Secondo una “regola non scritta” molto diffusa nell’ambiente, e che Google stessa ha contribuito ad alimentare (salvo smentirla parzialmente in seguito), per massimizzare i guadagni di un sito che vive di pubblicità una delle best practices è quella di ingrandire gli ads, sfruttando preferibilmente annunci visuali piuttosto che di testo. Gli annunci più grandi rendono di più?
In realtà dipende sempre dal tipo di sito o app in questione, non ci sono regole assolute in questo ambito, per quanto l’abitudine di piazzare ad giganteschi sia estremamente diffusa. Questo, pero’, cozza con un aspetto che in molti trascurano: i siti e le app visualizzate sul mobile prevedono nuove gesture (ad esempio tap, scorrimento, tap multiplo eccetera) che possono provocare click casuali o involontari. La probabilità di click involontario su un annuncio enorme (o che mal si adatta al formato del sito) è decisamente più alta nel caso dei tanto decantati annunci più grandi: per cui bisognerebbe sempre tenere conto di questo aspetto prima di procedere.
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Ma è davvero una buona idea utilizzare un formato di ads molto grande? Sembrerebbe di sà¬, almeno a prima vista, ma bisogna considerare come sono cambiati, anche solo negli ultimi 3 anni, i siti web moderni: se è vero che il formato mobile è praticamente obbligatorio per ogni sito (peraltro Google ne tiene ufficialmente conto come fattore di ranking SEO), i formati ideali di annuncio restano il 300 x 250 (al limite 336 x 280) e, eventualmente, misure inferiori. Questo perchè molti layout ragionano sulla larghezza e non considerano la lunghezza / altezza della pagina o, detta diversamente, è più agevole adattare un annuncio di forma “quasi quadrata” che qualsiasi altro. Un annuncio rettangolare da inserire nell’header, ad esempio (728 x 90, ad esempio), potrebbe non essere agevole da visionare su schermi piccoli; in considerazione di questo fatto, ricordiamo che la dimensione più piccola di un viewport in larghezza può essere di 240 pixel, il che porterebbe un annuncio delle dimensioni suggerite a 240 x 200 (in proporzione). Attenzione, quindi, anche al font utilizzato, alla posizione occupa dall’annuncio nel layout e a non eccedere con scritte sugli ad che sarebbero illeggibili su molti dispositivi.
In particolare, gli annunci che vediamo nei siti sono ancora raramente responsive (Google Adsense ha introdotto questa caratteristica da tempo, ma molti altri inserzionisti non l’hanno fatto), e questo deve portare a nuove considerazioni e ad un approccio ad hoc che sia funzionale sito per sito.
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