Solitamente i piani condivisi, quelli che paghiamo sulle 100 euro all’anno al più, non permettono l’installazione di software personalizzato o il supporto di moduli specifici (mod_pagespeed, ad esempio), a meno che non sia diversamente specificato.
Per installare programmi personalizzati ed utilizzarli da remoto si ricorre solitamente ad SSH (terminale remoto) oppure alle funzionalità di desktop remoto, e si utilizzano piani di hosting noti come VPS (Virtual Private Server): questo perchè, a differenza degli ambienti condivisi, servono ad emulare il funzionamento di un sistema operativo completo, e questo permette di non avere limite sul tipo di installazioni che si desiderano. Un esempio è voler far girare un software per il forex su un VPS, circostanza abbastanza tipica per quella nicchia di mercato.
In realtà , comunque, qualsiasi piano di hosting dedicato, oltre che VPS, permette l’installazione in teoria di qualsiasi software che, ovviamente, sia compatibile con il sistema operativo installato in remoto (non il vostro, quello ovviamente non conta).
Photo by Alexandre Dulaunoy
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