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Benvenuti nel museo virtuale del malware

Benvenuti nel museo virtuale del malware

Nel vasto panorama della sicurezza informatica, i malware hanno sempre rappresentato una minaccia costante. Tuttavia, alcuni di essi, soprattutto quelli degli anni ’80 e ’90, possedevano caratteristiche peculiari che li rendevano unici. Per preservare e studiare questi esempi storici, è nato il Malware Museum, una collezione online curata dall’esperto di sicurezza Mikko Hyppönen di F-Secure, ospitata su Archive.org.

Questo museo virtuale offre una raccolta di virus informatici che, una volta depurati delle loro componenti dannose, mostrano le animazioni e i messaggi originali che apparivano sugli schermi dei computer infetti. Questi malware, diffusi principalmente attraverso floppy disk e reti primordiali, spesso si manifestavano con effetti visivi sorprendenti o messaggi curiosi.

Come dimenticare per esempio CRASH.COM, il malware che riempiva lo schermo di MS-DOS di caratteri colorati incompresibili? All’indirizzo https://archive.org/details/malwaremuseum?&sort=-downloads è infatti disponibile una collezione di questi virus, pubblicamente disponibile e consultabile (ovviamente senza rischio di infezione, dato che i virus sono stati “purificati” delle parti dannose o distruttive) curata dall’esperto di sicurezza informatica Mikko Hypponen dell’azienda F-Secure.

Ecco altri esempi notevoli presenti nel museo:

  • CRASH.COM: Questo virus riempiva lo schermo di MS-DOS con caratteri colorati e incomprensibili, creando confusione nell’utente.
  • LSD.COM: Una volta attivato, mostrava una serie di effetti visivi psichedelici, distorcendo testi e immagini sullo schermo.
  • FELLOW.COM: Questo malware visualizzava messaggi amichevoli, quasi come se volesse instaurare una conversazione con l’utente, nonostante la sua natura malevola.

Questi esempi rappresentano una finestra sul passato dell’informatica, mostrando come i creatori di malware combinassero competenze tecniche con una sorta di “creatività artistica” per lasciare il loro segno.

Visitando il Malware Museum è possibile esplorare questi e molti altri esempi, rivivendo un’epoca in cui i virus informatici erano meno distruttivi ma certamente più eccentrici.

Fonti:

Il Malware Museum non è altro che una collezione di virus informatici diffusi tra gli anni 80 e gli anni 90, prevalentemente sui computer ad uso domestico, e che infettavano tali PC notificando la cosa, il più delle volte, mediante particolari animazioni o schermata beffarde di essere stati infettati. Di seguiti propongo una galleria delle 10 più singolari che sono riuscito a reperire dal sito.

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Photo by fortfan

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