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Rendering per newbie: cos’è e come funziona

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La parola rendering potrebbe essere tradotta in italiano come “sintesi di immagini”, e consiste nel processo di generazione di un’immagine o di un video mediante un opportuno software. Il rendering è uno dei principali settore della computer grafica in 3D, e rappresenta l’ultimo passo della pipeline di produzione di grafica professionale a vari livelli: esso, infatti, decide come si debba vedere il modello finale.

Ci sono vari tipi di risultato che possiamo ottenere dal rendering, e vanno dalla creazione di immagini come di video in 3 dimensioni, eventualmente integrabili in applicazioni di realtà aumentata o utilizzabili, in altri contesti, nei videogame come nei modelli usati nel mondo dell’architettura.

I modelli di rendering si basano su complessi file strutturati che ne contengono i diversi dettagli, i quali sono molto numerosi e complessi da descrivere: non solo le coordinate e le forme che definiscono un oggetto che si desidera rappresentare, ma anche il “modo” in cui il rendering avviene. Come è possibile vedere nell’immagine in basso, infatti, ci sono varie forme di rendering per una stessa figura, che possiamo quindi rappresentare in modo minimale – ad esempio – come elaborarla in ogni dettaglio, inclusa la possibilità di vederne, ad esempio, i riflessi, i punti luce e le ombre.

By Maximilian Schà¶nherr – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15622493

 

Ad oggi la tecnologia del rendering ha raggiunto risultati impressionanti, tra le meraviglie del fotorealismo e l’uso di motori di rendering appositi per cinema e videogame. Siamo già arrivati da anni alla definizione di scenari, personaggi e oggetti per cui diventa difficile, un po’ come avviene per i deepfake, capire cosa sia reale o meno.

Nel rendering le tecniche variano molto in base al motore grafico, ma tutto si basa su algoritmi distinti e finalizzati a rappresentazioni di tipo differente: il file di base conterrà comunque informazioni sulla geometria degli oggetti, sulla fisica e su eventuali interazioni presenti tra gli oggetti (forza di gravità ad esempio). I dati vengono dati in pasto al software di rendering che, progressivamente, effettua varie “approssimazioni” successive fino a determinare la forma finale della scena; motivo per cui sono necessarie CPU per il rendering molto avanzate e performanti, quasi sempre dedicate.

Photo by Shubham Dhage on Unsplash

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