I primi videogiochi – quelli risalenti all’epoca d’oro degli “arcade games” – spesso erano dei programmi di poche “stringhe” realizzati da una sola persona (one man project) che poi aveva l’ardire di presentarlo a qualche produttore che lo mettesse in commercio nella speranza di guadagnare qualche spicciolo dalla sua “creatura”. Ora i one man project sono poco più che passatempi da nerd che (il più delle volte) non potranno mai sperare di essere lanciati sul mercato globale, poichè la moderna industria videoludica, “vittima” di un’utenza sempre più esigente, impiega centinaia di persone per realizzare un singolo videogame.
One Man Project vs Team Work
Giochi come PacMan o Tetris che hanno fatto la storia dei videogiochi negli anni ’80 vennero sviluppati da un team di pochissime persone – PacMan da otto, Tetris, sembra, soltanto da tre – mentre tanti altri giochi dell’epoca sono stati realizzati da una sola persona, tanto che uno dei più famosi sviluppatori della storia, John Romero, iniziò la sua luminosa carriera con dei one man project.
Ma il progresso delle tecnologie, la concorrenza sul mercato sia in campo hardware che in quello software, le esigenze del pubblico e le ambizioni di game designer sempre più visionari, hanno fatto sଠche in pochissimi decenni, la creazione dei videogiochi, da cervellotico divertimento da nerd insonni, è diventato un lavoro complesso e settorializzato che necessita di un team che per numeri, varietà di figure professionali e costi di gestione è paragonabile a quello dei film di Hollywood.
Giusto a titolo esemplificativo, di seguito, vi postiamo il video dei titoli di coda del famosissimo sparatutto Call of Duty: Warld War II del 2017, in cui sono elencati nomi e mansioni delle centinaia di persone che hanno lavorato alla sua creazione:
Già il fatto che il video duri oltre otto minuti e i nomi siano scritti con carattere abbastanza piccolo è indicativo di quante persone abbiano lavorato alla sua realizzazione (abbiamo provato a contarle ma, in tutta onestà , dopo neanche due minuti abbiamo gettato la spugna). Intorno al minuto 2:20 del video fa addirittura la comparsa tale Martin K.A. Morgan, con il ruolo di Military Advisor (Consulente militare): ovviamente, essendo il gioco una ricostruzione di alcuni campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale, la produzione, per la realizzazione delle stesse in maniera coerente con i fatti realmente accaduti, ha dovuto avvalersi delle consulenze di un esperto in storia militare dell’epoca.
Quindi, dall’esempio appena esposto, appare chiaro come il gruppo di lavoro che si occupa di creare un nuovo videogioco è per forza di cose ampio, variegato e dalle conoscenze multidisciplinari. Vediamo ora quali sono le figure più importanti immancabili nel team di sviluppo di un videogame.
Game Designer, Programmatori Grafici, Grafici
I Game Designer
Queste figure sono paragonabili (con le dovute differenze) ai registri cinematografici: scelgono i soggetti, ideano le regole, gli scopi del gioco e i protagonisti, stimolano ed ispirano la stesura della sceneggiatura dello stesso, coordinano l’andamento dei lavori gestendo l’intero team e indicandone le figure chiave.
Spesso i videogiochi nascono dalla collaborazione tra più Game Designer. Alcuni di loro saranno i Lead Designer, i veri e propri capo progetto da cui i vari dipartimenti del team prenderanno direttive, altri, invece, avranno il “titolo” di Level Designer e ad ognuno di loro verrà affidato il compito di realizzare uno o più livelli del gioco. A loro volta, i Game Designer possono essere coadiuvati da un Direttore Artistico che, essendo per formazione più avvezzo ad avere a che fare con elementi artistici e architettonici, si occupa di indirizzare il lavoro dei Grafici nella creazione di personaggi e scenari.
Programmatori Grafici e Grafici
All’interno del “mondo” creato dai Game Designer, i Programmatori Grafici e i Grafici avranno il compito di dare forma e colore a scenografie e personaggi. Queste sono le figure professionali che “creano” ogni aspetto visivo del gioco. E’ bene distinguere i Programmatori Grafici dai “semplici” Grafici poichè, mentre ai secondi può essere assegnato il ruolo di mera colorazione e stilizzazione di scene e modelli, ai primi è richiesto il ben più arduo compito di “dare vita” agli stessi. Ecco quindi che avremo Programmatori Grafici che si occuperanno degli aspetti 3D del gioco e altri che si occuperanno degli aspetti 2D, altri si occuperanno di creare i personaggi e altri di animarli, altri ancora realizzeranno gli “intermezzi” animati, i video in cui i protagonisti della storia interloquiscono o partecipano a scene nodali tra un livello e un altro in cui vengono spiegate ai giocatori delle notizie utili al prosieguo del gioco. Le case di produzione più prestigiose occupano centinaia di Programmatori Grafici e Grafici per realizzare i loro videogiochi e ad essi affiancano dei Programmatori “generici” che li aiutino nell’implementazione del gioco all’interno della piattaforma informatica messa a disposizione dalla produzione stessa.
Altre figure di competenza informatica
Quasi ogni videogioco moderno è fornito della possibilità di essere giocato online e per far funzionare al meglio questa implementazione verrano utilizzati degli esperti di reti e server.
Altri programmatori avranno poi il compito di testare le prestazioni hardware minime perchè il gioco possa funzionare ed eventualmente migliorare i punti critici, mentre altri si occuperanno “dell’impacchettamento” del prodotto nelle varie versioni in cui verra venduto (masterizzazione nel caso di vendita su DVD o altro supporto fisico, compressione nel caso di distribuzione tramite download online, ecc.).
Figure chiave nella realizzazione dei videogame, senza il cui parere non può esserci la commercializzazione, sono i Beta Tester. Queste figure professionali – che possono essere programmatori come semplici giocatori senza particolari qualifiche accademiche ma con una buona infarinatura di informatica – hanno il compito (certo non ingrato) di giocare ai videogiochi che stanno per essere immessi sul mercato e cercare eventuali bug e malfunzionamenti di varia natura affinchè possano essere apportate le necessarie correzioni prima della messa in vendita.
Figure non informatiche
Ogni buon videogioco, cosଠcome ogni film che si rispetti, avrà bisogno di effetti sonori e di una colonna sonora e per la realizzazione di questi importanti aspetti della produzione saranno quindi fondamentali le figure del tecnico del suono, del creatore degli effetti sonori e del compositore delle musiche. Tra film e videogiochi c’è una grande differenza per quanto riguarda suoni e musica: la lunghezza delle scene dei videogiochi, infatti, non è quasi mai definibile con precisione poichè dipenderà dalla velocità con cui il giocatore riesce a superare lo schema in cui “quella” particolare musica è riprodotta. Ecco quindi che il compositore deve pensare le sue musiche affinchè possano essere riprodotte dal gioco automaticamente in loop. Ovviamente, seppure la stragrande maggioranza delle musiche per videogiochi vengano suonate dallo stesso compositore che le ha scritte per mezzo di sintetizzatori e altri strumenti, può avvenire che l’esecuzione di uno o più passaggi delle musiche venga affidata ad un’orchestra o gruppo musicale (altra gente da pagare, insomma).
Come abbiamo visto poco fa con l’esempio di Call of Duty, alcuni videogiochi per essere realizzati necessitano della consulenze di esperti di settori del sapere che poco o nulla hanno a che fare con l’informatica (storici ed esperti in armi, ad esempio) e figure “fuori contesto” sono necessarie soprattutto nei moderni videogiochi sportivi. Se si prendono ad esempio i videogiochi della EA Sports, vedremo che al loro interno è custodito un vasto database di nomi e caratteristiche relativi a squadre e sportivi dei più disparati sport che si praticano sul pianeta. Ebbene, per il reperimento di questi dati occorrerà il lavoro di statistici ed esperti dello sport per cui si sta sviluppando il videogioco, in grado di collezionare le informazioni in un archivio digitale implementabile nello stesso. Spesso questi dati vengono acquistati da aziende specializzate in data collection che li forniscono anche alle redazioni sportive di tv e giornali.
Ovviamente, come ogni lavoro, anche la creazione di videogiochi ha un budget e delle normative legali da rispettare e per la gestione di questi aspetti sono necessari un ufficio di ragioneria e uno legale. Anche la pubblicità ha la sua importanza e le sue professionalità coinvolte, cosଠcome la produzione fisica (la stampa dei CD/DVD) e distribuzione nel mondo.
A fare da trait d’union tra la casa editrice, i Game Designer, il settore economico-commerciale e tutto il resto del team coinvolto ci sarà poi il Produttore, figura chiamata a gestire tempi, soldi e risorse per portare a conclusione il lavoro e a supervisionare gli standard di produzione imposti dall’editore.
Ma, probabilmente, la parte più importante della lunga catena di montaggio dei videogiochi siamo proprio noi: i giocatori!
Foto di Andrà© Santana AndreMS da Pixabay
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