Quali sono i migliori compilatori C++ e Python disponibili online?

Guida Pratica ai Migliori Compilatori per C++ e Python

Di seguito troverai due sezioni distinte: la prima dedicata ai compilatori (e ambienti di sviluppo) per C++, la seconda agli interpreti/compilatori (e ambienti di sviluppo) per Python. Per ciascuna categoria, verranno descritti vari strumenti (sia locali che online), con particolare attenzione a JDoodle e Programiz, evidenziandone pregi, limiti e difetti. Buona programmazione!

Compilatori online

Ecco una panoramica sintetica dei principali compilatori/ambienti online simili a Programiz:

  1. Programiz
    • Lingue supportate: C, C++, Java, Python, JavaScript, e altri.
    • Punti di forza: interfaccia minimalista, tutorial integrati e esempi didattici a portata di click, ideale per principianti.
    • Limiti: risorse (tempo/ram) molto ridotte, nessun supporto a pacchetti esterni, nessun debugger avanzato o gestione multi-file.
  2. JDoodle
    • Lingue supportate: oltre 70 (tra cui C/C++, Java, Python, PHP, Ruby).
    • Punti di forza: selezione dello standard di compilazione (es. C++17/C++20), flag personalizzabili, “permalink” per condividere il codice, API REST per integrazione in piattaforme esterne.
    • Limiti: timeout a circa 5–10 s di esecuzione, memoria intorno a 128 MB, nessuna gestione avanzata di più file o debugging interattivo.
  3. OnlineGDB
    • Lingue supportate: C, C++, Java, Python, PHP, Ruby, e altri.
    • Punti di forza: offre un debugger online (breakpoint, step-by-step), supporta progetti multi-file (puoi aggiungere nuovi file all’interno dell’IDE).
    • Limiti: interfaccia meno pulita, pubblicità invadente, risorse limitate (esecuzione lenta se il codice è pesante).
  4. Replit
    • Lingue supportate: centinaia (da C++ e Python a linguaggi web come HTML/CSS/JS).
    • Punti di forza: progetto persistente nel cloud, editor collaborativo in tempo reale, terminale integrato con possibilità di installare pacchetti via pip (per Python) o npm (per JavaScript).
    • Limiti: nella versione gratuita i container “vanno in sleep” dopo un certo periodo, risorse CPU/RAM limitate, a volte la pagina è lenta a caricare.
  5. Ideone
    • Lingue supportate: più di 60 (tra cui C/C++, Java, Python).
    • Punti di forza: semplice da usare, condivisione tramite URL breve, selezione del compilatore e versione del linguaggio.
    • Limiti: interfaccia piuttosto datata, nessuna funzione di debug, output limitato se troppo lungo, nessun supporto a progetti multi-file.
  6. Sphere Engine (CodinGame Practice Environment)
    • Lingue supportate: decine di linguaggi, compresi C++ e Python.
    • Punti di forza: ambiente simile a piattaforme di coding challenge (per esercitazioni e gare), valutazione automatica dei test.
    • Limiti: non è pensato per sviluppo “libero” (serve soprattutto per esercizi con test case), interfaccia meno friendly per progetti personali.

Quando usare ciascuno

  • Principianti / lezioni rapide: Programiz (per i tutorial) o JDoodle (se vuoi flag di compilazione).
  • Debug online e multi-file: OnlineGDB.
  • Progetti cloud persistenti: Replit.
  • Condivisione rapida di snippet: Ideone.
  • Esercizi con test automatici: Sphere Engine.

In generale, tutti questi strumenti permettono di scrivere, compilare ed eseguire codice da browser senza installare nulla, ma differiscono per le funzionalità avanzate (debug, persistenza, package manager) e per i limiti di tempo/memoria imposti.

1. Compilatori per C++

1.1. GCC / G++

  • Descrizione
    • Il GNU Compiler Collection (GCC) è probabilmente il compilatore C/C++ più diffuso su sistemi Linux/Unix. Il driver g++ è quello specifico per C++.
    • Open source, aggiornato frequentemente, supporta lo standard C++ fino all’ultima versione (C++20/C++23 a seconda delle release).
  • Pregi
    • Portabilità: disponibile praticamente su tutte le distribuzioni Linux (e installabile anche su Windows tramite MinGW o WSL).
    • Supporto agli standard moderni: implementa in modo avanzato gli standard C++ più recenti.
    • Ottimizzazioni: offre flag di ottimizzazione molto efficaci (-O2, -O3, -Ofast, -march=native).
    • Ampio ecosistema: interazione diretta con strumenti come Valgrind, GDB, e vari tool di static analysis (e.g., cppcheck).
  • Difetti / Limitazioni
    • Steep learning curve: chi inizia da zero su Linux può trovarne complessa la configurazione (configurazione PATH, toolchain).
    • Output “verbose”: i messaggi di errore/suggerimenti talvolta risultano prolissi.
    • Windows: va installato tramite MinGW o Cygwin, il che può generare problemi di compatibilità di librerie.
  • Utilizzo di base
    # Compilare un file hello.cpp in hello (ottimizzazione livello 2, avvisi attivi)
    g++ -std=c++17 -O2 -Wall -Wextra hello.cpp -o hello
    # Eseguire
    ./hello

1.2. Clang / LLVM

  • Descrizione
    • Clang è il frontend C/C++/Objective-C di LLVM, noto per l’alta velocità di compilazione e messaggi di errore particolarmente “leggibili”.
    • Supporta anch’esso gli standard C++ più recenti.
  • Pregi
    • Errori “user-friendly”: i diagnostici di errore sono formattati in modo chiaro e spesso propongono suggerimenti automatici (“did you mean …?”).
    • Velocità di compilazione: in molte configurazioni risulta più veloce di GCC.
    • Modularità: l’intera toolchain LLVM è modulare ed estensibile (supporta sanitizers integrati come AddressSanitizer).
    • Compatibilità: su macOS Clang è il compilatore di default e spesso produce binari ottimizzati per le architetture Apple.
  • Difetti / Limitazioni
    • Ottimizzazioni leggermente diverse: in alcuni casi GCC produce binari leggermente più veloci (dipende dal codice).
    • Disponibilità su Windows: meno immediato rispetto a Clang su Linux/macOS (richiede LLVM per Windows o pacchetti come MSYS2).
    • Supporto di librerie specifiche: su Linux talvolta bisogna installare pacchetti aggiuntivi (libc++-dev) per usare la libreria C++ di LLVM.
  • Utilizzo di base
    # Compilare hello.cpp
    clang++ -std=c++20 -O2 -Wall -Wextra hello.cpp -o hello
    # Eseguire
    ./hello

1.3. Microsoft Visual C++ (MSVC)

  • Descrizione
    • Il compilatore C++ incluso in Visual Studio (Community/Professional/Enterprise). Su Windows, MSVC è da decenni punto di riferimento per lo sviluppo nativo Windows.
    • Supporta in parte standard moderni (C++17/20), ma tradizionalmente è rimasto un po’ indietro rispetto a GCC/Clang nel supporto delle ultime novità.
  • Pregi
    • Integrazione con Visual Studio IDE: debug avanzato, profiling, analisi statica integrata, IntelliSense.
    • Toolchain Windows-native: produce eseguibili perfettamente integrati con le librerie di sistema (DirectX, WinAPI, .NET interop).
    • Ottimizzazioni per Windows: binari ottimizzati per l’architettura x86/x64 Windows.
  • Difetti / Limitazioni
    • License: Visual Studio Community (gratuito) ha alcune restrizioni per uso enterprise.
    • Supporto limitato di standard C++: anche se la situazione è migliorata, alcune funzionalità recenti (es. concorrenza, concepts) possono avere supporto limitato o bug.
    • Progetti complessi: la configurazione dei progetti (file .vcxproj) può risultare macchinosa se si gestiscono più piattaforme (Win32, x64, ARM).
  • Utilizzo di base
    • All’interno di Visual Studio: creare un Console App, selezionare x64 o Win32, scrivere codice e premere “Ctrl+F5” per compilare/eseguire.
    • In alternativa, da Developer Command Prompt:
      cl /std:c++17 /O2 hello.cpp /Fe:hello.exe
      hello.exe

1.4. JDoodle (C++)

  • Descrizione
    • JDoodle (https://www.jdoodle.com/) è un ambiente di compilazione/interprete online multi-linguaggio che supporta C, C++, Java, Python, e molti altri.
    • Consente di compilare ed eseguire codice via browser, senza installazioni locali.
  • Pregi
    • Zero installazione: accessibile da qualsiasi browser moderno, ideale per test veloci o per condividere snippet.
    • Supporto a più versioni di C++: permette di selezionare standard da C++98 fino a C++20 (a seconda dell’aggiornamento della piattaforma).
    • Share & Embed: genera un link “permanent” per condividere il codice, utile per forum, didattica o supporto remoto.
    • Input custom: si può fornire l’input (“stdin”) direttamente in un box separato.
    • Limiti di risorse chiari: memorizza e mostra il limite di tempo (tipicamente 4-5 secondi) e di memoria (128 MB di RAM circa).
    • Plugin per editor: ci sono plugin/estensioni che integrano JDoodle in IDE o piattaforme di e-learning.
  • Difetti / Limitazioni
    • Limiti di tempo e memoria: non adatto a programmi particolarmente pesanti o che richiedono più tempo di esecuzione (tipicamente oltre i 5 secondi scatta il “Time Limit Exceeded”).
    • Nessuna persistenza avanzata: non salva progetti in cartelle, non c’è gestione di file multipli (unico file sorgente per sessione).
    • Nessun debug interattivo avanzato: non è possibile eseguire debug passo-passo o usare breakpoints.
    • Dipendenza da connessione: se la connessione cade, il codice potrebbe andare perso (a meno di salvarlo manualmente).
  • Quando usarlo
    • Per provare snippet di codice, fare debugging rapido di algoritmi, condividere esempi in forum o gruppi di studio.
    • Per esami online/prove didattiche (in contesti dove è accettato).
  • Consigli pratici
    • Salvataggio: copiare sempre il codice nel proprio IDE o in Google Drive prima di chiudere la sessione.
    • Librerie esterne: non permette di includere librerie di terze parti (ad es. Boost non è presente di default).
    • Macro o flag aggiuntivi: si possono aggiungere opzioni di compilazione (ad esempio -O2, -std=c++17) nelle impostazioni, ma l’interfaccia è piuttosto minimal.

1.5. Programiz (C++)

  • Descrizione
    • Programiz (https://www.programiz.com/) offre tutorial di programmazione e un “Compiler” online per diversi linguaggi (C, C++, Python, Java, ecc.). L’interfaccia è simile a JDoodle, ma con forte focus didattico.
  • Pregi
    • Interfaccia didattica: integrazione con esempi e spiegazioni passo-passo. Permette di consultare rapidamente tutorial correlati al linguaggio.
    • Semplicità: ambiente pulito, con box del codice e risultati immediatamente sotto, ideale per chi inizia.
    • Esempi predefiniti: consente di caricare esempi di base (Hello World, strutture di controllo, cicli) con un click.
    • Leggera integrazione di documentazione: spesso, accanto all’editor, compare un box con sintassi rapida di funzioni (ad es. std::vector, std::string).
  • Difetti / Limitazioni
    • Risorse limitate: simili a JDoodle, esecuzione veloce solo per codice “small scale”. Limite di tempo/ram non sempre documentato chiaramente.
    • Meno flessibile: a differenza di JDoodle, non consente di scegliere facilmente versioni diverse di compilatore o flag avanzati.
    • Ads e distrazioni: la pagina contiene banner pubblicitari e suggerimenti di tutorial che possono distrarre chi vuole solo compilare codice.
    • Nessuna gestione di progetti multi-file: come nella maggior parte degli ambienti online gratuiti, è presente solo la gestione di un singolo file sorgente per volta.
    • Revisioni del codice: non esiste una “cronologia” delle sessioni: se chiudi la pagina, perdi tutto (a meno di salvare manualmente).
  • Quando usarlo
    • Chi sta muovendo i primi passi con C++ e vuole riferimenti rapidi alla documentazione.
    • Utile per esercizi scolastici o per provare esempi didattici spiegati in tempo reale.
  • Consigli pratici
    • Usare un editor locale (VSCode, Code::Blocks) per i progetti più complessi e Programiz per test rapidi di istruzioni singole.
    • Copiare frequentemente il codice in un documento offline per evitare perdite accidentali.

1.6. Altri Strumenti Online (C++)

  • OnlineGDB
    • Offre compilatore + environment di debug (breakpoints, variabili a runtime).
    • Pregi: debug interattivo; supporto multi-file qui è basilare ma esiste un pulsante “New File”.
    • Difetti: interfaccia meno snella, a volte lenta a caricarsi; ad-rendering pubblicità.
  • Repl.it (Replit)
    • Ambiente cloud avanzato, con editor multi-file, terminale integrato, progetti persistenti.
    • Pregi: supporta team collaboration in tempo reale; editor completo con autocomplete e integrazione Git.
    • Difetti: la versione gratuita ha limiti di CPU/RAM, i progetti “sleepano” se inattivi.
  • Ideone
    • Simile a JDoodle; consente di usare varie versioni di compilatori e condividere snippet.
    • Pregi: supporto a moltissimi linguaggi, semplice da usare.
    • Difetti: interfaccia datata, limiti di output (lunghezza massima dell’output).

2. Compilatori / Interpreti per Python

Va ricordato che Python non è propriamente un linguaggio “compilato” come C++, ma esistono diversi implementazioni (interpreti) e più ambienti di esecuzione (compilatori JIT, distribuzioni con pacchetti, ambienti online).

2.1. CPython

  • Descrizione
    • L’implementazione “ufficiale” di Python, scritta in C. Quando installi Python dal sito ufficiale (python.org) o con un package manager (apt, brew, pacman), stai usando CPython.
  • Pregi
    • Compatibilità massima con tutti i pacchetti della community (PyPI) e con estensioni in C/C++.
    • Stabilità: nuova release ogni ~18 mesi, con bugfix e miglioramenti costanti (ultimo rilascio stabile: Python 3.11 a fine 2023, Python 3.12 uscito a ottobre 2024).
    • Comunità enorme: tutorial, moduli, librerie, milioni di esempi online.
  • Difetti / Limitazioni
    • Prestazioni interpretate: essendo un interprete, è più lento di implementazioni JIT (es. PyPy) in molti casi di loop stretti o calcoli numerici.
    • Global Interpreter Lock (GIL): impedisce l’esecuzione in parallelo di più thread Python puro in un singolo processo.
  • Utilizzo di base
    # Avvia l'interprete interattivo
    python3
    >>> print("Ciao mondo")
    # Eseguire uno script
    python3 script.py


2.2. PyPy

  • Descrizione
    • Implementazione alternativa di Python con JIT compiler (just-in-time), progettata per migliorare le prestazioni in esecuzione rispetto a CPython.
    • Sostiene la compatibilità con (quasi) tutti i pacchetti Python puri, ma alcune librerie con moduli C (es. NumPy) richiedono versioni o wrapper compatibili.
  • Pregi
    • Notevole speed-up in molti workload puri Python (fino al 2×–5× più veloce su loop pesanti).
    • Gestione della memoria: garbage collector scavenger, in alcuni casi più efficiente di CPython.
  • Difetti / Limitazioni
    • Le librerie in C/C++ (es. NumPy, SciPy, pandas) possono non raggiungere la stessa velocità o richiedere configurazioni specifiche.
    • Startup più lento: l’avvio dell’interprete PyPy tende a essere più lento di CPython, quindi per script molto brevi potrebbe risultare peggiore.
    • Dimensioni: la distribuzione PyPy è più pesante in termini di spazio su disco (necessita di bytecode e JIT).
  • Utilizzo di base
    # Dopo aver installato PyPy (es. tramite apt, brew o download manuale)
    pypy3 script.py
    # Da terminale interattivo
    pypy3
    >>> x = sum(range(1000000))


2.3. Anaconda / Miniconda

  • Descrizione
    • Anaconda è una distribuzione Python (basata su CPython) orientata al data science e machine learning. Include conda (package manager), centinaia di pacchetti preinstallati (NumPy, pandas, SciPy, scikit-learn, Jupyter, ecc.).
    • Miniconda è una versione minimalistica di Anaconda che include solo Python, Conda e package essenziali.
  • Pregi
    • Gestione ambienti: conda permette di creare ambienti isolati con versioni diverse di Python e librerie, evitando conflitti di dipendenze (“dependency hell”).
    • Ampio catalogo di pacchetti (anche binari ottimizzati per diverse architetture) disponibili su Anaconda Cloud.
    • Perfetto per data science: Jupyter Notebook/JupyterLab integrati, strumenti di visualizzazione (matplotlib, seaborn) già pronti.
  • Difetti / Limitazioni
    • Dimensioni: installazione di Anaconda > 3 GB (Miniconda è più leggero, ~500 MB).
    • Velocità di aggiornamento: conda talvolta richiede tempo per risolvere le dipendenze, non è rapido come pip per pacchetti puramente Python.
    • Ridondanza: per progetti puramente web/back-end o script semplici, può essere eccessivo.
  • Utilizzo di base
    # Creare un nuovo ambiente con Python 3.11
    conda create -n mio_env python=3.11
    # Attivarlo
    conda activate mio_env
    # Installare pacchetti (es. numpy)
    conda install numpy
    # Usare Jupyter Notebook
    jupyter-notebook


2.4. JDoodle (Python)

  • Descrizione
    • JDoodle supporta anche Python (di solito versione 3.x). Come per C++, consente di scrivere e eseguire frammenti di codice Python direttamente nel browser.
  • Pregi
    • Immediato: non richiede installazioni locali, ottimo per provare snippet, insegnare Python in aula o a distanza, condividere demo.
    • Versione selezionabile: a volte permette di scegliere tra Python 2.7, 3.8, 3.10 (dipende dall’aggiornamento della piattaforma).
    • Condivisione: genera “permalink” per condividere esercizi o soluzioni.
    • Input/Output rapidi: box per inserire input custom, output immediato sotto.
  • Difetti / Limitazioni
    • Risorse limitate: possibilità di timeout dopo pochi secondi (tipicamente 5–10 s) e ram limitata (miscela Python + engine di compilazione).
    • Nessuna interazione grafica: non gestisce librerie GUI (Tkinter, PyQt), né plotting interattivo (matplotlib aprirà finestre black-box o nulla).
    • Nessuna persistenza di pacchetti: non puoi installare moduli esterni (via pip). Ciò limita l’uso a pacchetti standard.
    • Debug semplificato: nessun debugger integrato, solo output di errori “traceback”.
  • Quando usarlo
    • Per test di funzionalità base, esercizi di algoritmi, codici didattici.
    • Per condividere esempi rapidi in blog/forum o in chat di gruppo.
  • Consigli pratici
    • Salvare sempre il codice offline (localmente o su GitHub Gist) per evitare perdite.
    • Se si vuole mostrare un grafico, eseguire Python in locale (VSCode/Jupyter).
    • Eventualmente usare come banco di prova per piccoli script di input/output:
      def fib(n):
      if n < 2:
      return n
      return fib(n-1) + fib(n-2)
      n = int(input())
      print(fib(n))


2.5. Programiz (Python)

  • Descrizione
    • Anche Programiz ha un Python Online Compiler, corredato da tutorial e spiegazioni.
    • L’interfaccia è orientata soprattutto ai principianti, con riferimenti rapidi alla documentazione.
  • Pregi
    • Box di spiegazioni lato editor: titoli predefiniti, struttura “Hello, World!”, esempi di base (cicli, funzioni, classi).
    • Tutorial integrati: cliccando su un link si apre un tutorial specifico (loop, stringhe, liste, dizionari, ecc.).
    • Editor semplice: styling minimale, box dell’output immediato sotto.
  • Difetti / Limitazioni
    • Risorse limitate: timeout variabile (solitamente 2–3 s), nessun controllo esplicito su memoria.
    • Nessuna gestione pacchetti: impossibile importare moduli esterni a quelli inclusi in python base (ad es. numpy non disponibile).
    • Nessun debug avanzato: come JDoodle, si limita all’output di errori senza breakpoint o step-by-step.
    • Distrazioni: molte call-to-action per tutorial, che possono rallentare l’esperienza di coding rapido.
  • Quando usarlo
    • Principalmente per apprendimento: studiare i concetti della sintassi Python e testare esempi forniti dai tutorial.
    • Utile in ambito scolastico o corsi online, dove il docente fornisce link a esercizi su Programiz.
  • Consigli pratici
    • Utile per farsi un’idea rapida delle funzioni base di Python, ma passare a un ambiente locale (PyCharm, VSCode, Jupyter) per progetti reali.
    • Salvarsi sempre una copia del codice, perché non ci sono account registrati per la persistenza.

2.6. Altri Strumenti Online (Python)

  • Replit (Repl.it)
    • Pregi: supporto multi-file, progetti persistenti, package manager integrato (pip install <pacchetto>), console interattiva.
    • Difetti: versione gratuita “sleepa” il progetto dopo un periodo di inattività, risorse limitate (CPU/RAM), interfaccia a volte lenta.
  • Google Colab
    • Basato su Jupyter Notebook, fornito gratuitamente da Google con GPU/TPU (limitata).
    • Pregi: ideale per data science, machine learning; installazione di pacchetti via !pip install; notebook persistenti su Google Drive.
    • Difetti: richiede account Google; sessioni “ottimizzate” per data science (meno flessibile per applicazioni CLI); timeout di inattività (≃ 12 ore).
  • OnlineGDB (per Python)
    • Permette esecuzione e debug di codice Python con breakpoint di base.
    • Pregi: debug minimo, interfaccia integrata con vari linguaggi.
    • Difetti: risorse limitate, interfaccia meno intuitiva di Replit, pop-up pubblicitari.
  • Trinket
    • Pensato soprattutto per insegnanti: consente di integrare snippet di Python in pagine web didattiche.
    • Pregi: buon supporto per Turtle (grafica) direttamente in browser.
    • Difetti: alcune funzionalità avanzate a pagamento; non ottimo per progetti CLI complessi.

3. Confronto e Raccomandazioni

3.1. Compilatori C++: offline vs online

StrumentoTipoPregi principaliLimiti principaliQuando usarlo
GCC / G++OfflineMassima compatibilità, ottimizzazioni, gratuitoConfigurazione su Windows via MinGW/WSL un po’ macchinosaProgetti reali, sviluppo professionale
Clang / LLVMOfflineMessaggi d’errore chiari, toolchain modulare, veloceAlcune ottimizzazioni inferiori a GCC; setup su WindowsProgetti cross-platform, macOS
MSVCOfflineIDE integrato, debug e profiling avanzato, ottimizzazioni Windows-nativeSupporto standard C++ spesso un po’ indietroSviluppo Windows nativo, game dev
JDoodle (C++)OnlineZero installazione, condivisione codice, versioni C++ multipleTime limit, ram limitata, senza debug step-by-stepEsercizi rapidi, condivisione snippet
Programiz (C++)OnlineInterfaccia didattica, tutorial integratiRisorse limitate, senza debug, nessuna persistenzaApprendimento base, primi esercizi
Replit / OnlineGDB / IdeoneOnlineProgetti persistenti (Replit), debug base (OnlineGDB)Risorse limitate, pubblicità (OnlineGDB), sleep (Replit)Piccoli progetti collaborativi, test
  • Se cerchi massima potenza, ottimizzazione e flessibilità, installa GCC o Clang sul tuo PC (Linux/macOS/WSL).
  • Se sei su Windows e vuoi la migliore integrazione con il sistema operativo e strumenti di debug grafici, usa Visual Studio (MSVC).
  • Per test veloci o condivisione di snippet (forum, lezioni online), rivolgiti a JDoodle o, se sei alle prime armi, a Programiz.
  • Se desideri debug online (breakpoints, variabili live), OnlineGDB è un’opzione interessante, mentre Replit è più adatto a progetti persistenti collaborativi.

3.2. Ambienti Python: offline vs online

StrumentoTipoPregi principaliLimiti principaliQuando usarlo
CPythonOfflineCompatibilità massima con le librerie, stabileVelocità interpretata più lenta, GIL limita threadingQualunque progetto, web/app/productive code
PyPyOfflineJIT, notevole aumento prestazioni su codice puroCompatibilità parziale con librerie C, avvio lentoLoop numerosi, script di calcolo intensivo
Anaconda / MinicondaOfflineGestione ambienti conda, pacchetti data science integratiDimensione ingombrante (Anaconda), conda slower di pipData science, ML, progetti con molte dipendenze
JDoodle (Python)OnlineZero installazione, condivisione snippet, multipli standardNessun pacchetto esterno, risorse/time limit a ~5–10 sEsercizi base, condivisione rapida
Programiz (Python)OnlineTutorial integrati, interfaccia didatticaNessun pacchetto esterno, nessun debug avanzato, timeout breveApprendimento principianti, esempi didattici
Replit / Google ColabOnlineReplit: pip install, progetti persistenti; Colab: GPU gratuite, notebook interattiviReplit: risorse limitate, sleep dei container; Colab: orientato a ML, timeout colab dopo 12 hPiccoli progetti collaborativi (Replit), data science/ML (Colab)
  • Per sviluppo serio (web, automazione, scripting), CPython (magari gestito con venv o Anaconda) è da preferire.
  • Se hai bisogno di migliorare le prestazioni di calcoli puri in Python, considera PyPy, ma attenzione alla compatibilità con librerie C-based.
  • Per data science e machine learning, scegliere Anaconda/Miniconda (e Jupyter Notebook / JupyterLab) o Google Colab se vuoi usufruire di GPU/TPU gratuite.
  • Per test rapidi o esercizi di base (es. loop, stringhe, liste), JDoodle e Programiz sono validi, con Programiz più orientato al principiante grazie ai tutorial integrati.

4. Focus Dettagliato su JDoodle e Programiz

4.1. JDoodle: caratteristiche chiave

  1. Multipiattaforma
    • Accessibile da browser desktop e mobile senza plugin aggiuntivi.
    • Sincronizzazione minima: nessun login obbligatorio per compilare, ma è possibile registrarsi per salvare snippet.
  2. Versioni del compilatore/interprete
    • C++: generalmente supporta da C++98 fino a C++17/C++20 (in base agli aggiornamenti di JDoodle).
    • Python: consente di scegliere tra Python 2.7 e Python 3.x.
    • Permette di specificare flag di compilazione (per C++: -std=c++17, -O2, ecc.).
  3. Risorse e limiti
    • Time limit: circa 5–10 secondi per esecuzione.
    • Memory limit: intorno ai 128 MB (RAM complessiva per processo).
    • Dimensione file di input: limite di caratteri (qualche decina di kilobyte).
  4. Funzionalità aggiuntive
    • API: JDoodle mette a disposizione delle REST API per compilare/eseguire codice da applicazioni esterne (utile per piattaforme di coding challenges o LMS).
    • Themes: diversi temi di editor (chiaro, scuro, pastello).
    • Embed code: genera iframe per integrare codici in pagine web.
  5. Pro e Contro (riassunto)
    • Pro: facilità d’uso, share di snippet, supporto a molti linguaggi, aggiornamenti periodici, API disponibili.
    • Contro: risorse limitate (non adatto a carichi di lavoro pesanti), assenza di debug avanzato, nessuna gestione multi-file, dipendenza da connessione stabile.

4.2. Programiz: caratteristiche chiave

  1. Orientamento didattico
    • La UI è studiata per guide passo-passo: accanto all’editor compaiono link a tutorial correlati.
    • Presenta esempi “one-click” per le principali istruzioni e strutture di controllo.
  2. Editor essenziale
    • Semplice: box del codice in alto, pulsante “Run” e console di output immediatamente sotto.
    • Non richiede login per compilare, ma è possibile crearsi un account per salvare alcune preferenze.
  3. Linguaggi supportati
    • Oltre a C++ e Python, copre Java, JavaScript, C, C#, PHP, Ruby, Swift, e altri.
    • Versioni del compilatore/interprete aggiornate con regolarità (ma non sempre immediatamente all’ultimo standard).
  4. Risorse e limiti
    • Time limit: di solito più restrittivo di JDoodle (2–3 secondi).
    • Non chiaramente documentato il limite di memoria, ma orientato a script di piccole dimensioni.
  5. Tutorial integrati
    • Link rapidi a sezioni del sito dove si spiegano concetti base, es. “How to install C++ on Windows/Mac/Linux”, “Tutorial Python Function”.
    • Box informativi sulla sintassi (spesso visualizzati come tooltip o banner laterali).
  6. Pro e Contro (riassunto)
    • Pro: perfetto per neofiti, ottimo supporto didattico integrato, interfaccia snella.
    • Contro: risorse ancora più limitate di JDoodle, nessuna selezione avanzata di flag del compilatore, pubblicità sovente invasiva, no debug avanzato, nessuna gestione di progetti multi-file.

5. Conclusioni e Suggerimenti Finali

  1. Scegliere lo strumento giusto in base all’obiettivo
    • Apprendimento iniziale / esercizi veloci: Programiz (per i tutorial integrati) oppure JDoodle (più flessibile in linguaggi).
    • Sviluppo professionale / progetti seri:
      • C++: installa GCC/Clang (Linux/macOS) o MSVC (Windows).
      • Python: utilizza CPython (ideale con un IDE come PyCharm o VSCode), oppure PyPy se cerchi performance migliori.
      • Data Science: Anaconda (offline) o Google Colab (online).
  2. Tenere presente i limiti di risorse negli ambienti online
    • Se il tuo codice necessita di molto tempo di esecuzione (algoritmi di grafi molto grandi, calcoli numerici intensivi), non affidarti a JDoodle/Programiz: usa un’installazione locale.
    • Gli ambienti online sono progettati per esecuzioni “interattive” brevi: test di algoritmi, debugging di frammenti, demo didattiche.
  3. Backup e persistenza del codice
    • Con JDoodle e Programiz, ricorda di copiare sempre il codice localmente (es. su Git, Dropbox, Google Drive) perché la sessione online non è garantita a vita.
    • Se desideri progetti online con salvataggio automatico, valuta Replit, GitHub Codespaces (a pagamento) o Glitch (per web app).
  4. Debug e analisi
    • Per progetti seri in C++, un IDE come CLion, Visual Studio, o Code::Blocks offre debugging integrato, profiling e analisi statiche (soglia di complessità a pagamento o open source).
    • Per Python, strumenti come PyCharm, VSCode con estensione Python, o JupyterLab (per data science) garantiscono debug a breakpoint, visualizzazione di variabili e profiling.
  5. Tenersi aggiornati
    • JDoodle e Programiz aggiornano periodicamente versioni dei compilatori/interpreti; prima di usarli in contesti di esame o concorso, verifica la versione attuale del compilatore online, per evitare sorprese (es. differenze di comportamento se lo standard C++ non è l’ultimo).
    • Per GCC/Clang, controlla regolarmente i changelog ufficiali e aggiorna la toolchain di sistema (ad esempio, su Ubuntu: sudo apt-get update && sudo apt-get upgrade).

Riepilogo Veloce

  • C++ Offline:
    • GCC/G++ (librerie estese, ottimizzazioni elevate, ideale per Linux).
    • Clang/LLVM (errori leggibili, veloce, ottimo su macOS).
    • MSVC (Visual Studio) (debug + IDE integrato, ottimo per Windows).
  • C++ Online:
    • JDoodle (flessibile, multipli standard, condivisione codice).
    • Programiz (didattico, tutorial integrato).
    • OnlineGDB / Replit / Ideone (debug base, progetti persistenti).
  • Python Offline:
    • CPython (standard de facto, ampio ecosistema).
    • PyPy (JIT, performance migliori su codice puro).
    • Anaconda/Miniconda (data science, gestione ambienti integrata).
  • Python Online:
    • JDoodle (versatile, rapido, ma risorse limitate).
    • Programiz (didattico, ottimo per principianti).
    • Replit / Google Colab (progetti persistenti, notebook, GPU/TPU).