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Come trovare l’hosting per il tuo nuovo sito

Introduzione


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In questo articolo cercherò di darvi alcuni suggerimenti pratici per scegliere il servizio di hosting più adatto al vostro sito web, in qualsiasi piattaforma open source o proprietaria: Joomla!, Magento, WordPress e cosଠvia. Leggendo qui riuscirete a comprendere al meglio come scegliere l’hosting di questo tipo, e con quali criteri, soprattutto se non siete particolarmente esperti o se state imparando adesso.

Meglio un hosting gratuito o uno a pagamento?

Pagare per un servizio di hosting? Si tratta di un costo che liberi professionisti ed aziende che vogliano stare sul web devono essere disposti a sostenere, soprattutto nel medio-lungo periodo. In genere, peraltro, la consuetudine spinge a farci considerare la possibilità  di avere un hosting gratis per il sito almeno all’inizio – ad esempio in caso vogliate solo testare le funzionalità  e le pagine – per poi passare ad uno a pagamento per consolidare al massimo la vostra esperienza online. In generale, comunque, i vari Netsons free, Altervista e compagnia non sono male, e funzionano benone ad esempio per WordPress, ma hanno altresଠil problema di avere alcune limitazioni “nascoste”. Potreste accorgervi, ad esempio, un “bel” giorno, che la banda che danno è limitata nel tempo, e che dopo un certo periodo il vostro sito non funzionerà  più e non sarà  più visibile! Molti CMS proprietari o con requisiti specifici, come alcuni e-commerce, potrebbero non funzionare in modo corretto o rallentare su servizi di hosting gratuiti.

Meglio quindi spendere qualcosa e trovarsi un po’ più a nostro agio, in condizioni chiare ed affidandosi poco all’improvvisazioe, oltre che con un’assistenza base a portata di chat e telefono. Meglio scegliere, quindi, un buon hosting professionale in PHP tra i tanti disponibili: ad esempio Hostinger o ServerPlan, o anche uno di quelli elencati tra gli hosting più economici.

Cosa sono hosting, dominio e CMS?

Capiamoci anzitutto su alcuni termini tecnici di cui dovremo fare uso nel seguito. Si tratta di tre semplici concetti da conoscere fin da subito, su cui non bisogna mai fare confusione.

Ricordiamo, pertanto, che:

  • CMS, o Context Management System – il sistema di gestione dei contenuti è la piattaforma di cui faremo uso per creare il nostro sito o blog; renderà  infatti possibile disporre della tecnologia più idonea – sia per mostrare una grafica sensata agli utenti (i cosiddetti temi o theme), sia per facilitare la gestione del sito, sfruttando un adeguato backend (quindi impostazioni e editor delle pagine del sito, a volte anche visual) che poi è un’interfaccia web molto evoluta, adatta sia a desktop che a tablet e cellulari, e piuttosto simile (nella parte editor) ai popolari editor di videoscrittura come Word di Microsoft, LibreOffice o OpenOffice. Molti CMS sono adattabili alle più comuni e specializzate esigenze mentre molti altri, di fatto, rischiano di non esserlo: tutto dipende da come e perchè sono stati progettati all’inizio. Se usate un CMS proprietario, ad esempio, c’è il rischio che non possiate mantenerlo facilmente da soli, e siate obbligati a ricorrere all’assistenza di chi ve l’ha realizzato.

In seguito è necessario tenere presenti e conoscere bene questi altri punti.

  1. Hosting – è il nome che indica la tecnologia, hardware e software, necessaria a far funzionare il sito; essa viene messa a disposizione del cliente non nella sua interezza (sarebbe troppo complessa da gestire), bensଠmediante appositi pannelli di controllo (che ho analizzato a parte); per quello che ci interessa, il nostro hosting non è altro che un servizio – come Aruba, Keliweb, Tophost e cosଠvia – utile per ospitare il nostro sito e permettergli di esistere.
  2. Dominio internet – servirà  a rendere il nostro sito identificabile su internet, a fornirgli un nome univoco che sia visibile sia dagli utenti che dai motori di ricerca (Google, Bing, Ask …) che da qualsiasi altro mezzo decideremo di usare per promuoverlo (Twitter, Facebook, Linkedin, Skype, …). Il dominio è, in breve, il nome che sceglierete per il vostro sito. Quando si registra un dominio si associa quel nome, almeno per un anno (di solito), alla vostra azienda, oppure alla vostra persona; i dettagli del registrante, salvo alcune estensioni che non lo permettono, si possono anche nascondere da occhi indiscreti mediante servizi (a pagamento) di privacy WHOIS.

La distinzione appena vista è molto importante: ricordatevi di non confondere hosting con dominio, in quanto il primo è lo spazio (le risorse + la tecnologia) sottostante al nostro sito, mentre il secondo è solo il nome del sito stesso. Chiarito questo, per far funzionare WP (con il quale pubblicherete con la grafica ed i contenuti da voi personalizzati, ovviamente) in maniera corretta vi serviranno almeno due cose:

  1. il nome di dominio da voi scelto, che tipicamente viene rinnovato ogni anno ed ha un costo fisso (solitamente di circa 10 euro per i .it, ma il prezzo può cambiare per le nuove estensioni come .cooking o .actor, ad esempio);
  2. il servizio di hosting vero e proprio, che sarà  quello che ci fornirà  non solo la nostra “casa”, quindi lo spazio web necessario per i nostri file, ma anche la macchina (computer, o il server) che farà  funzionare il sito, quindi anche la RAM, il software necessario per far funzionare MySQL (il database di supporto per contenere i nostri dati) e PHP (il linguaggio necessario ad usare WordPress).

Dovrete quindi acquistare, la prima volta, l’uno e l’altro, e poi rinnovare le due voci di costo separatamente ogni anni. Vi suggerisco sempre, come idea generale, di rinnovare dominio e hosting con qualche giorno di anticipo rispetto alla data di scadenza; a parte che più tempo passa e più rischiate di dimenticare, ma ci sono a volte anche dei tempi tecnici da rispettare. Se pagate con bonifico, ad esempio, diventa necessario aspettare qualche giorno – per cui è sempre bene impostare la data di scadenza del dominio e dell’hosting con grande anticipo, ed avere una notifica per ricordare questa importante scadenza (ad esempio su Google Calendar, o sull’agenda del vostro cellulare).

L’hosting, si lega – ed è necessario a far funzionare – il primo, il dominio, e viceversa; la prima voce dipende dall’altra e le due cose si completano, in qualche modo; per cui quando si parla di rinnovare un sito i costi da considerare saranno per il dominio comprato e per l’hosting che stiamo utilizzando. Si noti come il costo di realizzazione del sito, per chi se lo fa fare da terzi, sia un costo da considerare, ancora una volta, a parte rispetto alle voci elencate. Ricordate comunque di non confondere hosting con dominio, in quanto il primo è lo spazio (e le risorse, ma anche la tecnologia) sottostante il sito, mentre il secondo è il nome del sito o dominio internet, appunto.

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Requisiti hosting per WP

Ad oggi i requisiti che deve avere l’hosting, cioè le caratteristiche necessarie al suo funzionamento, sono le seguenti:

  • si richiede una versione di PHP 7.4 o superiori (adesso è uscito anche PHP 8) per il linguaggio server side
  • MySQL 5.6 o versioni successive per il database

Molti hosting vi verranno incontro in questo: come prima cosa, vi daranno sicuramente PHP e MySQL nell’accoppiata di versioni corretta, ma voi comunque per sicurezza controllate questa cosa verificando con l’hoster prima dell’acquisto. In secondo luogo, da qualche tempo sono stati resi disponibili per gli utenti, anche sui piani di hosting più economici, delle procedure di installazione dello script di WordPress 1-click, senza dover quindi configurare manualmente database e FTP.

Tutto il web (o quasi) è in WordPress

WordPress è sicuramente la piattaforma per blog e siti più popolare degli ultimi anni: secondo le statistiche, esistono oltre 74 milioni di siti web che dipendono da WP, e circa la metà  dei siti più popolari a livello internazionale ne fa uso. Come piattaforma di gestione dei contenuti, cioè per qualsiasi sito web che debba essere fruito prevalentemente in lettura, è uno dei più importanti CMS ed è anche molto evoluto lato sviluppo.

Si tratta insomma dello stato dell’arte, un vero e proprio must per tutti coloro che hanno un blog, ad oggi, senza contare che da tempo lo standard si è elevato parecchio: nuovissime funzionalità  introdotte con le versione 4.7, ad esempio, consentono all’utente di personalizzare al massimo il sito WordPress e renderlo un CMS multifunzione a tutti gli effetti, grazie all’uso (possibilmente saggio) di framework e plugin.

WordPress & hosting

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Molto spesso sottovalutato nell’ambito delle decisioni tecnologico del nostro sito web, l’hosting è una delle componenti senza dubbio più importanti che ci siano, oltre ad essere un elemento chiave per il successo del nostro portale. Scegliere superficialmente il servizio a cui affidarsi non paga quasi mai in termini di investimento futuro, ed il più delle volte ci troveremo a dover affrontare problemi imprevisti, se lo scegliamo di bassa qualità .

Guarda tutti gli hosting per WordPress, se ti interessa questo discorso.

Le potenzialità  di WordPress

Prima di procedere alle indicazioni per un hosting WP è opportuno passare per alcune conoscenze di base: adatto sia ai principianti (blogger che vogliono concentrarsi solo sui contenuti, senza perdersi in configurazioni e tecnicismi) che ai professionisti del web marketing (è possibile realizzare, ad oggi, siti di ogni tipologia con WP), cosଠcome ai giornalisti, ai freelance ed agli imprenditori, WordPress permette di realizzare siti di ogni genere, e migliora nettamente di aggiornamento in aggiornamento.

Con WordPress sfruttando personalizzazioni, plugin, theme e framework si possono creare anche siti di e-commerce, portali vetrina, giornali e riviste online, cerca-prezzi e molto altro ancora. Farne uso per il proprio sito deve pero’ essere una scelta consapevole, e ci permetterà  di creare siti web facili da gestire, con un minimo carico di lavoro per gli aggiornamenti e con la possibilità  di estendere le funzionalità  del sito mediante plugin e framework di ogni genere, sia gratuiti che a pagamento.

La scelta di WordPress per un sito o blog si accompagna a quella di un dominio e di un hosting web, per cui sarà  necessario spendere qualche altra parola in merito per accompagnarvi nella scelta migliore che possiate fare per rispondere correttamente alle vostre esigenze di webmaster, marketer, blogger o responsabili del sito.

Offerte di hosting: i magnifici 6

Ecco alcuni dei piani di hosting che potreste valutare per il vostro sito in qualsiasi CMS sia esso realizzato, quindi non solo in WP.

  1. TopHost – Costi contenutissimi e qualità  alta, per la maggiorparte dei siti web può essere una scelta realmente interessante. Supporta siti con CMS in PHP MySQL.
  2. V-Hosting – Hosting italiano con PHP /MySQL e Linux su cui sto attualmente ospitando diversi miei siti web, dal personale molto competente e con servizi (via Plesk) davvero senza limiti (al momento sto usando un piano che permette di gestire fino a 10 domini ed illimitati sottodomini per ciascuno di essi). Supporta CMS in PHP MySQL, ma presenta anche piani di hosting in Windows per ASP e ASP .NET tipici dei CMS proprietari o non open source.
  3. ServerPlan – Un altro hosting italiano con un buon supporto sia telefonico che mediante forum, ticket ed email. Anche qui le opportunità  di hosting non mancano, i piani hanno tutti un costo ragionevole ed è possibile, ricordo, ospitare siti web di testate online essendo HV accreditato ufficialmente per farlo. Supporta CMS in PHP MySQL, ma presenta anche piani di hosting in Windows per ASP e ASP .NET tipici dei CMS proprietari o non open source.
  4. Bluehost – Secondo alcuni test che ho effettuato, è l’hosting che possiede il TTFB tra i più veloci, e mi sembra interessante perchè questo avviene nonostante si trovi negli USA ed il confronto sia stato fatto con hosting quasi tutti europei. Storicamente ho iniziato le mie attività  di freelance con loro, e ci sono devo dire affezionato, nonostante abbiano un po’ alzato i prezzi negli anni (e dopo il primo anno di utilizzo). Supporta siti con CMS in PHP MySQL.
  5. Keliweb – Anche qui abbiamo un servizio da prendere sicuramente in considerazione: è l’hosting con uno dei migliori uptime medi rilevati. Ci ho lavorato per più di un anno a stretto contatto e sono davvero impeccabili, consigliati. Soluzione di hosting un po’ più specializzata di altre, anche qui: supporta infatti CMS in PHP MySQL, ma presenta anche piani di hosting in Windows per ASP e ASP .NET tipici dei CMS proprietari o non open source.
  6. SupportHost – Assistenza di livello top, soluzioni economiche anche per hosting con tecnologia semi-dedicata (ottima per i siti web in crescita o con numero di visitatori in aumento nel medio-breve periodo). Supporta CMS in PHP MySQL, ma presenta anche piani di hosting in Windows per ASP e ASP .NET tipici dei CMS proprietari o non open source.

I quattro requisiti principali per un buon servizio di hosting

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Quale sarà  la formula magica dietro l’hosting ottimale per i siti? Nulla di esoterico perchè, alla fine, si tratta di prendere in considerazione solo quattro fattori di base. Per far funzionare un sito a dovere, l’hosting ideale dovrebbe infatti avere questi quattro requisiti:

  1. supportare appieno il linguaggio PHP o quello che usa nello specifico (ASP ecc.), possibilmente in versione 7.4 o superiori, o addirittura il nuovo PHP 8, che presto soppianterà  tutte le versioni precedenti risultando più veloce fino al 50% degli altri;
  2. disporre di abbastanza spazio web per i file del nostro sito; questo spazio il più delle volte è sovradimensionato, nel senso che da 500 MB a salire andrà  benissimo per il vostro sito nella maggiorparte dei casi. Se poi avete necessità  specifiche come memorizzare moltissime foto o immagini, è chiaro che nel lungo periodo questo spazio potrebbe non bastarvi più, per cui come avverrebbe per un hard disk portatile dovrete considerare GB o addirrittura TB di spazio. Nel web, comunque, si tende ad avere un approccio realistico e molti siti vivono tranquillamente il proprio ciclo di esistenza con un paio di GB in media di spazio.
  3. avere un database MySQL capiente (almeno 1 GB, per sicurezza e per i discorsi analoghi fatti al punto precedente: WordPress usa in modo ottimale il database, per cui non dovrebbe mai essere un grosso problema anche disporre di pochi MB all’inizio; in caso di mancanza di spazio, gli upgrade sono ammessi dalla maggiorparte degli hosting senza costringervi a cambiare tutto);
  4. supportare una versione di webserver Apache o, al limite, NGINX; la prima scelta è la più “neutra” perchè per la maggiorparte dei siti web Apache, che viene dato di default sui condivisi nel 95% dei casi, andrà  benissimo per il vostro sito in WordPress e non solo. In casi particolari NGINX, se ben configurato, vi offre velocità  di caricamento delle pagine (vedi punti precedenti, a riguardo) superiori ad Apache, ma al momento non è ancora una scelta molto popolare per quanto sia davvero una tecnologia di altissimo livello.
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Non vi serve altro, credetemi, se non – da qui in poi – un po’ di pazienza le prime volte e la capacità  di eseguire determinate procedure (non complicate) di installazione e, in seguito, di manutenzione del sito web. Le soluzioni commerciali sono quasi tutte equivalenti, e basta che rispondano ai requisiti di cui sopra: il resto sono extra che si pagano spesso a parte, come ad esempio la possibilità  di installare WordPress con procedura one-click.

Meglio ottimizzare il sito prima di pubblicizzare e promuovere il sito!

Per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli, magari con tantissimi visitatori fidelizzati e mirati e col sito non funzionante, la mia esperienza suggerisce che si debba periodicamente testare le funzionalità  (ad esempio di WordPress) ed ottimizzarle, se possibile.

La guida per l’ottimizzazione di WP è tra le più lette di questo sito, e rimando direttamente a quest’ultima per maggiori informazioni a riguardo.

Per avere prestazioni eccellenti col vostro sito, e poter valutare lucidamente le prestazioni dell’hosting che state usando, assicuratevi che:

  1. il theme scelto ed i plugin siano aggiornati all’ultima versione;
  2. che il sito stesso, ovviamente, sia aggiornato all’ultima versione;
  3. che nel sito sia installato solo quello che effettivamente serve al sito;
  4. che non ci siano script malevoli attivi nel vostro sito (controllatelo almeno una volta col plugin di sucuri, ad esempio, dopo averlo pubblicato);
  5. che non ci siano, ad esempio, plugin di backup automatico attivi o mal configurati, che sono comodi quanto vogliamo ma che rallentano, specie se sono eseguiti in orari con picchi di visite. Molto meglio che i backup li faccia in automatico il vostro hosting a parte, quindi, come avviene con la maggioranza dei piani di V-Hosting, ad esempio.

Un hosting lento è poco fruibile da visitatori, tende ad aumentare la percentuale di abbandono (e di rimbalzo) del vostro sito, riduce drasticamente le vostre vendite e frena l’entusiasmo, o se preferite l’hype, che i vostri contenuti potrebbero avere.

Per cui curate molto attentamente questa parte, ad esempio ricorrendo ai vari test di prestazioni che vi presento brevemente di seguito (riporto i due che uso più spesso per i miei siti web).

  1. Google PageSpeed Insights è uno dei servizi più usati per verificare le prestazioni del proprio sito; vi permette di individuare rapidamente le areee su cui dover intervenire, e vi farà  capire cosa nel vostro sito tecnicamente potrebbe non andare. Attenzione, pero’, a dare troppo credito a questo tool, che su molti siti da’ valutazioni errate e, in generale, tende ad essere decisamente troppo “cattivo” nei confronti di configurazioni corrette. Da usare con cautela, e non può essere l’unico e solo metro di giudizio. Quella che viene spesso riferito come ‘Riduci tempo di risposta del server‘, in particolare, non è per forza colpa dell’hosting: può essere addotto ad un problema di codice e risolvibile mediante cache o, meglio ancora, mediante transient nel codice del theme child.
  2. PingDom è uno dei miei strumenti preferiti, perchè fa vedere le aree di caricamento critiche e vi farà  capire cosa effettivamente rallenta il caricamento delle pagine: CSS, HTML, JS e cosଠvia. Molto completo e, anche qui, indispensabile per attivare le ottimizzazioni principali lato codice front-end, in particolare. Ottimo soprattutto per sviluppatori WP.

Conclusioni

Alla prossima e grazie per la lettura, spero sia stata utile e piacevole!

Trova i migliori hosting WordPress secondo gli utenti di Trovalost.it

Fonti delle statistiche su WP: Managewp.com

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