E se fosse possibile associare dei suoni alla struttura del web? Chiunque si occupi di SEO, ad esempio, sa bene che il web è raffigurabile come una vera e propria “ragnatela” (web, in inglese, per l’appunto), nella quale poi è possibile muoversi cliccando sui link che portano ai vari siti e che collegano miliardi di pagine tra di loro. Uno spider, in questa veste, è il software che attraversa il web e scansiona, nel frattempo, gli aspetti più interessanti della stessa legandoli curiosamente alla musica.
Il parallelismo tra musica e spider di un motore di ricerca è tutt’altro che ovvia: una ragno che tesse la propria ragnatela è un po’ come una persona che compone una canzone, almeno agli occhi dell’ingegnere del MIT Markus Buehler, la cui ricerca prevede la “traduzione” della struttura del web in vere e proprie melodie musicali. Insieme ai suoi collaboratori, ha ideato un modo per gli esseri umani per entrare virtualmente in una ragnatela tridimensionale, ed esplorarne cosଠla struttura sia dal punto di vista visuale che acutsico, il tutto mediante l’uso della realtà virtuale e dei dispositivi idonei.
I suoni prodotti dall’esperimento sono piuttosto complessi, e ovviamente non suonano come strumenti accordati convenzionalmente: questo perchà© un ragnetto non userebbe mai lo stesso sistema di accordatura che si sfrutta nella creazione musicale classica. Piuttosto, lo spider ha sintonizzato la ragnatela “sulla propria idea” di come la ragnatela dovrebbe essere sintonizzata, e sfruttando la musica come sensore ottimale. Un esempio di esplorazione del web in questa veste è visibile da questo video, di cui potete ascoltare anche gli inquietanti suoni che vengono prodotti dall’esplorazione in VR (Virtual Reality):
Verrebbe anche da chiedersi a cosa possa servire un lavoro del genere, apparentemente fine a se stesso o “da smanettoni”: in realtà tale lavoro potrebbe, un giorno, portare a un mezzo di comunicazione innovativo con il web, consentendo cosଠagli spider di muoversi attraverso la ragnatela sfruttando esclusivamente le vibrazioni emesse della rete stessa. Peraltro Buehler è lo stesso che anni fa, ha guidato un team di scienziati del MIT in grado di mappare la struttura molecolare delle proteine nei fili di seta di ragno, in modo da produrre il “suono” della seta nella speranza (e con lo scopo) di stabilire un nuovo modo per creare questi materiali in modo artificiale. La creazione di musica viene vista, in sostanza, come elemento puramente sperimentale per percepire e tradurre la struttura di una rete in termini di frequenze, in modo da facilitare il compito degli spider sul web e renderli in futuro più veloci ed efficenti.
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