In breve, la differenza principale tra realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR) è che la VR sostituisce completamente il mondo reale con un ambiente virtuale immersivo, mentre l’AR integra elementi virtuali nel mondo reale, potenziando l’esperienza fisica senza isolarla.
La differenza tra realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR) si può intuire meglio considerando il continuum di “Realtà-Virtualità” (RV) introdotto dalla pubblicazione del 1997 “” di Paul Milgram e altri ricercatori. In tale idea di continuum, la Realtà Virtuale rappresenta l’estremo sulla destra, nel quale l’utente è totalmente immerso in un mondo sintetico o digitale, che può riprodurre ambienti sia realistici che fittizi. In tale spazio virtuale, le leggi fisiche, come la gravità o il tempo, possono essere modificate o, volendo, completamente ignorate (ad esempio un videogioco che emula tutte o solo una parte delle leggi fisiche o ammette, in alternativa, che un personaggio possa sgretolare un muro senza riceverne danni fisici). La VR crea un’esperienza totalmente digitale, scollegata dal mondo reale. All’altro estremo del continuum, abbiamo la realtà che conosciamo, vincolata alle leggi della fisica. La realtà aumentata si colloca sostanzialmente tra questi due estremi: è pertanto una fusione di elementi virtuali e reali.
L’AR arricchisce il mondo reale, sovrapponendo informazioni simulate (come grafica, suoni o altri dati) all’ambiente fisico percepito dall’utente. Questo arricchimento può avvenire tramite dispositivi come display trasparenti montati sulla testa (head-mounted displays), che consentono all’utente di vedere il mondo reale mentre interagisce con elementi virtuali. Mentre la VR immerge completamente l’utente in un ambiente creato artificialmente, l’AR mantiene il contatto con la realtà, potenziandola con elementi digitali.
La distinzione teorica tra realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR) può essere formalizzata attraverso il concetto di continuum Realtà-Virtualità (RV), che descrive un’ampia gamma di esperienze che spaziano dalla pura interazione con il mondo reale fino a un’immersione totale in un ambiente virtuale.
- Realtà Virtuale (VR): La VR si colloca all’estremo virtuale di questo continuum e rappresenta un ambiente completamente sintetico e immersivo. In un sistema di VR, l’utente è isolato dal mondo fisico e completamente immerso in un ambiente digitale che può replicare o superare la realtà fisica. Questo ambiente virtuale può essere controllato e manipolato senza vincoli imposti dalle leggi fisiche del mondo reale. La VR, quindi, sostituisce la percezione del mondo fisico con una realtà simulata, creando un’esperienza chiusa e autonoma per l’utente.
- Realtà Aumentata (AR): L’AR, d’altra parte, occupa una posizione intermedia nel continuum RV. Essa integra elementi virtuali nel mondo fisico, sovrapponendo dati o immagini generate digitalmente alla percezione dell’ambiente reale. A differenza della VR, l’AR non rimpiazza la realtà fisica, ma la potenzia, fornendo un’esperienza ibrida che combina elementi reali e virtuali. Il contatto con il mondo fisico è mantenuto, ma arricchito da informazioni addizionali. In termini di dispositivi, l’AR spesso si realizza attraverso display trasparenti che permettono all’utente di vedere il mondo reale mentre interagisce con i contenuti virtuali.
- Relazione tra AR e VR: Piuttosto che essere opposti concettuali, AR e VR sono meglio concepiti come due poli di un continuum che esplora il grado di interazione tra realtà fisica e virtuale. La VR rappresenta un’esperienza completamente sintetica, mentre l’AR si configura come una sovrapposizione di elementi virtuali al mondo fisico. Questo continuum riflette una gamma di possibili esperienze che variano nel grado di immersione e interazione con la realtà fisica o digitale.
In sintesi, la differenza teorica tra AR e VR si fonda sul rapporto che entrambe le tecnologie instaurano con il mondo fisico: la VR sostituisce il mondo reale con uno simulato, mentre l’AR potenzia il mondo reale con contenuti virtuali.
Applicazioni di intelligenza artificiale a AR / VR
L’intelligenza artificiale (IA) può migliorare l’esperienza della realtà aumentata (AR) in diversi modi, rendendola più intelligente e interattiva. Ecco alcuni esempi di come IA e AR possono essere integrati:
- Riconoscimento di oggetti e scene: L’IA può analizzare l’ambiente in tempo reale attraverso la fotocamera del dispositivo, riconoscendo oggetti, persone o luoghi. Questo permette all’AR di sovrapporre informazioni pertinenti (come descrizioni, dati o elementi 3D) agli oggetti identificati.
- Interazioni più naturali: Usando il riconoscimento vocale e del linguaggio naturale, l’IA permette agli utenti di interagire con oggetti virtuali in modo più intuitivo, parlando o gesticolando.
- Personalizzazione dell’esperienza: L’IA può analizzare i comportamenti e le preferenze dell’utente, personalizzando i contenuti AR per fornire esperienze su misura. Ad esempio, in un’app AR educativa, l’IA può adattare i contenuti in base al livello di conoscenza dell’utente.
- Tracking e mappatura avanzata: L’IA può migliorare il tracking e la mappatura degli spazi, aiutando i dispositivi AR a comprendere meglio la geometria dell’ambiente e posizionare accuratamente gli elementi virtuali.
- Previsione del comportamento: Con l’uso di algoritmi predittivi, l’IA può anticipare le azioni dell’utente e modificare in tempo reale gli elementi AR, migliorando l’interazione e la fluidità delle esperienze.
Queste tecnologie permettono all’AR di diventare più dinamica, interattiva e utile, aprendo nuovi scenari d’uso in campi come l’educazione, la medicina, il design e l’intrattenimento.
Credits: Immagine generata via https://designer.microsoft.com/
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