FileZilla e Cyberduck: Affinità, Differenze e Guide Passo Passo
FTP (File Transfer Protocol) è un protocollo utilizzato per trasferire file tra un computer locale e un server remoto. Due tra i client FTP più usati sono FileZilla e Cyberduck. Vediamo come usarli e quali sono le loro principali differenze.
Affinità tra FileZilla e Cyberduck
✅ Supportano FTP, SFTP, FTPS (Cyberduck supporta anche WebDAV e cloud storage come Google Drive e Dropbox).
✅ Permettono il trasferimento di file da e verso un server remoto.
✅ Sono disponibili per Windows e macOS.
✅ Consentono la gestione dei file remoti (copia, rinomina, eliminazione, spostamento, modifica permessi).
✅ Offrono modalità passive e attive per la connessione FTP.
Differenze principali
Caratteristica
FileZilla
Cyberduck
Interfaccia
Più complessa, con molte opzioni
Più semplice e minimale
Gestione connessioni
Gestore siti avanzato con salvataggio credenziali
Connessioni rapide con opzione di salvataggio
Supporto cloud
Solo FTP/SFTP
Google Drive, Dropbox, Amazon S3, WebDAV, ecc.
Drag & Drop
Sì, su tutte le cartelle
Sì, ma meno intuitivo rispetto a FileZilla
Disponibilità
Gratis, open-source
Gratis con donazione suggerita (alcune funzioni avanzate a pagamento)
Trascina file e cartelle nella finestra per caricarli o scaricarli.
4️⃣ Modificare file
Doppio clic su un file per modificarlo con il tuo editor predefinito.
Quale scegliere?
Se hai bisogno di un client FTP potente e con molte opzioni → FileZilla Se preferisci un’interfaccia più semplice e il supporto ai servizi cloud → Cyberduck
Quando ci si trova in una situazione in cui non è disponibile una presa telefonica per collegare a Internet tramite il tradizionale doppino telefonico, è necessario esplorare alternative per garantire una connessione stabile e affidabile. In un’epoca in cui la connettività è diventata essenziale per la vita quotidiana, sia a livello personale che professionale, trovare soluzioni alternative diventa cruciale. Fortunatamente, esistono diverse opzioni per accedere a Internet anche in assenza di una presa telefonica tradizionale. In questa guida, esploreremo alcune di queste alternative e forniremo informazioni utili su come implementarle efficacemente per garantire una connessione Internet efficiente e senza interruzioni.
Se nella tua casa o ufficio non c’è una presa telefonica per il doppino (la connessione ADSL tradizionale), ci sono diverse alternative per collegarsi a Internet. Ecco alcune opzioni:
Fibra ottica: Verifica se nella tua zona è disponibile la connessione a fibra ottica. La fibra ottica offre velocità di connessione molto elevate e stabili, ideali per la navigazione, lo streaming e il gaming online. Un tecnico installerà l’infrastruttura necessaria fino al tuo edificio o condominio.
Cavo coaxial: Alcuni fornitori di servizi Internet offrono la connessione tramite cavo coaxial. Questa tecnologia è simile alla fibra ottica per velocità e stabilità, ma utilizza cavi di rame esistenti nel tuo edificio.
Connessione via radio: Alcune zone rurali o remote potrebbero avere accesso a Internet tramite connessioni via radio, utilizzando antenne direzionali per trasmettere e ricevere il segnale. Contatta i fornitori di servizi locali per verificare la disponibilità.
Connessione wireless (Wi-Fi o 4G/5G): Se hai una buona copertura di rete mobile nella tua zona, puoi optare per una connessione wireless utilizzando un hotspot Wi-Fi o una connessione dati tramite una SIM 4G o 5G. Alcuni provider offrono piani di dati specifici per l’uso domestico.
Satellite: Se altre opzioni non sono disponibili o praticabili, puoi considerare una connessione via satellite. Tuttavia, questa opzione può essere costosa e avere delle latenze elevate (ritardo nel trasferimento dei dati) rispetto ad altre tecnologie.
Internet condiviso: Se vicino a te ci sono utenti con una connessione Internet disponibile, puoi considerare di condividere la loro connessione attraverso un’opzione come il Wi-Fi condiviso o la rete Mesh.
Prima di prendere una decisione, è importante fare un’accurata ricerca dei fornitori di servizi Internet disponibili nella tua zona e valutare le opzioni disponibili in base alle tue esigenze di velocità, affidabilità e budget. Assicurati di contattare i fornitori per avere tutte le informazioni dettagliate sui servizi offerti e le eventuali spese di installazione e abbonamento.
Foto di Samson Katt: https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-nera-che-lavora-al-computer-portatile-in-camera-da-letto-5255635/
Una guida su come ottenere il massimo da ChatGPT può essere davvero utile per coloro che vogliono sfruttare al meglio questa piattaforma.
Introduzione a ChatGPT
ChatGPT è un acronimo che sta per “Generative Pre-trained Transformer”. Si tratta di un tipo di modello di intelligenza artificiale basato su reti neurali profonde, sviluppato da OpenAI. La sua principale funzione è la generazione di testo, cioè la capacità di produrre output coerenti e significativi in risposta a input testuali forniti dall’utente.
I modelli LLM come GPT hanno applicazioni in diversi settori, tra cui l’elaborazione del linguaggio naturale, l’assistenza virtuale, la generazione di contenuti, la traduzione automatica e molto altro ancora. La loro flessibilità e capacità di adattarsi a una vasta gamma di compiti linguistici li rendono strumenti estremamente potenti per migliorare l’automazione e l’efficienza in molti campi. LLM è l’acronimo di “Large Language Model” (Grande Modello Linguistico). Si riferisce a modelli di intelligenza artificiale, come GPT (Generative Pre-trained Transformer) sviluppati da OpenAI e altri simili, che sono stati addestrati su enormi quantità di testo per comprendere e generare linguaggio naturale in modo coerente e significativo. I modelli LLM sono capaci di compiere una vasta gamma di compiti linguistici, come rispondere a domande, completare frasi, generare testi creativi e molto altro ancora. La loro comprensione del linguaggio naturale è basata su un’analisi profonda di grandi dataset di testo provenienti da fonti varie, come libri, articoli di giornale, pagine web e altro ancora. L’addestramento di un LLM comporta l’utilizzo di tecniche di apprendimento automatico supervisionato, dove il modello viene presentato con sequenze di testo e viene istruito a prevedere la parola successiva o a generare testo coerente in base al contesto fornito. Questo processo richiede enormi quantità di dati e una potenza di calcolo considerevole, ma i risultati sono modelli in grado di comprendere e produrre testo di qualità sorprendente.
Il cuore di ChatGPT è il suo modello di modellazione del linguaggio, che è stato addestrato su enormi quantità di testo proveniente da varie fonti online. Questo addestramento mirava a insegnare al modello una comprensione approfondita del linguaggio naturale, consentendogli di produrre testo che risulta coerente, pertinente e, idealmente, comprensibile agli esseri umani. La modellazione del linguaggio, nel contesto di ChatGPT, si basa sul Transformer, un tipo di architettura di rete neurale ricorsiva. Il Transformer è noto per la sua capacità di elaborare lunghe sequenze di dati, come frasi o paragrafi, preservando le dipendenze a lungo termine tra le parole.
Questa capacità è fondamentale per la generazione di testo coerente e significativo.
Come funziona ChatGPT
Il processo di modellazione del linguaggio in ChatGPT si svolge in diversi passaggi:
Tokenizzazione: Il testo di input viene suddiviso in token, ovvero unità più piccole come parole o sottoparole, che rappresentano le unità di base del linguaggio.
Embedding: Ogni token viene convertito in un vettore numerico, chiamato embedding, che rappresenta il suo significato all’interno di uno spazio vettoriale multidimensionale.
Elaborazione sequenziale: I vettori di embedding dei token vengono elaborati in una serie di layer neurali sequenziali. Ogni layer aggiunge una maggiore complessità e astrazione alla rappresentazione del testo.
Generazione di testo: Una volta elaborato attraverso tutti i layer, il modello è in grado di generare testo in risposta a input testuali forniti dall’utente. La generazione avviene prevedendo la parola successiva nella sequenza, basandosi sul contesto fornito dalle parole precedenti.
Il processo di addestramento di ChatGPT coinvolge l’utilizzo di enormi dataset di testo, che vengono presentati al modello con l’obiettivo di massimizzare la sua capacità di predire la parola successiva in una sequenza di testo. Durante questo processo, il modello impara le caratteristiche statistiche e semantiche del linguaggio naturale, consentendogli di generare testo coerente e significativo anche in contesti diversi da quelli presenti nei dati di addestramento.
Come ottenere risposte di qualità
Esempi Banali:
Domanda banale: “Come funziona il marketing?”
Domanda banale: “Qual è il significato della vita?”
Domanda banale: “Come si fa a cucinare la pasta?”
Suggerimenti per Migliorare:
Fornisci contesto e specificità: “Come funziona il marketing online nel settore dell’abbigliamento per bambini rispetto al marketing tradizionale?”
Riduci l’ambiguità e focalizza l’argomento: “Secondo la filosofia buddhista, qual è il significato della vita e come può influenzare le nostre azioni quotidiane?”
Sii più dettagliato e preciso: “Quali sono i passaggi principali per preparare una classica carbonara italiana e quali ingredienti sono necessari?”
Con questi suggerimenti, le domande diventano più specifiche, fornendo a ChatGPT informazioni chiare su ciò che stai chiedendo e consentendole di generare risposte più pertinenti e utili.
Personalizzazione delle risposte
Personalizzare le risposte di ChatGPT attraverso l’uso di prompt specifici e indicazioni dettagliate è un processo che può essere suddiviso in diverse fasi:
Prompt dettagliati: Fornire prompt chiari e specifici è fondamentale. Ad esempio, anziché chiedere “Parlami della tua giornata”, si potrebbe scrivere “Descrivi dettagliatamente cosa hai fatto oggi, inclusi i momenti più significativi e le emozioni che hai provato”.
Chiedere feedback: Dopo aver ricevuto una risposta, è utile chiedere feedback per capire se soddisfa le aspettative e, se necessario, apportare modifiche. Ad esempio, “Cosa ne pensi della risposta? Ci sono dettagli che vorresti aggiungere o modificare?”
Richiedere ripetizioni: Se la risposta non è soddisfacente o non si allinea con le aspettative, è importante chiedere di ripetere l’attività più volte. Ad esempio, “Potresti provare a rispondere di nuovo, fornendo più dettagli su [argomento specifico]?”
Riscrivere le istruzioni: Se si riscontra una mancanza di chiarezza o se si vuole ottenere una risposta più approfondita, è possibile riscrivere le istruzioni in modo più chiaro e dettagliato. Ad esempio, anziché “Raccontami della tua esperienza di viaggio”, si potrebbe scrivere “Descrivi in dettaglio il tuo viaggio più memorabile, includendo destinazione, attività svolte e impressioni personali”.
Controllo approfondito: Dopo aver ricevuto una risposta, è importante leggerla attentamente per assicurarsi che soddisfi appieno le richieste del prompt e apportare eventuali correzioni o aggiustamenti necessari.
In breve, per personalizzare le risposte di ChatGPT, è fondamentale fornire prompt dettagliati, chiedere feedback, richiedere ripetizioni se necessario, riscrivere le istruzioni per maggiore chiarezza e controllare attentamente le risposte ricevute.
Esempi pratici
Ecco alcuni esempi di domande comuni e come ChatGPT può essere utilizzato per rispondere in modo efficace:
Domanda comune: “Quali sono i principali vantaggi e svantaggi del lavoro da remoto?”
Risposta di ChatGPT: “I principali vantaggi del lavoro da remoto includono la flessibilità nell’organizzazione del tempo, la riduzione degli spostamenti e dei costi associati, e un miglior equilibrio tra vita lavorativa e personale. Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi, come la mancanza di interazioni faccia a faccia con i colleghi, possibili problemi di comunicazione e la difficoltà nel separare il tempo di lavoro da quello personale.”
Domanda comune: “Quali sono i passaggi fondamentali per avviare una startup?”
Risposta di ChatGPT: “Avviare una startup richiede diversi passaggi fondamentali. Prima di tutto, è importante identificare un’idea di business valida e valutarne la fattibilità di mercato. Successivamente, è necessario sviluppare un business plan dettagliato, definendo obiettivi, target di mercato e strategie di crescita. Dopodiché, occorre registrare legalmente l’azienda, stabilire una solida presenza online e offline e cercare finanziamenti, se necessario. Infine, è fondamentale testare e adattare costantemente il modello di business in base ai feedback dei clienti e alle evoluzioni del mercato.”
Domanda comune: “Quali sono i sintomi e le cure per il raffreddore comune?”
Risposta di ChatGPT: “I sintomi del raffreddore comune includono congestione nasale, mal di gola, tosse, starnuti e talvolta febbre. Le cure generalmente prevedono riposo, idratazione, assunzione di farmaci da banco per alleviare i sintomi, come analgesici e decongestionanti, e il ricorso a rimedi naturali, come il miele e il tè caldo con limone. È importante consultare un medico se i sintomi persistono o peggiorano.”
Domanda comune: “Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzo delle energie rinnovabili?”
Risposta di ChatGPT: “Gli vantaggi delle energie rinnovabili includono la riduzione delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento atmosferico, la diversificazione delle fonti energetiche e la creazione di posti di lavoro nel settore delle energie pulite. Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi, come la dipendenza dalle condizioni meteorologiche per la produzione di energia, la necessità di investimenti iniziali elevati e la potenziale interferenza con l’ambiente, ad esempio tramite la costruzione di impianti idroelettrici che possono danneggiare gli habitat naturali dei fiumi.”
Creazione di contenuti
Ecco alcuni suggerimenti su come puoi utilizzare ChatGPT per generare vari tipi di contenuti:
Articoli informativi: Chiedi a ChatGPT di scrivere articoli su argomenti di interesse specifici. Fornisci un breve abstract o un elenco di punti chiave e chiedi a ChatGPT di espandere su ciascuno di essi. Assicurati di specificare il tono e lo stile desiderati per l’articolo.
Storie creative: Utilizza ChatGPT per creare storie originali su temi come fantasia, avventura, mistero o romance. Fornisci una trama di base o alcuni personaggi e lascia che ChatGPT sviluppi la storia. Puoi anche chiedere a ChatGPT di integrare elementi specifici nella trama.
Poesie: Chiedi a ChatGPT di generare poesie su un’ampia varietà di argomenti, come amore, natura, riflessioni personali o eventi storici. Specifica eventuali schemi di rima o metriche desiderate, se applicabile, e lascia che ChatGPT dia libero sfogo alla sua creatività.
Recensioni e analisi: Richiedi a ChatGPT di scrivere recensioni su libri, film, serie TV, giochi o qualsiasi altro tipo di prodotto culturale. Puoi anche chiedere analisi approfondite su argomenti specifici, come tendenze di mercato, sviluppi tecnologici o eventi politici.
Guide e tutorial: Chiedi a ChatGPT di creare guide dettagliate o tutorial su argomenti pratici, come cucina, fotografia, programmazione informatica o giardinaggio. Assicurati di specificare i passaggi da includere e fornire eventuali informazioni di contesto necessarie.
Discorsi e presentazioni: Utilizza ChatGPT per generare discorsi persuasivi, motivazionali o informativi su argomenti di tuo interesse. Puoi anche chiedere a ChatGPT di creare presentazioni PowerPoint o Keynote per accompagnare i discorsi.
Contenuti per social media: Chiedi a ChatGPT di scrivere post per i social media su argomenti rilevanti per il tuo pubblico, come consigli, citazioni, fatti interessanti o aggiornamenti aziendali. Assicurati di specificare la piattaforma di social media e il tono desiderato per i post.
Indipendentemente dal tipo di contenuto che desideri generare, assicurati di fornire prompt chiari e dettagliati, e non esitare a chiedere a ChatGPT di fare delle modifiche o integrare ulteriori informazioni per adattare il risultato alle tue esigenze.
Lista prompt ChatGPT
una lista di prompt utili che puoi usare per guidare ChatGPT a produrre risposte più precise, creative o adatte al tuo stile preferito. Ecco alcuni esempi:
Migliora la tua risposta precedente: “Rivedi e migliora la tua risposta precedente aggiungendo più dettagli o chiarimenti.”
Scrivi in maniera più sintatticamente efficace: “Riformula la tua risposta precedente in modo più conciso e chiaro, eliminando frasi superflue o ridondanti.”
Usa più ricchezza semantica: “Espandi la tua risposta precedente con vocaboli più ricchi e variegati per migliorare la sua comprensibilità e il suo appeal.”
Scrivi con uno stile giornalistico: “Scrivi una breve notizia o articolo basato sulla tua risposta precedente, mantenendo uno stile giornalistico neutrale e informativo.”
Scrivi con uno stile letterario, senza eufemismi inutili: “Riscrivi la tua risposta precedente in uno stile più letterario, concentrandoti sulla bellezza della prosa senza usare eufemismi o parole vuote.”
Sviluppa ulteriormente l’idea: “Approfondisci l’idea espressa nella tua risposta precedente, aggiungendo più dettagli, contesto o spiegazioni.”
Crea un’esposizione creativa: “Trasforma la tua risposta precedente in una narrazione creativa, utilizzando immagini vivide e una narrazione coinvolgente.”
Fornisci un’analisi dettagliata: “Analizza più approfonditamente il tema trattato nella tua risposta precedente, fornendo argomentazioni, esempi e conclusioni più dettagliate.”
Questi sono solo alcuni esempi di prompt che puoi utilizzare per guidare ChatGPT nella produzione di risposte più adatte alle tue esigenze o al tuo stile preferito. Puoi personalizzare ulteriormente questi prompt in base alle tue specifiche esigenze o agli obiettivi della tua guida.
ChatGPT in contesti aziendali: come si usa
ecco 10 modi in cui i Large Language Model (LLM) possono essere utilizzati in ambito aziendale:
Customer Support Virtuale: Integrazione di un LLM nei sistemi di assistenza clienti per rispondere automaticamente alle domande più frequenti dei clienti, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’efficienza del supporto.
Generazione di Contenuti: Utilizzo di un LLM per generare contenuti per blog, social media, newsletter e altri canali di comunicazione aziendale, aiutando a mantenere un flusso costante di contenuti freschi e rilevanti.
Analisi del Sentimento: Utilizzo di un LLM per analizzare grandi volumi di feedback dei clienti, recensioni online e social media per identificare tendenze, opinioni e sentimenti nei confronti del marchio o dei prodotti dell’azienda.
Traduzione Automatica: Implementazione di un LLM per la traduzione automatica di documenti, comunicazioni e contenuti multilingue, consentendo alle aziende di espandersi su mercati internazionali con maggiore facilità.
Generazione di Report: Utilizzo di un LLM per automatizzare la generazione di report aziendali, analisi di dati e presentazioni, risparmiando tempo e risorse nell’elaborazione e nella comunicazione dei risultati.
Analisi dei Dati Non Strutturati: Impiego di un LLM per analizzare e interpretare grandi volumi di dati non strutturati, come e-mail, documenti di testo e trascrizioni vocali, per estrarre informazioni utili e insights aziendali.
Ricerca di Mercato: Utilizzo di un LLM per analizzare report di ricerca di mercato, dati demografici e tendenze di settore al fine di identificare opportunità di business, minacce e potenziali aree di crescita.
Creazione di Chatbot Avanzati: Sviluppo di chatbot avanzati basati su LLM per l’automazione delle interazioni con i clienti, offrendo un’esperienza più personalizzata e interattiva attraverso i canali di comunicazione aziendale.
Analisi Competitiva: Utilizzo di un LLM per monitorare e analizzare l’attività online dei concorrenti, come strategie di marketing, offerte di prodotti e reazioni dei clienti, per adattare e migliorare le proprie strategie aziendali.
Personalizzazione dei Prodotti e dei Servizi: Utilizzo di un LLM per analizzare i dati dei clienti e fornire raccomandazioni personalizzate su prodotti, servizi o contenuti basati sui loro interessi, comportamenti e preferenze.
Come Usare Tinder gratis: Guida Completa alle Funzionalità di Base e Opportunità di Prova Gratuita
Tinder si è affermata come una delle piattaforme più popolari al mondo per incontrare nuove persone, grazie alla sua interfaccia intuitiva e alla possibilità di connettersi con potenziali partner in modo semplice e veloce. Mentre l’app offre funzionalità avanzate tramite abbonamenti a pagamento come Tinder Gold e Platinum, molti utenti cercano modi per sfruttare le sue caratteristiche di base gratuitamente. Questo articolo esplorerà le opzioni disponibili per utilizzare Tinder senza costi aggiuntivi, inclusi consigli su come beneficiare delle prove gratuite offerte periodicamente e come massimizzare l’esperienza senza pagare. Se sei curioso di scoprire come navigare su Tinder senza spendere, sei nel posto giusto! Non ti fare strane idee, comunque, perchè non vedremo nulla di illecito e alcune funzionalità rimarranno comunque limitate.
In ogni caso NON INSTALLARE APK CHE TI PROMETTONO DI AVERE TINDER GOLD GRATIS, potrebbero contenere truffe o malware.
In breve, per quello che riguarda la creazione e l’uso di account, è importante precisare che ottenere Tinder gratuitamente in modo legale e conforme alle regole dell’applicazione implica usufruire delle sue funzionalità di base senza pagare, in questo caso in modo limitato. Ecco alcuni punti da tenere in conto:
Account Gratuito: Puoi creare un account Tinder gratuitamente e utilizzare le sue funzionalità di base come la visualizzazione dei profili, il like e il matching con altri utenti.
Offerte Promozionali: Tinder occasionalmente offre periodi di prova gratuita per i suoi abbonamenti a pagamento come Tinder Gold. Monitorare le comunicazioni da Tinder, le notifiche all’interno dell’app e le loro piattaforme sociali può aiutarti a cogliere queste opportunità.
Utilizzo Responsabile: Utilizza Tinder secondo le sue regole e linee guida per evitare sospensioni o altre conseguenze negative.
Questi sono i modi principali per utilizzare Tinder gratuitamente in modo legale e rispettando le politiche dell’app.
Come usare Tinder al meglio
Parliamo di Tinder e di come utilizzarlo al meglio. Tinder è un’app molto popolare per incontri che si basa principalmente sulle foto e una breve descrizione. Ecco alcuni consigli per navigare in questo mondo:
Profilo Autentico: Assicurati che il tuo profilo rifletta chi sei veramente. Le foto dovrebbero essere recenti e mostrarti in modo naturale. Evita di utilizzare solo foto ritoccate o estremamente posate, perché potrebbero dare un’immagine distorta di te.
Descrizione Efficace: Anche se Tinder è principalmente visuale, una breve descrizione può fare la differenza. Sii conciso ma interessante, mostrando un po’ della tua personalità o dei tuoi interessi. Evita cliché come “amo viaggiare” o “adoro ridere”, cerca di essere più specifico.
Primo Messaggio: Quando inizi una conversazione, evita i messaggi generici come “Ciao, come stai?”. Cerca di fare riferimento a qualcosa nel profilo dell’altra persona che ti ha colpito o che ha suscitato la tua curiosità. Mostra interesse genuino.
Sii Rispettoso: Ricorda che ci sono persone reali dall’altra parte dello schermo. Tratta gli altri con rispetto e cortesia, anche se non sei interessato a proseguire la conversazione.
Non Solo Aspettative: È facile crearsi delle aspettative riguardo alle persone che incontri su Tinder, ma cerca di mantenere un atteggiamento aperto. Non tutti i match si trasformeranno in incontri romantici e ciò è perfettamente normale.
Sicurezza Prima di Tutto: Prima di incontrare qualcuno di persona, assicurati di sentirsi al sicuro. Organizza il primo incontro in un luogo pubblico e informa un amico o un familiare dei tuoi piani.
Tempo e Pazienza: Trovare la persona giusta su Tinder può richiedere tempo. Non scoraggiarti se non trovi subito la corrispondenza perfetta. Prenditi il tempo per conoscere le persone e vedere se c’è una connessione genuina.
Tinder può essere divertente e offrire opportunità di incontri interessanti se usato nel modo giusto. Mantieni un atteggiamento positivo, divertiti e sii aperto alle possibilità che si presentano lungo il percorso!
Cosa fare se non fai match o te li tolgono
Immagino quanto possa essere frustrante quando sembra che i match su Tinder siano pochi o che vengano rimossi. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti:
Non Disperare: Ricorda che Tinder è solo uno strumento per conoscere persone e che può richiedere tempo trovare una corrispondenza significativa. Non prenderla troppo sul personale se alcuni match non vanno a buon fine.
Rivedi il tuo Profilo: Assicurati che il tuo profilo sia completo e rifletta chi sei veramente. Usa foto recenti e genuine che mostrino la tua personalità. Una descrizione interessante e autentica può anche fare la differenza.
Varia le Foto: Se le tue foto attuali non stanno ottenendo molti match, potrebbe essere utile cambiarle. Prova a mostrare vari aspetti della tua vita e della tua personalità per attrarre una gamma più ampia di persone.
Sii Attivo: Partecipa attivamente all’app. Scorri e fai swipe in modo regolare per aumentare le possibilità di ottenere match. L’attività frequente può migliorare la visibilità del tuo profilo agli altri utenti.
Primo Messaggio: Quando ottieni un match, assicurati di inviare un primo messaggio interessante e originale che mostri che hai letto il loro profilo. Evita di inviare messaggi generici che potrebbero non suscitare interesse.
Esplora le Opzioni di Abbonamento: Alcune opzioni di abbonamento su Tinder, come Tinder Plus o Tinder Gold, offrono funzionalità aggiuntive che potrebbero aumentare le tue possibilità di ottenere match. Valuta se potrebbe essere utile per te.
Sii Paziente: A volte trovare la persona giusta richiede tempo e persistenza. Continua a essere te stesso e non perdere la speranza. Con il tempo, potresti incontrare qualcuno di speciale.
In sintesi, prova a migliorare il tuo profilo, essere attivo sull’app e rimanere positivo. Con un po’ di pazienza e adattamento, potresti vedere miglioramenti nei tuoi risultati su Tinder.
Si può avere Tinder Gratis?
Sarà motivo di soddisfazione scoprire che Tinder mette a disposizione un servizio di base gratuito, il quale consente di utilizzare le funzioni principali della piattaforma per incontrare nuove persone. Pertanto, se stai cercando di capire come utilizzare Tinder senza pagare, ti basterà semplicemente creare un account e completare il tuo profilo. Non si tratta, tuttavia, di Tinder Gold, che non è possibile invece avere gratis a questo livello.
Come usare Tinder da computer
Se stai utilizzando il tuo computer, puoi facilmente creare un account Tinder per accedere alle sue funzionalità gratuite. Visita il sito ufficiale e fai clic su “Crea account”. Da lì, puoi scegliere di accedere utilizzando il tuo account Google cliccando su “Continua con Google”, oppure accedere tramite il tuo account Facebook cliccando su “Accedi con Facebook”. Se preferisci, puoi anche accedere utilizzando il numero di cellulare, a condizione che tu abbia il tuo smartphone a portata di mano.
Ricordati che potrai personalizzare il profilo come preferisci e non sei obbligato nè a mettere il tuo vero nome, nè a mettere le tue foto. Ricorda, comunque, che una relazione comporta sempre uno scambio di dettagli anche minimo, e se non ti esponi un po’, secondo me, difficilmente troverai un match.
Come verificare il tuo account su Tinder
Per verificare la tua autenticità su Tinder (e fare più match, in teoria), verrà proposto un breve gioco. Per iniziare la verifica, clicca sul pulsante “Inizia puzzle”, segui le istruzioni semplici e infine inserisci il tuo numero di cellulare seguito da “Continua”. Dopo aver ricevuto un codice numerico di 6 cifre via SMS, inseriscilo nei campi appositi e premi nuovamente su “Continua”. Successivamente, accetta le regole di Tinder cliccando sul pulsante “Accetto”.
Una volta completata la verifica, potrai procedere creando il tuo profilo personale. Compila i campi richiesti come nome, data di nascita, genere e altro ancora. Aggiungi almeno due foto cliccando sull’icona rossa con il simbolo più. Se desideri consigli su come creare una bio accattivante su Tinder, consulta il tutorial dedicato.
Ora avrai accesso a tutte le funzionalità di base di Tinder, permettendoti di visualizzare i profili degli altri utenti, fare match e chattare sulla piattaforma.
Come usare Tinder da app
Per procedere alla prima installazione è molto semplice: se hai il tuo cellulare a portata di mano, puoi facilmente creare un account Tinder direttamente dal tuo smartphone e usufruire delle funzionalità gratuite. Per iniziare, scarica l’applicazione per Android dal Play Store o da store alternativi, o per iOS dall’App Store.
Una volta completato il download e l’installazione, avvia l’applicazione e scegli tra Accedi con Google, Accedi con Facebook o Accedi con il numero di cellulare per registrarti. Se scegli di utilizzare il tuo account Google o Facebook, verrai guidato attraverso il processo di accesso. Se preferisci utilizzare il tuo numero di cellulare, inserisci il codice numerico di 6 cifre che ricevi via SMS per verificare il numero e poi premi Continua.
Successivamente, leggi le regole di Tinder e premi il pulsante Accetto per procedere.
Adesso procedi rispondendo alle domande per creare il tuo profilo personale: indica il tuo nome, la tua data di nascita, il tuo genere e il tuo orientamento sessuale. Inoltre, aggiungi almeno due foto cliccando sul pulsante rosso con il simbolo più. Se desideri suggerimenti su come creare un profilo accattivante su Tinder, ti consiglio di leggere il mio tutorial dedicato.
Una volta completata la configurazione del profilo, avrai accesso a tutte le funzionalità di base della piattaforma. Potrai pertanto visualizzare i profili degli altri utenti, fare match e chattare su Tinder.
“Cambiare idea” su un like
Ricordati che se usi la versione gratuita non puoi tornare indietro in caso decidessi di scartare un profilo e poi cambiassi idea in seguito.
In che ordine appaiono i profili che vediamo?
Su Tinder l’ordine in cui appaiono i profili può variare leggermente a seconda di diversi fattori, ma in generale il processo segue una logica basata sull’algoritmo della piattaforma. Ecco alcuni punti chiave:
Località e Distanza: I profili più vicini alla tua posizione geografica tendono ad apparire per primi nella tua lista di potenziali match.
Attività recente: Gli utenti attivi di recente o quelli che hanno aggiornato il loro profilo possono essere messi in evidenza o apparire più in alto nella lista.
Popolarità e attività di swiping: Profili con cui hai fatto match di recente o che hanno mostrato interesse reciproco potrebbero essere visualizzati prima.
Algoritmo di valutazione: Tinder utilizza un algoritmo che tiene conto dei tuoi comportamenti e delle preferenze (come i like, i dislike, i match) per mostrarti profili che potrebbero interessarti di più.
In sintesi, sebbene non ci sia un ordine statico e universale, Tinder tende a mostrarti profili che potrebbero corrispondere alle tue preferenze e che sono geograficamente vicini a te, privilegiando anche quelli con cui c’è stata un’interazione reciproca o recente.
Posso vedere un profilo in seguito se me lo “perdo” la prima?
Sì, è possibile vedere più volte la stessa persona su Tinder, anche se non è molto comune. Questo può accadere per diversi motivi:
Località comune: Se entrambi gli utenti si trovano nella stessa area geografica e rispondono ai criteri di ricerca reciproci, è probabile che si vedano più volte nelle loro pile di potenziali match.
Attività di swiping: Se entrambi gli utenti sono attivi su Tinder nello stesso periodo e si stanno scegliendo reciprocamente, è possibile che il profilo dell’altra persona ricompaia nella lista dei potenziali match.
Cambiamento nelle preferenze: Se uno dei due modifica le proprie preferenze di ricerca (ad esempio, allarga la distanza geografica o cambia le preferenze di età), potrebbe vedere nuovamente profili con cui ha già interagito in passato.
In generale, Tinder cerca di evitare di mostrare ripetutamente gli stessi profili per migliorare l’esperienza utente, ma non esclude del tutto la possibilità di reincontrare lo stesso profilo più volte, specialmente se ci sono continui aggiornamenti o modifiche nelle preferenze e nell’attività degli utenti.
Come avere Tinder Gold, Tinder Plus e Tinder Platinum gratis
È inoltre importante comprendere che oltre alle funzionalità gratuite di Tinder, l’applicazione offre diverse opzioni a pagamento tramite tre piani di abbonamento: Plus, Gold e Platinum. Questi piani consentono di beneficiare di funzionalità avanzate come like illimitati, la visualizzazione dei like ricevuti, Boost e Super Like aggiuntivi, e la possibilità di inviare messaggi prima di fare match, tra altre opzioni.
In breve: in alcuni periodi dell’anno sono gratis! Tinder offre ai suoi utenti la possibilità di provare gratuitamente i suoi servizi in abbonamento prima di effettuare il primo pagamento, come molte altre applicazioni simili. Questa opportunità, tuttavia, non è sempre disponibile regolarmente e solitamente è offerta per Tinder Gold anziché per Tinder Platinum. Per sfruttare al meglio questa possibilità, è consigliabile tenere d’occhio l’app e provare ad iscriversi più volte, ad esempio, valutando la possibilità di cancellare l’account e ricrearlo da zero. Il che vuol dire: armati di pazienza e di una decina di belle foto, e prima o poi capiterà l’occasione! 🙂
Se decidi di usufruire di una prova gratuita di Tinder, è importante ricordare di annullare l’abbonamento prima della scadenza, se non desideri che si rinnovi automaticamente a pagamento. Ovviamente loro lo fanno come promozione commerciale, perchè nulla è gratis nella vita – tranne la morte, e in alcuni casi nemmeno quella è gratis che i tuoi poveri parenti dovranno pagare il tuo funerale.
Se desideri evitare di pagare per queste funzionalità avanzate, è importante notare che talvolta esistono opportunità per ottenere gli abbonamenti gratuitamente durante determinati periodi.
Un tentativo che potreste fare, anche qui, è quello di verificare se nel blog ufficiale dell’applicazione ci sia qualche coupon sconto o omaggio per i primi utenti. Andate su TinderPressRoom e verificate voi stessi.
App e apk non ufficiali vanno bene per Tinder Gold gratis?
NO! Possono contenere virus e malware, per cui è altamente sconsigliato farne uso. Evita pertanto di utilizzare app non ufficiali che promettono accesso gratuito agli abbonamenti Plus, Gold o Platinum, o fantomatiche tali, perchè possono essere truffe belle e buone. Queste applicazioni non autorizzate non solo violano i termini di servizio di Tinder, ma rappresentano anche un rischio per la sicurezza, potendo veicolare malware e compromettere la tua sicurezza online. DA NON INSTALLARE!
Plugin per il browser per l’auto-like di Tinder
È importante sottolineare che l’uso di plugin o estensioni per il browser che automatizzano il like su Tinder non è consigliato né supportato ufficialmente dalla piattaforma stessa. Questi strumenti violano i termini di servizio di Tinder e possono comportare il blocco dell’account. Inoltre, tali plugin potrebbero in alcuni casi rappresentare un rischio per la sicurezza. Potrebbero essere progettati per raccogliere informazioni personali o diffondere malware sui dispositivi degli utenti. Se desideri utilizzare Tinder in modo sicuro e responsabile, è consigliabile farlo manualmente attraverso l’app ufficiale o il sito web, rispettando le regole e le linee guida stabilite dall’azienda.
Anche se parliamo di estensioni per browser ufficiali, Tinder non supporta né approva l’uso di plugin o estensioni che automatizzano il processo di like. Questo tipo di strumenti può comunque violare i termini di servizio di Tinder e potrebbe portare alla sospensione dell’account.
Tinder è progettato per favorire interazioni autentiche e rispettose tra utenti. L’uso di estensioni che automatizzano i like non solo va contro le politiche dell’applicazione, ma può anche influenzare negativamente l’esperienza di altri utenti.
Se desideri utilizzare Tinder nel rispetto delle regole e delle normative, è consigliabile interagire manualmente attraverso l’app ufficiale o il sito web, evitando l’uso di estensioni o plugin che promettono di automatizzare qualsiasi aspetto dell’esperienza di Tinder.
Alcuni esempi, da usare in modo consapevole e senza garanzia di correttezza nel funzionamento, sono:
Per farne uso, a tuo rischio, dovrai entrare in Tinder da browser e fare uso delle istruzioni dell’addon desiderato. I plugin elencati sono stati testati sono in alcuni casi e potrebbero non essere funzionanti, attivi o supportati. È altresì possibile che gli stessi prelevino più dati personali di quanto dichiarino, per cui fate massima attenzione a mettere solo dati personali parziali o realmente necessari. Sempre meglio l’uso classico dell’app, comunque! 😉
La gestione della posta elettronica è fondamentale in un mondo sempre più connesso. Per comprendere come i messaggi vengono inviati e ricevuti, è essenziale conoscere i principali protocolli email: SMTP, POP3 e IMAP. Questa guida offre una panoramica ragionata di ciascun protocollo, delle loro funzioni, vantaggi e limiti, oltre a suggerire scenari di utilizzo appropriati.
I principali protocolli email sono essenzialmente tre:
SMTP (Simple Mail Transfer Protocol): Utilizzato per l’invio di email dal client al server di posta elettronica e per il trasferimento delle email tra i server di posta elettronica. È il protocollo principale per l’invio delle email.
POP3 (Post Office Protocol 3): Utilizzato per recuperare le email da un server di posta elettronica. Una volta scaricate, le email vengono rimosse dal server e memorizzate localmente sul dispositivo del client. Questo protocollo è adatto per chi legge le email su un solo dispositivo. POP (Post Office Protocol) è un protocollo per la ricezione delle email da un server di posta elettronica. Nel tempo, sono state sviluppate diverse versioni di POP, con POP3 (Post Office Protocol 3) come la versione più recente e ampiamente utilizzata.
IMAP (Internet Message Access Protocol): Anche questo protocollo viene utilizzato per recuperare le email da un server di posta elettronica, ma a differenza di POP3, consente di mantenere le email sul server. Questo permette agli utenti di sincronizzare e accedere alle proprie email da diversi dispositivi.
Questi tre protocolli coprono la maggior parte delle esigenze di gestione delle email e sono supportati dalla maggior parte dei servizi e client di posta elettronica.
SMTP (Simple Mail Transfer Protocol)
SMTP (Simple Mail Transfer Protocol) è il protocollo principale utilizzato per l’invio delle email. Ecco una descrizione di cosa fa e alcuni esempi per chiarire il suo funzionamento:
Funzioni principali di SMTP
Invio di Email dal Client al Server: Quando componi e invii un’email dal tuo client di posta elettronica (ad esempio Outlook, Thunderbird o un’app di posta sullo smartphone), SMTP gestisce il trasferimento dell’email dal tuo dispositivo al server di posta elettronica del tuo fornitore di servizi email.
Trasferimento di Email tra Server: Una volta che l’email arriva al server del mittente, SMTP è responsabile di trasferirla al server del destinatario. Questo può coinvolgere uno o più server intermedi fino a raggiungere il server di posta del destinatario.
Gestione degli Errori: Se ci sono problemi durante l’invio dell’email (ad esempio, se l’indirizzo del destinatario non esiste o il server del destinatario è inattivo), SMTP fornisce i messaggi di errore appropriati al mittente.
Esempi di Utilizzo di SMTP
Esempio 1: Invio di un’email Personale
Utente: Maria.
Client di Posta: Gmail.
Destinatario: Fernando, che usa Yahoo Mail.
Maria compone un’email utilizzando l’interfaccia di Gmail.
Quando Maria preme “Invia”, Gmail utilizza SMTP per inviare l’email dal suo client (browser o app) al server SMTP di Google.
Il server SMTP di Google analizza l’indirizzo email di Fernando (Fernando@yahoo.com) e individua il server SMTP di Yahoo.
L’email viene trasferita dal server SMTP di Google al server SMTP di Yahoo.
Yahoo memorizza l’email nel server di posta di Paolo, in attesa che lui la scarichi o la legga.
Esempio 2: Email Aziendale Interna
Utente: Laura.
Client di Posta: Outlook.
Destinatario: Marco, collega nella stessa azienda.
Laura compone un’email utilizzando Outlook sul suo computer.
Quando Laura preme “Invia”, Outlook utilizza SMTP per inviare l’email al server SMTP aziendale.
Il server SMTP aziendale riconosce che l’email è destinata a un altro dipendente della stessa azienda e la trasferisce direttamente al server di posta interno di Marco.
Marco riceve l’email quasi istantaneamente nel suo client di posta.
Esempio 3: Newsletter
Mittente: Un sito web di e-commerce che invia una newsletter.
Server SMTP: Server SMTP del servizio di newsletter (ad esempio, Mailchimp).
Destinatari: Lista di utenti iscritti alla newsletter.
L’e-commerce prepara una newsletter e la invia tramite Mailchimp.
Mailchimp utilizza SMTP per inviare la newsletter dal server SMTP di Mailchimp ai server di posta dei destinatari (che possono essere vari, come Gmail, Yahoo, Outlook, ecc.).
Ogni destinatario riceve la newsletter nella propria casella di posta.
In sintesi, SMTP è il protocollo che assicura che le email vengano trasmesse correttamente dal mittente al destinatario, gestendo tutto il processo di trasferimento e risolvendo eventuali problemi che possono sorgere durante l’invio.
POP3 (Post Office Protocol 3)
POP3 (Post Office Protocol 3) è un protocollo utilizzato per recuperare le email da un server di posta elettronica. Ecco una descrizione di cosa fa e alcuni esempi per chiarire il suo funzionamento:
Funzioni principali di POP3
Recupero delle Email dal Server al Client: POP3 consente a un client di posta elettronica di connettersi a un server di posta e scaricare le email sul dispositivo locale dell’utente.
Rimozione delle Email dal Server: Una volta che le email sono state scaricate, POP3 le rimuove dal server (a meno che non sia configurato diversamente). Questo significa che le email vengono memorizzate solo sul dispositivo locale e non sono più accessibili dal server.
Accesso Offline: Dopo che le email sono state scaricate, l’utente può accedervi anche senza connessione a Internet.
Esempi di Utilizzo di POP3
Esempio 1: Gestione della Posta Personale su un Unico Dispositivo
Utente: Luca.
Client di Posta: Outlook.
Server di Posta: Server POP3 di Gmail.
Luca configura Outlook per accedere alla sua casella di posta Gmail utilizzando POP3.
Quando Luca apre Outlook e preme “Invia/Ricevi”, Outlook si connette al server POP3 di Gmail.
Il server POP3 di Gmail autentica Luca e trasferisce tutte le email nuove al suo client Outlook.
Le email vengono scaricate sul computer di Luca e rimosse dal server di Gmail (a meno che Luca non abbia configurato Outlook per lasciare una copia delle email sul server).
Luca può leggere, rispondere e organizzare le email localmente su Outlook anche quando non è connesso a Internet.
Esempio 2: Scaricamento della Posta su un Laptop durante un Viaggio
Utente: Chiara.
Client di Posta: Thunderbird.
Server di Posta: Server POP3 di Yahoo.
Chiara configura Thunderbird sul suo laptop per accedere alla sua casella di posta Yahoo utilizzando POP3.
Durante un viaggio, Chiara si connette a una rete Wi-Fi e apre Thunderbird.
Thunderbird si connette al server POP3 di Yahoo, scarica tutte le nuove email e le memorizza sul laptop di Chiara.
Le email vengono rimosse dal server di Yahoo.
Anche senza una connessione Internet successiva, Chiara può leggere e gestire le sue email scaricate durante il viaggio.
Vantaggi e Limiti di POP3
Vantaggi:
Accesso Offline: Le email sono disponibili anche senza connessione a Internet.
Semplicità: È facile da configurare e utilizzare.
Memorizzazione Locale: Le email occupano spazio solo sul dispositivo dell’utente, non sul server.
Limiti:
Accesso Limitato a un Solo Dispositivo: Le email scaricate non sono disponibili su altri dispositivi.
Backup Limitato: Se il dispositivo viene perso o danneggiato, le email potrebbero essere perse.
Sincronizzazione Limitata: Le azioni compiute (come la lettura o l’eliminazione di email) non si riflettono su altri dispositivi o sul server.
In sintesi, POP3 è un protocollo utile per gli utenti che preferiscono gestire la loro posta elettronica su un singolo dispositivo e che hanno bisogno di accesso offline alle loro email.
IMAP (Internet Message Access Protocol)
IMAP (Internet Message Access Protocol) è un protocollo utilizzato per accedere e gestire le email su un server di posta elettronica. A differenza di POP3, IMAP permette di gestire le email direttamente sul server, offrendo una sincronizzazione completa tra i dispositivi. Ecco una descrizione dettagliata di cosa fa IMAP e alcuni esempi per chiarire il suo funzionamento:
Funzioni principali di IMAP
Accesso Remoto alle Email: IMAP consente di visualizzare e gestire le email direttamente sul server senza doverle scaricare completamente sul dispositivo locale. Solo le intestazioni delle email vengono scaricate inizialmente, mentre il corpo delle email viene scaricato su richiesta.
Sincronizzazione Multi-Dispositivo: Le azioni compiute (come la lettura, l’eliminazione, la spostamento di email) vengono sincronizzate in tempo reale su tutti i dispositivi connessi. Ciò significa che se leggi un’email sul tuo smartphone, risulterà letta anche sul tuo computer.
Gestione delle Cartelle: IMAP permette di creare, modificare e gestire le cartelle direttamente sul server. Le modifiche apportate alle cartelle vengono sincronizzate su tutti i dispositivi.
Accesso Parziale alle Email: IMAP consente di scaricare solo le parti delle email necessarie, riducendo il consumo di dati e velocizzando l’accesso alle email.
Esempi di Utilizzo di IMAP
Esempio 1: Gestione della Posta su Più Dispositivi
Utente: Marco.
Client di Posta: Gmail su smartphone, Thunderbird su laptop.
Server di Posta: Server IMAP di Gmail.
Marco configura Gmail sul suo smartphone e Thunderbird sul suo laptop per accedere alla sua casella di posta Gmail utilizzando IMAP.
Quando Marco riceve una nuova email, questa appare sia sul suo smartphone che sul suo laptop.
Marco legge l’email sullo smartphone. La modifica viene sincronizzata e l’email risulta letta anche su Thunderbird sul laptop.
Marco sposta l’email in una cartella chiamata “Progetti” utilizzando Thunderbird sul laptop. La modifica viene sincronizzata e l’email appare nella stessa cartella anche sullo smartphone.
Esempio 2: Accesso alle Email da Diverse Postazioni di Lavoro
Utente: Sara.
Client di Posta: Outlook in ufficio, Webmail a casa.
Server di Posta: Server IMAP aziendale.
Sara configura Outlook sul computer dell’ufficio e accede alla webmail da casa utilizzando IMAP.
Durante il giorno, Sara organizza le email in diverse cartelle utilizzando Outlook.
Alla sera, quando Sara accede alla webmail da casa, trova tutte le email e le cartelle organizzate esattamente come le ha lasciate in ufficio.
Sara risponde a un’email urgente da casa. La risposta viene salvata nel server IMAP e risulta inviata anche quando Sara controlla Outlook il giorno successivo in ufficio.
Vantaggi e Limiti di IMAP
Vantaggi:
Sincronizzazione Completa: Le modifiche sono sincronizzate su tutti i dispositivi.
Accesso da Più Dispositivi: Le email sono accessibili da qualsiasi dispositivo connesso a Internet.
Gestione Centralizzata delle Email: Le email sono gestite direttamente sul server, riducendo il rischio di perdere messaggi importanti.
Accesso Parziale alle Email: Solo le parti necessarie delle email vengono scaricate, risparmiando dati e tempo.
Limiti:
Dipendenza da Internet: È necessaria una connessione a Internet per accedere e gestire le email.
Spazio sul Server: Le email restano memorizzate sul server, quindi lo spazio del server può riempirsi rapidamente se non gestito correttamente.
Complessità: La gestione delle email sul server può essere più complessa rispetto a POP3.
In sintesi, IMAP è un protocollo ideale per gli utenti che necessitano di accedere e gestire le loro email da più dispositivi, garantendo una sincronizzazione continua e un accesso centralizzato alle email.
Differenze tra SMTP e POP3
In sintesi:
SMTP è per inviare email.
POP3 è per scaricare email in modo semplice, rimuovendole dal server.
IMAP è per gestire e sincronizzare email mantenendole sul server e permettendo l’accesso da più dispositivi.
Nel dettaglio:
SMTP (Simple Mail Transfer Protocol):
Funzione Principale: Utilizzato per inviare email dal client al server di posta e trasferire email tra server di posta.
Direzione: Principalmente in uscita (dal mittente al server di posta e tra server).
Utilizzo: Invia email, gestisce l’invio di email in uscita.
POP3 (Post Office Protocol 3):
Funzione Principale: Utilizzato per recuperare email dal server di posta al client.
Direzione: Principalmente in entrata (dal server di posta al client).
Utilizzo: Scarica email, gestisce la ricezione delle email in entrata, tipicamente rimuovendo le email dal server dopo il download.
Differenze tra IMAP e POP3
IMAP (Internet Message Access Protocol):
Gestione delle Email: Le email rimangono sul server e possono essere gestite direttamente lì.
Sincronizzazione: Le modifiche (lettura, spostamento, eliminazione) vengono sincronizzate su tutti i dispositivi.
Accesso: Le email possono essere accessibili da più dispositivi contemporaneamente.
POP3 (Post Office Protocol 3):
Gestione delle Email: Le email vengono scaricate dal server al dispositivo locale e di solito rimosse dal server.
Sincronizzazione: Non sincronizza le modifiche tra dispositivi, quindi le azioni compiute su un dispositivo non si riflettono sugli altri.
Accesso: Le email sono generalmente accessibili solo dal dispositivo su cui sono state scaricate.
Differenze tra SMTP e IMAP
SMTP (Simple Mail Transfer Protocol):
Funzione Principale: Utilizzato per inviare email dal client al server e tra server.
Direzione: Uscita (invio di email).
Utilizzo: Gestisce solo l’invio delle email.
IMAP (Internet Message Access Protocol):
Funzione Principale: Utilizzato per accedere, gestire e sincronizzare le email sul server.
Direzione: Entrata (accesso e gestione delle email sul server).
Utilizzo: Gestisce la ricezione e la sincronizzazione delle email tra server e client, permettendo l’accesso da più dispositivi.
Qual è il tuo account Sky? Come fai a fare login su Sky? L’accesso a Sky permette di vedere lo status dell’abbonamento, cambiare dati personali e password nonchè pagare fatture arretrate, e verificare per quali servizi stai pagando. Tieni conto che per accedere ti serviranno una connessione ad internet funzionante ed un computer con un browser tipo Chrome o Edge.
Per accedere alla pagina di login di Sky devi andare su:
https://www.sky.it/login
In caso non dovesse funzionare, posso fornirti una guida generica su come fare il login su molte piattaforme online:
Visita il sito web ufficiale di Sky o l’applicazione Sky se stai cercando di accedere ai tuoi contenuti online, che rimarrà ad essere sky.it (può darsi che il login sia diverso come URL).
Cerca il pulsante o il link “Login” o “Accedi” sulla pagina principale del sito o nell’app.
Clicca o tocca il pulsante “Login” o “Accedi”.
Verrai reindirizzato a una pagina di accesso dove dovrai inserire le tue credenziali. Di solito, dovrai fornire un nome utente (o indirizzo email) e una password.
Inserisci le tue credenziali con attenzione e assicurati di inserire i dati corretti.
Se hai dimenticato la password, di solito c’è un link o un pulsante per il recupero della password sulla pagina di accesso. Segui le istruzioni per reimpostare la password.
Una volta inserite le credenziali corrette, fai clic o tocca il pulsante “Accedi” o “Login”.
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Se hai problemi nel fare il login su Sky, ti consiglio di contattare il servizio clienti di Sky per assistenza specifica sul tuo account e sulle procedure di accesso attuali.
La cache in informatica rappresenta una memoria di dimensioni molto piccole ma anche molto veloce: essa utilizzata per velocizzare alcuni tipi di operazioni, specialmente quelle eseguite molto di frequente; in molti casi, poi, la memoria cache viene utilizzata e sfruttata dai software a livello hardware, in modo da velocizzare le operazioni e fare in modo che i dati più frequentemente richiesti siano disponibili, oppure sia disponibili da subito in forma pre-calcolata, nel brevissimo periodo. Ecco cosa significa cache, in breve:
La cache è una parte di memoria del computer, di solito molto veloce e di piccole dimensioni, utilizzata per velocizzare le operazioni più frequenti compiute dal dispositivo. Per fare un esempio pratico, è come se invece di fare sempre gli stessi calcoli da zero con una calcolatrice, li facessimo solo la prima volta e poi prendessimo nota: quando ci servirà ancora il risultato di quel calcolo, ce lo avremo già appuntato, e basterà riprenderlo e ricopiarlo.
La cache è molto importante per garantire buone prestazioni in ambito hardware e software, e velocizzare operazioni che potrebbero, se la cache non ci fosse, richiedere molto tempo ad essere completate. Quindi la cache va a vantaggio dell’efficenza dei programmi e dei software in generale, con varianti diverse a seconda del contesto: cache del browser, del computer e così via.
In generale: cosa è la cache?
Un modo per capire a cosa serva la cache è quello di considerare e mettere a confronto una situazione tipica: un sito web a cui accediamo col nostro browser per la prima volta, e poi per tutte le volte successive. La prima volta che accediamo ad una pagina web, di fatto, dobbiamo aspettare la risposta dal server: la cache sarà inizialmente vuota, e quindi inoltrerà la richiesta del client dal server di origine. L’asset, ovvero tutti i componenti della pagina (CSS, JS, HTML, immagini, video) vengono così messi in cache, ed inviati mediante pacchetti al server originale che a sua volta inoltrerà al client, cioè al nostro browser.
Tutte le richieste successive di quella pagina avverranno in maniera semplificata: se la cache non è ancora scaduta, il pacchetto di dati richiesto per vedere quella pagina sarà già pronto all’uso, velocizzando così il ciclo di domande e risposta (varie request e response, in gergo), e dando l’impressione che il server sia molto più veloce di quanto non sarebbe senza cache.
La cache in informatica rappresenta una memoria molto piccola ed altrettanto veloce utilizzata per velocizzare determinati tipologie di operazioni, specialmente quelle eseguite molto di frequente; in molti casi, poi, la memoria cache viene utilizzata e sfruttata dai software a livello hardware, in modo da velocizzare le operazioni e fare in modo che i dati più frequentemente richiesti siano disponibili, oppure sia disponibili da subito in forma pre-calcolata, nel brevissimo periodo.
Il senso della cache è quello di salvare un risultato che sia, ad esempio, molto lungo da ottenere: pensiamo ad esempio ad una pagina web che deve essere messa in piedi da un server, e che abbia un tempo di elaborazione (waterfall) molto lungo: in questo caso calcolare ogni volta costa tempo e risorse, per cui la cache viene salvata, internamente o esternamente al sistema, per risparmiare tempo. Tecnicamente parlando, quando entra in gioco la cache sono possibili due casi:
cache hit, che significa che il dato è presente in cache e non deve essere ricalcolato
cache miss, che invece vuol dire che il dato non è più presente in cache, ad esempio perchè è trascorso troppo tempo e la cache è scaduta.
Esistono vari tipi di cache, in base al contesto ed all’uso, sempre in ambito informatico – ed andremo ora a vederli tutti.
La cache di Android / Windows Phone / iOS
Ognuno tra i sistemi più comunemente utilizzati sfrutta a modo proprio meccanismi di cache: Android, ad esempio, dedica ad ogni app che fa girare uno spazio di cache riservata, per cui ognuna delle app dispone di un proprio spazio riservato che può sfruttare per velocizzare determinate operazioni. Ovviamente esistono meccanismi analoghi anche nei sistemi Windows Phone ed in quelli Apple.
La cache degli smartphon serve, in genere, a garantire prestazioni più veloci al sistema e ridurre i tempi di lag ed i rallentamenti del sistema operativo
DNS cache
La cache del DNS garantisce il funzionamento veloce ed efficente del DNS, il sistema distribuito per consentire al web di funzionare ed associare, mediante opportuni passaggi, qualsiasi indirizzo internet ad una risorsa fisica ben precisa (un server fisico o virtuale). Grazie alla cache del DNS, il carico di lavoro dei siti viene smaltito e possono, pertanto, funzionare più velocemente.
La cache di Google / web cache
Il motore di ricerca Google, ad esempio, dispone di una propria cache interna: questo significa che memorizza una parte dei contenuti delle pagine che va a scansionare, in modo da poterla utilizzare senza sovraccaricare di richieste i siti ed eventualmente rallentarli o bloccarli. La cache di Google, pertanto, viene messa a disposizione come una copia dei contenuti della pagina web che ci interessa, anche se non sempre disponiamo di una copia recente e, soprattutto, dopo un po’ di tempo i contenuti della cache vengono cancellati.
In generale, poi, per vedere il contenuto della cache di Google basta cercare qualcosa su Google, andare col mouse sul triangolino verso il basso vicino ad un risultato di ricerca, cliccarci sopra e selezionare Copia Cache. Un esempio viene mostrato nella seguente screenshot:
mentre di seguito possiamo vedere un esempio di cache di Google tratto dalla home page del nostro sito. Google ha infatti archiviato il contenuto della pagina, che quindi possiamo vedere in:
versione completa (con CSS, JS, HTML);
versione solo testo (senza CSS, JS e HTML, quindi solo la parte testuale, il che è utile per recuperare i contenuti di una pagina che abbiamo cancellato, e di cui ci manca un backup, ad esempio);
versione sorgente (in HTML puro)
Un modo alternativo per vedere la cache di Google di una qualsiasi pagina, ad esempio trovalost.it/cache, è quello di sfruttare l’operatore cache:, il che significa digitare nella barra del proprio browser
cache:
seguito dall’URL della pagina che intendiamo recuperare (cliccandoci vedrete la cache di questa pagina in una nuova finestra):
Può essere utile, infine, sapere anche questo: per vedere la cache di qualsiasi risultato di ricerca in modo semplice si possono sfruttare servizi come:
che permette di cercare una pagina anche all’interno di web.archive.org, l’archivio di pagine web più grande e famoso al mondo (all’interno del quale, pero’, non tutti i siti sono per forza indicizzati). Webarchive è in effetti un esempio di cache che salva in tutto (grafica, contenuti) o in parte (solo contenuti) le pagine web che abbiano fornito implicito consenso.
La cache del browser
A livello di browser la cache viene utilizzata per dare l’impressione all’utente di navigare più velocemente, e per fare in modo di limitare le richieste HTTP che vengano rivolte al server (nello specifico, precaricando e/o memorizzando le richieste più frequenti nel browser stesso). In questa situazione sarà associata una durata alla cache (tempo di scadenza), in modo da essere massimamente efficiente per tutti gli utenti, superata tale data di scadenza (EXPIRE) i dati saranno calcolati una nuova singola volta, per poi essere disponibili nella cache per tutto il periodo successivo. Per maggiori informazioni in merito si veda l’articolo su come impostare la cache del browser sul proprio sito.
Page cache
In genere fa riferimento alla parte di RAM o memoria che il sistema operativo usa per copiare dati dall’hard disk, e potervi accedere più rapidamente nel seguito. Questo aiuta a migliorare le prestazioni del sistema in modo considerevole, soprattutto in termini di velocità ed efficenza. Quando lo spazio finisce, la page cache più datata viene progressivamente sovrascritta da quella più recente.
La cache dei CMS
In senso lato, molti CMS come WordPress dispongono di un proprio sistema di cache, il quale può operare più livelli uno dei più diffusi ad esempio quello dei Transient, che permette di attivare una cache livello di database gli accessi in lettura alle zone di database più frequentemente accedute, riducendo così il tempo di caricamento della pagina in modo considerevole. In questi casi alla cache viene associata – come spesso avviene anche in altri scenari – una durata massima, che può essere relativa ad un giorno, a poche ore, ad una settimana e così via. In generale sono i linguaggi stessi a disporre di un meccanismo di cache a vari livelli, anche se poi a livello pratico si tende a sfruttare quella dei framework, dei server, oppure quella messa a disposizione da una combinazione dei precedenti.
Perchè svuotare la cache: a che serve?
Quando cancelliamo la cache, di fatto, quello che succede è che viene resettata l’area di memoria contenente i dati pre-calcolati, per cui l’app o il server sarà costretto a ricalcolarli e a riempirli con dati freschi. Questo non vuol dire che i dati vengano cancellati a livello globale o permanente, ovviamente, a meno che l’app o il sito non siano stati progettati o implementati in modo carente o difettoso. Cancellare la cache, pertanto, è fondamentale per aggiornare correttamente le operazioni di app, siti o simili, e questo ovviamente vale in generale per qualsiasi livello di applicazioni o sito web disponibile.
“Venticinque anni fa abbiamo lanciato Google Search per aiutarvi a trovare risposte a domande grandi e piccole. Da allora, miliardi di persone si sono rivolte ai nostri prodotti proprio per questo: per soddisfare la propria curiosità. Per iniziare un’attività. Per iniziare un viaggio. Per tagliare un ananas.“
Cos’è G25ogle
G25ogle è il doodle di Google del giorno, dedicato a come è cambiato il logo di Google nel tempo. In 25 anni infatti molte cose sono state modificate, e tanto è cambiato da quando venne creata la primissima versione dello stesso. In 25 anni molto è cambiato e se oggi parliamo di Google Bard, ad esempio, è sempre per mostrare quanto Google sia allineata all’innovazione generale anche delle IA.
Il 27 settembre 2023 segna il 25º anniversario della nascita di uno dei nomi più iconici del mondo digitale: Google. Ciò che iniziò come un progetto di ricerca accademica nell’ambito dell’Università di Stanford ha rapidamente evoluto in un impero digitale che domina il mondo delle ricerche online, della pubblicità, dei dispositivi smart e molto altro. In questo articolo, esploreremo il viaggio di Google, dall’umile inizio nella “stanza delle dormite” alla sua posizione attuale come una delle più grandi e influenti aziende al mondo.
L’Anno Zero: La Stanza delle Dormite
Nel settembre 1998, Larry Page e Sergey Brin, due giovani studenti universitari di Stanford, diedero vita a Google. L’azienda aveva una sede molto modesta: la loro “stanza delle dormite”, un piccolo spazio nel dormitorio Stanford. Il loro obiettivo era creare un motore di ricerca più efficiente e accurato di quanto esistesse all’epoca.
Dalla Proprietà Intellettuale all’Incorporazione
Google ha fatto rapidi progressi nei primi anni e ha attirato l’attenzione di investitori e aziende interessate alla loro tecnologia. Nel 1999, hanno ricevuto un investimento di 25 milioni di dollari da venture capitalist, tra cui Andy Bechtolsheim, co-fondatore di Sun Microsystems. Questo finanziamento ha permesso loro di spostarsi dalla Stanford dorm room a un ufficio più formale.
L’anno successivo, nel 2000, Google si è ufficialmente incorporata come società e ha trasferito la sua sede nella famosa Silicon Valley.
La Rivoluzione delle Ricerche Online
Google ha rivoluzionato il modo in cui le persone cercano informazioni online. La sua pagina iniziale, con un design pulito e minimalista, ha messo in contrasto la sua efficienza con le pagine sovraffollate dei suoi concorrenti. L’algoritmo PageRank, sviluppato da Page e Brin, ha permesso a Google di restituire risultati di ricerca più rilevanti rispetto ai motori di ricerca esistenti.
Con l’aggiunta di funzionalità come Google Images nel 2001 e Google News nel 2002, l’azienda ha continuato a espandersi e a migliorare l’esperienza di ricerca online.
L’IPO Epocale
Nel 2004, Google ha compiuto un altro passo significativo diventando un’azienda quotata in borsa attraverso un’offerta pubblica iniziale (IPO). Questo ha reso Page e Brin miliardari e ha portato ulteriori risorse finanziarie per espandere l’azienda.
Diversificazione e Innovazione Continua
Nel corso degli anni, Google ha ampliato la sua gamma di prodotti e servizi. L’acquisizione di YouTube nel 2006 ha consolidato la sua presenza nel settore dei media online. Google Maps e Android sono diventati pilastri nel mondo dei dispositivi mobili. Nel 2010, è stato lanciato Chrome, il browser web di Google, che ha rapidamente guadagnato una significativa quota di mercato.
Google nell’Era della Tecnologia Moderna
Oggi, Google è molto più di un semplice motore di ricerca. La società è una delle principali aziende di tecnologia al mondo, con una vasta gamma di servizi, tra cui Google Drive, Google Photos, Google Cloud e molti altri. Google ha anche giocato un ruolo chiave nello sviluppo di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e la guida autonoma.
La Critica e le Preoccupazioni per la Privacy
Tuttavia, il successo di Google non è stato privo di controversie. L’azienda è stata oggetto di numerose controversie sulla privacy, sospetti di monopolio e problemi relativi alla gestione dei dati degli utenti. Questi problemi hanno portato a indagini governative e discussioni globali sulla regolamentazione delle giganti tecnologiche.
Il Futuro di Google
All’approdo del suo 25º anniversario, Google affronta ancora sfide e opportunità significative. L’azienda sta cercando di rimanere all’avanguardia in settori emergenti come l’intelligenza artificiale, l’elaborazione del linguaggio naturale e l’informatica quantistica. Continuerà anche a doversi confrontare con questioni di privacy e regolamentazione.
In conclusione, i 25 anni di storia di Google sono stati un viaggio incredibile, da una piccola stanza delle dormite a una delle più grandi e influenti aziende del mondo. Il suo impatto sulla tecnologia, la ricerca e la comunicazione è stato profondo e duraturo. Tuttavia, il futuro porterà nuove sfide e opportunità, e sarà interessante vedere come Google affronterà e plasmerà il mondo digitale nei prossimi anni.
Provi ad aprire un sito e ti appare bloccato o non raggiungibile? Vedi un messaggio di errore generico invece della pagina web che ti aspettavi? Eppure se quel sito è famoso ed esiste dovresti riuscire, eppure… non puoi. In questi casi si tratta di un autentico rompicapo, almeno per i meno esperti, che andremo a risolvere e capire al meglio in questa guida.
Cause del blocco
Se ti capita di dover accedere ad un sito oscurato o bloccato, che mostra un messaggio di errore generico oppure un avviso che chiarisce questa situazione, dovrai fare un po’ di valutazioni per capire la migliore mossa da compiere. In molti casi un sito bloccato può essere tale per una varietà di motivi, ma abbiamo soprattutto i seguenti in ballo:
il provider di internet ha fatto escludere il sito dal DNS, per cui è impossibile accedervi per questo (molti siti di pirateria rientrano in questo caso)
l’IP del tuo computer è stato bannato dal sito, per cui non potrai visualizzarlo correttamente
la tua connettività è limitata da un firewall (di solito è così a casa e in ufficio)
hai un problema di connettività di altro genere (banalmente, non funziona internet)
Un sito bloccato potrebbe, lo ricordiamo, sia mostrare un messaggio di errore oppure, a seconda dei casi, non essere aperto (come se non ci fosse connettività per quel determinato sito, diciamo). Ovviamente per ogni situazione reale ci sono delle possibilità “ragionate” che si possono prendere in considerazione, e per quanto la realtà possa essere un po’ più complicata di come scriviamo qui, di sicuro questo vi aiuterà a capire meglio come muovervi in queste situazioni.
Premessa importante
Bisogna anzitutto inquadrare il perchè il sito è stato oscurato: se ad esempio è avvenuto per motivi legali (errore codice server 451, ad esempio) è possibile che, aggirando il blocco, tu vada a violare le leggi del tuo paese, per cui fai molta attenzione alla scelta che decidi di fare. Non è tanto una questione tecnica, in questa fase, quanto da discutere a livello di opportunità , perchè potrebbe trattarsi di una circostanza di vario genere a seconda della situazione. Lo scopo di questa guida non è quello di invitarvi a violare le regole, ovviamente, bensì chiarire come funzioni tecnicamente la rete e come possiamo maneggiare alcuni strumenti a nostro vantaggio, in tutti i casi in cui sia doveroso o necessario farlo.
Chiarito questo, per accedere ad un sito bloccato si possono prendere in considerazione varie possibilità .
Utilizzare un browser “anonimizzante” come TOR
L’uso di TOR è consolidato tra attivisti politici e chiunque abbia a che fare con una rete che è soggetta a monitoraggio o censura; grazie a TOR, di fatto, sarà possibile accedere anche a siti che non sono accessibili dal paese in cui ci troviamo, ed in molti casi siti bloccati saranno comunque visibili e consultabili con questo browser. Molto facile da usare, del resto: basta scaricare il browser TORbundle (tutto-in-uno), installarlo e aprire una connessione TOR.
Ricordiamo anche, a proposito, che l’anonimato assoluto e garantito al 100% non può esistere, che TOR è stato oggetto anch’esso di attacchi informatici di alto livello e che per saperne di più potete leggere la guida su come navigare anonimi (in tutti i modi possibili).
Cambiare connettività (connettersi da cellulare hotspot e non da wireless, o viceversa)
Forse è una banalità ma sicuramente può essere una soluzione efficace, in alcuni casi, soprattutto a prova di chiunque. Ad esempio: se vi state connettendo con un hotspot wireless di casa, provate a sconnettervi, create un hotspot con il telefono ed accedete con la connettività e la rete dati del telefono. Ormai anche i telefoni più economici permettono di essere usati come router, in effetti, e questa possibilità che non esisteva fino a qualche anno fa adesso è davvero facile da sfruttare. Ovviamente, vale anche il viceversa: se il sito non lo apre da telefono con la connettività dati, provate a fare lo stesso con un computer connesso ad internet.
Cambiando connettività potrete vedere un sito che da un’altra parte non si vedeva, vale la pena di provarci perchè è davvero molto semplice, in questo caso.
Cambiare DNS
Se un sito specifico non viene aperto mentre invece altri funzionano, è plausibile che cambiando DNS tu possa risolvere il problema. Devi sapere che il DNS non è altro se non la “rubrica” degli indirizzi internet noti, per cui è possibile che il DNS che stai usando sia sprovvisto dell’autorizzazione (per vari motivi) a mostrarti un certo sito.
Per saperne di più a riguardo, leggi la guida su come cambiare DNS nel tuo computer.
Provare a cambiare IP
In alcuni casi il mancato accesso potrebbe dipendere da un IP che è stato bannato dal server del sito, magari per errore, per cui possiamo provare anche questa strada. Quando ci connettiamo ad internet, infatti, il provider ci assegna un indirizzo IP, che può essere statico o dinamico e che ci “identifica” – in senso tecnico – nella rete. Se quell’IP finisce in ban il sito non si vedrà più, in alcuni casi. Questa assegnazione garantisce che internet stessa possa funzionare, per cui un’idea per aggirare un blocco su un sito potrebbe essere quella di cambiare IP: ci sono vari modi per farlo, in effetti, ed uno banalissimo potrebbe essere quello di provare a connettersi da un posto diverso, ad esempio.
Connettendoci con un IP diverso, anche qui molto semplice da fare, potremo riuscire ad ottenere l’accesso a quel determinato sito.
Fare uso di un proxy
Altra possibile soluzione un po’ più tecnica ma efficace, in alcuni casi.
I proxy sono un modo per “schermare” la connessione e farci uscire con un IP diverso, per quello che ci interessa, per cui (nonostante abbiamo semplificato un po’ la realtà ) possono essere anch’essi un modo per visualizzare siti web che appaiono come bloccati o non raggiungibili. Dovrete aprire la pagina del proxy, se ne usate uno web, poi digitare l’indirizzo del sito nella casella apposita, scegliere il paese da cui virtualizzare la connessione e cliccare su Connetti.
Soluzione classica per accedere ai servizi ed ai siti online bloccati è quella di fare uso di una VPN, una rete privata virtuale (Virtual Private Network) che ti permette di accedere ad internet con un IP differente, che sarà condiviso con altri utenti della rete. Attenzione che, in questi casi, la VPN deve essere trusted (potrebbe mantenere traccia di ciò che facciamo), in genere sono servizi a pagamento e spesso i siti web sono “bravi” ad “accorgersi” che state usando una VPN, specie se non vogliono darvi la possibilità di farne uso.
La diffusione dei siti di fake torrent, cioè di portali in cui apparentemente è possibile scaricare file torrent di musica o film, è molto ampia e spesso più di quanto sembrerebbe a prima vista: molti truffatori creano questi siti in modo identico ai siti originali, riproducendone la stessa grafica ed utilizzando falsi file .torrent per fare phishing, installare virus nel computer dell’utente e diffondere malware o ransomware di ogni genere.
Siti clone di portali web famosi nell’ambito dei torrent, come ad esempio The Pirate Bay, 1337X, TorrentDownloads e via dicendo vengono non solo creati, in effetti, ma anche indicizzati e ben posizionati tra i risultati di ricerca di Google: eppure sono falsi, e permettono di scaricare solo virus e malware, il tutto con modalità difficili da seguire ed individuare. Alla prova dei fatti i siti di fake torrent si mimetizzano perfettamente tra i risultati di ricerca, e anche per i più esperti è difficile capire quali siano torrent autentici e quali invece soltanto delle truffe.
I torrent sono legali?
Moltissimi torrent sono perfettamente legali: quelli delle distribuzioni Linux o di film di pubblico dominio, ad esempio, o ancora di musica messa liberamente a disposizione dagli artisti. Molti altri, invece, possono essere torrent pirata di contenuti a pagamento reperibili su iTunes o NetFlix, e sono quelli tipicamente più richiesti e più frequentemente a rischio di contenuti malevoli come malware o virus. Questi ultimi torrent, potremmo dire, non sono legali in nessun caso.
Vedremo ora come sia possibile evitare quelli pericolosi o a rischio infezione, mediante un pratico vademecum.
Valutare il nome del sito di torrent
In molti casi i siti di fake torrent hanno un nome di dominio molto simile all’originale: ci sono molti cloni di TorrentDownloads, ad esempio, che è possibile individuare grazie all’estensione del dominio, che non è .com ma che rientra nelle migliaia di estensioni registrabili (.blog, .xxx, e così via). Fare attenzione al nome ed imparare ad essere sensibili a questo fattore è una delle regole più importanti per evitare anche solo di fare click su certi risultati.
Cercare correttamente il nome del sito
Per cercare file torrent di solito si cerca il nome del file desiderato con l’aggiunta della stringa “.torrent” (senza virgolette), quindi ad esempio ubuntu italiano .torrent: è chiaro che tra i risultati di ricerca potrebbero apparire anche fake torrent. Di fatto i risultati di ricerca di questo genere cambiano molto spesso: Google si accorge dello spam e cerca sempre di correggere il tiro, ma spesso finisce per non fare in tempo a farlo. Di fatto, in questo modo, le ricerche saranno continuamente a rischio e bisognerà stare molto attenti. Un buon metodo per limitare il vettore di attacco è quello di trovare un sito torrent affidabile e sfruttare sempre quello noto, facendo attenzione a digitarlo correttamente nella barra del browser e, magari, salvandolo tra i preferiti per averlo sempre a portata di mano.
Attenzione ai torrent con molti seed e pochi commenti
I siti di torrent fake sono in grado di falsare numero di commenti, numero di seed (numero di copie complete del file) e numero di peer (numero di utenti che condivide quel file in tutto o in parte). Quindi facciamo attenzione se ci sembra che il file abbia molti seed ma non presenti commenti, o peggio ancora presenti commenti palesemente falsi: potrebbero essere stati scritti ad arte. Di solito si capisce che i commenti sono falsi perchè sono tutti uguali, sono scritti con errori di grammatici e sono tutti entusiastici: alla prova dei fatti, servono solo ad invogliare il click e ad ingannare l’utente in modo realistico.
Come regola generale, leggete sempre con attenzione i commenti perchè spesso sono indicativi della qualità del sito: se sono scritti male, è possibile che sia un sito di fake torrent da evitare.
Attenzione ai torrent con stato ‘Verified’ (verificato)
Per essere più sicuri di quello che si fa molti siti torrent hanno introdotto lo stato di verifica: cioè un piccolo numero di utenti si incarica di verificare l’autenticità del file, garantendo che non sia un virus. È un buon sistema, ma anche questo può essere facilmente falsato: potrebbero aver inserito stato verificato su tutti i file più richiesti, anche qui per invogliare il click. Facciamo quindi attenzione anche a questo aspetto.
Siti torrent di film o musica non ancora uscita
Questo è un inganno classico: i film molto richiesti vengono proposti sui torrent pirata molto spesso in anticipo, questo invoglia gli utenti “affamati” di sbirciare il film e naturalmente è una truffa per mandarvi un file corrotto con un malware. Evitate di scaricare questi file, e soprattutto evitate di scaricare file pirata in genere: è illegale, e vi metterà a rischio infezione. Controllate sempre la data di uscita del contenuto, prima di scaricare “sulla fiducia” o nella frenesia di vedere il contenuto prima degli altri.
Attenzione ai click accidentali
Non cliccate in modo passivo sui bottoni download o clicca qui perchè potrebbero essere malware o pubblicità invasive: piuttosto per scaricare il torrent imparate a riconoscere l’estensione del file prima di cliccarci (basta passare sopra col mouse sul link), deve essere sempre un file con protocollo magnet oppure con estensione .torrent.
Estensioni di file più sicure
In genere se scaricate file con estensione MKV o AVI sono generalmente sicure; invece se scaricate file con estensione WMV o WMA potrebbero essere a rischio virus. Stesso discorso per i file ZIP, RAR, TAR e ACE che sono archivi compressi e che potrebbero contenere di tutto, al proprio interno. Fate attenzione anche alle estensioni falsate: ci sono molti film che vengono proposti con estensione .MKV e che poi contengono in realtà l’estensione .EXE: se usate Windows potreste aprire un file eseguibile che potrebbe contenere virus. Non apritelo ed evitare di scaricarlo: per sicurezza tenete sempre l’antivirus attivo, sul vostro computer, anche se si tratta di un Mac.
Diffidate da istruzioni extra sospette
Se una alert vi dovesse dire che per scaricare il torrent è necessario installare un programma, non fatelo mai: è un virus. Attenzione che questi siti sono anche in grado di individuare il tipo di PC che usate (anche se Mac), per cui vi proporranno un’app adeguata per il vostro sistema operativo, da non scaricare nè tantomeno eseguire in nessun caso.
Usate sempre un media player come VLC
È sicuro, veloce e open source: di solito impedisce anche l’esecuzione di contenuti malevoli,e sicuramente è meglio dei programmi standard del genere. Per saperne di più su VLC, clicca qui.
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