Seguici su Telegram, ne vale la pena ❤️ ➡ @trovalost
Vai al contenuto

L’app ufficiale del campionato spagnolo era uno spyware per combattere la pirateria nei locali

L’app ufficiale del campionato spagnolo, LaLiga, è stata rimossa dall’app store ed i suoi realizzatori multati in maniera piuttosto salata: ben 250.000 € di multa da parte dall’AEDP (l’equivalente spagnolo del Garante per la privacy italiano) per aver abusato delle funzioni di geolocalizzazione e microfono. Secondo quanto riportato dalle condizioni d’uso, infatti, veniva richiesto il permesso da parte dell’app – che doveva servire a monitorare i risultati del campionato e visualizzare le news di settore – di utilizzare lo smartphone dell’utente come vero e proprio spyware: mediante esse, infatti, venivano raccolti dati sull’uso

àˆ decisamente singolare, per non dire peggio, che una funzionalità  del genere venisse utilizzata per controllare, mediante i telefoni dei tifosi che la installavano, mediante analisi di segnali audio (ed un meccanismo tipo Shazam, racconta Punto Informatico) se l’utente era in un luogo pubblico che trasmetteva una partita in diretta streaming, unito alla sua posizione geografica (il locale in cui si trovava, in sostanza). Come si legge nelle condizioni, infatti, “Al fine di identificare comportamenti fraudolenti legati alla riproduzione di contenuti calcistici in luoghi pubblici non autorizzati, se accetti la specifica e abiliti il box opzionale relativo a questo scopo, consenti l’accesso e l’utilizzo al microfono e alla funzionalità  di geolocalizzazione del tuo dispositivo mobile, cosଠche LaLiga possa sapere in quale location la partita è trasmessa e possa identificare un atto illegale da parte di soggetti non autorizzati.”.

Secondo la Liga stessa, e su evidente pressione da parte delle aziende che forniscono streaming a pagamento, i mancanti introiti causati dai servizi di pirateria ammontava a circa 400 milioni di euro all’anno. Ma questo ovviamente non può giustificare il comportamento anti-etico da parte della Liga, a nostro modo di vedere in alcun modo. Gli incubi di 1984 di Orwell, a questo punto, dopo il caso clamoroso di NSA e del suo pacchetto di software-spia, sembrano essere sempre più minacciosi: i nuovi modelli di smartphone dovranno quindi potenziare notevolmente gli aspetti legati ai permessi di sicurezza delle app, oltre a sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sulle tematiche legate alla privacy.

Ti potrebbe interessare:  Scoperta nuova falla zero-day in Linux, tutti i dettagli

Da non perdere 👇👇👇



Trovalost esiste da 4430 giorni (12 anni), e contiene ad oggi 4009 articoli (circa 3.207.200 parole in tutto) e 12 servizi online gratuiti. – Leggi un altro articolo a caso
Non ha ancora votato nessuno.

Ti sembra utile o interessante? Vota e fammelo sapere.

Questo sito contribuisce alla audience di sè stesso.
Il nostro network informativo: Lipercubo.it - Pagare.online - Trovalost.it.