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Il termine “vate” ha origini antiche ed è spesso associato alla figura del poeta o del profeta, colui che è ispirato e ha il compito di comunicare messaggi importanti attraverso la poesia o la visione. In senso più ampio, il “vate” può essere considerato un saggio, un mentore o un leader spirituale che guida e ispira gli altri attraverso le sue parole e le sue azioni. La parola stessa deriva dal latino “vates”, che significa “veggente” o “profeta”.

In senso ironico e bonario il termine “vate” potrebbe anche essere riferito da Denzel Dumfries (e in passato al giocatore Jonathan) dalla pagina parodistica @bestemmiandojonathan. Sempre nell’ambito dell’Inter FC, in passato il Vate è stato considerato Josè Mourinho nell’anno del Triplete (2009-2010).

Gabriele D’Annunzio, poeta, scrittore e politico italiano del XIX e XX secolo, è spesso considerato un vate nel senso moderno del termine. La sua figura è stata associata a un forte carisma e a una grande influenza culturale e politica durante il periodo del suo predominio. D’Annunzio era noto per la sua eloquenza e la sua abilità nel comunicare ideali nazionalistici e patriottici attraverso le sue opere letterarie, che spaziavano dalla poesia al teatro, dalla prosa alla saggistica. Il suo stile di vita esuberante e la sua partecipazione a eventi politici come la Marcia su Fiume hanno contribuito a plasmare la sua immagine come una figura quasi mitica nella storia italiana.

Di Sconosciuto – Cartolina d'epoca, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=65207971