Se WordPress è la tua passione, e stai facendo funzionare uno o più siti con questo CMS, possono capitare delle circostanze che rallentano il tuo amato portale. Di solito, eccessivi carichi sul server (della serie: troppi visitatori, plugin male impostati, cattiva programmazione dei plugin / theme) possono provocare problemi alle nostre pagine, degraderne le prestazioni, ridurre le visite e (caso non raro) declassare i nostri URL posizionati su Google. Un buon plugin di cache, dunque, ci può aiutare ad evitare, arginare o eliminare questi rallenamenti, almeno nella media dei casi e senza considerare ulteriori complicazioni. Un plugin di cache è anche la scelta più pratica, per inciso, per provare a migliorare le prestazioni del proprio sito in WordPress senza dover intervenire sul codice, o effettuare altri tipi di interventi generalmente riservati a professionisti del settore o consulenti esperto.
In questo articolo ho messo a confronto i tre principali plugin di cache gratuiti disponibili nel repository ufficiale di WP. Continuate a leggere e scoprirete facilmente quale sia più adatto per il vostro caso!
Cos’è la cache
Il termine cache indica, letteralmente, una “collezione” di oggetti – in un certo senso – nascosti: questo perchè i contenuti della cache sono trasparenti e non visibili per l’utente che accede al sito, che non si accorge che la cache stessa sia attiva. Tali oggetti, dunque, sono tipicamente dello stesso tipo, che possono essere tirati fuori o usati all’occorrenza; in informatica una cache non è altro che un’area dati (tipicamente di memoria) non eccessivamente capiente ma particolarmente veloce, che permette di servire (nello specifico) i contenuti delle pagine web più velocemente.
L’uso tipico della cache è quello di velocizzare il caricamento delle pagine, specie se critiche o molto visitate, a condizione di impostarne correttamente i parametri, ed ammesso che sussistano le condizioni per farlo: ad esempio, se attiviamo un plugin del genere per WordPress su un sito, possiamo riuscire a ridurre i tempi caricamento attivando una pre-carica dei contenuti HTML, CSS e JS, e fornendo al visitatore una copia statica del sito: questo sarà tutto a vantaggio della velocità , perchè evita che il sito debba richiamare PHP e database MySQL. Lo svantaggio è che se una cache è male impostata, di fatto, i visitatori potrebbero non vedere necessariamente l’ultima versione di un articolo o di altro tipo di contenuto.
Come scegliere il miglior plugin WordPress per la cache
La scelta tra i vari plugin di cache, in generale, è influenzata da una serie di valutazioni:
interfaccia di funzionamento: non tutte sono equivalenti, poche sono realmente intuitive, la maggioranza offre troppe opzioni all’utente medio.
costi: tipicamente questi plugin sono gratuiti, per quanto la loro messa a punto e taratura per il nostro sito specifico possa passare per know-how non esattamente alla portata di chiunque (l’ideale è uno sviluppatore web preparato su queste cose);
funzionalità : tutti i plugin di cache sono simili tra loro, sebbene si presentino all’utente in maniera diversa tra loro. Le differenze tra le possibilità offerte sono legate al tipo di tecnologie coinvolte, al server utilizzato (Apache, NGINX, …) ed al tipo di implementazione del codice.
Supporto online: tutti i plugin presentati in questa pagina possiedono ampie community di supporto, in grado di dare risposte a chiunque abbia difficoltà .
Ricordo che l’uso di plugin di WordPress per la cache richiede, praticamente in tutti i casi, che il plugin stesso possa scrivere in una cartella apposita (ad esempio /wp-content/cache), cosa che è resa possibile (a seconda delle configurazioni degli hosting, in realtà ) via FTP / SSH da un CHMOD 775, CHMOD 755 o (sconsigliato ma effettivo, su alcuni hosting) CHMOD 777 sulla cartella in questione. Passiamo quindi ai tre principali plugin di cache che uso, e faccio usare, sui vari siti WordPress.
Cache Enabler
Lo sto sperimentando da qualche tempo ed è ottimo: crea in automatico i file HTML tratti dalle pagine, in modo da disporre di file statici che siano identici agli originali. Ha il vantaggio enorme di essere molto semplice da configurare e del tutto privo di opzioni inutili. Si può disabilitare su certe cartelle, volendo se qualcosa non dovesse funzionare.
Analizzato per primo non a caso, poichè si tratta della scelta più comune, per quello che mi riguarda, al fine di attivare un controllo snello e veloce sulla cache del proprio sito.
Consigliato perchè:
è facile da configurare;
offre supporto alle CDN integrato;
permette di controllare la pre-carica dei contenuti, stabilendo di ripetere eventualmente la procedura in modo periodico (es. ogni settimana)
Svantaggi potenziali sono:
va configurato a dovere, soprattutto per gli utenti loggati;
non è necessariamente compatibile con alcuni plugin;
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