad un esperto di informatica e web: in linea di massima, quindi, i problemi che nascono nel mondo degli hosting sono spesso legati ad una cattiva comunicazione. Cambiare hosting non piace a nessuno, del resto, per cui è bene trovare un buon servizio e cercare di capire se “ci andiamo d’accordo“, in un certo senso, senza mai forzare la mano o insistere anche perchè l’offerta è molto ampia (anche troppo).

Quando comprate un hosting per il vostro blog, quindi, seguite le indicazioni contenute in questo articolo, e considerate soprattutto che se non siete esperti nel settore web & tecnologie annesse, avrete bisogno di formarvi oppure di optare per un servizio managed (gestito dall’hosting) oppure rivolgervi ad un professionista del settore (webmaster, consulenti web ecc.).

Cosa significa hosting per blog?

La creazione di un blog è un processo impegnativo, in cui spesso è necessario coinvolgere professionalità  e competenze trasversali tra loro (il webmaster non è detto che sia quello che scrive nel blog, ad esempio): in questo contesto, la scelta dell’ hosting è un processo di decisione importante, quanto critico sotto svariati aspetti.

Piuttosto è fondamentale concentrarsi su tre aspetti fondamentali per la scelta di un hosting per blogger:

  1. Il servizio deve essere veloce e funzionante;
  2. La gestione del servizio dovrebbe essere facile, alla portata di chiunque;
  3. i costi dell’hosting dovrebbero essere preventivabili e sostenibili almeno su base biennale – si assume che il blog duri almeno tre o quattro anni, e riesca a fatturare o dare il rientro desiderato entro questo periodo, al massimo.

Le motivazioni della scelta di queste scelte sono numerose: in generale è opportuno che il sito funzioni sempre, sia per una questione di immagine – ma anche per una di operatività  (se il sito Web non funziona, infatti, sarà  impossibile vendere con il proprio e-commerce, oppure farsi contattare via email oppure, ancora, acquisire lead).

Che hosting scegliere?

In genere, come in qualsiasi altro caso, dipende dal tipo di sito che dobbiamo mettere in piedi: riportare qualche esempio renderà  semplice capire di cosa parliamo.

  1. se dobbiamo semplicemente realizzare un sito in WordPress, vanno bene uno dei tanti hosting per WordPress, che trovate in giro a costi davvero minimi;
  2. se stiamo realizzando una startup con web service da offrire al pubblico, può essere indicato un hosting VPS;
  3. per tutti gli altri casi continua a leggere.

La lista di hosting che ho preparato in questa pagina cerca di mediare al meglio tra qualità  e prezzo, evitando soluzioni che rischierebbero solo di svuotare le tasche del cliente: sempre meglio spendere per quello che davvero si usa, in generale.

Altri hosting per blog consigliati

  • Tophost – Offerta decisamente economica, attualmente quella che vi farà  risparmiare di più; offre tre piani di hosting – servizio base, intermedio ed avanzato. Il livello dell’assistenza tecnica è piuttosto migliorato negli ultimi anni, e si tratta di una soluzione di hosting che utilizzo per molti dei miei progetti satellite in giro per la rete.
  • Supporthost.it – Un altro servizio di hosting per blog a basso costo da prendere in considerazione per costi contenuti, affidabilità  e velocità .
  • Keliweb – Un altro servizio molto interessante per i blogger, per via della buona mediazione tra costi e servizi offerti.
  • SitegroundHosting professionale di altissimo livello, avere un blog su questa piattaforma è davvero fantastico: da qualche tempo fornisce supporto in italiano, e da’ ai blogger tutto ciò che potevate chiedere.

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