Vi siete mai chiesti se non sia il caso di cambiare password alla vostra email, sull’account Facebook o Twitter e per accedere alla vostra banca online? Se non ci avete mai fatto caso sarebbe il caso di prendere seriamente in considerazione la cosa: e non solo, cambiare la propria password dovrebbe diventare idealmente una cosa da fare periodicamente. Le password sono infatti una componente irrinunciabile di qualsiasi servizio online, e questo ormai dovremmo saperlo: bisogna pero’ farne un uso, se possibile, saggio, altrimenti rischiano di diventare una protezione labile da occhi indiscreti.
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per ricevere 5 € dopo l'iscrizioneLa prima regola da sapere, quando si cambia password, è che una password condivisa è una password insicura: non dobbiamo scriverla su post it o lasciarla appuntata in pubblico, ovviamente. Scriverla su carta può andare bene soltanto se, ad esempio, custodite un quaderno o un block notes senza portarlo in giro, in un luogo sicuro ed al riparo da occhi indiscreti.
Deve servire solo in caso di emergenza, casomai non riusciste a recuperarla (di norma, comunque, le password dimenticate si possono recuperare facilmente). Tenete conto che la coppia username/password di qualsiasi sito è un’informazione che, da sola, è sufficente a garantire l’accesso anche ad estranei, non soltanto a voi. Di fatto vale il discorso dei PIN dei bancomat: non devono essere custoditi assieme alla carta, e vanno preservati da occhi indiscreti.
Bisogna sapere, inoltre, che esistono su internet database (illegali) di credenziali di accesso ai servizi, che malintenzionati potrebbero utilizzare a nostra insaputa per accedere ai servizi a cui ci siamo registrati: fenomeno spiacevole, a volte realistico, altre sopravvalutato dai media, ma certamente da non sottovalutare.
Quando cambiare password ad un servizio?
Non c’è una regola fissa, più spesso la cambiamo meglio sarà : è una seccatura apparentemente, ma servirà a tenervi al riparo da ogni rischio. Se abbiamo impostato una password da molto tempo senza mai cambiarla, specialmente se si tratta di servizi sensibili (come quelli di banking o carte prepagate) è opportuno cambiarla periodicamente, ed attivare (se disponibile) i servizi di autenticazione a due fattori. In caso questi servizi non ci siano o siano carenti, è bene non lasciare su questi account informazioni sensibili.
Molto meglio, quindi, come regole generali:
- usare password mai banali o corrispondenti, per dire, a date di nascita;
- utilizzare ogni singola password una ed una sola volta per ogni sito, servizio o email;
- fare uso di varianti non scontate di una password base che ricordiamo bene, ad esempio, ed introdurre delle complessità al suo interno (come caratteri non alfabetici, numeri e via dicendo).
Può sembrare una complicazione inutile, a pensarci all’inizio, ma non è affatto cosà¬: cambiare la propria password ogni mese o due, specie se si tratta di servizi che includono l’accesso a servizi di pagamento (Ebay, Amazon) o e-commerce devono rimanere una vostra esclusiva. Motivo per cui potete seguire queste regole per generare, volta per volta, password sicure ed efficaci.
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