I ricercatori informatici della Princeton University hanno condotto un’interessante analisi, che ha portato a scoprire l’uso degli audio fingerprint su un campione di oltre un milione dei siti più popolari al mondo. Quello che si è scoperto è che l’80% di essi potrebbe sfruttare una tecnica di identificazione dell’utente basata su un nuovo tipo di fingerprint, cioè un insieme di dati che rilasciamo senza saperlo quando navighiamo sul web.
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per ricevere 5 € dopo l'iscrizioneLo studio in questione analizza nello specifico un nuovo tipo di “impronta digitale”, ovvero le tecniche di fingerprint usate da un milione di siti web tra i principali top al mondo, in particolare relativamente a quelle a livello audio.
La pagina web che permette di testare il fingerprint – e mostrare il grafico qui sopra, ad esempio – mostra questo: sfruttando la Canvas API e l’AudioContext API del browser, non vengono registrati suoni dalla macchina dell’utente (come si potrebbe pensare a prima vista), bensଠviene rilevato internamente il suono prodotto dallo stack audio del PC o smartphone in uso. Combinando queste informazioni con indirizzo IP, User-Agent ed altre informazioni, è possibile rilevare una sorta di “impronta digitale” teoricamente univoca, che permette di identificare in modo univoco (con un piccolo margine di errore, a volte) qualsiasi dispositivo connesso in rete.
Il metodo non ha nulla a che vedere con il microfono del dispositivo, quindi, e non è una tecnica che vorrebbe evocare quella, decisamente più preoccupante, del RAT (Remote Access Tools, una strategia subdola per accedere webcam e microfono dell’utente senza che se ne accorga), bensଠcon il modo in cui un segnale audio viene processato dallo smartphone o dal PC dell’utente; tecnica che contribuisce a quella, molto più generale, di trovare modi per catalogare gli utenti in rete sulla base dei dispositivi che usano per connettersi.
Lo scopo finale è quello di misurare il livello di privacy di ogni browser come Chrome, Firefox ed altri: lo script Python usato per i test, di fatto, è disponibile come progetto open source su GitHub.
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