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Quanto costa ricaricare la batteria di un’auto elettrica?

Da qualche anno si sta facendo un gran parlare di auto elettriche. Sempre più aziende le stanno producendo in una marea di modelli, e sempre più utenti si stanno convincendo che il loro futuro al volante sarà  “verde”, scegliendo di acquistare questi veicoli che, si spera, nel più breve tempo possibile, manderanno definitivamente in pensione le inquinanti macchine a motore endotermico.  Ma anche queste auto hanno un costo di gestione poichè, pur non essendo alimentate a idrocarburi, le loro batterie necessitano comunque di essere ricaricate ad un prezzo che può variare di molto in base alla capienza delle stesse e al metodo di ricarica che l’utente sceglierà .

Come calcolare il costo di ricarica

Per capire quale sia il costo di ricarica della batteria della nostra macchina dobbiamo innanzitutto capire quali sono i fattori da considerare per fare un calcolo il più possibile corretto:

  • Capacità  della batteria: è banale dirlo ma più una batteria è capiente maggiore sarà  il suo costo di ricarica. La capienza delle batterie si calcola in kWh e ne esistono di molteplici taglie, in base al veicolo cui sono associate. Nel mercato attuale si va dai 6 kWh della batteria in dotazione alla Renault Twizy – piccola vettura monoposto poco più grande di uno scooter -, ai 120 kWh della supersportiva ipertecnologica Rimac Nevera. Per restringere il campo possiamo approssimare affermando che nel mercato odierno le city car elettriche abbiano batterie comprese tra i 20 e i 60 kWh e le berline e i SUV tra 60 e 100 kWh. Per quanto riguarda i consumi, come nelle auto endotermiche, anche quelle elettriche sono condizionate in mille modi dalle caratteristiche tecniche del veicolo (peso, allestimento, prestazioni, ecc.) e dal tipo di percorso che andremo ad affrontare.
  • Modalità  di ricarica: esistono due modi per ricaricare un’auto elettrica: tramite le colonnine a corrente alternata che si trovano lungo le strade pubbliche o in parcheggi e aree attrezzate oppure tramite la propria linea elettrica domestica. La differenza di costo tra i due metodi di ricarica è abissale. Se, infatti, tramite le colonnine pubbliche il costo va dai 45-50 centesimi di euro a kWh per la ricarica normale ai 55 centesimi/kWh per le ricariche fast-charge (che garantiscono una ricarica in tempi molto più rapidi), la ricarica domestica ha mediamente costi molto più bassi che si assestano intorno ai 20 centesimi/kWh. Attenzione però a “studiarsi” per bene i termini del proprio contratto di fornitura di energia elettrica poichè, se si ha un contratto a consumo e si ricarica spesso la vettura, è possibile che si sfori la quantità  di kWh disponibili a prezzo vantaggioso e, senza accorgersene, potrebbe arrivare una bolletta clamorosamente alta. La stessa cosa vale se si ha un contratto a fasce orarie: essendo la ricarica delle batterie relativamente lunga (dalle 6 alle 12/14 ore per una ricarica completa) può capitare di iniziare la ricarica in una fascia oraria vantaggiosa per poi continuarla in una più costosa con le ovvie ripercussioni in bolletta. Generalmente, inoltre, i contratti elettrici hanno prezzi fissati per un consumo non superiore ai 1800 kWh annui – che corrispondono ad appena 36 ricariche complete di un’auto elettrica con una batteria da 50 kWh -, superata questa soglia il prezzo della bolletta salirà  e non dimentichiamoci che non dobbiamo soltanto ricaricare la batteria poichè in casa abbiamo collegato anche TV, lavatrice, frigorifero, ecc.. Molte aziende hanno messo in commercio delle stazioni di ricarica domestica in grado di aiutarci a gestire tempi e modi di ricarica direttamente da casa.
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Foto di Marilyn Murphy da Pixabay

Facciamo due conti

Prendiamo ad esempio una batteria di capienza media, quindi di 50 kWh che garantisce un’autonomia di circa 300 km (come con i motori endotermici, il dato sull’autonomia può variare di molto in base al modello dell’auto in cui la batteria è installata, al percorso  da affrontare e allo stile di guida del conducente) e vediamo un po’ quale sarà  il suo costo di ricarica in base al metodo che utilizzeremo:

  • ricarica standard presso colonnina pubblica: 50 kWh moltiplicato per 47 centesimi (prezzo medio) = €23,50;
  • ricarica fast-charge presso colonnina pubblica: 50 kWh moltiplicato per 55 centesimi = €27,50;
  • ricarica domestica a prezzo medio: 50 kWh moltiplicato per 20 centesimi = €10,00 (come accennato sopra, questo prezzo è valido fino a che non si è raggiunta la quota di 1800 kWh annui, dopodichà© il prezzo salirà  in base a quanto previsto da contratto).

Considerando che una batteria da 50 kWh garantisce circa 300 km di percorrenza, il prezzo di ricarica, per quanto riguarda le colonnine pubbliche è in linea con i prezzi che affronteremmo con un’auto endotermica in grado di  percorrere 20 km con un litro di benzina (per percorrere 300 chilometri avremo cosଠbisogno di 15 litri ad un prezzo medio di 1,6 euro per un totale di €24,00), mentre, con una ricarica domestica, il prezzo risulta essere molto più vantaggioso (fatte salve le “insidie in bolletta” descritte poco sopra).

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