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Whistleblowing: cosa significa, definizione ed esempi

Che vuol dire whistleblowing

Il termine “whistleblowing” si riferisce all’azione di segnalare o denunciare pubblicamente informazioni confidenziali o illegali su un’organizzazione o un’istituzione, generalmente nel contesto di corruzione, frode, abusi o altre pratiche discutibili. Un whistleblower è una persona che, avendo accesso a tali informazioni privilegiate, decide di rivelarle al pubblico o alle autorità competenti per esporre e porre fine a comportamenti scorretti o illegali.

Il whistleblowing può coinvolgere vari settori, tra cui il governo, le imprese, le organizzazioni non governative e altre istituzioni. Spesso, i whistleblower sono dipendenti interni o ex dipendenti dell’organizzazione coinvolta, ma possono anche essere persone esterne che scoprono informazioni sensibili.

Significato del termine whistleblowing

L’etimologia del termine “whistleblowing” è collegata all’idea di “fischiare” o “suonare il fischio”. Il termine deriva dall’inglese “whistle”, che significa “fischio”, e dal verbo “to blow”, che significa “soffiare”.

L’origine del termine risale al XIX secolo in Inghilterra, quando gli arbitri nelle partite di cricket e di calcio usavano un fischietto per segnalare le infrazioni. Questo gesto di fischiettare per rivelare una violazione o un comportamento scorretto ha dato origine all’uso del termine “whistleblower” per riferirsi a una persona che segnala o denuncia un comportamento illecito o immorale.

Successivamente, il termine è stato adottato nel contesto aziendale e governativo per descrivere le persone che rivelano attività illegali, frodi o abusi all’interno di un’organizzazione. Il concetto di “whistleblowing” è stato quindi associato all’atto di “suonare il fischio” sulla cattiva condotta o sugli illeciti, mettendo in luce le informazioni nascoste o segrete al fine di esporle al pubblico o alle autorità competenti.

A cosa servono i whistleblower

I whistleblower svolgono un ruolo importante nella rivelazione di comportamenti illegali o immorali che potrebbero altrimenti rimanere nascosti. Le segnalazioni dei whistleblower possono portare a indagini ufficiali, azioni legali, sanzioni o miglioramenti delle pratiche aziendali. Tuttavia, i whistleblower possono anche affrontare sfide e rischi personali, come il licenziamento, l’isolamento sociale o ritorsioni da parte dell’organizzazione coinvolta.

In alcuni paesi, sono state introdotte leggi e normative per proteggere i whistleblower, offrendo loro protezione legale e incentivi per incoraggiare la divulgazione di informazioni importanti per l’interesse pubblico. Queste leggi sono state sviluppate per bilanciare la necessità di un’adeguata responsabilità e trasparenza con la protezione di coloro che segnalano le irregolarità.

Edward Snowden

Edward Snowden è un ex analista dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) degli Stati Uniti che ha guadagnato notorietà internazionale nel 2013 dopo aver divulgato una vasta quantità di informazioni riservate riguardanti i programmi di sorveglianza di massa condotti dalla NSA e da altre agenzie di intelligence statunitensi. Snowden ha lavorato come appaltatore per la NSA e ha avuto accesso a documenti riservati che rivelavano l’estensione delle attività di sorveglianza dell’agenzia.

Le rivelazioni di Snowden hanno svelato che l’NSA stava raccogliendo dati di comunicazione su larga scala, sia all’interno che all’esterno degli Stati Uniti, attraverso programmi come PRISM e il programma di raccolta dei metadati telefonici. Queste azioni hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla privacy dei cittadini e alla sorveglianza indiscriminata da parte del governo, e sollevato problematiche di privacy digitale a livello di massa fino ad allora inedite.

Dopo aver divulgato le informazioni, Snowden ha lasciato gli Stati Uniti e si è rifugiato a Hong Kong, dove ha incontrato i giornalisti Glenn Greenwald, Laura Poitras e Ewen MacAskill, ai quali ha fornito i documenti per le successive rivelazioni pubblicate dai media. Successivamente ha cercato asilo in diversi paesi e attualmente risiede in Russia, dove ha ottenuto un permesso di soggiorno temporaneo. La sua storia è stata raccontata nel libro Sotto controllo di Glenn Greenwald.

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