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Norma “salva caldaie” e Sismabonus: il ritorno di cessione del credito e sconto in fattura

Nel corso della riunione di giovedì 23 marzo 2023, la Commissione Finanze della Camera ha votato il pacchetto iniziale di emendamenti al decreto cessioni convertito in legge (il Decreto-Legge 11/2023, inserito in Gazzetta Ufficiale il 16 febbraio). In questa occasione, sono stati eliminati alcuni limiti relativi alla cessione del credito e allo sconto in fattura.

Si potrà ancora richiederli per i lavori in edilizia libera, a patto che l’acconto iniziale sia stato saldato entro il 16 febbraio 2023 (fa fede la data di esecuzione del bonifico). Il cliente che rispetta questo requisito potrà usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura per lavori come l’installazione di una caldaia condensazione e di pompe di calore, senza dimenticare il rinnovo degli infissi.

Nei casi in cui non si hanno a disposizione gli estremi del bonifico o riferimenti ad accordi vincolanti, non bisogna preoccuparsi. Il nuovo assetto normativo, infatti, prevede la possibilità di dimostrare l’esistenza di un precedente accordo tra le parti attraverso una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.

Quest’ultima, che prevede conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci, conferma la stipula del contratto prima della data del 16 febbraio 2023. Si tratta di una sostanziale modifica rispetto al quadro del Decreto Legge 11/2023. In quel caso, il punto di riferimento era l’inizio dei lavori entro il 16 febbraio 2023. Tale disposizione era stata accolta con sfavore da parte dei professionisti che, pur non avendo ancora concretamente avviato i cantieri, avevano preso impegni formali legati alla loro gestione.

Le novità per il Sismabonus

Il ritorno, seppur con qualche differenza rispetto al passato, della cessione del credito e dello sconto in fattura per i lavori di edilizia libera non è l’unica novità del momento. Grazie al voto sul pacchetto di emendamenti, è tornata altresì la possibilità di richiedere lo sconto in fattura e la cessione del credito per il Sismabonus.

L’accesso, però, riguarda gli edifici situati nei 140 Comuni inclusi nel “cratere sismico”. Queste città e questi paesi, situati in Lazio, Abruzzo, Marche, Umbria, sono stati colpiti e danneggiati dal sisma in centro Italia dell’estate 2016.

Chi vuole accedere a cessione e sconto deve essere in grado di dimostrare la richiesta, entro il 16 febbraio 2023, del titolo abilitativo per demolizione e successiva ricostruzione di edifici caratterizzati da criteri antisismici.

Il quadro del Decreto Legge 11/2023 prevedeva come conditio sine qua non, sempre entro il 16 febbraio 2023, la stipula di un contratto definitivo o la registrazione di un preliminare di vendita.

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