Se volessimo far capire a chi non ne sa nulla cosa sia un Easter Egg di Google, basterebbe pensarli come fossero “contenuti nascosti”: o meglio ancora, funzionalità nascoste. Che sono totalmente inutili e servono just for fun, intendiamoci, ma che sono stati in grado di catturare l’attenzione del pubblico al punto che esiste, ad esempio, una voce Wikipedia che elenca i vari tipi di Easter Eggs.
Che cos’è un easter egg
Easter egg si può rendere in italiano come uovo di Pasqua, chiaramente, è gergo puramente geek (con riferimento ai nerd informatici più “spinti”) e serve a definire una funzionalità a sorpresa, infilata laddove nessuno se la aspetterebbe e nascosta accuratamente dentro un qualsiasi software (nel caso specifico cercando determinate cose su Google). Esempi di Easter Egg sono presenti anche all’interno di programmi famosissimi come Word, Excel e naturalmente Google non poteva essere da meno, anche in questo.
A differenza dei doodle di Google che sono semplici restyling dei loghi originali di Google (i primi venivano realizzati, manco a dirlo, da Dennis Hwang nelle vesti del mitologico stagista dell’epoca), solo in alcuni casi interattivi, gli Easter egg continuano a funzionare e divertire nel tempo. Il senso di gamification è chiaro, in effetti: Google vuole che usiamo il suo motore al massim, ed attira cosଠfacendo orde di smanettoni che a forza di tentativi sperano di scoprire anche bug inaspettati. Non tutti gli Easter egg che trovate in giro funzionano, tuttavia: quelli che abbiamo elencato in questa pagina sono stati testati l’ultima volta il 23 settembre 2021.
Esempi di Easter Egg all’interno di Google
Non è facile trovare Eester Egg funzionanti, e molti dei siti che li riportano non sono aggiornatissimi in tal senso. Molti Easter Egg infatti, sono stati disponibili per un periodo limitato di tempo, per cui non li abbiamo riportati se non come semplice citazione: ad esempio quello di Guerre Stellari, cercando a long time ago in a galaxy far far away, portava ad un effetto di scrolling identico a quello dell’incipit di una delle saghe di fantascienza più celebri mai realizzate.
Google gravity
Questo Google è probabilmente uno dei miei preferiti: si attiva cercando la frase Google Gravity e cliccando sul bottone mi sento fortunato (clicca qui per vedere cosa esce). Vedrete un Google con grafica old school i cui elementi collasseranno lentamente sotto i vostri occhi, come per effetto della forza di gravità .
Let it snow
Per i fanatici dell’inverno e del periodo natalizio, basta digitare let it snow (fai nevicare) e, almeno sulla maggioranza dei browser (meglio usare Chrome, in questi test) apparirà l’effetto neve nel browser. Se non riuscite a riprodurlo lo trovate qui.
Marquee tag
I siti web classici degli anni 90 presentavano a volte delle scritte a scorrimento orizzontale, note come marquee (letteralmente “tendone”, “grande tenda”): nulla che Google non sappia riprodurre – a patto di cercare, per l’appunto, marquee tag. Fate caso a come scorre la barra di sintesi in grigio sul numero dei risultati trovati…
Anagramma
Uno dei pochi Google Easter Egg che ho trovato in italiano, anche qui in qualche modo ricorsivo (e scusate per la “parolaccia”): se provate a cercare anagramma Google vi suggerirà che forse stavate cercando arma magna, che è a sua volta anagramma della parola anagramma… se vi gira la testa per la spiegazione è normale, non vi preoccupate.
Recursion
Questa è solo ed esclusivamente per geek informatici che conoscono la programmazione basata su ricorsione: se cerchi recursion troverai, giustamente, un link di Google alla parola recursion.
I’m feeling curious
Purtroppo anche questo Eester Egg è disponibile soltanto in inglese, ma ha un suo perchè: se cercate im feeling curious (mi sento curioso) troverete un box con delle curiosità messe a caso da Google, ed aggiornando ogni volta ne vedrete una differente.
Blink tag
Se cercate blink tag … sorpresa, alcuni elementi lampeggieranno per esemplificare il senso di questo tag HTML, da tempo deprecato nell’uso.
Do a barrel roll
Senza dubbio uno dei più famosi ed esemplificativi: se provi a cercare do a barrel roll (in italiano fai un mulinello, prova a fare clic sul link per testare cosa intendo) Google vi prenderà alla lettera, creando una rotazione dello schermo e riportandolo alla posizione originale dopo un paio di giri.
More fish please
Andando a cercare più pesce per favore in inglese (more fish please) troverete una versione di Google che non appena provate a cercare qualcosa, finisce sott’acqua.
Zerg Rush
Un giochino retrogame molto simpatico che potete trovare direttamente a questo indirizzo.
Primo Easter Egg della storia: era dentro Adventure (un videogame del 1979)
Fu il buon Warren Robinett (nella foto) a inventarsi il tutto, durante i convulsi e iperattivi anni 70 dei videogame: lavorando alla Atari aveva infatti “osato” introdurre dei credits ai programmatori nascosti all’interno di un livello del videogioco dal nome Adventure. Programmato da Robinett nel lontano 1979, piacque molto a livello di marketing poichè fu in grado di incuriosire e, nel tempo, passare alla storia come primo Easter Egg informatico mai realizzato (fonte).
Il protagonista di Adventure si muoveva all’interno di un labirinto, dove sicuramente la grafica non era il punto di forza del gioco (del resto, all’epoca, si lavorava cosà¬): facendo un determinato percorso, riprodotto nella GIF animata qui sotto, era possibile visionare i credits a Warren Robinett scritti in verticale, ed inseriti senza dire nulla al project manager della Atari.
Vale la pena di ricordare, per concludere, che fino a qualche tempo fa cercando tra le immagini di Google “Atari breakout” usciva fuori il celebre retrogame omonimo della Atari, cosa che adesso non sembra essere disponibile.
Foto di anncapictures da Pixabay
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