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USB Type-C (USB 3.0/3.1): cos’è e come funziona

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Interessanti novità sul piano hardware sono in arrivo per l’interfaccia USB, il discusso e diffusissimo canale di comunicazione – presto in arrivo anche in app distribuite – che permette ai dispositivi un livello di interconnessione immediata e senza configurazione ad hoc. Il gruppo USB-IF (USB Implementers Forum, il consorzio che si occupa di definire lo standard) ha infatti al vaglio, ormai da tempo, di inserire una serie di caratteristiche obbligatorie per tutti i costruttori, in particolare per i connettori USB Type-C, il nuovo standard che aderisce alle specifiche 3.1 (migliorative rispetto al diffuso USB 3.0).

USB Type-C (USB 3.1): Sicurezza, Autenticazione e Compatibilità

Lo standard USB Type-C (USB 3.1) introduce avanzate funzionalità di sicurezza e autenticazione, migliorando la protezione dei dispositivi connessi.

Autenticazione dell’hardware

Quando un dispositivo USB Type-C o USB 3.1 si collega a un host (PC, smartphone, ecc.), quest’ultimo verifica automaticamente la certificazione e le capacità del dispositivo. Questo processo avviene in modo trasparente per l’utente e utilizza una trasmissione dati crittografata per garantire maggiore sicurezza.

Sicurezza avanzata

L’autenticazione dei dispositivi limita la diffusione di malware come BadUSB e consente scenari d’uso controllati. Ad esempio, un’organizzazione può configurare i propri sistemi per accettare solo dispositivi USB certificati, impedendo l’uso di dispositivi non autorizzati.

Supporto alla crittografia

USB 3.1 integra nativamente metodi di gestione delle chiavi crittografiche, firme digitali e hash, permettendo una protezione avanzata dei dati e dell’hardware connesso.

Retrocompatibilità e versatilità

USB Type-C è progettato per essere il connettore universale del futuro, supportando anche le versioni precedenti dello standard USB, come USB 2.0 e USB 1.0. Inoltre, il suo design reversibile semplifica l’inserimento del connettore in qualsiasi orientamento.

Grazie a queste caratteristiche, USB Type-C non solo migliora le prestazioni di trasferimento dati e alimentazione, ma offre anche un livello di sicurezza superiore rispetto ai predecessori.

Interfaccia

La nuova USB è leggermente diversa da quella che siamo abituati a vedere (vedi foto in basso), ma le novità non finiscono qui.

USB-Type-C.svg

Una delle cose introdotte riguarda il livello di autenticazione dell’hardware: qualora connettiamo un USB Type-C o 3.1 via adattatore di potenza, cavo o accessorio in un host (ad esempio un telefono o un computer), l’host stesso sarà obbligato (in modo trasparente per l’utente) a verificare la capacità presente e l’eventuale certificazione disponibile. Tali dati viaggeranno quindi in forma criptata sia se sul cavo circolano dati + corrente che in quello in cui circoli solo corrente. Il sistema di autenticazione limita quindi il raggio d’azione dei malware (alla BadUSB) e delinea uno scenario nel quale, ad esempio, una banca possa operare esclusivamente con dispositivi USB certificati ed autentici. USB 3.1 disporrà nativamente di metodi per la gestione di chiavi randomiche, firma digitale ed hash per cui dovrebbe essere relativamente agevole per i produttori gestire la situazione.

USB Type-C si candida dunque ad essere il connettore USB del futuro, anche grazie alla sua retrocompatibilità con le precedenti USB 2.0 e USB 1.0, e con un occhio di riguardo per l’aspetto legato come forse ricorderete alla sicurezza (fonte).

Image credits: Andreas Pietzowski, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=39641787, Jacobo Garcia

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