Per una volta un Dpcm non farà riferimento a possibili limitazioni sugli spostamenti degli italiani ma sarà , finalmente, una notizia positiva per i cittadini e anche per gli esperti di sicurezza informatica. L’Agenzia per la cybersicurezza è finalmente una realtà anche per il nostro paese, e sarà uno dei tasselli fondamentali da cui far partire la ricostruzione post-pandemica. Almeno, queste sembrano le intenzioni, ed i presupposti finiscono per suggerire questo aspetto: speriamo che sia davvero cosà¬.
La sicurezza informatica, del resto, è da sempre un parametro sottovalutato – o addirittura considerato opzionale – da varie realtà annesse al web e al mondo dell’IT: ne abbiamo parlato molte volte anche sul nostro blog, riferendo casi di malware e ransomware di vario genere che non venivano considerati pericolosi fino a prova contraria, per cosଠdire (cioè fino a quando non colpivano certe infrastrutture aziendali, bloccandone l’operatività ). L’innalzamento del livello di sicurezza informatica è, di fatto, uno degli aspetti più importanti legati a qualsiasi realtà che operi su internet, a cominciare dai siti web istituzionali a finire dai numerosi (e spesso fallaci) servizi informatici di cui ci serviamo ogni giorno (ad esempio mediante SPID).
Del resto come sostenuto dal ministro Vittorio Colao il 93% dei server della PA non sono adeguatamente sicuri, sono soggetti ad attacchi informatici potenzialmente di ogni genere: a questo punto è chiaro che il rischio di esposizione dei dati dei cittadini è decisamente sensibile e per questo, di fatto, un’Agenzia dedicata può servire a dare continuità ad un aspetto tipicamente improvvisato o, in molti casi, trascurato e considerato a torto di poco conto.
Il decreto per l’agenzia per la cybersicurezza informatica è stato appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il D.L. 82/2021, e fa riferimento ad un provvedimento che entrerà in vigore il 29 giugno 2021. Gli esperti che faranno parte della commissione saranno selezionati, da quello che si sa ad oggi, sulla base di un concorso che sarà probabilmente indetto a stretto giro. Si punterà su un personale presumibilmente di alto profilo, tra ingegneri, informatici e specialisti del settore cyber.
A quanto ne sappiamo l’Agenzia avrà a disposizione da 300 a 800 dipendenti che saranno progressivamente selezionati nei prossimi anni., mentre la carica massima all’interno dell’ente dovrebbe essere affidata a Roberto Baldoni, ordinario di Sistemi distribuiti alla Facoltà di Ingegneria dell’Informazione della Sapienza, nonchè vice direttore del DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza), con delega alla cybersicurezza.
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