Aggiornato il: 21-02-2022 14:40
Ricordare le password di più siti web (senza contare servizi vari di autenticazione, bancari ed email) è da sempre un problema per i numerosi utenti della rete: il più delle volte, questo problema porta a diffuse cattive abitudini come quella di riutilizzare le stesse credenziali su più siti. Per venire incontro a questa esigenza Google ha creato – per la verità rielaborando un vecchio modello di autenticazione – la Google sign-in per tutti i siti web, implementabile come sistema di autenticazione a se stante e basato sul rilascio, da parte di Google (come ente terzo “di garanzia”) di un token di accesso univoco riconosciuto dal sito web.
Questa particolare caratteristica viene detta “federated login” e consiste in una stringa cifrata di accesso fornita da una terza parte (Google nello specifico) che serve ad identificare l’utente dal punto di vista del sito finale; non si tratta, peraltro, solo di sfruttare il login di un sito esterno per autenticarsi in un sito (cosa che, per inciso, trovalost.it offre ai guest blogger da quasi due anni), ma anche della possibilità di scegliere che tipo di privilegi fornire (lettura-scrittura, consultazione dell’elenco dei contatti, geolocalizzazione, ecc.), dando cosଠun maggiore controllo sulla privacy dell’utente ed una maggiore consapevolezza di quello che si fa.
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Lo sviluppatore Eiji Kitamura ha espresso con questo simpatico video il concetto sottostante la Google Sign-in, che eviterà agli utenti di dover ricordare numerose password diverse oppure, peggio, di riutilizzare la stessa password su più servizi.
Mediante la Google Developers Console si possono quindi creare delle credenziali di accesso, che poi andranno sfruttate dai webmaster sulla falsariga dell’esempio postato su GitHub (node.js + Python).

Ingegnere per passione, consulente per necessità, docente di informatica; ho creato Trovalost.it e ho scritto quasi tutti i suoi contenuti. Ogni guida viene revisionata e aggiornata periodicamente. Per contatti clicca qui