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Guida operativa ai tag di SEO Yoast

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Che SEO Yoast sia uno dei plugin più usati di WordPress credo di poterlo affermare senza rischiare quasi nulla; del resto, le alternative di plugin SEO non sono poche, per cui ognuno potrà  valutare con quale si trova meglio in relazione alle proprie necessità .

SEO Yoast non è l’unico ed il solo plugin SEO per WordPress, ovviamente, ma è di sicuro uno dei più popolari – ed è per questo che oggi ho deciso di ritornare sull’argomento per approfondirlo un po’, e per dare qualche dritta che può essere utile lato ottimizzazione per i motori di ricerca.

Cos’è SEO Yoast

SEO Yoast è il plugin par excellence per la SEO di WordPress, ed è sicuramente uno dei plugin più utilizzati e diffusi. Da solo, in automatico, non è in grado di fare nulla: bisogna configurarlo nel modo migliore facendo considerazioni che, di solito, sono oggetto di apposite consulenze lato SEO onsite. Quindi il tasso di efficacia del plugin dipende moltissimo dall’uso che se ne fa: se configurato male, può essere un disastro, ma se viene impostato in modo corretto può dare una buona spinta base al nostro sito.

Il vero problema di questo plugin è, semmai, il fatto che tenda a fuorviare, tra analisi di keyword (che poi sono semplici analisi di corrispondenza, concetti malposti come la keyword density, oltre alla presenza del famigerato semaforino, un tool purtroppo un pochino stupido (e pieno di bug, ha notato a suo tempo Giorgio Taverniti).

La cosa che deve essere chiara è che Yoast, come qualsiasi altro plugin equivalente, è solo uno strumento nelle nostre mani: non può garantire nulla, da solo, sul piano delle prestazioni, e non è diverso – tecnicamente parlando – da un banale cacciavite. Senza cacciavite è difficile avvitare nel 99% dei casi, chiaramente, ma tutto sta nella sensibilità  e nel grado di conoscenza di chi lavora sulle viti stesse (ed il rischio di fare danni per imperizia, ovviamente, va sempre calcolato).

Non esiste, peraltro, un plugin che sia un assoluto migliore degli altri: Yoast SEO è (al netto di ciò) uno dei più semplici da usare, anche se con alcuni theme e configurazioni di WP non risulta, purtroppo, compatibile.

I tag di SEO Yoast: introduzione

Esempio di tag di SEO Yoast: %nome_tag%

I tag quelli che sono contenuti tra due gruppi di doppi simboli %, per intenderci – sono una delle caratteristiche più sottovalutate dell’intero plugin; e questo è strano, se non altro, visto che si tratta di una caratteristica dal potenziale molto interessante. Un tag di Yoast, diverso dai tag tassonomici che aggiungiamo di default (e che a loro volta sono differenti dalle categorie), permette di fare una cosa interessantissima: popolare in modo dinamico i post del vostro sito con valori che cambiano a seconda del contesto.

Ad esempio se ne campo title inserite:

%%title%% %%sep%% %%primary_category%%

(potete anche copia incollarlo da qui) apparirà  cosà¬:

I tag si possono inserire sia per tutti i contenuti di un certo tipo (ad esempio gli articoli), sia per i singoli articoli per effettuare comodamente vari tipi di ottimizzazioni SEO onsite. Se quanto visto sopra lo inserissimo per tutti gli articoli, avremmo tutti gli articoli del sito che rispondon a quella struttura generale, ovvero TITOLO SEPARATORE CATEGORIA, quindi ad esempio

articolo bla bla 1 – Blog

articolo bla bla 2 – News

articolo bla bla 3 – Blog

articolo bla bla 4 – Varie

dove %%sep%% è una costante (impostata da voi sempre via Yoast) mentre %%title%% e %%primary_category%% sono variabili che assumono valori differenti in base al contesto di ogni singolo articolo, attualizzando ogni volta, su ogni pagina diversa, i valori in modo dinamico (ovviamente per tutte le pagine che mostrano singoli articoli di WordPress, non per pagine intermedie, home e via dicendo, in questo caso).

Adesso dovrebbe essere chiaro quanto siano potenti i tag di SEO Yoast, penso: essi vi permettono di agire sull’aspetto dei vostri risultati di ricerca, o almeno di poter testare l’impatto delle modifiche sul titolo e sulla descrizione senza essere costretti a modificare i contenuti (…e scusate se è poco).

Chiarito questo, direi di passare ad un’analisi dei vari tag riportando un po’ di possibili usi. Tenete conto che non si tratta di regole da copia-incollare come capita, e che bisogna sempre tenere conto del contesto in cui lavoriamo, degli obiettivi da raggiungere e – non ultimo – di come il theme utilizza ogni singolo tag.

Come si usano i tag di SEO Yoast

A cosa servono i tag di Yoast come %%title%% e via dicendo? Essi sono utili a fornire a WordPress un template, ovvero un modello di meta-dati (quindi title, meta-description, ecc.) su cui il blog potrà  basarsi globalmente. Ad esempio, un title del tipo:

%%title%% %%sep%% %%sitename%%

servirà  a garantire titoli di post del genere:

  • Questo è il titolo di un articolo – miosito123.it
  • Questo è il titolo di un altro articolo – miosito123.it

Non fatevi confondere dall’aspetto poco user-friendly dei tag: %%title%% %%sep%% %%sitename%% andrebbe sempre scomposto in tre parti (ognuna separata da uno spazio):

  1. %%title%%
  2. %%sep%%
  3. %%sitename%%

per capirne correttamente la forma: prima il titolo della pagina, poi il separatore, infine il nome del sito web. Passiamo ai singoli casi più importanti, e soprattutto andrei a snocciolare qualche “perla” secondo me degna di nota.

Title degli articoli

  • Articoli – Titolo del template. Nel pannello “Titoli & Metadati” questa sezione si trova nella sottosezione “Tipi Articolo“: esso rappresenta il titolo dei singoli post del vostro sito. La cosa preferibile, in questi casi, è quella di inserire certamente il tag %%title%%, con l’accortezza di includere l’eventuale numero di pagina %%page%% seguito dal nome del sito, cioè %%sitename%%. Tutto questo si traduce in un template come %%title%% pag. %%page%% %%sep%% %%sitename%% (i numeri di pagina non compaiono se non necessari). Impostando questi campi, avremo la possibilità  di controllare i titoli di tutti gli articoli del nostro sito.
  • Altri tag utili che si possono inserire, se volete:
    • %%primary_category%% (che inserisce il nome della categoria principale del post),
    • %%category_description%% (che inserisce la descrizione della categoria principale del post),
    • %%pt_single%% (tag che serve ad inserire il nome del tipo di post, al singolare),
    • %%id%% (che inserire l’ID univoco della pagina),
    • %%date%% (la data del post).
    • ci sarebbero i tag per la data di aggiornamento o pubblicazione dell’articolo, del mese e dell’anno del post, ma sono stati (almeno ufficialmente) dismessi, e non vengono più supportati nelle nuove versioni. Erano per la cronaca: %%currenttime%%, %%currentdate%%, %%currentday%%, %%currentmonth%%, %%currentyear%%. Di questi, su una versione recente di WP sembra funzionare solo %%currentyear%% che pero’ restituisce semplicemente l’anno corrente, non quello di pubblicazione o aggiornamento del post.

Meta-descrizioni degli articoli

  • Articoli – Campo descrizione. Al posto di lasciare la meta description della pagina vuota, quindi, potete inserire il tag %%excerpt%% – %%sitedesc%% che aggiungerà  in automatico un excerpt della pagina (se esiste), cioè un estratto generato in automatico, seguito dalla descrizione generale del sito (quella che avete inserito in Impostazioni – Generali).
  • Attenzione che già  qui esiste una criticità , in quanto non tutti i theme forniscono un supporto uniforme agli excerpt dei post e, soprattutto, non sempre ha senso questo tipo di configurazione (ad esempio se i vostri articoli contengono solo video o gallerie di immagini).
  • Altri tag utili che si possono inserire, se necessario:
    • %%primary_category%% (che inserisce il nome della categoria principale del post),
    • %%category_description%% (che inserisce la descrizione della categoria principale del post),
    • %%pt_single%% (tag che serve ad inserire il nome del tipo di post, al singolare),
    • %%id%% (che inserire l’ID univoco della pagina),

Titoli delle pagine

  • Pagine – Campo title. Anche qui, come avvenuto per gli articoli, potete valutare di inserire la struttura standardizzata %%title%% pag. %%page%% %%sep%% %%sitename%%, che è sostanzialmente la stessa proposta per gli articoli. Ovviamente la strategia e la tecnica SEO che state utilizzando possono farvi ricorrere a soluzioni diverse, tutte da sperimentare sul campo.

Meta-descrizioni delle pagine

  • Pagine – Campo descrizione. Analogamente alla pagina, potete valutare di inserire %%excerpt%% – %%sitedesc%% (o anche solo %%excerpt%%). %%excerpt_only%% permette, per la cronaca, di caricare esclusivamente l’excerpt della pagina (se l’avete inserito e se il theme lo supporta) senza auto-calcolarlo dal contenuto della stessa.
  • Mi sembra il caso di notare, a questo punto, che un ottimo criterio per stabilire la presenza / assenza di un tag è legato al livello di ridondanza della pagina; è inutile ripetere più di una volta le medesime informazioni, e (prendete questa notizia come una semplice statistica) ho sempre avuto la sensazione che a funzionare meglio siano, in generale, le combinazioni title/meta description più equilibrate, informative per l’utente e prive di inutili e/o ridicole ripetizioni.

Titoli delle categorie

  • Categorie – Titolo. Nel pannellino “Tassonomie” trovate questa importante sezione che è utile, di norma, per ottimizzare gruppi di contenuti che rientrino sotto la stessa sezione.
    • Il titolo della categoria dovrebbe contenere il tag %%term_title%% che rappresenta il nome della stessa, pervenendo cosଠad un template di titolo quale:
      • %%term_title%% %%page%% %%sep%% %%sitename%%

Meta-descrizioni delle categorie

  • Categorie – Descrizione. Anche qui il campo viene lasciato un po’ inspiegabilmente vuoto; sono solito popolarlo col tag %%category_description%%, perchè è in grado di inserire la descrizione di ogni singola categoria.
  • Descrizione che, ovviamente, dovrete andare a popolare per ognuna da Articoli -> Categorie.

Come impostare i tag di Yoast

Salvo casi particolari, la maggioranza dei blog si può ottimizzare in modo piuttosto pacifico con le sole indicazioni che vi ho fornito. Ovviamente qualche sforzo extra è richiesto se trattate tipi di post personalizzati (events, ad esempio), se ottimizzate immagini (il che non è mai banale) e se avete ad esempio un sito focalizzato su un determinato aspetto chiave, per cui ricordo che nei campi di Yoast potete inserire anche stringhe prefissate.

Questo non significa che dobbiate farlo, sia chiaro, o che sia una bella idea riempire le vostre meta-descrizioni di parole ripetute (di fatto è keyword stuffing anche se, come dico sempre, per quanto non sopporti questa pratica a volte, come soluzione “tamponata”, finisce per funzionare su alcune nicchie non troppo monitorate da Google).

Tag ulteriori

Altri tag poco noti e potenzialmente utili potrebbero essere:

  1. %%sep%% che, se non fosse chiaro, è il separatore che avete personalizzato nella home del plugin (per intenderci: – , | , … );
  2. %%tag_description%% che fornisce la descrizione di un tag (pagine singole dei tag, ma anche qui dovrete popolarle una ad una o non vedrete nulla);
  3. %%name%% rappresenta il nickname dell’autore del post in questione, il che vi permette di popolare title o description con il nome degli articolisti;
  4. %%page_total%% fornisce il totale del numero di pagine del post, ammesso che il post sia paginato ovviamente;
  5. %%term_description%% che fornisce la descrizione di un term (pagine singole dei term, in pratica sono spesso i tag o le categorie dei tipi di post personalizzati).

Impostazioni consigliate di Yoast SEO

Con il beneficio del dubbio per alcuni casi particolari, di solito imposto Yoast SEO in questo modo:

  1. Generale: usate qualsiasi separatore titolo. Impostate Knowledge Graph e Schema.org se necessario (se si tratta di persone o di brand, rispettivamente)
  2. Tipi di contenuto, articolo: formato tipico dei tag title = %%title%% %%page%% %%sep%% %%sitename%%
  3. Tipi di contenuto, articolo: formato tipico dei tag description = %%excerpt%%
  4. Tipi di contenuto, pagina: formato tipico dei tag title = %%title%% %%page%% %%sep%% %%sitename%%
  5. Tipi di contenuto, pagina: formato tipico dei tag description = %%excerpt%%
  6. Media, Reindirizzare gli URL degli allegati all’allegato stesso? Selezionare Sà¬
  7. Tassonomie, categorie: formato tipico dei tag title = %%term_title%% %%page%% %%sep%% %%sitename%%
  8. Tassonomie, categorie: formato tipico dei tag description = %%category_description%%
  9. Tassonomie, tag: in genere non ha senso rendere indicizzabili i tag, poi ovviamente esistono eccezioni.
  10. Archivi: impostare disabilitato su Data e Autori per risparmiare crawl budget di Google
  11. Impostazioni dei Breadcrumbs: abilitati, di norma.

Queste impostazioni sono del tutto generiche, di solito vanno bene per la maggioranza dei siti web ma non considerano, per motivi di spazio, casi particolari.

Se vi servisse creare un tag Yoast personalizzato per fargli generare quello che volete, potete seguire le istruzioni nel GIST ufficiale da loro creato.

https://gist.github.com/amboutwe/550c10ede7d065d9264930f5480ca748#file-yoast_seo_title_custom-variable-php

Fonte: Guida ufficiale di SEO Yoast

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