Tag: Mondo Internet 😱

  • Che vuol dire fake news?

    Che vuol dire fake news?

    Gli ultimi avvenimenti in ambito internazionale richiedono, piaccia o meno, cittadini sempre più correttamente informati, se possibile in tempo reale o quale; smartphone e computer sono pronti anche per questo, in effetti, ma è importante fare molta attenzione alle fonti. Non tutte le notizie sono da ritenersi reali, infatti, e non basta che un articolo sia pubblicato su un sito qualsiasi perchè possa considerarsi davvero credibile: questo, di solito, proporzionalmente a quanto ci piaccia credere alle notizie che leggiamo. Di solito, infatti, tendiamo a condividere ed a credere alle notizie che toccano argomenti che sono interessanti per la nostra sensibilità , o che urtano le corde della suscettibilità  di molti di noi: specialmente se si tratta di politica, burocrazia, immigrazione, sport e (ultimamente) politica estera.

    Ma quelle che contano sono, piaccia o meno, le notizie verificabili, almeno un minimo.

    Giudicare l’affidabilità  delle fonti è una delle cose più difficili da fare sul web: non sempre, infatti, le fonti originali sono disponibili in rete, e questo avviene soprattutto per gli eventi in tempo reale per cui, in molti casi, dobbiamo fidarci di ciò che abbiamo – o, cosa che sembra un po’ fuori moda visto che abbiamo tutti “fame” di informazione perenne – rimanere nel dubbio ancora per un po’.

    Assistiamo, di fatto, in questi anni ad un dilagare di siti di pseudo-informazione, spesso con nomi ingannevoli e che inventano notizie di sana pianta, a volte con conseguenze e presupposti spiacevoli. Sul sito butac.it (Bufale un Tanto al Chilo), ad esempio, è stata stilata una lista aggiornata dei siti di cui dubitare o che hanno l’impostazione, o la cattiva abitudine, di pubblicare notizie false. Questa blacklist è da tenere sempre a portata di mano quando si legge una notizia, ma non bisogna sottovalutare neanche gli strumenti social di comunicazione: molto spesso le notizie derivano da account che potrebbe aver creato chiunque.

    Twitter, ad esempio, viene spesso preso come “fonte affidabile“, perchè apparentemente riconducibile alla persona originale. Twitter è stato di fatto preso come fonte per numerose notizie recenti, tra cui l’account OpParis di cui molti stanno parlando in questi giorni: l’opinione pubblica tende ad associarlo ad Anonymous, ma è di qualche giorno fa la notizia che la celebre forma di attivismo digitale avrebbe preso le distanze da OpParis. La cosa triste è che i media italiani sembrano ancora faticare parecchio nel distinguere la credibilità  di una fonte, e – credo anche nella foga di produrre le notizie, vere o false che siano, di cui il pubblico è risaputamente ghiotto – tende a confonderle, mettendo tutto più o meno nello stesso calderone.

    Se si tratta di un account social che dice qualcosa di clamoroso, ad esempio, bisogna anche vedere se l’account è davvero quello ufficiale del personaggio o dell’azienda di turno che diffonde la notizia X, è importante tenere conto che il principio di autorità  – secondo il quale “X è credibile solo perchè Y che lo dice è autorevole” è una delle trappole più infide dell’informazione in rete, oltre ad essere una cose da cui dovremmo diffidare maggiormente. Oggi c’è bisogno di informazione specialistica, ed è quello che cerco di fare con questo sito più o meno ogni giorno – anche se non pratico “antibufala” di professione, e non credo che avrò mai il tempo di farlo. Dico comunque che bisogna fare attenzione alla sovraesposizione informativa a cui siamo soggetti: attenzione a quello che leggiamo, diffondiamo in rete senza un minimo di spirito critico.

    Un po’ come quando si prende troppo sole, si rischia solo di scottarsi.

    Di fatto, molte persone cercano di monetizzare i propri siti web: ne abbiamo parlato in più occasioni su questo blog, e sappiamo quanto sia difficile farlo. Soprattutto nel dilagare di blog e siti web di vera e propria informazione spazzatura, che pubblicano senza un briciolo di competenza editoriale e, spesso, alimentano in modo più o meno volontario il marasma di false notizie, bufale e (specie dopo il 13 novembre scorso) informazioni pericolose perchè vuotamente allarmistiche.

    Molti non si fanno scrupoli nel pubblicare notizie false, fregandosene delle conseguenze: non entro nel merito della questione, ma invito tutti (nel mio piccolo) ad avere un maggiore spirito critico e responsabilità , specie in tempi come questi.

    Photo by erokism

  • Errore cfg versione firmware: cos’è e cosa significa

    Errore cfg versione firmware: cos’è e cosa significa

    L’errore “CFG versione firmware” (o simili) si presenta quando c’è un’incompatibilità tra il firmware installato su un dispositivo (come modem, router, decoder o altro) e il file di configurazione (CFG) utilizzato. Questo può impedire al dispositivo di avviarsi correttamente o di applicare alcune impostazioni, spesso dopo un aggiornamento software o un ripristino da backup.

    Le cause principali possono essere diverse: la più comune è il caricamento di un file di configurazione creato con una versione diversa del firmware, che contiene parametri non più compatibili. Un’altra possibilità è che il firmware installato sia corrotto, incompleto o non ufficiale, e quindi non riesca a interpretare correttamente la configurazione. In alcuni casi, il problema può derivare da file CFG danneggiati o inconsistenti, magari modificati manualmente o ottenuti da un altro dispositivo.

    L’errore può anche verificarsi dopo un downgrade del firmware, cioè quando si torna a una versione precedente del software: la configurazione salvata con una versione più recente potrebbe contenere funzioni o impostazioni non riconosciute dal firmware più vecchio. Infine, il messaggio può comparire durante la fase di boot, bloccando l’avvio del dispositivo, oppure quando si prova a ripristinare le impostazioni da un backup non compatibile.

    Cosa fare per risolvere

    Per risolvere il problema, è consigliato ripristinare la configurazione di fabbrica, aggiornare (o reinstallare) il firmware ufficiale più recente, ed evitare di caricare file di configurazione provenienti da versioni diverse o da altri dispositivi. Se l’errore persiste, può essere utile consultare la documentazione ufficiale o contattare il supporto tecnico del produttore. In caso di dubbi, rivolgersi direttamente al produttore del dispositivo.

  • VLAN: Reti Locali Virtuali per la massima sicurezza e flessibilità

    VLAN: Reti Locali Virtuali per la massima sicurezza e flessibilità

    Le reti locali sono fondamentali per la comunicazione e la condivisione di risorse all’interno di un’organizzazione. Tuttavia, le reti tradizionali possono essere limitate nella loro capacità di gestire diverse tipologie di traffico e di garantire la sicurezza dei dati. Ecco dove entrano in gioco le VLAN (Virtual Local Area Network), una tecnologia che consente di creare reti locali virtuali all’interno di una rete fisica esistente.

    Cos’è una VLAN?

    Una VLAN è una rete locale virtuale che raggruppa insieme dispositivi e risorse di rete in base alle esigenze dell’organizzazione, indipendentemente dalla loro posizione fisica. Le VLAN sono create utilizzando un router o un switch che supporta la tecnologia VLAN, e possono essere configurate per isolare il traffico di rete e garantire la sicurezza dei dati.

    Come Funziona una VLAN?

    Le VLAN funzionano utilizzando un meccanismo di etichettatura dei pacchetti di dati che attraversano la rete. Ogni dispositivo di rete che fa parte di una VLAN riceve un’etichetta univoca che identifica la VLAN di appartenenza. Quando un dispositivo invia un pacchetto di dati, l’etichetta VLAN viene aggiunta al pacchetto, in modo che il router o lo switch possa instradare il pacchetto alla VLAN corretta.

    Vantaggi delle VLAN

    Le VLAN offrono diversi vantaggi rispetto alle reti locali tradizionali, tra cui:

    * **Migliore Sicurezza**: le VLAN consentono di isolare il traffico di rete e di proteggere i dati sensibili da accessi non autorizzati.
    * **Maggiore Flessibilità**: le VLAN possono essere create e configurate in base alle esigenze dell’organizzazione, senza la necessità di modificare la rete fisica.
    * **Riduzione dei Costi**: le VLAN riducono la necessità di acquistare nuove attrezzature di rete e di configurare nuove reti fisiche.

    Esempio di Utilizzo delle VLAN

    Un esempio di utilizzo delle VLAN è quello di una grande azienda con diverse sedi geografiche. Ogni sede può avere la sua propia VLAN, in modo da isolare il traffico di rete e proteggere i dati sensibili. Inoltre, le VLAN possono essere utilizzate per creare reti virtuali per i dipendenti che lavorano da remoto, in modo da garantire la sicurezza dei dati e la conformità alle norme di sicurezza dell’azienda.

    Tipi di VLAN

    Le VLAN sono una tecnologia potente che consente di creare reti locali virtuali all’interno di una rete fisica esistente, offrendo maggiore sicurezza, flessibilità e riduzione dei costi. Le VLAN sono una soluzione ideale per le organizzazioni che richiedono una rete più sicura e flessibile, e possono essere utilizzate in una varietà di contesti, dalle reti aziendali alle reti di servizi cloud.

    Esistono diversi tipi di VLAN, tra cui:

    * **VLAN Basate su Porta**: le VLAN sono create in base alle porte del router o dello switch.
    * **VLAN Basate su MAC**: le VLAN sono create in base agli indirizzi MAC dei dispositivi di rete.
    * **VLAN Basate su Subnet**: le VLAN sono create in base alle subnet di rete.

  • Come e dove scaricare Google Chrome

    Come e dove scaricare Google Chrome

    Tra i browser web più popolari e funzionali al mondo, Google Chrome ha conosciuto un aumento di successo esponenziale rispetto alle origini. Un browser che permette di navigare sul web in modo semplice, sicuro, veloce e al riparo dai malware.

    Scaricare Google Chrome

    Esistono vari siti per scaricare l’ultima versione del browser, ma è sempre bene per sicurezza ed evitare potenziali malware fare uso della versione scaricata dal sito ufficiale:

    Google.com/intl/it_it/chrome

    Per il mobile, sono altresì disponibili le versioni per Android e per iOS:

    Al momento in cui scriviamo l’ultima versione di Google Chrome è la versione 134.0.6998.118 (Build ufficiale) (processore arm64). Su altri sistemi operativi come Linux o Windows la numerazione potrebbe cambiare, ed è assolutamente normale che sia così. Si consiglia di usare le versioni di Chrome ufficiali dal sito di Google e solo se siete consapevoli di quello che state facendo le versioni sperimentali o nightly build (vedi anche: Chrome Canary).

    Che cos’è Google Chrome?

    Chrome è il browser di Google, sicuramente tra i più utilizzati negli ultimi anni proprio perchè sviluppato dall’azienda che ha concepito, tra gli altri, uno dei motori di ricerca più veloci e precisi al mondo. Quasi perfettamente aderente agli standard tecnici proposti dal W3C, Chrome si trova ad occupare più della metà delle quote di mercato a livello di browser, come emerge dalle statistiche ufficiali di StatCounter che lo collocano, di fatto, in prima posizione tra le preferenze degli utenti dopo Safari, Firefox e tutti gli altri.

    Storia di Google Chrome

    Tutto nasce nel lontano settembre 2008, mese in cui Chrome viene lanciato sul mercato, opponendosi a quella che di fatto era una tendenza apparentemente incontrastabile: l’uso del browser Internet Explorer partorito da Microsoft. Nessuno avrebbe mai pensato che un nuovo browser potesse farsi strada, in effetti, fino a diventare oggi uno tra i più utilizzati al mondo, peraltro in forma del tutto gratuita per gli utenti (e con una parte di sviluppo open source certamente da non trascurare, peraltro, il che apre la strada a possibili personalizzazioni di ogni genere).

    Il successo di Google Chrome è universale e vale sia per dispositivi desktop che soprattutto mobile, autentico baluardo degli smartphone e dei tablet – ad oggi in alternativa al browser standard, ad esempio quello di Android, purtroppo abbastanza più carente da vari punti di vista. In tal senso Chrome è stata una scommessa pienamente vinta da Google, dato che ha saputo infilarsi in un settore come quello mobile proprio nel momento in cui si iniziava a consolidare la necessità di realizzare siti responsive, di ridurre la banda utilizzata dai servizi e di proporre layout ottimizzati, veloci e facili da usare anche su schermi piccoli.

    Lo standard di rending grafico: Blink / WebKit

    A livello tecnico, Chrome fa parte del progetto open source Chromium e sfruttava fino a qualche tempo fa lo standard di rendering grafico WebKit, divenuto in seguito Blink. La resa grafica delle pagine web, in sostanza, ad un occhio più allenato appare in forma non uguale a quella di altri browser: questo dipende da complicati aspetti interni del browser, che lo rende leggermente diverso in fase di visualizzazione anche in dipendenza dal sistema operativo in uso e dalla risoluzione dello schermo.

    Funzionamento di Google Chrome

    Google Chrome è un semplicissimo browser che potete utilizzare direttamente, subito dopo l’installazione. Offre la possibilità di effettuare navigazione standard oppure navigazione anonima, permette una funziona molto comoda per sincronizzare accessi e cronologia dei siti con Gmail, prevede inoltre vari addon specifici, utili per estendere le funzionalità (ad esempio: poter scaricare video o immagini mentre navigate sui siti) che potete trovare all’interno del “deposito” ufficiale di estensioni (Chrome web Store). Le estensioni sono quasi tutte gratuite, e in molti casi sono anche open source, cioè è codice libero e generalmente riutilizzabile da altri per gli scopi più vari.

    Sincronizzazione della navigazione con Google / Gmail

    Per sincronizzare la navigazione con il proprio account Google basta avere un account di Google (sia Google Suite che Gmail gratuito), e basterà inserire email e password per poter conservare nel proprio account i preferiti, la storia della navigazione e anche le password, volendo. L’accesso con Gmail consente ad esempio al browser di effettuare una comodissima sincronizzazione, ad esempio utile nel caso in cui usiate il browser come strumento di lavoro e vi serva avere la cronologia e le estensioni che usate di solito anche su un altro computer: basta collegare Chrome con Gmail e potrete sincronizzare il browser sia da casa che dall’ufficio, ad esempio.

    Password manager integrato in Chrome

    Grazie allo strumento di gestione delle password potrete salvare le password nel vostro cloud di Gmail, in modo sicuro e crittografato. Si consigliam se fate questo uso del browser Chrome, di abilitare l’autenticazione a due fattori inclusa in Gmail.

    Uso della barra degli indirizzi di Chrome

    La barra degli indirizzi di Chrome è la casella di testo in cui è possibile digitare il nome di un sito. Ma non solo: se digitate una parola, il browser vi mostrerà direttamente la pagina di ricerca di Google annessa alla stessa. Ad esempio se cerchiamo direttamente nella barra degli indirizzi la parola trovalost.

     

     

    Premendo invio, a questo punto, andremo sulla pagina dei risultati di Google, come possiamo vedere di seguito.

     

    Aggiornamenti di Google Chrome

    Chrome nelle ultime versioni si aggiorna in automatico, senza bisogno che sia l’utente a pensarci.Tuttavia è possibile aggiornare manualmente accedendo alla sezione /settings/help.

    Ovviamente è necessario installare l’ultima versine almeno una volta, facendo un check da Chrome nel menu principale e poi cliccando su informazioni. In alternativa potete verificare se avete installato l’ultima versione di Chrome digitando nella barra degli strumenti:

    chrome://settings/help

    ovviamente solo se siete su browser Chrome mentre ci state leggendo. Ricordatevi di tenere la connessione ad internet attiva mentre aggiornate, e di fare click su Riavvia dopo che l’aggiornamento è stato scaricato.

     

  • ⚰️ Tomba Emoji – Copia & Incolla

    Significato

    L’emoji ⚰️ Tomba rappresenta un sepolcro, spesso associato alla morte, al ricordo di una persona scomparsa o al concetto di riposo eterno. Può anche essere usata in senso ironico per indicare stanchezza estrema o una situazione senza via d’uscita.

    Copia & Incolla

    ⚰️ Copia l’emoji → ⚰️

    Esempi d’uso

    • “Che giornata stancante… ⚰️”
    • “Oggi ricorre un anniversario importante. ⚰️”
    • “Le mie speranze di passare l’esame? ⚰️”

    Varianti e Simili

    Lapide – Monumento commemorativo
    Teschio – Morte, pericolo o paura
    Candela accesa – Simbolo di ricordo

    Codici Emoji

    • Unicode: U+26B0 U+FE0F
    • HTML: ⚰️
    • Shortcode: :coffin:

    Compatibilità

    ✅ iOS | ✅ Android | ✅ Windows | ✅ macOS

  • Errore 0x800705b4: cosa indica (in Windows)

    Errore 0x800705b4: cosa indica (in Windows)

    L’errore 0x800705b4 è un codice di errore che di solito appare su Windows e indica un timeout o una scadenza di operazione. Si verifica quando il sistema operativo non riesce a completare un’operazione entro il tempo previsto. Questo errore può manifestarsi in vari contesti, ad esempio durante l’installazione di aggiornamenti, la sincronizzazione dei file o il download di app dal Microsoft Store.

    Causa principale dell’errore 0x800705b4:

    1. Problemi con gli aggiornamenti di Windows: Spesso questo errore è legato a problemi con gli aggiornamenti del sistema, in particolare quando il processo di aggiornamento non riesce a completarsi entro il tempo massimo stabilito. Può succedere per via di file di aggiornamento danneggiati o conflitti con altre operazioni in corso.
    2. Connessione Internet lenta o instabile: Se la connessione è lenta o intermittente, il download di aggiornamenti o file può impiegare troppo tempo, facendo scattare l’errore.
    3. Antivirus o firewall che bloccano l’operazione: Alcuni software antivirus o firewall potrebbero interferire con il processo di aggiornamento o con altre operazioni, causando il timeout.
    4. File di sistema danneggiati: Se i file di sistema necessari per l’operazione sono danneggiati o mancanti, Windows potrebbe non essere in grado di completare l’operazione correttamente.

    Soluzioni per risolvere l’errore 0x800705b4:

    1. Verifica la connessione Internet:
      • Assicurati di avere una connessione stabile e abbastanza veloce. Puoi provare a connetterti via cavo Ethernet se stai usando il Wi-Fi.
    2. Esegui lo strumento di risoluzione dei problemi di Windows Update:
      • Vai su Impostazioni > Aggiornamento e sicurezza > Risoluzione dei problemi > Strumenti di risoluzione dei problemi aggiuntivi > Windows Update.
      • Clicca su “Esegui lo strumento di risoluzione dei problemi” per cercare e risolvere eventuali problemi con Windows Update.
    3. Riavvia il servizio Windows Update:
      • Premi Win + R, digita services.msc e premi Invio.
      • Cerca Windows Update, clicca con il tasto destro e seleziona Riavvia.
    4. Controlla la presenza di software che interferisce (antivirus o firewall):
      • Disabilita temporaneamente il tuo antivirus o firewall per vedere se l’errore si risolve.
      • Se il problema scompare, prova ad aggiungere Windows Update o altre app al “percorso sicuro” del tuo antivirus.
    5. Esegui un controllo dei file di sistema (SFC):
      • Premi Win + X e scegli Prompt dei comandi (amministratore).
      • Digita il comando sfc /scannow e premi Invio.
      • Aspetta che il processo termini e ripara eventuali file di sistema corrotti.
    6. Ripristina i componenti di Windows Update:
      • Se il problema è legato agli aggiornamenti, puoi eseguire il comando seguente per ripristinare i componenti di Windows Update:
        • Apri Prompt dei comandi (amministratore) e inserisci i seguenti comandi uno alla volta:
          net stop wuauserv
          net stop bits
          ren C:\Windows\SoftwareDistribution SoftwareDistribution.old
          net start wuauserv
          net start bits
          
        • Questi comandi fermeranno e riavvieranno i servizi legati agli aggiornamenti e rinomineranno la cartella dove vengono memorizzati i file di aggiornamento.
    7. Verifica la presenza di aggiornamenti manualmente:
      • Vai su Impostazioni > Aggiornamento e sicurezza > Windows Update e prova a cercare manualmente gli aggiornamenti.

    Se l’errore persiste nonostante aver seguito questi passaggi, potrebbe essere utile contattare il supporto tecnico di Microsoft per una diagnosi più approfondita.

  • Comandi Linux Ubuntu per la rete: ifconfig, route ed il file resolve.conf

    Comandi Linux Ubuntu per la rete: ifconfig, route ed il file resolve.conf

    L’utilizzo delle funzionalità  di rete con Ubuntu Linux non è sempre dei più agevoli per i principianti, e questo avviene principalmente per due motivi:
    • molti programmi hanno nomi e modalità  di funzionamento diverse da quelle di Windows;
    • la filosofia di Ubuntu rimane diversa da quella del sistema operativo succitato al quale, nolenti o volenti, molti di noi sono abituati. Prima di tutto, è diversa nel fatto che si utilizzano comandi testuali (da console) che fanno rabbrividire molte persone che diversamente, forse, lo utilizzerebbero.
    Mi sembra utile, dunque, riassumere in questo post i comandi principali che potete utilizzare per configurare le impostazioni di rete del vostro PC con Ubuntu.

    Conoscere il proprio IP: ifconfig

    Con ifconfig andrete a scoprire facilmente il vostro IP in LAN, ad esempio 192.168.1.2.

    Aprite il terminale di comando e scrivete ifconfig, senza parametri, seguito dal tasto Invio.

    Frammento di output (wlan0 rappresenta l’interfaccia di rete della mia wireless):

    wlan0         Link encap:Ethernet   HWaddr 00:22:43:17:e6:2d
    indirizzo inet:192.168.2.3   Bcast:192.168.2.255   Maschera:255.255.255.0
    […]
     
    Il vostro indirizzo IP (LAN) sarà  192.168.2.3: se invece volete conoscere rapidamente l’IP con cui uscite in internet potete sfruttare il nostro tool gratuito.

    Visualizzare/modificare i DNS utilizzati: vedere/editare il file /etc/resolv.conf

    Per visualizzare il DNS

    cat /etc/resolv.conf

    Per modificare i DNS (per procedere vi sarà  richiesta la password di root):

    sudo gedit /etc/resolv.conf

    Photo by magicfab

  • Il router non funziona: che fare

    Il router non funziona: che fare

    Il router wireless di casa ha smesso di funzionare? Prima di chiamare un tecnico o fare una segnalazione al tuo provider di internet prova a fare le verifiche e le operazioni qui riportate.

    Spegnere e riaccendere is the way

    Nonostante rischi di sembrare una soluzione molto relativa, a volte i router possono bloccarsi all’improvviso e solo un sano reboot (cioè: spegnere il router, attendere qualche istante e poi riaccendere) permette di far tornare le cose alla normalità .

    Verificare la posizione del router

    Fatto questo, controllare la posizione in cui si trova il router è fondamentale, perchè in alcuni appartamenti posizionare il router potrebbe impedire ad alcuni smartphone o computer di funzionare in modo corretto. Ci sono due aspetti che andrebbero presi in considerazione a riguardo, che sono stati verificati anche in via sperimentale e che fanno comunque parte delle regole pratiche che si usa seguire in questi casi: la prima è assicurarsi che tra client e router non siano presenti ostacoli fisici, la seconda è sapere che anche un piccolo spostamento del router può tradursi in una

    Esiste anche un’app creata appositamente che potrebbe aiutarci a risolvere il problema del corretto posizionamento del router: Wi Fi Solver FTDT. Essa ci aiuta a posizionare il proprio router visualizzando in modo realistico la propagazione delle onde elettromagnetiche del Wi-Fi all’interno del luogo in cui ci troviamo.

    https://gfycat.com/ImportantSafeBlackmamba

    A livello pratico, comunque, di solito è sufficente che il router sia posizionato preferibilmente negli angoli dell’appartamento e che sia tenuto a vista. I principali casi di wi-fi lenta, come abbiamo discusso qualche tempo fa, sono relativi alla presenza di ostacoli tra computer connesso e router in materiali soprattutto quali intonaco, cemento, vetro antiproiettile, metallo e – sebbene in misura ridotta – anche tubi dell’acqua, marmo, legno e mattoni.

    Verificare la connessione dei cavi del router

    Inutile sottolineare poi che i cavi del router devono tutti essere collegati correttamente: anzitutto il cavetto di alimentazione deve essere inserito fino in fondo, anche perchè in caso di falsi contatti o di spinotto che non si inserisce correttamente potrebbe essere necessario sostituirlo o collegarlo meglio oppure, ancora, fissarlo al router facendo in modo che rimanga ben premuto all’interno della carcassa del router. Inoltre, a livello di cavi di comunicazione, abbiamo il cavetto di rete che deve essere inserito sempre in modo adeguato, facendo in modo che si senta il click di blocco una volta inserito, ed abbiamo poi il cavetto del doppino telefonico che deve anch’esso essere ben inserito fino al blocco con analogo click. In alcuni modelli di router gli ingressi dei cavi LAN di rete e del doppino sono volutamente identici, per cui facciamo attenzione a non invertirli tra loro o confonderli: se li colleghiamo male, ovviamente, il router non potrà  funzionare.

    Reset del router

    In alcuni casi può essere comodo resettare il router, al fine di cancellare vecchie impostazioni errate: solitamente sui router esistono due modi per farlo. Il primo è quello di premere con uno spillo o un cacciavite molto sottile, e lasciare premuto per alcuni secondi, sul bottoncino Reset presente sulla maggioranza dei modelli, sul retro del router. Dopo aver lasciato premuto diversi secondi (di solito fino a 30) si accenderanno tutte le spie del router per qualche instante, e questo significherà  che il reset è stato eseguito. Per maggiori informazioni su questa procedura detta di soft reset vi suggeriamo di chiedere al vostro provider di internet o seguire l’eventuale procedura alternativa per effettuare un reset.

    Su alcuni modelli di router (ad esempio quelli che supportano firmware Linux come DD WRT) è anche possibile fare una procedura di hard reset, utile ad esempio quando dovete aggiornare l’hardware del dispositivo: a router acceso, tenete premuto il tasto di reset (posto nel retro) per circa 30 secondi, poi senza rilasciarlo staccate l’alimentazione del router, ed attendete altri 30 secondi con il reset premuto. A questo punto rilasciate il tasto reset, ricollegate lo spinotto di alimentazione e lasciate premuto il tasto reset per altri 30 secondi.

    Questa procedura viene detta 30/30/30 reset, va eseguita con molta cura ed esattamente come descritta; se viene eseguita solo in parte, o non come descritto, il router potrebbe non funzionare più. Si sconsiglia di farlo se non siete utenti esperti e soprattutto considerate che su alcuni modelli di router commercialmente diffusi o forniti in comodato dal provider di internet è altamente sconsigliato farlo: potreste danneggiare il dispositivo senza poi poterlo riutilizzare più.

    Check della rete locale (LAN)

    Se utilizzate il vostro computer per giocare in rete, ad esempio, è molto comune che le configurazioni impostate possano andare a rendere problematico l’accesso al router ed a internet: in questi casi saremo connessi semplicemente alla rete locale (LAN), ma non riusciremo ad accedere a quella remota (WAN). In molti casi ciò potrebbe essere dovuto ad una configurazione fatta da IP statici, cioè IP assegnati una volta per tutte sulla rete locale; in tal caso, pertanto, per ripristinare la connettività  ad internet basterà  semplicemente ripristinare il classico IP dinamico. La maggioranza delle connessioni ADSL moderne lavorano tranquillamente mediante IP dinamici.

    Controllo della connettività : usare ipconfig

    Il controllo di connettività  più banale è il seguente: ci colleghiamo al computer problematico e proviamo 1) ad aprire Google.it (oppure un sito a vostra scelta come trovalost.it) 2) ad eseguire da terminale il comando ipconfig, che mostrerà  l’attuale configurazione di rete del vostro computer.

    Basta lanciare semplicemente:

    ipconfig (su sistemi Unix / Linux si chiama ifconfig)

    e vedremo dei dati relativi alla connettività  del computer. Da Windows, quindi, si apre una console DOS e si scrive ipconfig seguito da Invio, cosicchè potremo vedere:

    • informazioni sull’interfaccia ethernet;
    • informazioni sulla connettività  wireless;
    • informazioni sulla connettività  bluetooth (se disponibile);
    • informazioni sulla connettività  PPP (che è spesso quella relativa ad internet)

    Un’altra cosa molto importante che possiamo fare sempre da terminale è quella di provare a fare un ping: se scriviamo nel terminale

    ping trovalost.it

    il sito in questione dovrebbe rispondere, e questo servirà  a capire se è possibile accedere alla rete internet o meno. Potete fare un controllo analogo pingando il vostro router direttamente, nella LAN: per farlo basta individuare il gateway del router, cioè trovare il suo indirizzo IP (ad esempio 192.168.1.1) e poi lanciare:

    ping 192.168.1.1

    per vedere se risponde (come dovrebbe se funzionante) o meno (ed in questo caso bisogna capire per quale motivo non funziona).

  • Come aggiungere i link su Instagram (tutti i modi disponibili)

    Come aggiungere i link su Instagram (tutti i modi disponibili)

    Aggiungere link su Instagram può essere una sfida, poiché la piattaforma limita le aree dove i link possono essere cliccabili.

    • Brand Consistency: Assicurati che la tua pagina di destinazione rifletta il tuo brand o il tuo stile personale per mantenere una coerenza visiva.
    • Aggiornamenti Regolari: Mantieni aggiornati i link e il contenuto della tua pagina per offrire sempre informazioni rilevanti ai tuoi follower.
    • Monitoraggio: Usa gli strumenti di analisi integrati per capire quali link ottengono più clic e quali tipi di contenuti interessano maggiormente il tuo pubblico.

    Usando uno di questi strumenti, puoi fornire ai tuoi follower un modo facile e diretto per accedere a tutte le risorse e i contenuti che desideri condividere.

    Ricorda che:

    • Aggiornamenti: Mantieni aggiornati i link per assicurarti che siano sempre rilevanti.
    • Call-to-Action (CTA): Usa sempre una CTA chiara nelle didascalie o nelle storie per indirizzare i tuoi follower verso il link.
    • Verifica gli Insights: Monitora gli insights di Instagram per vedere quanto traffico generano i tuoi link.

    Utilizzando questi metodi, potrai ottimizzare l’uso dei link su Instagram per promuovere i tuoi contenuti o prodotti in modo efficace.

    Tuttavia, ci sono diversi modi per integrare i link nei tuoi contenuti Instagram in modo efficace:

    Link in bio

    Passaggi:

    1. Accedi al tuo profilo: Apri l’app di Instagram e vai al tuo profilo.
    2. Modifica il profilo: Tocca il pulsante “Modifica profilo”.
    3. Inserisci il link: Nel campo “Sito web”, inserisci l’URL che vuoi condividere.
    4. Salva le modifiche: Tocca “Fatto” o “Salva” in alto a destra.

    Utilizzo: Questo è uno dei pochi posti su Instagram dove puoi inserire un link cliccabile. Puoi cambiare questo link regolarmente per promuovere diversi contenuti.

    Swipe-up nelle Storie (solo per account con più di 10.000 follower o verificati)

    Passaggi:

    1. Crea una storia: Fai una foto o registra un video per la tua storia.
    2. Aggiungi il link: Tocca l’icona del link (catena) nella parte superiore dello schermo.
    3. Inserisci l’URL: Digita o incolla l’URL desiderato.
    4. Conferma: Tocca “Fatto”.

    Nota: Questa funzione è disponibile solo per account aziendali con più di 10.000 follower o account verificati.

    Link nelle Instagram Stories tramite Sticker “Link”

    Instagram ha introdotto un adesivo link per tutti gli utenti, eliminando la necessità del limite di follower per la funzione “Swipe-up”.

    Passaggi:

    1. Crea una storia: Scatta una foto o un video, oppure carica un contenuto dalla tua galleria.
    2. Aggiungi il link: Tocca l’icona degli adesivi (un quadratino sorridente) nella parte superiore dello schermo.
    3. Seleziona “Link”: Trova e seleziona lo sticker “Link”.
    4. Inserisci l’URL: Digita o incolla l’URL che vuoi condividere.
    5. Personalizza lo sticker: Puoi cambiare il testo del link visualizzato.
    6. Conferma e pubblica: Posiziona lo sticker sulla tua storia e pubblicala.

    Link nei Post (non cliccabili)

    Passaggi:

    1. Crea un post: Scatta una foto o carica un’immagine/video.
    2. Aggiungi una didascalia: Nella descrizione del post, includi il link desiderato.
    3. Promuovi il link: Indica agli utenti che il link è nella bio per poter essere cliccato, oppure chiedi di copiare e incollare il link.

    Nota: I link nei post di Instagram non sono cliccabili. Tuttavia, puoi utilizzare questo metodo per indirizzare gli utenti al link nella tua biografia.

    Link su IGTV

    Passaggi:

    1. Carica un video su IGTV: Registra o carica un video sul tuo canale IGTV.
    2. Aggiungi un link nella descrizione: Nella descrizione del video IGTV, puoi inserire un link cliccabile.
    3. Promuovi tramite Storie: Usa una storia per annunciare il tuo video IGTV e invita gli utenti a fare swipe-up per accedere al link.

    Strumenti di Terze Parti per creare landing page con più link all’interno

    Utilizzare strumenti come Linktree, Lnk.Bio o Shorby per creare una pagina di destinazione con più link è un modo efficace per massimizzare l’uso del singolo link disponibile nella biografia di Instagram. Questi strumenti ti permettono di raccogliere più collegamenti su una singola pagina, che puoi quindi condividere attraverso un solo link nella tua biografia di Instagram. Ecco come funziona e alcune altre opzioni disponibili.

    Vediamo come regolarci in questa fase.

    1. Scegliere uno Strumento: Decidi quale strumento utilizzare tra Linktree, Lnk.Bio, Shorby, o altri.
    2. Creare un Account: Registrati sul sito dello strumento scelto.
    3. Configurare la Pagina di Destinazione:
      • Aggiungi i Link: Inserisci i link che desideri condividere. Questi possono includere link a diverse pagine del tuo sito web, profili di social media, negozi online, articoli specifici, o altre risorse.
      • Personalizza l’Aspetto: Molti di questi strumenti offrono opzioni di personalizzazione per adattare la pagina al tuo brand o stile personale, come scegliere colori, sfondi, icone, e layout.
    4. Ottieni il Link Unico: Una volta configurata la tua pagina di destinazione, lo strumento genererà un link unico che punta alla tua nuova pagina con tutti i tuoi collegamenti.
    5. Inserisci il Link nella Bio di Instagram: Copia il link generato e incollalo nella sezione “Sito web” della tua biografia di Instagram.
    6. Promuovi il Link: Puoi poi usare i tuoi post e storie per indirizzare i tuoi follower a cliccare sul link nella tua biografia per accedere a tutte le risorse che hai raccolto.

    1. Linktree

    • Descrizione: Uno degli strumenti più popolari per creare una landing page con più link.
    • Caratteristiche:
      • Facile da configurare.
      • Offre opzioni di personalizzazione.
      • Statistiche di base sul numero di clic ricevuti dai tuoi link.
    • Prezzi: Disponibile in versione gratuita con opzioni premium per funzionalità avanzate.

    2. Lnk.Bio

    • Descrizione: Offre una soluzione semplice per creare una landing page con link multipli.
    • Caratteristiche:
      • Semplice e pulito.
      • URL personalizzabile.
      • Supporto per immagini di anteprima per ciascun link.
    • Prezzi: Offre sia una versione gratuita che a pagamento.

    3. Shorby

    • Descrizione: Una piattaforma che combina link brevi con una landing page visualmente accattivante.
    • Caratteristiche:
      • Aggiunge link, immagini e descrizioni personalizzate.
      • Integrazione con strumenti di messaggistica come WhatsApp.
      • Analisi dettagliate sulle prestazioni.
    • Prezzi: Opzioni di abbonamento a pagamento, senza versione gratuita.

    4. Campsite

    • Descrizione: Un’alternativa moderna a Linktree, focalizzata sulla personalizzazione e l’estetica.
    • Caratteristiche:
      • Alta personalizzazione del design.
      • Supporto per integrazioni con altri servizi.
      • Analisi e tracciamento dei clic.
    • Prezzi: Versione gratuita disponibile con opzioni premium.

    5. Tap.bio

    • Descrizione: Una soluzione visivamente ricca, con un focus sulle “cards” interattive.
    • Caratteristiche:
      • Creazione di cards che mostrano link, immagini, e video.
      • Design mobile-friendly.
      • Analisi di base e avanzate.
    • Prezzi: Disponibile in versione gratuita e con piani a pagamento.
    Immagine generata via https://designer.microsoft.com/image-creator
  • FB: Someone tried to log into your account, user ID: è phishing

    FB: Someone tried to log into your account, user ID: è phishing

    Fate attenzione se doveste ricevere l’email con oggetto:

    FB: Someone tried to log into your account, user ID: […]

    perchè si tratta di un messaggio ingannevole, un potenziale phishing, che abbiamo ricevuto sulla nostra email e che pare sia stato inviato “nel mucchio” a molti altri indirizzi a campione.

    Se usate Gmail, verrà evidenziato che l’email non è crittografata: è una condizione frequente per le email ingannevoli di questo tipo, anche se non è caratterizzante (non basta questo per dire che si tratta di una truffa). È possibile – non abbiamo verificato – che si tratti di un server web violato, che nemmeno sa di essere bersaglio dell’attacco.

    Si parla poi di un avviso falso in cui si dice che qualcuno ha avuto accesso al nostro account, così ci chiederanno di inserire la password per rubarcela. L’avviso è chiaramente un falso e viene reso con linguaggio abbastanza credibile, da quello che abbiamo visto.

    NON CLICCATE su nulla e non date i vostri dati personali, tantomeno le password.

    Questo è l’aspetto dell’avviso (screenshot del 29 giugno 2023)

    Nel caso in cui abbiate cliccato inavvertitamente su qualche link, niente panico. In generale vi suggeriamo di:

    • fare una scansione con un software antivirus, ed eliminate tutto quanto il sospetto eventualmente fosse segnalato;
    • sconnetersi da internet se siete su mobile o su PC, in ogni caso insomma, per evitare che il virus possa diffondersi o fare altre azioni;
    • cambiare la password del vostro indirizzo di posta elettronica e, se disponibile, attivate l’autenticazione a due fattori.