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E se gli scettici testassero il vaccino “in casa”? Una provocazione satirica di The Onion

Da quando sono iniziate le somministrazioni di vaccino per il Covid-19 la schiera degli scettici è aumentata in maniera proporzionale, andando a costituire una massa critica di persone spesso dubbiose o riluttanti a farsi vaccinare. Sembra peraltro che, a leggere i dati e sentire varie opinioni autorevoli, non si tratti neanche nella totalità  dei casi di negazionisti veri e propri: sono più semplicemente persone confuse, che hanno sospeso il giudizio e che si lasciano probabilmente confondere dalla miriade di sovra-informazioni disponibili sul web.

Su questa vicenda ha recentemente ironizzato la testata satirica online The Onion, che ha proposto un paradosso: uno scettico del vaccino che decide di auto-prodursi uno studio in doppio cieco in modo artigianale, contattando altri 45.000 amici e somministrando alternativamente placebo e vaccino. Si tratta, lo ripetiamo (visto che siamo sul web e qualcuno potrebbe fraintendere!) di un paradosso satirico, il cui potenziale fraintendimento non farebbe che testimoniare come la confusione di questi anni sia figlia, di fatto, anche di una scarsa conoscenza media in ambito medico e scientifico a livello più generale.

La testata satirica The Onion scrive (la traduzione è nostra, ndr):

Joel Edwards, scettico sui vaccini, era determinato a raccogliere tutti i dati utili prima di trarre qualsiasi conclusione: secondo quanto riferito, infatti, è riuscito a condurre le proprie ricerche artigianali arruolano 45.000 amici in una sperimentazione clinica in doppio cieco. “àˆ importante pensare sempre con la propria testa, motivo per cui sto conducendo uno studio di 5 anni, in 3 fasi, controllato, con placebo e decine di migliaia di volontari provenienti da tutto il paese”, ha affermato l’addetto all’autolavaggio di 32 anni.

Joel ha spiegato di aver suddiviso i partecipanti allo studio in due gruppi randomizzati, uno a cui avrebbe iniettato il vaccino Pfizer-BioNTech e l’altro a cui avrebbe somministrato un’iniezione di soluzione salina. “Ascolta, non sono uno stupido. Sei libero di essere una pecora, ma non darò per scontato nulla che il governo mi dica senza condurre da solo uno studio multimilionario pubblicato sul New England Journal Of Medicine che dimostri la sicurezza e l’efficacia dei vaccini mRNA”.

Il senso della satira (lo ribadiamo, non si tratta una notizia vera) è chiaro: si ironizza sul qualunquismo di chi si oppone ai vaccini senza avere le adeguate conoscenze in materia (chi ha imbastito la finta storia è, infatti, un semplice addetto all’autolavaggio), satireggiando la mancanza di meta-cognizione che impedisce a certe persone, come sappiamo, di comprendere quanto sia costosa ed impegnativa la ricerca scientifica, facendo leva su semplificazioni assurde come l’idea di arruolare 45.000 amici per fare un costosissimo studio in doppio cieco in modo artigianale.

Che cos’è uno studio in doppio cieco

Uno studio in doppio cieco, infatti, consiste in tipo di sperimentazione clinica (la stessa che viene fatta prima che un vaccino o un farmaco sia messo in circolazione) in cui nà© i partecipanti nà© il ricercatore sanno quale trattamento venga effettivamente somministrato, se sia quindi effettivamente il vaccino oppure un placebo. Il tutto avviene fino al termine della sperimentazione clinica, e ciò rende poco probabile, di fatto, che i risultati dello studio siano distorti da qualche bias pregiudizievole (ad esempio il bias di conferma, che spingerebbe il ricercatore a testimoniare sulla validità  del farmaco basandosi sul proprio stesso preconcetto).

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