Una “wild card” è un termine utilizzato in vari contesti per indicare una carta o un elemento che ha un valore speciale e che può essere utilizzato in modo flessibile o imprevedibile all’interno di un determinato sistema o regolamento. Il termine viene utilizzato in diversi campi, tra cui sport, giochi di carte, competizioni e selezioni.
Ecco alcune delle sue applicazioni più comuni:
- Sport: In molti tornei sportivi, una “wild card” è una concessione speciale che permette a un giocatore o a una squadra di partecipare al torneo anche se non si sono qualificati tramite i normali criteri di selezione. Questo può essere fatto per aumentare l’interesse del torneo o per dare l’opportunità a giocatori o squadre promettenti o noti di partecipare.
- Giochi di carte: In alcuni giochi di carte, una “wild card” è una carta speciale che può essere utilizzata come qualsiasi altra carta nel mazzo, fornendo al giocatore che la possiede una maggiore flessibilità nelle strategie di gioco.
- Competizioni e spettacoli televisivi: In competizioni o programmi televisivi, una “wild card” può essere utilizzata per riferirsi a un partecipante o a un atto speciale che viene introdotto nella competizione in modo inaspettato o speciale, spesso per sorprendere o intrattenere il pubblico.
- Selezioni o nominazioni: In alcuni contesti, come premi cinematografici o musicali, una “wild card” può essere utilizzata per indicare una nomina o una selezione speciale che è al di fuori delle categorie o dei criteri di selezione standard.
In generale, il termine “wild card” denota un elemento che introduce un elemento di imprevedibilità o flessibilità in una situazione regolamentata o strutturata. La sua specifica applicazione può variare notevolmente a seconda del contesto in cui viene utilizzato.
Wild card in informatica
In informatica, il termine “wild card” è utilizzato per riferirsi a un carattere speciale o a un simbolo che viene utilizzato in ricerche o filtri per rappresentare uno o più caratteri arbitrari all’interno di una stringa di testo. Le wild card sono spesso utilizzate nei linguaggi di programmazione, nei sistemi operativi e nei motori di ricerca per effettuare ricerche o confronti più flessibili e generici. Le wild card comuni includono:
- Asterisco (*): Spesso utilizzato per rappresentare zero o più caratteri in una stringa. Ad esempio, se si cerca “ca*” con un asterisco come wild card, verranno trovate parole come “cane”, “casa”, “carta” e così via.
- Punto interrogativo (?): Rappresenta un singolo carattere qualsiasi in una stringa. Ad esempio, se si cerca “c?t”, potrebbe trovare “cat”, “cot” e “cut”.
- Parentesi quadre ([ ]): Utilizzate per specificare un insieme di caratteri validi in una determinata posizione. Ad esempio, “[aeiou]” troverà tutte le parole che contengono una vocale.
- Altre wild card personalizzate: A volte, linguaggi di programmazione o applicazioni specifiche possono supportare wild card personalizzate che consentono di specificare regole di ricerca più complesse.
Le wild card sono particolarmente utili quando si effettuano ricerche o operazioni di elaborazione su grandi insiemi di dati o quando si desidera trovare corrispondenze flessibili all’interno di una stringa di testo. Tuttavia, è importante utilizzare le wild card con attenzione, poiché possono generare risultati inaspettati se non sono utilizzate correttamente.
Wildcard in Linux
In Linux e in molti sistemi Unix-like, le wildcard (caratteri jolly) sono utilizzate per effettuare corrispondenze di pattern nei nomi dei file o nelle stringhe di testo. Sono particolarmente utili quando si desidera effettuare operazioni su più file o quando si cerca di trovare file con nomi simili ma con variazioni.
Tradizionalmente le wildcard Linux sono dette anche meta caratteri (caratteri che hanno un significato ulteriore, a parte quello letterale), e le principali sono:
- * per indicare “qualsiasi gruppo di caratteri”, eventualmente vuoto
- ? per indicare un carattere singolo “jolly”
- [a-z] gruppo di caratteri minuscoli dalla a alla z, ad es.
- [!a-z] gruppo di caratteri diversi da quelli minuscoli dalla a alla z, ad es.
per esempio se uso il comando ls per listare i file e le directory, posso scrivere:
ls *.txt
per vedere solo i file di testo nella directory corrente.
Ecco un riepilogo delle wildcard più comuni in Linux / Unix (vanno bene anche per il terminale Mac) e come vengono utilizzate:
- Asterisco (*): L’asterisco rappresenta qualsiasi sequenza di caratteri di qualsiasi lunghezza. Ad esempio:
*.txt
corrisponderà a tutti i file con estensione “.txt” nella directory corrente.file*.jpg
corrisponderà a tutti i file con nomi che iniziano con “file” e hanno estensione “.jpg”.
- Punto interrogativo (?): Il punto interrogativo rappresenta un singolo carattere qualsiasi. Ad esempio:
file?.txt
corrisponderà a file1.txt, file2.txt, ma non a file10.txt.
- Parentesi quadre ([ ]): Le parentesi quadre permettono di specificare un insieme di caratteri validi in una posizione specifica. Ad esempio:
[aeiou]file.txt
corrisponderà a “afile.txt”, “efile.txt”, “ifile.txt”, ecc., ma non a “bfile.txt” o “cfile.txt”.
- Negazione nelle parentesi quadre: È possibile utilizzare il simbolo di esclamazione (!) nelle parentesi quadre per escludere caratteri specifici. Ad esempio:
[!0-9]file.txt
corrisponderà a “afile.txt”, “bfile.txt”, ma non a “1file.txt” o “2file.txt”.
- Intervallo nelle parentesi quadre: Le parentesi quadre consentono di specificare un intervallo di caratteri. Ad esempio:
[0-9]file.txt
corrisponderà a “1file.txt”, “2file.txt”, ecc.
- Escape (): Puoi usare il carattere di escape () per annullare il significato speciale di un carattere jolly. Ad esempio:
file\*.txt
corrisponderà a un file con il nome effettivo “file*.txt”.
Ecco alcuni esempi di comandi Linux che utilizzano wildcard:
ls *.txt
: Visualizza tutti i file con estensione “.txt” nella directory corrente.rm file?.txt
: Rimuove i file con nomi come “file1.txt”, “file2.txt”, ecc.cp [aeiou]*.txt /nuova_cartella/
: Copia tutti i file con nomi che iniziano con una vocale e hanno estensione “.txt” in una nuova cartella.
Le wildcard sono uno strumento potente per gestire file e directory in Linux, ma è importante usarle con attenzione per evitare operazioni accidentali o indesiderate sui file.
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