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  • Come aprire una fattura elettronica

    Come aprire una fattura elettronica

    Come fare ad aprire una fattura elettronica? Lo vedremo tra un attimo, non prima di aver dato qualche spiegazione in merito.

    Cos’è una fattura elettronica

    La fattura elettronica in XML viene incontro alle tre esigenze imposte dal Ministero di

    • dematerializzazione,  integrazione, collaborazione

    ed offrono un vantaggio considerevole: eliminare il cartaceo dalla burocrazia, e permette di usare un software (su smartphone, tablet e PC) che eventualmente può funzionare in cloud, ma anche come programma singolo. La fattura elettronica si utilizza mediante un computer o uno smartphone ed un software adeguato, e permette di integrare in modo automatico la gestione di Clienti, dei Fornitori e dei Prodotti, con l’obiettivo di semplificare la progressiva compilazione delle diverse fatture per liberi professionisti, aziende, Pubbliche Amministrazioni (PA) e privati che dovessero averne bisogno.

    Ogni fattura può essere esportata in formato XML oppure si possono importare file XML di fatture elettroniche salvate con altri software

    Le fatture elettroniche sono dei file scritti in formato XML, cioè documenti informatici, che vengono trasmesse per via telematica al Sistema di Interscambio che poi provvederà  a recapitarle al soggetto ricevente.

    Ecco, di seguito, un esempio di file XML di una fattura, tratto direttamente dal sito del ministero con gli esempi di file. In pratica è un file strutturato, un po’ come se fosse una tabella Excel, in cui sono presenti dei tag (ad esempio <FatturaElettronicaHeader> oppure <IdTrasmittente>) che possono contenere, in generale:

    1. a loro volta altri tag (la procedura si chiama tecnicamente “innesto” di tag);
    2. un contenuto di testo, ad esempio <ProgressivoInvio> contiene il numero progressivo della fattura elettronica.

    Le fatture elettroniche possono avere altre informazioni ed essere molto più complicate, per cui è necessario – per leggerle come se fossero fatture normali in PDF – utilizzare dei programmi di conversione da XML a PDF. Cosa che, a breve, vedremo. In genere poi le fatture elettroniche devono contenere le informazioni stabilite dall’art. 21 del D.P.R. n. 633/1972, incluso codice fiscale, partita IVA e via dicendo.

    Perchè non riesco ad aprire il file della fattura elettronica

    Il file della fattura elettronica è in formato XML e non si apre facilmente, perchè non è un formato pensato per essere letto da una persona ma è, di contro, molto facile da leggere da una macchina; questo permette di garantire uno standard di innovazione e sicurezza per le fatture, che possa essere utile sia per i fornitori che per i clienti.

    Quello che ci serve è un bel convertitore gratuito di fattura elettronica da XML a PDF.

    Che programma usare per aprire la fattura elettronica

    Per visualizzare le fatture elettroniche basta andare sul sito:

    VisualizzaFatturaElettronica.it

    e scaricare il programma (che è gratuito) per Windows 10, utile per aprire i file della fattura elettronica e visualizzarli direttamente in chiaro (ovvero in formato leggibile).

    Che sito gratuito usare per aprire la fattura elettronica

    Puoi andare sul sito mkt.it e:

    1. copiare il file della fattura elettronica che si desidera aprire dalla cartella Download del proprio computer fino alla cartella Desktop, per trovarla più facilmente al passo successivo;
    2. cliccare su Scegli file e selezionare il file della fattura elettronica che troverete sul Desktop;
    3. scegliere il modello PDF desiderato, se compatto o ministeriale;
    4. cliccare sull’icona dell’antispam;
    5. cliccare su converti gratis ed attendere il risultato, che sarà  il file della fattura in formato PDF in chiaro.
  • Che vuol dire spin off?

    Che vuol dire spin off?

    Un “spin-off” è un termine utilizzato nel contesto aziendale e imprenditoriale per descrivere una nuova impresa o startup che si origina da un’altra azienda esistente o da una ricerca accademica. In altre parole, uno spin-off è una nuova impresa che si separa o si “stacca” da un’organizzazione preesistente, spesso per portare avanti una tecnologia, un prodotto o un’idea sviluppata all’interno di quella organizzazione madre. Ecco alcune informazioni chiave per chi sta pensando di creare una startup tramite uno spin-off:

    1. Origine da un’Organizzazione Preesistente: Gli spin-off nascono da un’organizzazione già esistente, che può essere un’azienda consolidata, un’università, un centro di ricerca o persino un’altra startup. L’idea o la tecnologia alla base dello spin-off spesso deriva da ricerche, sviluppo o iniziative intraprese all’interno di questa organizzazione madre.

    2. Scopo e Focus: Uno spin-off è creato per portare avanti una specifica idea, tecnologia o innovazione. Il suo scopo principale è sviluppare ulteriormente questa idea e trasformarla in un prodotto o servizio commerciale di successo.

    3. Accesso a Risorse e Conoscenze Preesistenti: Uno dei vantaggi degli spin-off è l’accesso alle risorse, conoscenze e reti di contatti dell’organizzazione madre. Questo può facilitare la crescita iniziale della startup e consentire di superare alcune delle sfide iniziali.

    4. Proprietà Intellettuale e Licensing: Spesso, la proprietà intellettuale legata all’innovazione o alla tecnologia appartiene all’organizzazione madre. Gli spin-off devono negoziare accordi di licensing o di trasferimento di proprietà intellettuale per utilizzare l’innovazione come base per la loro startup.

    5. Autonomia e Indipendenza: Anche se uno spin-off ha radici nell’organizzazione madre, ha una propria identità legale e operativa. È un’entità separata ed è spesso gestita in modo indipendente, sebbene possa mantenere collegamenti o partnership con l’organizzazione madre.

    6. Ricerca di Finanziamenti: Come qualsiasi altra startup, uno spin-off deve cercare finanziamenti per sviluppare il proprio progetto imprenditoriale. Questi finanziamenti possono provenire da investitori, fondi di venture capital, sovvenzioni governative o altre fonti.

    7. Rischi e Opportunità: Gli spin-off presentano opportunità significative per l’innovazione e lo sviluppo di nuove idee. Tuttavia, ci sono anche rischi, tra cui la competizione, la necessità di gestire la transizione dalla ricerca all’attività commerciale e il mantenimento di un equilibrio tra autonomia e relazioni con l’organizzazione madre.

    In sintesi, uno spin-off è una startup che ha le sue radici in un’organizzazione esistente ed è fondata per sviluppare e commercializzare un’idea o un’innovazione specifica. È un modo intrigante per avviare un’impresa basata su conoscenze e risorse esistenti, ma richiede pianificazione, risorse e determinazione per avere successo.

    Lo “spin-off” è un termine che deriva dal campo dell’economia e degli affari ed è utilizzato per indicare una nuova azienda o attività commerciale che si sviluppa a partire da un’azienda madre esistente o da una divisione già esistente di quest’ultima. Questa nuova entità è “divisa” (spin-off in inglese) dall’azienda madre e diventa una realtà separata, indipendente e autonoma.

    Etimologia

    Lo specifico termine “spin-off” ha origine nel mondo dell’industria e delle attività economiche e si è diffuso nella lingua inglese a partire dalla metà del XX secolo. La parola “spin” significa “far girare” o “far roteare”, mentre “off” indica “fuori” o “via”. In questo contesto, “spin-off” significa quindi “far girare via” o “far separare”. Il termine è stato poi adottato anche in altre lingue, incluso l’italiano, per indicare questo concetto.

    Esempi

    • Un’azienda tecnologica sviluppa una nuova tecnologia innovativa ma decide di separarla dalla sua attività principale. Questa tecnologia viene quindi sviluppata all’interno di una nuova società, indipendente dalla casa madre, con il fine di commercializzare il prodotto o servizio in modo specifico.
    • Un’azienda nel settore alimentare ha una divisione dedicata alla produzione di un particolare prodotto. Successivamente, questa divisione diventa così redditizia e strategica da essere separata come una nuova azienda autonoma.

    Gli spin-off sono spesso creati per una varietà di motivi, come una gestione più focalizzata e agilità operativa, opportunità di crescita più elevate per il business sottostante, o per separare attività con diversi cicli di vita o obiettivi strategici. Possono essere benefici sia per l’azienda madre, che può concentrarsi meglio sul suo core business, sia per la nuova entità, che può svilupparsi e crescere in modo indipendente.

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    Quiz Informatica

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  • Che cos’è una deadline

    Che cos’è una deadline

    “Deadline” è un termine in lingua inglese che indica una scadenza o una data limite entro la quale un’attività, un compito o un progetto deve essere completato o presentato. In genere, rispettare una deadline è importante per garantire che un lavoro venga svolto in modo tempestivo e che i progetti procedano secondo il programma stabilito. Non rispettare una deadline può portare a conseguenze negative, come ritardi, penalità o problemi nell’organizzazione complessiva delle attività.

    Quando si dice che “una deadline è stata fissata“, si intende che è stata stabilita una data o un momento preciso entro il quale un’attività, un compito o un progetto deve essere completato o presentato. In altre parole, è stato deciso un termine limite entro il quale ci si aspetta che il lavoro sia finito.

    Fissare una deadline è importante per definire un obiettivo temporale e per tenere traccia dei progressi in modo che il lavoro sia completato in modo tempestivo. Questo aiuta a mantenere l’organizzazione e a garantire che le attività siano gestite in modo efficiente. Rispettare le deadline è spesso essenziale per il buon funzionamento di progetti, iniziative e processi, evitando ritardi e garantendo che i risultati siano conseguiti entro i tempi previsti.

    Origine del termine e suo significato letterale

    La parola “deadline” è una composizione di due elementi: “dead” (morte) e “line” (linea). La parola stessa suggerisce la severità della punizione associata al superamento della linea, che poteva portare a conseguenze letali. Con il tempo, il termine “deadline” è stato adottato in contesti più generali per indicare una scadenza o un termine finale entro il quale completare un’attività. Anche se la connessione con la morte è meno evidente in questo contesto, il termine ha mantenuto l’idea di una linea che non deve essere superata per evitare conseguenze negative. Foto di Andrea Piacquadio: https://www.pexels.com/it-it/foto/uomo-d-affari-confuso-che-controlla-il-tempo-sull-orologio-da-polso-3760810/

  • Cos’è un PLC (Controllore Logico Programmabile)

    Cos’è un PLC (Controllore Logico Programmabile)

    Il controllore logico programmabile (PLC, acronimo di Programmable Logic Controller) è un tipo di computer industriale progettato per gestire e controllare i processi industriali. Originariamente sviluppato per automatizzare i processi produttivi, il PLC esegue programmi specifici per elaborare segnali digitali e analogici provenienti dai sensori e inviarli agli attuatori all’interno di un impianto industriale.

    La struttura del PLC può essere adattata in base alle esigenze del processo che deve essere automatizzato. Durante la progettazione del sistema di controllo, vengono selezionate le schede appropriate per le grandezze elettriche coinvolte e queste schede vengono montate su un BUS o un rack dedicato all’interno del PLC.

    Il primo PLC fu ideato da Dick Morley nel 1968 e commercializzato con il marchio Modicon, ora parte di Schneider Electric.

    Un esempio concreto di come un PLC viene utilizzato nella vita reale è nel controllo di una linea di produzione automatizzata in un impianto di confezionamento alimentare. Ecco come potrebbe funzionare:

    Scenario: Linea di Produzione di Bottiglie

    **1. Inserimento Bottiglie:

    • Sensori: I sensori all’inizio della linea rilevano la presenza e la posizione delle bottiglie in arrivo.
    • PLC: Il PLC riceve i segnali dai sensori e attiva i nastri trasportatori per spostare le bottiglie lungo la linea.

    **2. Riempimento:

    • Sensori di Livello: Sensori di livello nella macchina di riempimento monitorano la quantità di liquido in ogni bottiglia.
    • PLC: Il PLC controlla la valvola di riempimento, regolando il flusso di liquido per garantire che ogni bottiglia venga riempita alla giusta quantità.

    **3. Chiusura:

    • Attuatori: Gli attuatori chiudono i tappi sulle bottiglie una volta che sono state riempite.
    • PLC: Il PLC coordina l’azione degli attuatori basandosi sui segnali ricevuti dai sensori di riempimento e dalle fotocellule che confermano la posizione delle bottiglie.

    **4. Etichettatura:

    • Macchina di Etichettatura: Una macchina applica etichette alle bottiglie.
    • PLC: Il PLC gestisce il sincronismo tra la macchina di etichettatura e il nastro trasportatore, assicurandosi che le etichette siano applicate correttamente su ogni bottiglia.

    **5. Ispezione e Imballaggio:

    • Sensori di Qualità: Sensori e telecamere ispezionano le bottiglie per rilevare difetti e verificare la corretta applicazione delle etichette.
    • PLC: Il PLC gestisce il processo di ispezione e indirizza le bottiglie difettose verso una linea di scarto, mentre le bottiglie conformi vengono inviate all’area di imballaggio.

    Funzione del PLC

    Un Controllore Logico Programmabile (PLC) è un dispositivo hardware progettato per controllare processi industriali. Immagina un PLC come una scatola simile a un computer desktop, ma costruita per gestire circuiti elettrici e operazioni industriali. Solitamente, un PLC è racchiuso all’interno di un contenitore elettrico per proteggerlo dagli ambienti difficili in cui opera. Un PLC coordina e gestisce tutte queste operazioni automaticamente, rispondendo ai segnali dei sensori e inviando comandi agli attuatori e alle macchine lungo la linea di produzione. Questo consente un’efficienza maggiore, riduce gli errori umani e ottimizza la produttività dell’intero impianto. In molti ambiti il termine “PLC” può riferirsi anche all’intero sistema di controllo di un impianto industriale, poiché è collegato a sensori, motori, interruttori, valvole e altri componenti.

    Dal loro debutto, i PLC sono evoluti molto negli anni: rimangono macchine robuste e orientate ai processi, ma stanno iniziando a incorporare caratteristiche tipiche degli ambienti di Tecnologia dell’Informazione (IT). Tra queste novità ci sono la connettività Ethernet per la raccolta dei dati, il monitoraggio dei sensori tramite tecnologie come IOLink, i protocolli MQTT che permettono connessioni basate su server e altro ancora.

    Di User:Vev - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=136476
    Di User:Vev – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=136476
  • Come accedere al portale SIDI

    Come accedere al portale SIDI

    Il portale SIDI (Sistema Informativo Digitale dell’Istruzione) è una piattaforma utilizzata principalmente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito in Italia per gestire diverse pratiche legate al sistema educativo, come la gestione degli studenti, delle scuole e delle risorse umane. È utilizzato da dirigenti scolastici, docenti e personale amministrativo per accedere a vari servizi e informazioni.

    Come Accedere al Portale SIDI

    Puoi accedere da qui: https://www.istruzione.it/accesso-sidi/ seguendo le istruzioni passo passo riportate di seguito.

    1. Accesso Online: Vai al sito ufficiale del portale SIDI. Di solito, puoi trovare il link attraverso il sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
    2. Credenziali: Per accedere, devi avere le credenziali fornite dal Ministero. Queste credenziali ti vengono date tramite il tuo istituto scolastico o attraverso la tua posizione lavorativa nel settore educativo.
    3. Autenticazione: Inserisci il tuo nome utente e password nella pagina di accesso. Se non hai le credenziali o le hai dimenticate, contatta il tuo amministratore di sistema scolastico o il supporto del Ministero per ricevere assistenza.
    4. Accesso con SPID: Alcuni servizi potrebbero richiedere l’accesso tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), quindi assicurati di avere le tue credenziali SPID pronte se richieste.

    A che serve il Portale SIDI

    Il portale SIDI è utilizzato per gestire e accedere a diverse informazioni e funzioni, tra cui:

    • Gestione Anagrafica: Gestione dei dati degli studenti, del personale scolastico e delle scuole.
    • Comunicazioni e Documentazione: Scambio di comunicazioni ufficiali e documentazione tra le scuole e il Ministero.
    • Piani di Studio e Curriculum: Aggiornamenti e gestione dei piani di studio e dei curricula scolastici.
    • Dati Statistici: Raccolta e visualizzazione di dati statistici relativi al sistema educativo.
    • Richieste e Procedimenti: Compilazione e invio di richieste amministrative e procedimenti burocratici, come le assunzioni del personale e le iscrizioni degli studenti.

    Se hai bisogno di ulteriore assistenza o informazioni specifiche su come utilizzare il portale, ti consiglio di contattare l’ufficio amministrativo del tuo istituto o il supporto tecnico del Ministero.