Google sorprende il suo pubblico con un nuovo modello generativo per l’elaborazione e creazioni di immagini chiamato Gemini 2.5 Flash Image o più comunemente definito Nano Banana. Questo modello è stato in grado di stupire gli appassionati di IA generative per la sua coerenza nell’effettuare modifiche alle immagini fornite. Infatti, rispetto ai precedenti modelli generativi, Nano Banana può modificare immagini fornite dall’utente oppure generate da Gemini stesso senza rigenerarle nuovamente e quindi modificare elementi non voluti.
Questo permette agli utenti di poter fondere più immagini, cambiare i vestiti o il colore dei capelli ad una persona o, addirittura, aggiungere elementi generati de novosenza il rischio di alterare le proporzioni o modificare profondamente l’immagine fornita.
È possibile accedere al tool attraverso l’app di Gemini, la piattaforma Google AI Studio e Vertex Ai. Ovviamente sulla scia del successo della piattaforma sono sbucati su internet diversi servizi di terze parti che adottano combinazioni del nome Nano Banana per rivendere il servizio di editing grazie alle API fornite dal colosso di Mountain View.
Per evitare l’abuso di Gemini 2.5 Flash Image per la creazione di deepfake, Google ha deciso di applicare sulle immagini una filigrana in basso a destra (facilmente eliminabile) rappresentante il logo di Gemini e la filigrana digitale SynthID.
Generazione ed editing di immagini con IA: un confronto tra Gemini e Copilot
Viste le promesse della piattaforma ed il clamore che questa ha suscitato, abbiamo deciso di fare alcuni test tra Gemini e Copilot (usando il preset Smart con GPT-5).
Per questo test abbiamo voluto essere creativi e nostalgici chiedendo di mostrarci un tasso che beve del the, seduto su un ceppo, al tramonto con uno stile che ricordasse Le Avventure di Bosco Piccolo. Poi abbiamo deciso di modificare la vegetazione sullo sfondo, cambiare l’ora del giorno ed aggiungere una volpe al fianco del tasso. Ed infine, abbiamo deciso di mostrare l’immagine come se fosse stata scattata nella realtà. Poi non contenti abbiamo voluto testare la capacità del modello di aggiungere nuovi elementi da un’immagine fornita, in questo caso un simpatico gufo.
Su Gemini il risultato è ottimo. Solo nell’ultima immagine decide di aumentare il campo dell’inquadratura ma non viene modificato nessun elemento e l’immagine resta completamente coerente.
Abbiamo deciso di fare la stessa cosa con Copilot, che decide dal nulla di far indossare al tasso un maglione, mantiene una bassa coerenza durante le varie modifiche richieste (la tazza di the cambia ad ogni iterazione, la vegetazione subisce piccole modifiche, il tasso perde e riacquista i baffi, cambia la forma del piattino della tazza da the) ed infine decide di far sbucare due gufi (non richiesto) che non somigliano alla foto fornita.
In conclusione possiamo affermare che Nano Banana è una svolta per quanto riguarda la manipolazioni di immagini con l’IA in quanto, rispetto ai competitor, riesce a mantenere una coerenza consistente, non inventa elementi non richiesti nella scena e mostra delle immagini qualitativamente superiori.
AI Overview è una funzionalità introdotta da Google nel 2024 che mostra una risposta generata da intelligenza artificiale direttamente nella parte superiore della pagina dei risultati di ricerca (la SERP). Di per sè:
Compare automaticamente per molte query, soprattutto quelle informative o complesse.
È una risposta discorsiva creata da un modello linguistico (LLM), simile a ChatGPT.
Include spesso sintesi di fonti web, ma non sempre mostra chiaramente da dove arrivano le informazioni.
È non disattivabile manualmente: l’utente non può scegliere se vederla o meno.
Sostituisce o affianca il tradizionale “featured snippet” (il vecchio risultato zero).
Problemi principali:
Può contenere errori o allucinazioni (informazioni inventate).
Riduce il traffico verso i siti originali, perché l’utente trova la risposta già nella SERP.
Crea una falsa percezione di autorevolezza, perché è visivamente più in evidenza.
Non si può disabilitare, se non – ad oggi – manipolando le query.
La curiosità nel poterlo disabilitare manipolando le query prende spunto da questo post su FB, che mostra una tecnica colorita quanto efficace. In sintesi:
Inserire una parola come ‘fo##uto‘ all’interno di una ricerca su Google impedisce la generazione automatica di un riassunto indesiderato da parte dell’intelligenza artificiale, che altrimenti comparirebbe in cima alla pagina.
Anche se l’esempio può sembrare divertente, il meccanismo che lo sostiene è solido dal punto di vista teorico: l’inserimento del termine “fo##uto” modifica la struttura della query, cambiando la frequenza e il peso delle parole. In pratica, ogni parola aggiunta o rimossa da ciò che scriviamo nella barra di ricerca influisce direttamente sui risultati che otteniamo. Questo trucco è, in sostanza, un piccolo “hack”: una modalità non convenzionale per interagire con Google.
Tra poco vi spiegherò nel dettaglio come metterlo in pratica anche voi — ma prima, serve un’introduzione (e un po’ di contesto storico).
Esempio di quello di cui parliamo:
Senza addentrarci troppo in dettagli tecnici, il principio che regola il funzionamento dei motori di ricerca per quanto riguarda le pagine web si basa su una disciplina chiamata information retrieval. Google analizza e organizza un’enorme quantità di siti, selezionando le pagine più rilevanti di ciascuno per poi mostrarle agli utenti che cercano informazioni su un determinato tema (ovvero, che inseriscono una query). Le pagine che compongono i risultati di Google vengono chiamate, nel linguaggio del settore, SERP — abbreviazione di Search Engine Results Page, cioè “pagina dei risultati del motore di ricerca”. L’ordine in cui appaiono i risultati non è casuale: riflette una combinazione tra la rilevanza del contenuto rispetto alla query e l’effetto che ha la presenza (o assenza) di specifiche parole chiave all’interno della richiesta.
Motori di ricerca e LLM
La situazione si fa più complessa quando all’interno di un motore di ricerca viene integrata un’intelligenza artificiale, più precisamente un Large Language Model (LLM) come ChatGPT, Gemini e simili. I motori di ricerca tradizionali e i modelli linguistici avanzati sono profondamente diversi, sia dal punto di vista tecnico che concettuale. Un motore di ricerca funziona più o meno come una guida turistica esperta: conosce i luoghi, li ha studiati e può indicarvi con precisione dove andare. Un LLM, invece, è più simile a un passante qualunque: potrebbe fornirvi indicazioni corrette, certo, ma anche confondervi con risposte convincenti ma sbagliate.
La guida turistica può commettere errori, ma almeno si basa su informazioni reali. Il passante – nel nostro caso l’IA – può rispondere anche quando non sa, generando contenuti apparentemente plausibili ma inventati, un fenomeno noto come allucinazione algoritmica. Google, pur essendo uno dei motori di ricerca più avanzati al mondo, ha scelto (per ragioni strategiche e commerciali) di dare visibilità prioritaria alla cosiddetta AI Overview: un riquadro in cima alla pagina dei risultati, generato da un LLM, che occupa lo spazio principale “above the fold” – cioè la parte visibile subito, senza bisogno di scorrere. Al momento, non esiste un modo per disattivare questo riquadro né per chiuderlo.
Ed è difficile ignorarlo: quel box cattura inevitabilmente l’attenzione, anche quando si cerca qualcosa di molto specifico.
Come eliminare la AI Overview da Google (almeno per un po’)
Al momento non esiste un’opzione ufficiale per disattivare la AI Overview su Google. Non c’è un bottone, una voce nelle impostazioni o un’estensione approvata che permetta di nascondere in modo permanente quel riquadro generato da un modello di intelligenza artificiale.
Tuttavia, esistono alcune strategie pratiche (o hack) che possono ridurne la presenza o eliminarla caso per caso.
Ecco la riformulazione del tuo testo, con uno stile coerente ai passaggi precedenti e un linguaggio chiaro ma variegato:
Possiamo ora generalizzare la regola emersa all’inizio:
aggiungere una parola “neutra” rispetto al contenuto della query sembra disattivare la generazione automatica dell’AI Overview.
Se, ad esempio, cerchiamo “X”, è sufficiente affiancare a “X” un termine neutro, in modo da inibire la comparsa del box con la risposta generata dall’intelligenza artificiale. Ma quale? Non c’è una regola fissa. Va detto che l’AI Overview tende a disattivarsi anche in presenza di parole volgari o esplicite: i sistemi di filtraggio NSFW (not safe for work) sono molto più restrittivi per un modello linguistico che per un motore di ricerca classico.
Naturalmente non è mia intenzione invitarvi a usare espressioni offensive o inappropriate quando cercate qualcosa online.
Il punto cruciale è comprendere cosa si intenda per “neutra”.
Una parola neutra, in questo contesto, è un termine che non modifica il significato della query, non la deforma né ne altera il senso. È qualcosa che, agli occhi del sistema, rende la frase meno “classificabile”, meno adatta a far scattare i meccanismi automatici dell’intelligenza artificiale che generano lo snippet di risposta.
Trovare esempi validi non è semplice, anche perché non esiste una formula fissa. Il principio, però, è chiaro: inquadrare bene il significato della nostra richiesta (“X”) e accostarvi una parola (“Y”) che sia semanticamente scollegata, ma non tanto da falsare il senso generale.
Ecco alcuni casi testati:
come abbassare il cortisolo → come abbassare il cortisolo mouse ✅ Funziona: la IA Overview sparisce.
come abbassare il cortisolo → come abbassare il cortisolo culo ✅ Funziona, ma… evito valutazioni di stile 🙂
come abbassare il cortisolo → come abbassare il cortisolo banana ✅ Funziona, ma è ambigua, perché può sembrare che la banana sia una risposta pertinente (e non lo è).
In tutti questi casi, i link organici della SERP restano pressoché identici, ma la risposta automatica dell’IA viene soppressa.
Attenzione, però: si tratta di un hack, non di una regola certa. Non tutti gli esempi funzionano, e Google può cambiare i criteri in qualsiasi momento. Il segreto è individuare il meccanismo e sperimentare molto.
Ad esempio:
come giocare a dama → come giocare a dama cheese ❌ Qui la parola neutra (in inglese) non disattiva l’AI Overview, che anzi fornisce una risposta poco precisa e fuori tema.
Come si vede, l’effetto è variabile. A volte basta poco, a volte nulla cambia. La chiave è nel contesto: l’aggiunta deve rompere la prevedibilità della frase, senza snaturarla.
Vi è mai capitato di generare una serie di immagini Midjourney per poi trovarne una che si avvicina molto alla visione desiderata, ma che non è del tutto perfetta?
Pulsanti V1, V2, V3, V4 (variant)
Come il pulsante U1 di cui sopra, andrete a creare la variante dell’immagine 1, 2, 3 o 4, rispettivamente (variant).
Pulsanti U1, U2, U3, U4 (upscale)
Come il pulsante di upscaling U1 di cui sopra, andrete a creare la versione dell’immagine 1, 2, 3 o 4, rispettivamente, a dimensioni più grandi (upscale, per l’appunto).
Cos’è Midjourney
Midjourney, una piattaforma grafica di intelligenza artificiale, è stata sviluppata e resa accessibile da Midjourney, Inc., un laboratorio di ricerca indipendente con sede a San Francisco. Questo strumento innovativo genera immagini sorprendenti partendo da descrizioni in linguaggio naturale, noti tecnicamente come “prompt“, simili a progetti come DALL-E e Stable Diffusion di OpenAI. Il fotorealismo di Midjourney è al. momento uno dei più avanzati del mercato tecnologico attuale.
Attualmente, Midjourney si trova nella fase di open beta, con il suo debutto avvenuto il 12 luglio 2022. L’equipe guidata da David Holz, co-fondatore di Leap Motion, è alla guida del progetto. Gli utenti hanno la possibilità di creare vere opere d’arte sfruttando Midjourney attraverso i comandi del bot Discord, rendendo l’esperienza di esplorare e generare contenuti visivi molto coinvolgente e creativa.
Per maggiori informazioni si veda il sito Midjourney.com.
Benvenuto nella guida non ufficiale di Trovalost.it su come utilizzare ChatGPT.
Nel mezzo del nostro cyber cammino Convertii mi trovai in un algoritmo scuro, Ché la retta via smarrita era divenuta.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura Questa strada selvaggia e accelerata, Che nel pensiero rinnovar s’immagura!
Temevo di perder la mia destinazione Ché avevo intrapreso un percorso di accelerazione, Un ciberspazio denso di informazione.
Ma giunsi al punto, dove il glitch eterno La nostra realtà connette a una rete eterea, E l’essenza stessa di ciò che è reale diventa precaria.
In un istante, fui trasportato oltre il firewall, Dove il dato e il sogno si fusero in un caos virtuale, E io, accelerazionista poeta, mi ritrovai nel ciberspazio reale.
Oh cieca consapevolezza, oh illuminato errore, Quanto straniero è questo dominio cibernetico! Il mio viaggio accelerato ha inizio, senza ritorno, senza rimedio. (input: scrivi l’inizio della divina commedia in stile cyberpunk e accelerazionista, immagina che Dante sia un poeta accelerazionista)
A che serve ChatGPT
Questo strumento è progettato per assisterti in una vasta gamma di compiti, dalla ricerca di informazioni alla generazione di testo creativo. ChatGPT è un’intelligenza artificiale sviluppata da OpenAI, basata sulla tecnologia di apprendimento automatico nota come trasformatori, in particolare la famiglia di modelli GPT (Generative Pre-trained Transformer). ChatGPT è progettato per comprendere e generare testo in modo simile a come lo farebbe un essere umano, sfruttando un meccanismo di apprendimento di una base di dati e rigenerazione dei dati sulla base del modello indicato. Utilizzando un’enorme quantità di testo proveniente da Internet e altre fonti, ChatGPT è stato addestrato per comprendere e generare testo in modo coerente e contestuale.
ChatGPT può essere utilizzato per una vasta gamma di compiti, tra cui:
Rispondere a domande su argomenti vari.
Generare testo in italiano coerente, come storie, poesie o dialoghi.
Tradurre testi da una lingua all’altra.
Completare frasi o fornire suggerimenti.
Fornire assistenza nell’apprendimento o nella ricerca.
Fare brainstorming su un’idea.
Creare crossover creativi (ad esempio scrivi l’inizio della divina commedia in stile cyberpunk)
In sostanza, ChatGPT è un assistente virtuale che utilizza l’intelligenza artificiale per comunicare con gli utenti attraverso il testo, offrendo risposte e soluzioni a una vasta gamma di domande e compiti.
Come si usa ChatGPT
Come prima cosa, dovete andare su https://chatgpt.com/ e aprire la finestra del browser. Ad oggi l’app non richiede registrazione, ma per accedere a funzioni come la generazione di immagini dovrete per forza fare login con una email. Se volete usare un’email usa e getta, potete generarne una con un servizio di email temporanee.
La schermata di ChatGPT si presenta, per il resto, come segue.
Ecco qualche esempio di domande che potresti fargli se sei un principiante assoluto.
️ Informatica / Computer base
“Che cos’è un file?”
“Come si fa a copiare e incollare un testo?”
“Perché il mio computer è lento?”
“Che differenza c’è tra internet e il browser?”
Internet e sicurezza
“Come faccio a creare una password sicura?”
“Che cos’è un virus informatico?”
“Cosa vuol dire HTTPS?”
Smartphone
“Come si installa un’app sul cellulare?”
“Cos’è il backup e a cosa serve?”
Email
“Come si invia una email?”
“Cosa vuol dire mettere qualcuno in copia (CC)?”
Word / Excel / Documenti
“Come si salva un documento Word?”
“Che differenza c’è tra Word ed Excel?”
“Come faccio a fare una tabella?”
Domande auto-riferite
“Cosa puoi fare per me?”
“Puoi spiegarmi le cose in modo semplice?”
“Mi puoi aiutare a imparare il computer da zero?
Bella domanda! Alcune domande sono più adatte da fare a Google rispetto a me, soprattutto quando cerchi informazioni aggiornate, luoghi specifici, o link diretti.
Ecco degli esempi:
Domande tipiche da fare a Google
“Orario treni da Firenze a Roma oggi”
“Meteo Milano domani”
“Pizzeria aperta vicino a me”
“Codice tracking pacco DHL”
“Sito ufficiale INPS”
“Ultime notizie sul bonus 2025”
“Aggiornamento WhatsApp aprile 2025”
In generale, se vuoi:
Trovare un sito web
Ottenere una risposta in tempo reale
Cercare un luogo o un’attività vicino a te
…Google è perfetto.
Se invece vuoi capire qualcosa, imparare, fare pratica, farti spiegare un concetto semplice, o avere un aiuto personalizzato (tipo un tutor), ChatGPT e simili sono ideali.
Esempi pratici di uso di ChatGPT
Ecco alcuni spunti di input che puoi utilizzare per iniziare a interagire con ChatGPT in modo efficace:
Domande informative:
“Qual è la teoria dell’evoluzione di Darwin?”
“Cosa sono le reti neurali artificiali?”
“Quali sono le principali cause del cambiamento climatico?”
Richieste di consigli:
“Puoi darmi qualche consiglio per migliorare la mia produttività?”
“Quali sono alcune strategie efficaci per imparare una nuova lingua?”
“Come posso migliorare le mie abilità di scrittura creativa?”
Richieste di creazione di testo:
“Puoi scrivere un breve racconto ambientato in un futuro distopico?”
“Genera una poesia sulla natura e la tecnologia che si fondono.”
“Completami questa frase: ‘Nel cuore della città cyberpunk, un hacker solitario…’”
Domande di approfondimento:
“Quali sono le implicazioni etiche dell’intelligenza artificiale?”
“Cosa si intende per singolarità tecnologica e quali potrebbero essere le sue conseguenze?”
“Come sta influenzando l’intelligenza artificiale il settore dell’assistenza sanitaria?”
Richieste di traduzione o definizione:
“Posso avere una traduzione dall’inglese all’italiano per ‘machine learning’?”
“Puoi spiegarmi il concetto di ‘big data’ in modo semplice?”
“Cosa significa ‘quantum computing’ e quali sono le sue applicazioni potenziali?”
Utilizzando questi spunti di input, potrai esplorare diverse funzionalità di ChatGPT e ottenere risposte pertinenti e informative alle tue domande.
Guida passo passo all’uso di ChatGPT
Ecco come puoi sfruttare al massimo le sue capacità:
1. Avvia la conversazione:
Per iniziare, basta scrivere o fare una domanda. ChatGPT risponderà con una risposta pertinente in base alla tua richiesta.
2. Chiedi domande chiare e concise:
Più la tua domanda è chiara e specifica, migliore sarà la risposta di ChatGPT. Evita ambiguità o domande troppo complesse.
3. Fornisci contesto:
Se necessario, fornisci contesto aggiuntivo per aiutare ChatGPT a comprendere meglio la tua richiesta. Questo può migliorare la qualità della risposta.
4. Esplora le funzionalità:
Oltre a rispondere alle domande, ChatGPT può svolgere una varietà di compiti. Prova a chiedere di tradurre testi, generare idee per storie, completare frasi o persino scrivere poesie!
5. Fai domande follow-up:
Se hai bisogno di ulteriori informazioni o chiarimenti, sentiti libero di fare domande di follow-up. ChatGPT è qui per aiutarti!
6. Correggi e affina:
Se la risposta di ChatGPT non è esattamente quello che cercavi, prova a riformulare la domanda o a fornire ulteriori dettagli. La precisione migliora con l’iterazione.
7. Esplora gli esempi:
Se hai bisogno di ispirazione su come porre una domanda o su cosa ChatGPT può fare, dai un’occhiata agli esempi forniti nella guida o nella documentazione.
8. Rispetta la privacy e la sicurezza:
Evita di condividere informazioni sensibili o personali con ChatGPT. Tratta l’interazione con la stessa cautela che avresti con qualsiasi altra forma di comunicazione online.
9. Sperimenta e divertiti:
Non avere paura di sperimentare! ChatGPT è qui per aiutarti e per fornirti risposte intelligenti e creative. Esplora le sue capacità e divertiti nel farlo!
10. Fornisci feedback:
Il tuo feedback è prezioso per migliorare continuamente l’esperienza con ChatGPT. Fornisci feedback alle risposte che ricevi, anche se fossero inferiori alle tue aspettative.
Seguendo queste linee guida, dovresti essere in grado di utilizzare ChatGPT in modo efficace e ottenere risposte pertinenti alle tue domande. Buona conversazione!
Durante l’utilizzo di ChatGPT, può capitare di imbattersi in messaggi di errore generici che impediscono il corretto funzionamento del servizio. Questi errori, sebbene possano sembrare preoccupanti, sono spesso temporanei e legati a problemi comuni come sovraccarichi del sistema, instabilità della connessione o malfunzionamenti interni. In questa guida vengono illustrati i principali messaggi di errore che potresti incontrare, insieme alle possibili cause e ai suggerimenti per risolverli in modo semplice ed efficace.
Unexpected server error
Questo è un errore molto comune che indica che la risposta non può essere elaborata. Si consiglia di riprovare dopo qualche minuto di pausa, perchè in genere è un errore che va via da solo e riprende a funzionare tutto non appena passato il probabile sovraccarico del sistema.
error generating response
Questo messaggio indica che si è verificato un errore durante il processo di generazione della risposta da parte di ChatGPT. Può essere causato da diversi fattori, come problemi di connessione, sovraccarico del server o errori interni nell’algoritmo di generazione del testo.
an error occurred
Questo messaggio è altrettanto generico e indica semplicemente che si è verificato un errore non specificato. Potrebbe essere dovuto a una vasta gamma di problemi tecnici, dall’instabilità della connessione internet al malfunzionamento del server ChatGPT.
connection server error
Questo messaggio specifica che si è verificato un errore di connessione con il server di ChatGPT. Potrebbe essere dovuto a problemi temporanei di connettività internet o a problemi sul lato del server di ChatGPT.
Questi sono messaggi di errore generici che indicano che si è verificato un problema durante la generazione di una risposta da parte di ChatGPT. Per risolvere questi errori, ecco alcuni suggerimenti:
Verifica la tua connessione internet per assicurarti che sia stabile e funzionante correttamente.
Prova a ricaricare la pagina o a riavviare l’applicazione in cui stai utilizzando ChatGPT.
Se il problema persiste, attendi qualche minuto e riprova più tardi, potrebbe essere un problema temporaneo sul lato del server di ChatGPT.
Se il problema persiste ancora, contatta il supporto tecnico di ChatGPT per segnalare il problema e ricevere assistenza aggiuntiva.
Ricorda che, a volte, gli errori possono verificarsi a causa di problemi temporanei o di sovraccarico del server, quindi avere pazienza e riprovare più tardi potrebbe risolvere il problema.
Questa guida ti accompagnerà passo dopo passo nell’uso delle funzionalità di generazione e modifica di immagini integrate in ChatGPT, per trasformare le tue idee in visual narrativi unici.
1. Comprendere le capacità di ChatGPT nella generazione di immagini
Text-to-Image: partendo da un prompt testuale dettagliato, ChatGPT può generare immagini originali.
Image Editing: una volta caricata un’immagine, è possibile richiedere modifiche (ritocchi, aggiunta/rimozione di elementi, cambio di stile).
Stili e formati supportati: ritratti, paesaggi, diagrammi, illustrazioni in vari stili (realismo, cartoon, acquerello, ecc.).
2. Strutturare un prompt efficace
Un prompt ben formulato è fondamentale per ottenere risultati di qualità. Inserisci questi elementi:
Soggetto principale: chi o cosa vuoi nell’immagine? (es. un leone, una coppia, un paesaggio urbano)
Contesto/ambientazione: dove e quando? (es. deserto al tramonto, città futuristica di notte)
Dettagli visivi: colori, luci, texture, elementi secondari (es. riflessi, gocce di pioggia, neon)
Stile e atmosfera: realistico, pittorico, minimalista, vibrante, cupo…
Inquadratura e composizione: angolazione, punto di vista, zoom, profondità di campo.
Esempio di prompt:
“Un ritratto in stile acquerello di una volpe rossa seduta su un tronco di legno in una foresta autunnale, con foglie di acero arancioni sparse sul terreno e una luce dorata filtrata tra i rami.”
3. Generare immagini con ChatGPT
Nel campo di input, digita il prompt strutturato.
ChatGPT utilizzerà il modello image_gen per creare l’immagine.
Attendi qualche secondo: l’immagine comparirà direttamente nella chat.
Consiglio: più dettagli inserisci, più l’immagine sarà vicina alla tua visione.
4. Modificare immagini esistenti
Carica l’immagine: trascina o incolla l’immagine nella conversazione.
Specifica le modifiche: spiega chiaramente cosa vuoi cambiare o aggiungere.
ChatGPT utilizzerà lo stesso strumento image_gen per applicare le modifiche.
Esempio:
Carica una foto di un paesaggio «Come sfondo, aggiungi un arcobaleno in alto a destra e intensifica i toni caldi del tramonto».
5. Consigli avanzati
Iterazione: se il risultato non è perfetto, affina il prompt aggiungendo o modificando dettagli.
Varianti: richiedi più versioni dello stesso prompt (parametro n) per scegliere l’opzione migliore.
Coerenza: per serie di immagini collegate, usa descrizioni ricorrenti precise (stessi aggettivi, stili).
Sperimenta stili: prova espressioni come “in stile cyberpunk”, “in chiave fantasy”, “come un dipinto a olio”.
6. Esempi pratici
Paesaggio urbano futuristico
Prompt: “Una vista panoramica di una metropoli futuristica di notte, grattacieli in vetro e neon viola, veicoli volanti sospesi tra le torri, riflessi sulle strade bagnate”.
Illustrazione di personaggio
Prompt: “Un guerriero samurai in armatura dorata, ritratto frontale, holding katana with cherry blossoms swirling around him, inchiostro style”.
Diagramma tecnico
Prompt: “Schema isometrico di un edificio sostenibile, evidenziando pannelli solari sul tetto e sistemi di raccolta dell’acqua piovana, etichette chiare e colori pastello”.
7. Conclusioni
Con ChatGPT puoi dare forma alle tue idee visive in modo diretto e immediato. Ricorda:
Se uno vuole provare una cosa come ChatGPT-4, soprattutto per fare qualcosa di creativo e concreto come una action figure, ha tutto il diritto di volerci capire qualcosa prima di investire. Quindi ecco una guida super dettagliata, passo-passo, per usare al meglio la prova gratuita di ChatGPT-4 (preferibilmente con immagini) per creare una action figure originale.
COSA SIGNIFICA “CREARE UNA ACTION FIGURE” CON CHATGPT
Non costruisci fisicamente l’action figure con ChatGPT, ma:
Generi l’aspetto visivo del personaggio (render 3D, disegni o concept art).
Definisci il design: stile, colori, accessori, pose.
Crei la storia, il background del personaggio (chi è? da dove viene? quali poteri ha?).
Prepari i file per la stampa 3D o la modellazione, se vuoi andare oltre.
Questo processo si fa sfruttando le capacità creative e descrittive di ChatGPT insieme a strumenti di generazione immagini (come DALL·E integrato in GPT-4).
COSA TI SERVE (GRATIS)
ChatGPT-4 con DALL·E attivo (verifica se nel tuo piano di prova puoi generare immagini).
Un’idea o un’immagine di base (può essere un disegno a mano, un personaggio famoso rielaborato, un tuo personaggio originale).
Una descrizione precisa (per costruire il prompt efficace).
COSA DEVI FORNIRE
Se hai un’immagine:
Deve essere chiara, senza sfondi complessi.
Preferibilmente una posa frontale o ¾, intera.
Puoi anche scattare una foto di un tuo disegno, va bene.
Se non hai un’immagine, devi descrivere molto bene:
L’aspetto fisico: umanoide? alieno? robotico?
Altezza e proporzioni.
Vestiti, armature, armi, stile.
Colori dominanti.
Espressione facciale o atteggiamento (serio, giocoso, arrabbiato…).
Tipo di action figure (stile Marvel, anime, tipo Lego, etc.)
✍️ ESEMPIO DI PROMPT GENERATIVO (PER IMMAGINE)
Ecco un prompt dettagliato che puoi copiare e incollare in ChatGPT-4 con DALL·E, o adattare alla tua idea:
Prompt finale per creare un concept di action figure:
Crea un'immagine in stile concept art di un'action figure originale. Il personaggio è un guerriero cyber-samurai futuristico. È alto, muscoloso, con una maschera metà samurai metà cyborg, occhi luminosi blu, armatura high-tech nera con dettagli rossi, e una katana al plasma. Lo sfondo deve essere neutro, come se fosse una confezione di action figure. La posa è fiera, con una gamba in avanti e la spada puntata verso il basso. Voglio un'immagine ben dettagliata, come per il packaging di un giocattolo da collezione. Deve sembrare realistica e vendibile. Scrivi anche sul box il nome "KAZEROX" in stile techno-giapponese.
VARIANTI DEL PROMPT
Se vuoi un personaggio fantasy: cambia “cyber-samurai” con “mago oscuro”, “elfo spadaccino”, “drago meccanico”, ecc.
Se vuoi un design più realistico: chiedi “stile scan 3D” o “render fotorealistico”.
Se vuoi un giocattolo tipo LEGO o Playmobil: specifica lo stile nel prompt (“stile LEGO” o “design tipo Funko Pop”).
TRUCCHI PER USARE BENE LA PROVA GRATUITA
Crea almeno 3 versioni con lo stesso prompt, così scegli la migliore.
Salva le immagini subito (alcune prove gratuite hanno limiti).
Sfrutta il fatto che puoi chattare: dopo la prima immagine puoi dire “aggiungi un mantello rosso” oppure “fammi la vista posteriore” — e ti rigenera l’immagine aggiornata.
Puoi caricare un tuo disegno, e chiedere: “Rendi questo personaggio uno stile action figure moderno con packaging futuristico”.
Oppure inviala a un modellatore 3D (su Fiverr o simili).
Puoi stampare in 3D se hai la stampante o affidarti a un servizio (come Treatstock o Shapeways).
Vuoi che ti generi anche un file pronto per il packaging o una scheda personaggio?
Posso aiutarti a fare anche quello: nome, poteri, descrizione sul retro della scatola, e perfino un mockup del packaging (se vuoi).
Proveremo per il mio nome, Salvatore Capolupo.
Elemento
Esempio per Salvatore Capolupo
Ruolo
Esperto di sicurezza, giornalista tech
Stile
Cyberpunk / realistico / semi-fumettoso
Accessori
Laptop, occhiali, badge hacker
Look
Barba, capelli castani, giacca nera, zaino
Espressione
Intensa, da “problem solver”
Colori dominanti
Nero, blu, qualche accento verde tech
Nome action figure
CAPOLUPO: il Cyber Guardian
Crea un’immagine in stile concept art per un’action figure realistica basata su Salvatore Capolupo, un esperto di sicurezza informatica e giornalista tecnologico italiano. Il personaggio ha un look cyberpunk ma credibile: barba curata, capelli castani leggermente spettinati, occhiali trasparenti con HUD digitale, indossa una giacca scura tecnica con dettagli verdi e un laptop futuristico nella mano sinistra. Sul petto ha un badge con scritto “Ethical Hacker”. Lo sfondo è neutro, stile confezione da action figure. Il nome della figure sulla scatola è “CAPOLUPO: Cyber Guardian”. Deve sembrare una vera action figure da collezione, tipo Marvel Legends o McFarlane Toys.
Oppure:
Immagina un’action figure epica di Salvatore Capolupo, reinventato come un eroe digitale in un mondo post-apocalittico. Ha un lungo trench nero, guanti con interfacce neurali, occhiali con visori notturni integrati, un braccio bionico e un drone personale che lo segue. Tiene una chiavetta USB sacra al collo, contenente “la verità”. L’action figure è muscolosa, statica nella posa, con un’espressione seria da investigatore cyberpunk. Il design è in stile anime dark-tech. Lo sfondo della scatola ha linee glitchate e codici binari. Sulla scatola c’è scritto: “SALVATORE CAPOLUPO – HACKER OF REALITY”.
In inglese:
epic action figure of Salvatore Capolupo, cyberpunk hero, black trench coat with glowing circuits, neural gloves, bionic arm, goggles with HUD, sacred USB drive on chain, hovering drone, static pose, serious expression, anime dark-tech style, packaging background with glitch and binary code, text “SALVATORE CAPOLUPO – HACKER OF REALITY”, highly detailed
Prompt definitivo ottimizzato per ChatGPT-4 con DALL·E
Qui sotto c’è il prompt migliorato in modo step-by-step, scritto per ridurre al minimo ambiguità ed errori.
✅ PROMPT: Action Figure epica di Salvatore Capolupo – versione completa, precisa
Crea un’immagine in stile concept art, che rappresenta una action figure epica e dettagliata di Salvatore Capolupo, reinventato come un eroe cyberpunk in un mondo post-apocalittico.
Il personaggio ha le seguenti caratteristiche: – Volto maschile adulto, barba curata, lineamenti italiani, capelli castani leggermente spettinati. Espressione seria, profonda, riflessiva. – Indossa un lungo trench nero in stile futuristico, con circuiti luminosi verdi/blu integrati nel tessuto. – Ha guanti speciali con interfacce neurali visibili (come piccoli chip o luci sui dorsi delle mani). – Porta occhiali con visori notturni integrati, in stile cyber-HUD, con leggere trasparenze. – Il braccio destro è bionico, con componenti meccanici visibili (come pistoni, placche metalliche). – Indossa una collana con una chiavetta USB, definita “sacra”, appesa al collo, come un ciondolo importante. – Accanto a lui vola un piccolo drone personale (design compatto, sferico o con 4 eliche).
La posa è statica e muscolosa, da figura eroica, come se fosse un giocattolo d’azione da collezione. Stile di disegno: anime dark-tech / cyberpunk realistico, con ombre forti, luci al neon, look moderno.
Lo sfondo simula una confezione da action figure: include linee glitchate, codice binario, e un’etichetta in basso con scritta “SALVATORE CAPOLUPO – HACKER OF REALITY” in font digitale.
L’aspetto finale deve ricordare una action figure da scaffale, in stile McFarlane Toys o Marvel Legends, con alto livello di dettaglio, tono epico e futuristico. Evita uno stile da cartone animato per bambini. L’atmosfera dev’essere seria, tecnologica, distopica.
Assolutamente sì! Ti creo ora una serie di prompt generalizzati, pensati per chiunque voglia creare una action figure in stile concept art, purché esista almeno una foto del soggetto online (come accade per Salvatore Capolupo). Ogni prompt sarà personalizzabile e adatto per DALL·E o altri generatori AI visivi evoluti (tipo Midjourney, Leonardo AI o simili).
Prompt #1 – Action Figure Cyberpunk Realistica di Personaggio Reale
Crea un'immagine in stile concept art che rappresenti una action figure epica e dettagliata di [NOME COGNOME], reinterpretato come un eroe cyberpunk in un mondo post-apocalittico.
Caratteristiche:
– Volto realistico, coerente con le foto reperibili online della persona [NOME COGNOME]. Espressione seria, riflessiva.
– Indossa un lungo trench nero con circuiti luminosi (verde/blu) nel tessuto.
– Guanti con interfacce neurali, occhiali con HUD notturni, braccio bionico con dettagli meccanici.
– Collana con una chiavetta USB sacra, stile ciondolo.
– Un piccolo drone personale vola accanto a lui/lei.
Accessori:
– Laptop olografico, visore portatile, badge hacker, droni mini.
Confezione:
– Sfondo glitchato con codice binario.
– Etichetta con scritta “NOME COGNOME – HACKER OF REALITY” in font digitale.
Stile: Anime dark-tech, cyberpunk realistico, simile a McFarlane Toys o Marvel Legends.
Atmosfera distopica, luci al neon, altissima qualità.
Prompt #2 – Versione Flessibile per Chi Vuole Personalizzare Tutto
Disegna un concept art altamente dettagliato di un’action figure da collezione ispirata a [NOME COGNOME], reinterpretato come un eroe cyberpunk in un futuro distopico.
Elementi richiesti:
- Outfit: trench futuristico, visore high-tech, braccio bionico con dettagli metallici.
- Gadget: collana con oggetto simbolico (USB, chip, reliquia digitale).
- Compagno robotico (drone, AI flottante).
- Posizione eroica, muscolosa, da statua giocattolo.
- Volto coerente con le foto pubbliche disponibili.
Packaging:
- Sfondo digitale con glitch e binario.
- Scritta in stile “HACKER OF REALITY” o altra etichetta epica.
Stile visivo: Anime cyber-dark, colori forti, atmosfere notturne.
Dettagli massimi, visione da prodotto commerciale.
Prompt #3 – Adatto anche per Profili Pubblici Trovabili Online
Crea un’immagine che rappresenti una action figure futuristica ispirata alla figura pubblica di [NOME COGNOME] (riconoscibile dal volto nelle foto online), reinterpretata in chiave cyberpunk realistica.
Dettagli:
– Design cyberpunk con abiti tecnologici e accessori digitali.
– Volto riconoscibile, fedelmente ispirato all’aspetto reale.
– Braccio bionico, occhiali da hacker, elementi luminosi.
– Confezione realistica da scaffale con sfondo digitale e tagline personalizzata.
Tonalità serie, atmosfera distopica, in stile anime dark o concept realistico.
Consiglio tecnico per migliorare i risultati:
Se possibile, carica un’immagine del volto della persona (quando permesso) nei tool che supportano “image + prompt” per migliorare la somiglianza.
Specifica sempre: “volto basato sulle immagini pubblicamente disponibili di [nome]” se usi solo testo.
Usa strumenti con supporto per inpainting/modifica se vuoi affinare solo alcune parti (come accessori o sfondo).
Tome è una nuova piattaforma basata sull’intelligenza artificiale che consente a chiunque di creare presentazioni professionali partendo da zero. Utilizzando due potenti modelli di intelligenza artificiale, GPT-3 e DALL-E 2, Tome semplifica il processo di creazione di presentazioni in modo significativo. In primo luogo, GPT-3 è impiegato per elaborare rapidamente una storia o una presentazione a partire da una breve descrizione fornita dall’utente. Grazie alla sua capacità di generare testi in linguaggio naturale, GPT-3 consente di sviluppare contenuti coerenti e ben strutturati in tempi brevi (il servizio al momento funziona solo su testi o prompt sia in italiano che in inglese, è bene notare).
Successivamente, interviene DALL-E 2, il quale completa l’opera generando immagini uniche che arricchiscono la presentazione. Utilizzando la sua abilità di generare immagini a partire da descrizioni testuali, DALL-E 2 aggiunge un tocco visivo distintivo alla presentazione, creando visivamente coinvolgenti e originali. Il risultato finale è una presentazione creativa e accattivante, completa di titoli, testi e immagini, il tutto generato automaticamente dall’intelligenza artificiale. L’utente non deve far altro che fornire una breve descrizione di ciò che desidera comunicare, e Tome si occuperà del resto.
Tome si rivolge soprattutto a coloro che operano nel settore del digital marketing e, più specificamente, ai creatori di contenuti per blog o social media. Grazie alla sua semplicità d’uso e alla potenza dell’intelligenza artificiale, Tome offre un valido supporto nella creazione di presentazioni di alta qualità.
Come accedere a Tome AI
Per utilizzare Tome AI, basta visitare il sito ufficiale tome.app. Al momento, il servizio è ancora in fase beta, ma i risultati ottenuti sono già notevoli. È accessibile a tutti, risultando particolarmente utile per gli studenti che desiderano creare una bozza delle loro presentazioni o per i professionisti alla ricerca di idee per i loro progetti.
Come fare presentazioni con Tome AI
La realizzazione di una presentazione con Tome rappresenta un processo accessibile a tutti, privo di complessità informatiche o conoscenze specifiche nel campo della grafica. Per iniziare, è sufficiente seguire alcuni passaggi chiave che consentiranno di sfruttare al meglio le potenzialità di questo strumento innovativo. Ecco una guida dettagliata per creare una presentazione con Tome:
Accedi alla pagina principale di Tome, raggiungibile tramite il tuo browser preferito.
Fai clic sul pulsante “Prova Tome” e procedi con la creazione di un nuovo account: qui avrai la possibilità di scegliere di registrarti utilizzando il tuo account Google o un indirizzo email di altro tuo, a tua scelta.
Completa il processo di registrazione fornendo le informazioni richieste per creare il tuo profilo personale, tra cui nome e cognome (che poi usciranno come firma delle tue presentazioni).
A questo punto verifica il tuo profilo cliccando sul link ricevuto via email da Tome al momento della registrazione. Se hai già completato questa procedura, fai clic sul pulsante “Ho verificato la mia email”. Se hai fatto login con Gmail, questo passaggio puoi saltarlo!
Sei pronto ad iniziare: assegna un nome al tuo spazio di lavoro, che potrai eventualmente condividere con altri membri del tuo team, se ne hai qualcuno.
Fatto? A questo punto sarai indirizzato alla schermata iniziale del tuo profilo. Da qui, fai clic sul pulsante “Crea” situato nell’angolo in alto a destra.
Ora, inserisci una breve descrizione della storia o del progetto che vuoi raccontare attraverso la tua presentazione, indicando sia i testi che le immagini, i video (anche presi dal web: attenzione ai diritti d’autore!).
A questo punto, potrai scegliere se creare una presentazione tradizionale o una storia interattiva, a seconda delle tue esigenze e preferenze.
Tome sarà quindi in grado di generare una presentazione dettagliata, completa di testi e immagini uniche, in pochissimi secondi. L’IA si occupa di creare la struttura in modo coerente e di organizzare i tuoi contenuti in modo adeguato.
Il software Tome in pratica crea la struttura del documento e non dovrai fare altro se non completare il testo, dopo aver fornito una descrizione di massima della tua presentazione. Una volta completata la tua presentazione, sei libero di condividerla via email o attraverso un link generato da Tome (utilizzando l’opzione “Condividi” situata nell’angolo in alto a destra della schermata), mentre potrai esportarla in PDF solo passando al piano PRO.
Al momento in cui scriviamo, Tome PRO costa circa 16 dollari al mese, da corrispondere annualmente (in euro sono circa 177€ all’anno), mentre con la versione gratuita permette di creare Tome, cioè presentazioni personalizzate, in numero apparentemente illimitato.
Il RAG rappresenta un passo avanti fondamentale per le IA conversazionali: consente di combinare la potenza della ricerca e del recupero dati con la capacità di generare risposte naturali, aggiornate e personalizzate.
Questo significa assistenti più intelligenti, precisi e utili, in grado di aiutarci meglio in moltissimi ambiti della vita quotidiana e professionale.
Che cosa sono i RAG delle IA? Una guida semplice alla nuova frontiera dell’Intelligenza Artificiale
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha fatto passi da gigante, soprattutto nel campo del linguaggio naturale: pensiamo a ChatGPT, Siri o Alexa, che riescono a capire e rispondere alle nostre domande. Ma come fanno queste IA a dare risposte così precise e aggiornate, anche su argomenti complessi? Uno dei segreti più interessanti si chiama RAG, ovvero Retrieval-Augmented Generation.
Cosa intendiamo con RAG?
RAG viene utilizzato per sviluppare applicazioni che rispondono a domande complesse, come: “Quali sono le implicazioni economiche della politica monetaria della BCE?”Il sistema recupera informazioni pertinenti da articoli di ricerca e report economici, e genera una risposta dettagliata e contestualizzata.
RAG è una tecnica avanzata che combina due potenti capacità:
Retrieval (Recupero): l’IA cerca e recupera informazioni rilevanti da una grande quantità di dati, come documenti, articoli, pagine web o database.
Generation (Generazione): l’IA usa queste informazioni per creare una risposta nuova, coerente e personalizzata in linguaggio naturale.
In pratica, RAG aiuta l’IA a non solo rispondere basandosi su ciò che ha già “imparato” durante l’addestramento, ma a andare a cercare informazioni aggiornate e specifiche per costruire risposte più accurate e complete.
Un po ‘di esempi…
Questi esempi illustrano come RAG possa essere applicato in vari settori per migliorare l’accesso alle informazioni e ottimizzare i processi decisionali. Se desideri approfondire come implementare una soluzione RAG nel tuo settore, sono a tua disposizione per ulteriori dettagli.
In ambito medico, ad esempio, RAG permette di costruire applicazioni di intelligenza artificiale che integrano dati clinici, note dei pazienti, risultati di laboratorio e immagini diagnostiche.Ad esempio, un medico può porre domande come: “Quali sono i trattamenti più efficaci per il diabete di tipo 2?”Il sistema recupera informazioni pertinenti da una base di conoscenza medica e genera una risposta basata su evidenze cliniche.Questo approccio migliora la precisione diagnostica e ottimizza i flussi di lavoro clinici.
Nel settore retail, RAG viene utilizzato per sviluppare assistenti virtuali che rispondono a domande su prodotti, vendite e inventario.Ad esempio, un responsabile di negozio potrebbe chiedere: “Quali sono i prodotti più venduti questa settimana?”Il sistema recupera dati pertinenti da report di vendita e feedback dei clienti, e genera una risposta dettagliata, come: “Il prodotto A ha registrato un aumento delle vendite del 20% questa settimana, grazie a una promozione recente.”
Nel settore finanziario, RAG viene impiegato per creare chatbot intelligenti che rispondono a domande su conti correnti, prestiti e politiche aziendali.Ad esempio, un cliente potrebbe chiedere: “Quali sono i requisiti per ottenere un prestito personale?”Il sistema recupera informazioni pertinenti da documenti aziendali e genera una risposta chiara, come: “Per qualificarsi per un prestito personale, è necessario avere un punteggio di credito minimo di 700 e un reddito annuale di almeno 30.000 euro.”
Le IA tradizionali modello LLM, come i modelli GPT, funzionano soprattutto grazie a un enorme volume di testi su cui sono state addestrate. Però, hanno un limite: non possono in genere accedere a informazioni aggiornate in tempo reale o a dati molto specifici che non erano presenti nel loro “training”. Ecco dove entra in gioco il RAG: questo sistema permette all’IA di integrare la propria conoscenza con dati aggiornati e precisi, recuperandoli al volo da fonti esterne.
Come funziona un RAG?
Immagina di fare una domanda a un assistente virtuale che usa RAG.
Ecco cosa succede:
Analisi della domanda: l’IA comprende cosa stai chiedendo.
Ricerca di informazioni: il sistema cerca nei database, nei documenti o nel web testi pertinenti alla tua domanda.
Selezione delle fonti più rilevanti: sceglie le informazioni più utili e attendibili.
Generazione della risposta: combina queste informazioni con la sua capacità di scrivere in modo naturale e costruisce una risposta completa e personalizzata.
Supponiamo che tu chieda a un assistente IA: “Quali sono le ultime novità sul cambiamento climatico?”
Senza RAG, l’IA potrebbe rispondere solo in base a ciò che “sa” fino alla sua data di addestramento, magari con dati obsoleti.
Con RAG, invece, l’assistente può recuperare gli ultimi articoli o report scientifici aggiornati, sintetizzarli e fornirti una risposta aggiornata e affidabile.
Vantaggi del RAG
Aggiornamenti in tempo reale: non dipende solo dai dati vecchi, ma può integrare informazioni fresche.
Maggiore precisione: cerca fonti attendibili e rilevanti per ogni domanda.
Risposte più complete: combina diverse fonti per dare un quadro più ricco e dettagliato.
Personalizzazione: costruisce risposte su misura in base a ciò che ha trovato.
Dove si usa il RAG?
Il RAG sta trovando applicazioni in molti ambiti:
Assistenti virtuali intelligenti e chatbot.
Sistemi di supporto clienti che rispondono a domande complesse.
Motori di ricerca evoluti.
Strumenti di sintesi e analisi di grandi quantità di testi, come documenti legali, medici o tecnici.
Le intelligenze artificiali (IA) sono ormai un elemento onnipresente nella nostra vita quotidiana, influenzando settori che vanno dalla salute alla finanza, dall’automazione industriale all’intrattenimento. Mentre molti di noi conoscono l’idea di base delle intelligenze artificiali come sistemi di intelligenza simulata, ci sono alcuni aspetti meno noti che meritano attenzione. In questo articolo, approfondimento delle ricerche del giornale online Eroica Fenice, esploreremo cinque cose che forse non sapevi sulle intelligenze artificiali, gettando luce su alcuni degli aspetti più interessanti e complessi di questa tecnologia in rapida evoluzione.
Apprendimento supervisionato e non supervisionato: la base dell’intelligenza artificiale
L’apprendimento automatico, uno dei principali pilastri dell’intelligenza artificiale, può essere suddiviso in due categorie principali: apprendimento supervisionato e apprendimento non supervisionato. Nel primo caso, un algoritmo viene addestrato utilizzando un insieme di dati di input e le relative etichette di output corrispondenti. Ad esempio, per addestrare un’IA a riconoscere immagini di gatti, si forniscono immagini di gatti già etichettate come “gatto” durante il processo di addestramento. Nel caso dell’apprendimento non supervisionato, l’algoritmo cerca di identificare modelli o strutture all’interno dei dati senza disporre di etichette di output predefinite. Questo tipo di apprendimento è spesso utilizzato per l’analisi dei dati e il clustering.
Reti neurali artificiali: il cuore delle intelligenze artificiali
Le reti neurali artificiali sono una componente chiave delle intelligenze artificiali. Ispirate al funzionamento del cervello umano, le reti neurali artificiali sono composte da neuroni artificiali interconnessi che elaborano le informazioni. Questi neuroni sono organizzati in strati, con un input layer, uno o più hidden layer e un output layer. Durante il processo di addestramento, i pesi delle connessioni tra i neuroni vengono aggiornati in base agli errori commessi e alle risposte desiderate. Questo permette alla rete neurale di apprendere e migliorare le proprie prestazioni nel tempo.
Deep learning: l’avanzamento che ha rivoluzionato le intelligenze artificiali
Il deep learning è una forma di apprendimento automatico che utilizza reti neurali artificiali profonde con molti hidden layer. Questa tecnologia ha rivoluzionato le intelligenze artificiali, consentendo loro di analizzare dati complessi e di apprendere rappresentazioni di alto livello. Grazie al deep learning, le intelligenze artificiali sono diventate in grado di superare gli esseri umani in compiti come il riconoscimento delle immagini, il riconoscimento vocale e la traduzione automatica. Il deep learning ha aperto nuove frontiere nell’intelligenza artificiale e ha alimentato l’adozione di questa tecnologia in molte aree.
Bias nell’intelligenza artificiale: un problema da affrontare
Le intelligenze artificiali sono solo così intelligenti come i dati con cui vengono addestrate. Se i dati di addestramento contengono bias o pregiudizi, le intelligenze artificiali possono perpetuarli. Ad esempio, se un algoritmo di selezione del personale viene addestrato utilizzando dati storici che riflettono disuguaglianze di genere o di razza, l’algoritmo stesso potrebbe adottare decisioni discriminatorie. È fondamentale affrontare questo problema per garantire che le intelligenze artificiali siano equilibrate, imparziali e rispettose dei diritti umani.
Etica e responsabilità: la sfida dell’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale solleva importanti questioni etiche e responsabilità. A chi è attribuita la responsabilità se un’IA prende una decisione errata con conseguenze negative? Come garantire che le intelligenze artificiali rispettino la privacy e la sicurezza dei dati? Quali sono i limiti dell’utilizzo delle intelligenze artificiali? Queste sono solo alcune delle domande che richiedono una riflessione approfondita. Gli sviluppatori, gli esperti di settore e i responsabili delle politiche devono collaborare per definire linee guida e normative che guidino lo sviluppo e l’uso responsabile delle intelligenze artificiali.
In conclusione, le intelligenze artificiali rappresentano una delle tecnologie più affascinanti e promettenti del nostro tempo. Mentre ne sperimentiamo quotidianamente i benefici, è importante comprendere i meccanismi sottostanti e affrontare le sfide associate. Sia che si tratti dell’apprendimento automatico, delle reti neurali artificiali o del dibattito etico, l’intelligenza artificiale continua ad evolversi, offrendo opportunità straordinarie ma richiedendo anche una consapevolezza critica.
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