Sai scrivere gli articoli usando il formato SEO “giusto”? GLi H1 e gli H2 li sai mettere?
Se sei un webmaster o stai ottimizzando il tuo sito, c’è una domanda che dovresti esserti posto almeno una volta nella vita: quanti tag di heading <h1> posso utilizzare per pagina? Come dovrei “sistemarli” di preciso?
Si tratta di un quesito legato all’architettura informativa della pagina web che state realizzando, e per quanto sia un aspetto importante esso subisce una sostanziale ipervalutazione in ambito SEO. Tutto questo per un motivo molto banale: è una cosa semplice da maneggiare, da’ l’impressione quasi di “programmare” e, soprattutto, molti copy la usano come “valore aggiunto” da proporre all’interno delle loro proposte.
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Cosa lecitissima per carità , per quanto io non sia d’accordo con questa impostazione: vincolare il testo di una pagina web ad un formato è spesso troppo vincolante e risulta in testi innaturali, scritti giusto per “accontentare Google” e che rischiano solo di risultare poco credibili agli occhi dei lettori (che sono sempre giudici supremi di ciò che facciamo, piaccia o meno).
Per molti anni, infatti, una “regola” abbastanza ripetuta su forum e blog di settore, di riflesso anche di argomento SEO, era legata ad una sorta di “dieta ferrea”: mai inserire più di un <h1> per pagina, è un errore! Il sito poi non si ottimizza, non si posiziona!!1
In realtà bisognerebbe rivedere l’approccio in modo meno banalizzante e drammatizzato di cosà¬: in HTML4 esiste effettivamente questa regola per cui l’heading H1 deve essere singolo, ma in HTML5 (la codifica più moderna che probabilmente il vostro sito utilizza, a meno che non sia stato realizzato molto, molto tempo fa) questo limite di fatto non esiste (anche se non esiste ancora documentazione chiara del W3C in merito). Quindi si tratta di una classica questione che si avvolge inutilmente su sè stessa, e della quale non vale la pena spendere nemmeno troppe parole – specie se si pretende presuntuosamente di ottimizzare il sito web per i motori di ricerca maneggiando alla meno peggio questo tag. Di fatto, comunque, c’è da dire che a livello pratico la presenza di H1 multipli, per quanto non sia per forza sbagliata di per sè, impedisce ad alcuni tool SEO di funzionare correttamente, proprio perchè tali strumenti non ragionano in modo corretto a monte.
Si assume comunemente infatti che, in qualche modo non meglio specificato, il numero associato agli heading HTML sia legato alla “priorità ” o “importanza” rispetto al resto del contenuto, ed sarebbe quindi per questa ragione che sarebbe preferibile, in una corretta ottimizzazione on-page, inserire un singolo <H1> per pagina.
In realtà poi con l’avvento di HTML5 le cose sono cambiate: se utilizzate un theme moderno sul vostro sito c’è un’enorme possibilità che sia stato codificato in questa versione, per cui non c’è ragione di limitarsi ad un singolo H1 per pagina o considerare un errore il fatto di usarne più di uno perchè lo standard di HTML5 permette, di fatto, che ci siano più di un H1 per pagina.
Ovviamente questo non vuol dire farne un uso spropositato o privo di senso, perchè il markup HTML5 deve mantenere intatta una certa semantica (cioè gli heading devono rimanere intestazioni, non paragrafi o altro), ma questa è una cosa più squisitamente tipografica – o al limite legata alla UX che altro. Tra l’altro, chi vi dice che la priorità espressa da una pagina HTML coincida con quella dei motori di ricerca, che nessuno sa esattamente come valutino le pagine?
Eccovi alcuni esempi di buone pratiche che metto spesso in atto sui siti che curo ed ho curato in passato. Gli heading vanno posti nella pagina possibilmente in ordine (da <h1> a <h6>), cercando ad esempio di differenziarli tra loro se fossero multipli:
<h1>questo è un heading</h1> …
<h1><span class=”other”>questo è un altro heading</span></h1>
In genere, poi, gli heading non vanno innestati dentro <section> o <aside> o <article>, ma devono trovarsi sempre all’esterno; per non sbagliare, basta utilizzare un theme che sia validato dal W3C validator, oppure basta partire a scrivere il theme da zero sfruttando un idoneo HTML5 boilerplate. Nella mia esperienza, molti theme anche ben realizzati graficamente e commercialmente disponibili sui vari ThemeForest non rispettano queste regole, o le ignorano del tutto.
Una cosa che faccio spesso, poi, per cercare di migliorare la reperibilità da più query di ricerca di una pagina web è sfruttare <title> e <h1> come campi differenti, riscrivendo in modo diverso il contenuto della pagina stessa. Ad esempio invece di avere in una pagina (che assumiamo di voler ottimizzare per “tutorial SEO” e “come usare SEO”, tanto per fare un esempio):
<title> Tutorial SEO sugli h1 </title> […]
<h1> Tutorial SEO sugli h1 </h1>
preferisco:
<title> Tutorial SEO sugli h1 </title> […]
<h1> Come usare gli H1 nella SEO </h1>
Si ricorda inoltre che la priorità nella pagina HTML5 (quella espressa dai tag heading in genere) non ha nulla a che vedere con la priorità di Google, che valuta la pagina in modo molto più complesso di cosଠ(considerando link esterni, title, pertinenza) e non in modo cosଠmiope o localizzati. In genere, quindi, non c’è motivo per limitarsi a considerare che più di un H1 per pagina HTML5 sia un errore, mentre in genere per il vecchio HTML4 questo rimane da considerarsi tale.
Il fatto che non sia un problema usare <h1> multipli in una pagina HTML5 è confermato ufficialmente anche da Google, come è possibile sentire in questo video.
Colgo l’occasione per dire un’ultima cosa: finiamola, una volta per tutte, con questo approccio meccanico e da “finto programmatore” nella SEO, che è diventata molto più complessa e meno prevedibile di quanto non fosse 10 o 5 anni fa. Chiedersi se posso usare più H1 significa assumere implicitamente che si possa “risolvere” tutto giocando coi tag HTML, cosa in genere falsa – e prima ce ne rendiamo conto, meglio sarà .
Foto di Ðгзам ГайÑин da Pixabay
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