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Come rendere statico un sito fatto in WordPress

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Tra le tante cose che capitano nella tormentata vita di un webmaster, il passaggio del sito da versione dinamica a versione statica è uno dei più dubbi: in altri termini, ammesso che abbiamo un sito WordPress realizzato normalmente e già  caricato con i contenuti necessari, come possiamo realizzarne una sua versione in HTML / CSS / JS (versione statica), in qualche modo “congelata”, senza alcuna parte in PHP e senza database (ovviamente lasciando l’apparenza del sito identica dall’esterno)? Per capire meglio le differenze tra sito statico e dinamico, per inciso, rimando all’articolo che parla solo di questo.

Una prima possibile soluzione che potrebbe venire in mente è legata alla possibilità  di scaricare il sito con software come Httrack per Windows, su Linux il caro vecchio wget, per il Mac Sucker e via dicendo, e poi caricare via FTP sul server destinazione tutti quei file: andrebbe benissimo, per la verità , se non fosse che è indispensabile, cosଠfacendo, impostare correttamente l’app – ad esempio in modo tale che i path dei file siano corretti e valgano sia in locale sia in remoto, e insomma non è banalissimo farlo.

Diversamente avremo dei file statici tra immagini, HTML e CSS con parti mancanti, stile non caricato, link non funzionanti in tutto o in parte, immagini non presente ed obbrobri vari ed eventuali. Come fare, quindi?

Il plugin free per WordPress Simply Static

Il plugin di WordPress per rendere un sito statico a partire dalla sua versione dinamica si installa direttamente sul sito in questione, e si chiama Simply Static: Simply Static è un generatore di sito statico che funziona direttamente dal backend di WordPress. Nulla di più facile, quindi, che installarlo ed in pochi click generare un file compresso con tutti i file del sito, pronto ad essere scompattato, caricato via SSH / FTP in sostituzione della versione dinamica solita. Opportuno, in questo caso, farsi un backup in locale sia dei file che del database, per evitare di trovarsi in difficoltà  se qualcosa durante la migrazione dovesse andare storta.

Tenete inoltre conto che questo plugin richiede uno spazio web sul vostro hosting proporzionale al numero di pagine che avete realizzato nel sito, per cui ad esempio almeno i post, eventuali tipi customizzati, pagine ed archivi di categorie, tag e pagine di ricerca.

Il plugin si installa direttamente dal repository di WordPress, ed una volta attivato mostra un men๠nel quale dovrete cliccare la prima volta su “Diagnostics“: se tutte le spunte sono verdi potete procedere tranquillamente, in caso contrario dovrete verificare le opportune questioni indicate. Ricordatevi che al momento attuale questo plugin richiede PHP almeno 5.3.0 e supporto a cURL (che normalmente sono forniti nel 95% dei casi dai migliori hosting).

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Nell’area Settings potete indicare il formato in cui salvare i file statici (ad esempio ZIP, c’è pure Local Directory volendo – ma è sconsigliato per i siti molto grossi), indicare il path (consiglio di lasciare selezionato: Relative URLs). Successivamente andate su Generate e cliccate sul bottone blu in alto: vi consiglio di farlo in un orario in cui non avete molti visitatori perchè la cosa è impegnativa computazionalmente. Vi ricordo inoltre che da Settings -> Advanced avrete la possibilità  di vedere in che cartella vengono salvati i file temporanei e quello finale – normalmente dentro quella del plugin, per cui per ripulire tutto basterà  disinstallare il plugin.

Di seguito vedrete cosa vi mostra il plugin mentre crea i file necessari (800 è il numero di file copiati, 26462 sono le pagine complessive del sito su cui l’ho testato). Ovviamente in questa fase sarà  necessario pazientare un po’, specialmente se ci sono molti contenuti nel vostro sito. Cliccando su Cancel, per la cronaca, potrete annullare l’operazione in qualsiasi momento per poi riprenderla in seguito.

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Alla fine vi verrà  fornito un link del file direttamente da scaricare, se avete scelto ZIP all’inizio. Conservatelo e poi preparatevi a copiarlo al posto delle varie cartelle e file di WordPress, che sarà  opportuno essersi scaricati precedentemente per sicurezza. Sostituendo i file scompattati dallo ZIP all’interno della root directory avrete il vostro sito statico copia esatta della sua vecchia versione dinamica.

Vantaggi di un sito statico

Sostituire la versione dinamica di un sito con il suo equivalente statico possiede ovviamente dei vantaggi, e ne possiamo evidenziare soprattutto due:

  1. il sito esternamente rimarrà  lo stesso;
  2. il sito sarà  in sola lettura;
  3. il sito rimarrà  al sicuro da attacchi brute force di ogni genere;
  4. è un modo pulito per bloccare i lavori su siti che non pensate di aggiornare per un po’ (se non avete il tempo o il modo di scrivere i post, se il cliente non paga e via dicendo);
  5. il sito carica più velocemente, per ovvie ragioni.

Tutto ciò può comunque comportare una serie di controindicazioni da tenere in considerazione in ogni caso:

  1. il passaggio da versione statica a dinamica comporta la perdita di gran parte dell’interattività  del sito stesso – ad esempio non funzioneranno più i commenti;
  2. tale passaggio farà  anche perdere la possibilità  agli utenti anche di effettuare la più semplice operazione dinamica (ad esempio inserire o inviarvi dati via form, anche se potranno comunque scrivervi una mail se lascerete il contatto con l’attributo href ed il valore mailto:xxx);
  3. backend completamente disabilitato: se avete una redazione attiva, il sito statico non è la soluzione (ovviamente) perchè cosଠfacendo impedirete a chiunque di scrivere o modificare post.

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