Server farm (webfarm): cosa sono e a cosa servono


Definizione di server farm

Che sono sono le server farm?

Le server farm sono un insieme di server presenti all’interno di una stanza o edificio, connessi in rete allo scopo di fornire servizi IT (Information Technology) di vario genere.

Le server farm permettono di creare “ambienti” in cui si possono far funzionare macchine server di ogni genere, necessarie per consentire il corretto funzionamento siti e servizi web di ogni tipo, oltre alla possibilità  di effettuare backup e fare disaster recovery.

La server farm del CERN, vista dall’alto (Wikipedia)

Una server farm o server room (stanza o “fattoria” di server) è in altri termini un ambiente tecnologico in cui è possibile allocare, gestire e mantenere un insieme di computer collegati tra loro in rete, in modo da fornire l’infrastruttura necessaria per l’erogazione di servizi online di vario genere: web service, siti web e cosଠvia.

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Costi delle server farm

Se un tempo queste strutture erano piuttosto costose e potevano essere sfruttate soltanto da chi avesse a disposizione ingenti quantità  di denaro da investire, ad oggi l’uso di server farm è molto ridimensionato. Nonostante questo, in molti casi pratici – a meno che non si tratti di servizi molto grossi su scala mondiale o transnazionale – non ha tanto senso vendere un servizio del genere in quanto tale bensà¬, in modo più modulare, andare a sfruttarlo per erogare “quote” di servizio, esattamente come avviene per i servizi in cloud.

Le webfarm (altro nome equivalente per indicare le server farm) sono pertanto utilizzate primariamente dai grandi player sul mercato del web, permettendo ovviamente ai sistemisti di andare ben oltre le capacità  di una macchina server singola o di un virtual server, ed hanno costi tipicamente scalabili – ma di ordini di grandezza ben superiori a quelle di un servizio di hosting classico.

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Backup e server farm

Le server farm, inoltre, spesso dispongono di server di backup, che possono assumere la funzione di server primari in caso di guasto del server primario. Le server farm sono generalmente collocate con gli switch di rete e / oi router che consentono la comunicazione tra le diverse parti del cluster e gli utenti del cluster.

I server farm in genere montano i computer, i router, gli alimentatori e l’elettronica correlata su rack da 19 pollici in una sala server o in un data center. Questa struttura modulare si riflette dai vari “armadi”, visibili nella foto sopra, che dividono l’hardware in modo logico e razionalizzato.

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Perchè si usano le server farm

Se ne fa uso soprattutto per motivi di alte prestazioni, per quanto abbiamo visto. Questa tecnologia supera di gran lunga le prestazioni ottenibili anche con il miglior computer desktop sul mercato, e permettono a vari servizi di funzionare: Amazon e Google, ad esempio, sono esempi molto calzanti che fanno uso di più server farm coordinate in modo complesso e funzionale tra di loro.

Caratteristiche di una server farm

All’interno delle server farm, poi, esiste un insieme di grossi computer server che vengono gestiti su architettura distribuita, e che permettono ai vari servizi di funzionalità  con modalità  diverse, garantendo:

  • ridondanza
  • tolleranza ai guasti
  • affidabilità
  • continuità  del servizio (a livello software, hardware e di alimentazione dalla rete elettrica)
  • prestazioni di alto livello
  • funzionalità  di backup e disaster recovery
  • collegamento ed interconnessione mediante router o switch di rete

Come sono fatte le server farm

I server di una farm sono allestiti mediante appositi armadi rack, ovvero “scatoloni” in ferro nei quali inserire le varie macchine, e poterne avere il controllo completo mediante appositi pulsanti e display. I computer possono essere controllati tipicamente da remoto mediante SSH e, in generale, le farm possono essere sottoposte addirittura a sorveglianza armata, cosa necessaria nel caso in cui gestiscano o debbano custodire dati riservati. Ovviamente tutto questo non ha del tutto a che fare con la sicurezza informatica, che invece deve essere gestita a livello di hardware, software, crittografia, procedure di sicurezza ed accessi limitati in vario modo.

Controllo della temperatura

Esiste anche un’ulteriore caratteristica da tenere in conto, ovvero il controllo della temperatura; sarebbe problematico far salire troppo la temperatura oppure, di contro, farla scendere. In entrambi i casi i computer potrebbero andare in blocco e smettere di funzionare, senza contare il rischio incendi – come quelli disgraziatamente capitati a OVH o ad Aruba, ad esempio – o (a seconda dei casi) congelamento.

Motivo per cui le server farm sono spesso provviste di impianti di condizionamento e refrigerazione dell’aria, e anche di sensori di temperatura che avvisano l’operatore se si verifica qualche anomalia. In genere la temperatura ideale è di 20 o 21 gradi centigradi (C), anche se si tratta di un’indicazione tecnica generale che potrebbe essere variabile a seconda delle circostanze e delle valutazioni fatte in fase di allestimento della stessa.

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