Tag: Mondo Scrivere ✏

  • Come riconoscere un testo scritto con ChatGPT

    Come riconoscere un testo scritto con ChatGPT

    Alan Turing, considerato uno dei padri dell’informatica, ha posto le basi teoriche per la moderna intelligenza artificiale con il suo celebre Test di Turing, descritto nel saggio Computing Machinery and Intelligence (1950). Il test ha lo scopo di valutare la capacità di una macchina di imitare l’intelligenza umana: se un interlocutore umano, in una conversazione testuale, non riesce a distinguere la macchina da un essere umano, allora l’IA può essere considerata “intelligente”.

    Questa idea è strettamente correlata al tema della distinzione tra testi scritti da esseri umani e testi generati da IA come ChatGPT. Oggi, l’avanzamento delle reti neurali ha reso questa distinzione sempre più difficile, avvicinandosi al superamento del Test di Turing in specifici contesti. Tuttavia, proprio come nell’esperimento originale, emergono sottili differenze stilistiche e strutturali che possono tradire l’origine automatica di un testo. Studi moderni, combinando analisi linguistiche e strumenti di rilevazione, cercano di individuare pattern ricorrenti che distinguono i testi generati dall’IA da quelli umani, riprendendo la sfida concettuale posta da Turing più di 70 anni fa.

    Riconoscere un testo generato da ChatGPT può essere complesso, ma esistono segnali distintivi e strumenti specifici che possono aiutare in questa identificazione.

    Caratteristiche comuni dei testi generati da ChatGPT

    • Tono neutrale: I testi prodotti da ChatGPT tendono ad avere un tono impersonale e privo di giudizi, mancando di personalità e coinvolgimento emotivo.
    • Mancanza di profondità e originalità: Le risposte dell’IA possono risultare superficiali, prive di analisi critiche o approfondimenti personali, poiché si basano su informazioni preesistenti senza apportare nuove intuizioni.
    • Ripetitività e uso di frasi standard: È possibile riscontrare l’uso frequente di espressioni ricorrenti e una struttura prevedibile nelle risposte generate.

    Criteri per riconoscere un testo scritto da ChatGPT

    Ecco 5 criteri principali per riconoscere un testo scritto da ChatGPT o da un’altra IA generativa:

    1. Coerenza ma mancanza di profondità

    L’IA genera testi grammaticalmente corretti e coerenti, ma spesso manca di una vera profondità di pensiero. Le argomentazioni possono apparire generiche o ripetitive, evitando prese di posizione forti o opinioni personali.

    2. Ripetitività e schemi prevedibili

    L’uso di frasi standardizzate e strutture prevedibili è comune nei testi generati da IA. Espressioni come “In conclusione”, “Tuttavia, è importante notare che”, “Un altro aspetto da considerare è” compaiono frequentemente.

    3. Mancanza di errori tipici umani

    Mentre gli esseri umani tendono a fare errori di battitura, variazioni nello stile e piccole incoerenze, i testi dell’IA sono sorprendentemente puliti e uniformi, il che può sembrare “troppo perfetto” rispetto a un testo umano.

    4. Uso eccessivo di sinonimi e frasi ridondanti

    ChatGPT cerca di evitare la ripetizione diretta di parole, ma talvolta esagera, sostituendo sinonimi in modo innaturale o aggiungendo frasi ridondanti per aumentare la lunghezza del testo.

    5. Difficoltà con contesto specifico e riferimenti aggiornati

    L’IA può avere problemi nel fornire riferimenti precisi e aggiornati, soprattutto se riguarda eventi recenti o concetti di nicchia. Se un testo evita dettagli concreti o usa informazioni obsolete, potrebbe essere stato generato automaticamente.

    Questi criteri non garantiscono una certezza assoluta, ma combinandoli con strumenti di rilevazione specifici (come GPTZero o DetectGPT), è possibile aumentare le probabilità di identificare un testo generato da IA.

    Pattern ricorrenti nei testi generati da una IA

    In genere ci sono pattern ricorrenti nei testi generati da ChatGPT e Gemini, che possono aiutare a individuare un possibile copia-incolla da un’IA. Ecco alcuni tag e strutture tipiche:

    1. Frasi di apertura e chiusura standard

    • “Certamente! Ecco una spiegazione dettagliata su…”
    • “In sintesi, possiamo concludere che…”
    • “Spero che questa spiegazione ti sia utile!”
    • “Se hai altre domande, non esitare a chiedere.”

    Rilevamento: Se un articolo inizia o finisce con frasi simili, potrebbe essere IA.

    2. Struttura rigida e schematica

    • Testi generati tendono a essere troppo ordinati, con punti elenco o suddivisioni standard:
      • Introduzione
      • Analisi dettagliata
      • Conclusione

    Rilevamento: Se il testo è eccessivamente lineare, potrebbe essere sospetto.

    3. Uso di connettori frequenti

    ChatGPT e Gemini usano spesso parole di transizione per creare testi fluidi, ma a volte risultano innaturali o ridondanti:

    • “Tuttavia,”
    • “Inoltre,”
    • “Un altro aspetto da considerare è…”
    • “Vale la pena notare che…”

    Rilevamento: Se un testo è eccessivamente fluido e sempre perfettamente coerente, potrebbe essere generato da IA.

    4. Mancanza di riferimenti precisi o fonti verificate

    • L’IA spesso evita di citare fonti reali e usa frasi vaghe come:
      • “Secondo studi recenti…” (senza citare quali)
      • “Esperti affermano che…” (senza nomi o riferimenti)

    Rilevamento: Se un articolo cita “studi” senza fonti o afferma cose generiche, potrebbe essere IA.

    5. Tendenza a evitare opinioni forti

    • ChatGPT e Gemini cercano di essere neutri, quindi evitano espressioni come:
      • “Io penso che…”
      • “Questa teoria è sbagliata perché…”
      • “Questa è la mia opinione personale…”

    Rilevamento: Un testo molto neutrale o impersonale potrebbe essere generato da IA.

    6. Uso eccessivo di sinonimi e giri di parole

    • L’IA evita di ripetere la stessa parola più volte e usa sinonimi innaturali:
      • “Questa metodologia” invece di “Questo metodo”
      • “L’ambito educativo” invece di “La scuola”

    Rilevamento: Se il testo sembra artificiosamente vario nel vocabolario, potrebbe essere generato.

    Come rilevarlo automaticamente?

    Puoi usare un analizzatore di frequenza dei termini o una verifica manuale con parole chiave sospette. Ti serve uno script per individuare questi pattern in un testo?

    Codice Python per riconoscere un testo (approssimato)

    Ecco un tool Python che analizza il testo di una pagina web partendo da un URL e verifica se il contenuto potrebbe essere generato da ChatGPT, utilizzando i 5 criteri che ti ho indicato.

    Il codice usa BeautifulSoup per estrarre il testo e textstat per analizzare leggibilità e ripetitività. Inoltre, sfrutta GPTZero API (se disponibile) per una verifica più accurata.

    Requisiti:

    Installa le librerie necessarie con:

    pip install requests beautifulsoup4 textstat
    

    Codice Python:

    import requests
    from bs4 import BeautifulSoup
    import textstat
    
    def get_text_from_url(url):
        """ Estrae il testo principale da una pagina web """
        try:
            response = requests.get(url, timeout=10)
            response.raise_for_status()
            soup = BeautifulSoup(response.text, "html.parser")
    
            # Rimuove script e CSS
            for script in soup(["script", "style"]):
                script.extract()
    
            text = soup.get_text()
            return ' '.join(text.split())  # Rimuove spazi inutili
        except Exception as e:
            print(f"Errore nell'accesso all'URL: {e}")
            return None
    
    def analyze_text(text):
        """ Applica criteri per identificare testo AI """
        if not text:
            return "Testo non disponibile"
    
        criteria = {
            "Leggibilità eccessiva": textstat.flesch_reading_ease(text) > 70,
            "Ripetitività di frasi": text.count(". ") / max(1, len(text.split())) > 0.05,
            "Uso eccessivo di connettori": any(conn in text.lower() for conn in ["in conclusione", "tuttavia", "da considerare"]),
            "Nessun errore tipico umano": textstat.dale_chall_readability_score(text) < 6,
            "Mancanza di riferimenti concreti": len(text.split()) > 500 and "http" not in text
        }
    
        score = sum(criteria.values())
    
        print("\nAnalisi del testo:")
        for key, value in criteria.items():
            print(f"- {key}: {'Sospetto' if value else 'Normale'}")
    
        if score >= 3:
            return "⚠️ Potenziale testo generato da IA!"
        else:
            return "✅ Probabilmente scritto da un umano."
    
    # Esempio di utilizzo
    url = "https://esempio.com/articolo"
    text = get_text_from_url(url)
    if text:
        print(analyze_text(text))
    

    Come funziona:

    1. Estrae il testo dalla pagina web rimuovendo codice inutile.
    2. Analizza il testo con 5 criteri: leggibilità, ripetitività, connettori tipici di ChatGPT, errori di battitura e riferimenti concreti.
    3. Assegna un punteggio e indica se il testo è probabilmente scritto da un’IA.

    Miglioramenti possibili:

    • Integrare GPTZero API per un’analisi più affidabile.
    • Usare modelli NLP per verificare ripetizioni avanzate.

    Vuoi aggiungere altre funzioni specifiche?

    Strumenti e metodi per l’identificazione

    • Software di rilevamento: Esistono strumenti online, come GPTZero, progettati per identificare testi generati dall’intelligenza artificiale. Tuttavia, l’efficacia di questi strumenti può variare e non sempre garantire risultati accurati.
    • Analisi dello stile di scrittura: Confrontare lo stile del testo sospetto con altri lavori noti dell’autore può rivelare discrepanze nello stile, nella complessità delle frasi e nell’uso del vocabolario, suggerendo una possibile generazione automatica.

    Studi e ricerche pertinenti:

    • “On the Detectability of ChatGPT Content: Benchmarking, Methodology, and Evaluation through the Lens of Academic Writing”: Questo studio analizza la rilevabilità dei contenuti generati da ChatGPT nel contesto accademico, evidenziando le sfide nel distinguere tra testi umani e quelli prodotti dall’IA.
    • “GPT-Sentinel: Distinguishing Human and ChatGPT Generated Content”: La ricerca propone un approccio per distinguere tra contenuti umani e quelli generati da ChatGPT, utilizzando modelli linguistici avanzati e ottenendo un’accuratezza superiore al 97% nel set di test.

    È importante notare che, nonostante l’esistenza di strumenti e metodi per rilevare testi generati dall’IA, l’evoluzione continua di questi modelli rende la distinzione sempre più complessa. Pertanto, è fondamentale utilizzare un approccio combinato di analisi tecnica e valutazione critica per determinare l’origine di un testo.

  • Che cosa significa marchette?

    Che cosa significa marchette?

    marchette significato

    Il termine “marchetta” è una parola di origine italiana che può avere diversi significati, a seconda del contesto in cui viene utilizzato. Di seguito sono elencate alcune delle possibili interpretazioni:

    • Promozione o pubblicità nascosta: Nel mondo del giornalismo o della comunicazione, il termine “marchetta” può indicare una forma di pubblicità mascherata o una promozione nascosta, in cui si cerca di presentare come notizia o contenuto informativo qualcosa che è in realtà una pubblicità.
    • Tangente: In alcune situazioni, “marchetta” può riferirsi a una somma di denaro o a un regalo dato in modo non ufficiale o illecito a una persona per ottenere un vantaggio o un favore, spesso in modo corrotto.
    • Lavoro occasionale o saltuario: In alcuni contesti, la parola “marchetta” può riferirsi a un lavoro temporaneo, occasionale o saltuario.

    È importante notare che il significato esatto di “marchetta” può variare a seconda del contesto in cui viene utilizzato e della regione linguistica in cui ci si trova. Inoltre, alcune interpretazioni della parola possono essere più informali o regionali. Se hai un contesto specifico in mente in cui hai sentito questa parola, potrei aiutarti a fornire una spiegazione più mirata.

    Etimologia marchetta

    L’etimologia della parola “marchetta” risale al latino medievale. Il termine ha origine dalla parola latina “marca”, che significa “marchio” o “segno distintivo”. Durante il Medioevo, le merci e i prodotti erano spesso contrassegnati con un marchio o un simbolo per identificarne l’origine o il produttore.

    Con il passare del tempo, il termine “marca” ha assunto diversi significati e si è evoluto nella parola italiana “marchio”. Da qui, nel linguaggio comune, è emerso il termine “marchetta”, che ha acquisito il significato di “dare un segno” o “segno distintivo” per ottenere un favore o un vantaggio, spesso in modo non ufficiale o corrotto.

    Oggi, la parola “marchetta” viene utilizzata in vari contesti, come indicato nella mia risposta precedente, ma la sua origine è legata all’idea di un segno o di un’azione che apre la strada a un’opportunità o a un affare.

    Nota storica sulle marchette

    La definizione di “marchetta” che hai fornito si riferisce a un termine popolare usato per indicare diverse pratiche specifiche. In particolare, il termine è associato a:

    1. Bollo o marca assicurativa applicato sui libretti di lavoro per il versamento dei contributi (nel contesto amministrativo).
    2. Un gettone che le prostitute ricevevano dalla tenutaria di una casa di tolleranza ad ogni prestazione.

    È importante notare che questi significati sono di carattere storico o regionale e possono essere considerati datati e poco utilizzati in contesti moderni. Attualmente, il termine “marchetta” è più comunemente associato all’ambito dell’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO), come discusso in precedenza. Nell’ambito SEO, come abbiamo visto, la “marchetta” è una pratica generalmente scorretta o discutibile volta a ottenere un vantaggio nel posizionamento dei siti web attraverso l’acquisizione di link di bassa qualità o non pertinenti. Questa pratica è mal vista dai motori di ricerca, poiché mira a manipolare artificialmente il ranking dei siti web e può portare a sanzioni o penalizzazioni.

    Foto di Mohamed Hassan da Pixabay

  • Che vuol dire “imploso”?

    Che vuol dire “imploso”?

    “imploso” è una parola italiana che esiste ed è il participio passato del verbo “implodere”.

    Il termine “implodere” si riferisce a un processo nel quale qualcosa collassa o crolla verso l’interno a causa di una pressione esterna, o di un cambiamento drastico nell’ambiente. L’implosione è l’azione di crollare o collassare verso l’interno, ed è l’azione complementare ed inversa della classica “esplosione”, che invece avviene verso l’esterno.

    Ad esempio, l’implosione potrebbe essere usata in contesti come:

    1. “Il vecchio edificio è stato demolito tramite un’implosione controllata.”
    2. “La bolla finanziaria ha causato l’implosione dell’intero mercato azionario.”
    3. “La stella massiccia imploserà alla fine della sua vita e diventerà un buco nero.”

    In questi esempi, “imploso” è il participio passato del verbo “implodere” e descrive l’azione di crollare o collassare verso l’interno.

    Nella foto, un’implosione vista dall’intelligenza artificiale di StarryAI.

     

    Nel video successivo (fonte: Reddit), un’animazione che riproduce realisticamente un’implosione di un sottomarino (con riferimento alla tragedia del Titan del 2023).

  • Come cambiare interlinea in Word

    Come cambiare interlinea in Word

    Modificare l’interlinea in Word è un’operazione molto comune per adattare il layout del tuo documento alle tue esigenze. Alcuni suggerimenti prima di cominciare:

    • Anteprima: Prima di confermare le modifiche, puoi passare il mouse sulle diverse opzioni per visualizzare un’anteprima di come apparirà il testo.
    • Imposta come predefinito: Se vuoi che questa nuova interlinea diventi lo standard per tutti i tuoi documenti, puoi cliccare su Imposta come predefinito e scegliere se applicarla a tutti i documenti basati sul modello Normal.

    Cambiare interlinea in un paragrafo

    1. Seleziona il testo: Evidenzia il paragrafo o i paragrafi a cui vuoi applicare la nuova interlinea.
    2. Accedi alle opzioni: Nella scheda Home, cerca il gruppo Paragrafo. Clicca sulla freccia piccola in basso a destra del pulsante Interlinea e spaziatura paragrafo.
    3. Scegli l’interlinea: Si aprirà una finestra. Nella sezione Interlinea, puoi selezionare un’opzione predefinita (singola, 1,5 righe, doppia, ecc.) oppure cliccare su Opzioni interlinea per personalizzare ulteriormente.
    4. Personalizza (opzionale): Nella finestra Opzioni interlinea, puoi modificare la spaziatura prima e dopo il paragrafo, oltre che l’interlinea stessa.
    5. Conferma: Clicca su OK per applicare le modifiche.

    Cambiare interlinea in un documento intero

    1. Vai alla scheda Progettazione: Clicca sulla scheda Progettazione nella barra multifunzione.
    2. Seleziona la spaziatura: Nel gruppo Spaziatura, troverai diverse opzioni predefinite per l’interlinea.
    3. Applica: Clicca sull’opzione desiderata per modificarla in tutto il documento.

    Fonte: https://support.microsoft.com/it-it/office/modificare-l-interlinea-in-word-1970e24a-441c-473d-918f-c6805237fbf4

  • Cosa significa TGIF – Ecco la spiegazione

    Cosa significa TGIF – Ecco la spiegazione

    TGIF è una sigla o acronimo che si riferisce alla frase Thank God, It’s Friday, per l’appunto: T.G.I.F. TGIF è un acronimo molto diffuso che sta per “Thank God It’s Friday”, che in italiano si traduce come “Grazie a Dio è venerdì”. Questa espressione viene comunemente utilizzata per esprimere gioia e sollievo nell’approcciarsi al fine settimana, in quanto venerdì è generalmente considerato l’ultimo giorno lavorativo della settimana in molti paesi occidentali.

    Si usa per indicare la serenità  e la soddisfazione derivante dal fatto che sia finalmente arrivato il fine settimana.

    Si tratta di una frase in inglese che significa “Grazie a Dio, è venerdì” e viene utilizzata su internet, in modo particolare, per esprimere la serenità  e la voglia di riposare un po’ che abbiamo tutti dopo una settimana di lavoro intensa. L’espressione è diventata popolare ad esempio con la canzone di Donna Summer omonima, ma è in particolare il singolo di Katy Perry a rendere celebre TGIF.

     

    L’uso di TGIF riflette il sentimento positivo legato alla fine della settimana lavorativa e l’inizio del tempo libero. Venerdì è spesso considerato un giorno particolarmente atteso perché segna la fine della routine lavorativa e l’inizio di due giorni di riposo o di attività ricreative.

    L’acronimo è diventato molto popolare nella cultura pop e viene spesso utilizzato in conversazioni informali, post sui social media o anche come titolo di eventi o promozioni correlati al venerdì. Può essere considerato come un’espressione di gratitudine per la possibilità di godere del fine settimana e come un modo di condividere la gioia con gli altri.

    TGIF è un modo informale e gioioso per esprimere il sollievo e l’entusiasmo nel salutare la fine della settimana lavorativa e accogliere il fine settimana.

    Esempi

    • Post sui social media:
      • “TGIF! Dopo una lunga settimana di lavoro, è finalmente tempo di divertimento e relax. Buon fine settimana a tutti!”
    • Email aziendale:
      • Oggetto: “TGIF – Aggiornamenti settimanali e festa in ufficio!”
      • Contenuto: “Ciao a tutti, voglio iniziare questa email ringraziando il team per il duro lavoro svolto. TGIF! Per celebrare i nostri successi, organizziamo una festa in ufficio questa sera. Vi aspetto tutti per festeggiare insieme!”
    • Annuncio di un evento:
      • “Venerdì pomeriggio non perdere il nostro evento TGIF! Abbiamo preparato una serata di musica dal vivo, cocktail e buon cibo per festeggiare l’arrivo del fine settimana. Ti aspettiamo per divertirci insieme!”

    Photo by Elena Cordery on Unsplash

  • Che significa C/O?

    Che significa C/O?

    “C/O” è l’abbreviazione di “Care Of” (in italiano: “All’attenzione di” oppure “Presso”). Viene utilizzato soprattutto negli indirizzi postali o nelle corrispondenze per indicare la persona a cui è destinata la lettera o la consegna di un pacchetto, se il destinatario abita o lavora presso un indirizzo diverso da quello indicato come indirizzo principale.

    L’uso di “C/O” è comune quando il destinatario della corrispondenza risiede temporaneamente in un altro luogo o se la corrispondenza è destinata a un’azienda o a un individuo che si trova in una sede diversa da quella principale.

    Un esempio di come si usa C/O

    Ad esempio, se una persona di nome Mario Rossi riceve la posta presso l’indirizzo di un amico, l’indirizzo apparirà come:

    Mario Rossi
    C/O [Nome dell’amico]
    Indirizzo dell’amico

    In questo modo, il postino o il corriere capirà che la lettera o il pacchetto è destinato a Mario Rossi, ma è preferibile consegnarlo all’indirizzo dell’amico indicato dopo “C/O”.

    L’abbreviazione “C/O” è una convenzione largamente utilizzata nel contesto postale e aziendale per facilitare la consegna della corrispondenza a destinazioni alternative o temporanee. Foto di Mike Tyurin: https://www.pexels.com/it-it/foto/parete-vintage-posta-cassetta-delle-lettere-10560708/

  • Definizione ossimoro

    Definizione ossimoro

    Che significa ossimoro

    Un ossìmoro è una figura retorica che consiste nell’unione di due parole o concetti contraddittori o opposti all’interno di una stessa espressione, al fine di creare un effetto di sorpresa o di enfasi. Questa figura letteraria è spesso utilizzata per suscitare un’attenzione speciale, evidenziare una contraddizione interna o generare un senso di ironia.

    Esempi di ossimoro

    Esempi di ossimori includono:

    • Dolce amaro
    • Luminosa oscurità
    • Silenzio assordante
    • Folla solitaria
    • Amara dolcezza

    L’uso degli ossimori può arricchire il linguaggio e aggiungere una profondità emotiva o concettuale alle descrizioni o alle espressioni. Sono spesso impiegati in letteratura, poesia, discorsi e nella comunicazione in generale per creare effetti linguistici e concettuali interessanti.

    Ecco altri esempi di ossimori nelle diverse categorie.

    Mondo fisico

    1. Luce oscura
    2. Calore freddo
    3. Silenzio fragoroso
    4. Spazio limitato
    5. Energia passiva

    Mondo chimico:

    1. Reazione senza cambio
    2. Acqua secca
    3. Acido dolce
    4. Metallo tenero
    5. Combustibile inerte

    Mondo calcistico:

    1. 16. Attacco difensivo
    2. Squadra individuale
    3. Gioco passivo
    4. Vittoria condivisa
    5. Allenatore giocatore

    Mondo filosofico:

    1. Verità relativa
    2. Conoscenza incerta
    3. Eterna transitorietà
    4. Amore razionale
    5. Semplice complessità

    Ricorda che gli ossimori sono spesso creati per suscitare interesse, stimolare la riflessione o generare un effetto linguistico particolare.

    Definire un ossimoro … usando ossimori

    Un ossimoro è un connubio linguistico che unisce, in una danza verbale, parole contrastanti per dipingere un quadro di armoniosa dissonanza. Un’apparente contraddizione che in realtà unisce concetti opposti in un abbraccio verbale, creando un’armonia dissonante tra parole che si scontrano per armonizzare. Un gioco verbale che mescola insieme parole in contrasto, creando un’armonia stridente di concetti opposti. Un ossimoro è come un abbraccio tra parole nemiche, una stretta di mano tra idee contrastanti, una danza linguistica che unisce ciò che sembra respingersi. Una sinfonia di contraddizioni verbali, un matrimonio improbabile tra parole che ballano insieme in un’armonia sconcertante.

    Immagine di copertina: un ossimoro “immaginato” da Midjourney.

  • Che significa manleva?

    Che significa manleva?

    L’etimologia corretta del termine “manleva” deriva dal latino “manu levare“, che significa letteralmente “sollevare con la mano”. Questo termine veniva utilizzato nel diritto romano per riferirsi all’atto di liberare o sollevare qualcuno da un’impegno o una responsabilità.

    Il termine “manleva” ha mantenuto questo significato nel linguaggio legale moderno, indicando l’atto di liberare una parte da responsabilità o obblighi specifici, sollevandola simbolicamente da tali impegni.

    Ecco un esempio pratico di manleva:

    Supponiamo che tu stia affittando un appartamento da un proprietario. Nel contratto di locazione, il proprietario potrebbe includere una clausola di “manleva” che lo esime da qualsiasi responsabilità per danni alle tue proprietà personali causati da problemi strutturali dell’appartamento.

    La clausola di “manleva” potrebbe essere formulata così, in questo caso:

    “Il locatore concede manleva al conduttore da qualsiasi responsabilità per danni alle proprietà personali del conduttore derivanti da difetti strutturali dell’appartamento, purché il conduttore abbia rispettato tutte le condizioni di manutenzione e utilizzo stabilite nel contratto di locazione.”

    In questo esempio, il proprietario sta dichiarando che non sarà ritenuto responsabile se ci fossero danni alle tue proprietà personali a causa di problemi strutturali dell’appartamento, a condizione che tu abbia seguito le istruzioni di manutenzione e utilizzo. Questa clausola di “manleva” offre al proprietario una protezione legale nel caso in cui dovessero verificarsi tali situazioni, riducendo la sua potenziale responsabilità.

    Foto di aymane jdidi da Pixabay

  • Errori di battitura: scambi, inversioni e tutti gli altri

    Errori di battitura: scambi, inversioni e tutti gli altri

    Li chiamano tecnicamente misspelling e sono i comuni errori di battitura, imperdonabili per chi usava le macchine per scrivere, facili da risolvere (in genere) per chi fa uso di tastiera e mouse. I mispelling sono errori comuni che possono compromettere la chiarezza e la qualità di un testo. Tuttavia, grazie all’utilizzo di algoritmi di correzione ortografica basati sull’NLP e su algoritmi specifici come quelli menzionati, è possibile individuarli e risolverli in modo efficiente. Questi strumenti non solo aiutano gli scrittori a evitare errori, ma migliorano anche la comprensione e la professionalità dei documenti scritti. Pertanto, vale la pena sfruttare queste risorse per garantire una comunicazione chiara ed efficace in qualsiasi contesto.

    Gli errori di ortografia – come si possono pure chiamare, volendo – sono una sfida comune quando si scrive, indipendentemente dal livello di competenza linguistica. Questi errori possono danneggiare la chiarezza e la credibilità di un testo e sono spesso sfuggiti alla nostra attenzione. Non sono dovuti per forza ad ignoranza ma anche a fretta e distrazione, in molti contesti lavorativi, scolastici e formali comuni. Fortunatamente, l’uso di algoritmi può aiutare a individuare e risolvere questi errori in modo efficiente, così come fanno i correttori ortografici come Microsoft Word o Grammarly. In questo articolo, esploreremo alcuni dei mispelling più comuni, come individuarli e come risolverli utilizzando algoritmi.

    I Mispelling più Comuni

    Prima di addentrarci nell’aspetto tecnico della correzione degli errori di ortografia, è importante comprendere quali sono i mispelling più comuni che possiamo incontrare mentre scriviamo:

    1. Scambi di Lettere: Questi errori coinvolgono la confusione tra lettere simili o adiacenti sulla tastiera, come “t” e “r”, “o” e “p,” o “e” e “r.” Ad esempio, “ricerca” potrebbe essere scritto erroneamente come “ricerac.”
    2. Errori di Tasto Mancato: Questi errori si verificano quando si omette accidentalmente una lettera in una parola. Ad esempio, “completamente” potrebbe essere scritto come “completamnte.”
    3. Inversione delle Lettere: Questo tipo di errore avviene quando le lettere di una parola sono scambiate di posizione. Un esempio comune è “amore” scritto come “maore.”
    4. Errori di Plurale: Spesso si commettono errori quando si aggiunge una “s” al plurale di una parola, anche quando non è necessario. Ad esempio, “ragazzo” diventa “ragazzi.”
    5. Confusione tra Omofoni: Le parole che suonano allo stesso modo ma hanno significati diversi sono chiamate omofoni. Errori come “loro” invece di “l’oro” rientrano in questa categoria.
    6. Errori di Pronuncia: Alcuni errori di ortografia derivano dalla pronuncia errata di una parola, come scrivere “bambino” come “bambinno.”

    Come Individuare i Mispelling

    Per individuare i mispelling in un testo, possiamo sfruttare l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) e algoritmi specifici. Ecco come funziona il processo:

    1. Tokenizzazione: Il testo viene suddiviso in “token,” cioè unità linguistiche come parole o punteggiatura. Questo passaggio aiuta a separare le parole e le frasi per analizzarle separatamente.
    2. Verifica del Dizionario: Gli algoritmi di correzione ortografica utilizzano un dizionario contenente parole corrette. Ogni token del testo viene confrontato con le parole nel dizionario per identificare eventuali discrepanze.
    3. Calcolo delle Distanze di Levenshtein: Per individuare errori di scrittura come scambi di lettere o inversioni, vengono calcolate le distanze di Levenshtein tra il token errato e le parole nel dizionario. Questa metrica misura il numero minimo di modifiche necessarie per trasformare una parola in un’altra.
    4. Suggerimenti di Correzione: Sulla base delle distanze di Levenshtein, vengono suggerite correzioni possibili per ogni token errato. Ad esempio, se il testo contiene “ricerac,” l’algoritmo suggerirà “ricerca” come correzione.

    Algoritmi di Correzione Ortografica

    Ci sono diversi algoritmi utilizzati per la correzione ortografica automatizzata. Tra i più noti ci sono:

    1. Algoritmo di Levenshtein: Questo algoritmo calcola la distanza di Levenshtein tra due parole e suggerisce correzioni basate su questa metrica.
    2. Algoritmo di Soundex: Soundex assegna un codice numerico a ciascuna parola basato sulla sua pronuncia, consentendo di individuare parole simili dal punto di vista fonetico.
    3. Metodo dei Bigrammi e Trigrammi: Questo metodo tiene conto delle coppie di lettere (bigrammi) o gruppi di tre lettere (trigrammi) per suggerire correzioni basate sulla probabilità di sequenze di lettere.
    4. Algoritmo di Norvig: Basato sulla frequenza delle parole nel testo, questo algoritmo offre suggerimenti di correzione più accurati utilizzando una vasta raccolta di testi.
  • Cosa significa genderless

    Cosa significa genderless

    significato genderless

    Il termine “genderless” (in italiano “senza genere”, in alcuni casi “asessuato” se riferito al genere sessuale) si riferisce a una concezione o a una condizione in cui non esiste una distinzione netta tra i generi maschile e femminile. In altre parole, si tratta di una prospettiva che supera le tradizionali definizioni di genere binario e riconosce che le persone possono esprimersi e identificarsi in modi diversi, indipendentemente dal loro sesso biologico. L’obiettivo principale della mentalità genderless è promuovere l’accettazione, l’inclusione e il rispetto delle diverse espressioni di genere, permettendo alle persone di essere se stesse senza subire la pressione di conformarsi a norme rigide e stereotipate riguardanti il genere.

    Esempi tratti dalla vita reale che possono aiutarti a comprendere meglio il concetto di genderless includono:

    1. Abbigliamento: In alcuni casi, i marchi di moda hanno iniziato a rompere gli stereotipi di genere creando linee di abbigliamento “genderless” o “unisex”. Queste collezioni propongono capi di abbigliamento che possono essere indossati da persone di qualsiasi genere senza seguire i tradizionali ruoli di genere assegnati.
    2. Pronomi neutri: Un modo in cui il concetto di genderless viene applicato è attraverso l’uso di pronomi neutri. Invece di utilizzare i pronomi “lui” o “lei”, alcune persone preferiscono pronomi come “loro” o “esso” per evitare di associarsi a un genere specifico. Ad esempio, una persona potrebbe preferire essere chiamata con i pronomi “loro” invece di “lui” o “lei”.
    3. Nomi neutri: Alcuni genitori scelgono di dare ai loro figli nomi che non sono strettamente associati a un genere specifico. Questo permette ai bambini di crescere con una maggiore libertà di espressione e di identificazione di genere. Il concetto di “genderless” o “senza genere” può essere correlato all’uso dello schwa (ə), una vocale neutra utilizzata nella fonetica. Lo schwa rappresenta un suono vocale indistinto e neutro che non è associato a nessun genere specifico. È un suono centrale e neutrale che può essere utilizzato per rappresentare una pronuncia non gender-specifica dei pronomi, dei nomi o di altre parole. Nei contesti di espressione di genere neutro o genderless, alcune persone scelgono di utilizzare pronomi come “loro” o “esso”, che possono essere indicati come “lorə” o “essə” utilizzando lo schwa per rappresentare la vocale finale. Questo aggiunge una connotazione di neutralità di genere, poiché lo schwa non è strettamente associato a un genere specifico.Ad esempio, considera il pronome “loro” utilizzato in modo genderless con l’uso dello schwa:
      • Pronome standard: Loro sono andati al parco.
      • Pronome genderless con lo schwa: Lorə sono andatə al parco.

      L’utilizzo dello schwa può essere un modo per rendere il linguaggio più inclusivo e rispettoso delle diverse identità di genere, eliminando l’associazione forzata con un genere specifico. Tuttavia, è importante sottolineare che l’uso dello schwa o di altre forme di espressione di genere neutro può variare a seconda della lingua e delle preferenze personali delle persone coinvolte.

    4. Giocattoli e attività: La promozione della mentalità genderless si riflette anche nella scelta dei giocattoli e delle attività a cui i bambini partecipano. Le famiglie possono incoraggiare i loro figli a giocare con ciò che li interessa, indipendentemente dal fatto che siano considerati “giocattoli da maschi” o “giocattoli da femmine”.
    5. Identità di genere: Alcune persone identificano la propria identità di genere come “genderless”, il che significa che non si sentono riconducibili né al genere maschile né a quello femminile. Questo riconoscimento può portarle a esplorare altre identità di genere come “genderqueer” o “genderfluid”.
    6. Ruoli di genere: La mentalità genderless sfida anche i tradizionali ruoli di genere nella società. Ad esempio, può essere considerato normale per un uomo essere coinvolto in attività come cucinare o prendersi cura dei bambini, mentre una donna può intraprendere una carriera in un campo considerato tipicamente maschile.

    Secondo il sempre aggiornato Urban Dictionary, genderless indica lo stato di non possesso di un’identità di genere specifica, a prescindere dal sesso. Le persone che si definiscono genderless (senza genere, traduzione letterale) possono o meno seguire una terapia ormonale sostitutiva o un intervento chirurgico, ma non c’è una regola specifica in merito. Di solito i genderless preferiscono che ci si riferisca a loro con pronomi di genere neutro, anzichè maschile o femminile.